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Autore: Nanix    31/12/2007    1 recensioni
"Peccato solo che io odi, l’altro sesso. Ho una repulsione verso i maschi, che la cosa sorprende pure me." odio e amore, caldo freddo, bianco nero, bello brutto. Niky e Ryan
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sento un verme.
Mi faccio schifo. Come ho potuto baciarla?e poi dirle facciamo finta che non sia accaduto nulla?
Beh dai la cosa "positiva" se la si può chiamar cosi, è che ci sono riuscito.
Ce l'ho fatta ad allontanarla da me, ora mi odia, ma meglio cosi, almeno quando partirò lei non sarà triste,anzi sarà felice di non vedermi mai più.
Metto le mani nella tasca del giubbino, cerco la foto che abbiamo fatto assieme, ma non la trovo.
Evidentemente l'ho persa quando stava finendo sotto il camion; torno indietro sperando di trovarla.

Sono qui, esattamente davanti al punto in cui l'ho baciata.
Provo a cercarla, ma non c'è nulla da fare, ormai l'ho persa.
Destino.
Questo piccolo gesto stà a indicare solo una cosa, questo è l'addio.
Le dico addio ancora prima di partire.
Non dovrei sentirmi giù, dovrei essere felice. Era questo che volevo o no?

Eh eh eh, ma a chi diavolo voglio darla bere?
non era quello che volevo, ma bensi quello che ritenevo giusto da fare, per non soffrire troppo.
Stupido. Patetico. Menefreghista.
Questo è quello che sono.

Il giorno dopo a scuola, Jennifer mi viene incontro sorridendomi, e appena mi è vicina mi da un bacio.
Un piccolo bacio con le sue labbra morbide. Un piccolo bacio che non mi piace.
Non mi piace il bacio, non mi piace lei cosi perfetta e cosi menefreghista come me.
Non mi piace nulla di lei.
Odio il suo seno troppo prosperoso, odio le sue curve diabolicamente perfette, odio le sue labbra che instancabilmente cercano le mie, odio i suoi occhi belli ma inespressivi, odio i suoi capelli biondi da sembrare quelli di Barbie.
Ma stò zitto non faccio nulla, non dico nulla che possa ferirla, ormai la persona che amo l'ho fatta soffrire..

Sorrido solamente, un piccolo sorriso che non significa nulla. Jennifer mi guarda con un pò di preoccupazione.

-tutto bene?-
-certo-
-sei strano-
-non più del solito-
-se lo dici te..-
Si volta e prendendomi per mano andiamo in classe, io entro prima di lei. La sua aula è al secondo piano.
Mi guardo attorno, per memorizzare quei volti che tra pochi giorni avrei lasciato.
Tutti a modo loro mi hanno dato tanto, chi più e chi meno.
Eccola la vedo, sempre accanto alla finestra, seduta al suo banco, mentre osserva il cielo.

Lei che nonostante l'amassi e l'ami ancora l'ho fatta soffrire.
Lei che è perfetta in ogni cosa.
Sarà proprio lei, la persona che più di tutte lascerà un vuoto incolmabile dentro di me.
Ogni cosa, mi ricorderà lei.
Le notte scura mi ricorderà il suoi morbidi capelli, il suo sorriso un dolce e leggero venticello.
E quegli occhi saranno la cosa che più di tutte ricorderò..
Me li ricorderò guardando il cielo, preziosi e brillanti come stelle nel firmamento.

Mi siedo al mio banco, e nemmeno si volta.
Che volevo?un abbraccio, un sorriso forse?
Nulla, si volta solamente quando entra il professore per poi tornare a guardare fuori dalla finestra quando se ne va..

Terminate le ore di lezione, aspetto Jennifer all'uscita di scuola.
-Jennifer, devo parlarti.-
-ok, anche io, e se non ti dispiace preferirei iniziare io.-
-prego.-
Sono o non sono un cavaliere?!?!

-con te sono stata bene, ma è finita. Sò che la ragazza che fa battare forte il tuo cuore non sono io, quindi non credo sia per nulla giusto continuare.-
-hai ragione, era questo quello di cui volevo parlarti.-
-lo immaginavo. Ora però è da lei che devi andare-
-non sarebbe giusto, io me ne devo andare tra poco-
-e per dove?-
-Francia-
-e lei lo sà?-
-no e non lo deve sapere assolutamente.-
-sei uno stronzo.-
-lo sò-

Il giorno dopo tutta la scuola sapeva che non stavo più con Jennifer, inutile dire che tutti erano felici.
Non mi importava nulla di come stavano gli altri, l'unica persona di cui mi importava veramente qualcosa era Niky.
Ma ormai non si può fare più nulla per risanare un rapporto distrutto.
Appena terminate le lezioni, vedo l'amico di Niky venirmi accanto.
-tu, mi hai quasi ammazzato di botte per Niky, perchè l'ho fatta piangere, con te che dovrei fare?-
-io non l'ho fatta piangere.-
-già, le hai solamente spezzato il cuore-
-le passerà-
-putroppo queste sono ferite che restano per sempre, ma questo non lo puoi sapere, evidentemente a te nessuno ti ha mai ferito-
-pensi che la mia vita sia stata tutta rosa e fiori?-
-da come ti comporti con gli altri si, ti interessa solo di te, e te ne freghi di chi ti stà accanto e ti vuole come amico-
-no, sbagli. Ma tu non puoi capire, ora scusa ma devo andare.-

Nessuno può, anche solo lontanamente immaginare come mi sento in questo istante.
Sentimenti contrastanti mi affliggono.
Odio, amore, delusione, tristezza, amarezza.
Domani, ancora un misero giorno poi tutto sarebbe finito, poi forse a poco a poco ce l'avrei fatta a non soffrire.
Arrivo a casa, o meglio nel caos totale che in questi giorni è diventata la casa.
-ciao tesoro, hai per caso qualche scatolone in giro?-
-no perchè?-
-mi servono ma li ho finiti tutti.-
-dai vado a vedere se riesco a trovarli da qualche parte.-

Piuttosto che restare in casa preferisco respirare un pò di aria fresca.
Cammino.
Passo davanti alla salagiochi, e mi viene da ridere a ripensare a quello che in quel giorno era successo.
Le foto che ci siamo fatti, le risate che ci hanno uniti.
Passo davanti al suo ristorante.
Possibile che l'amore arrivi quando meno te lo aspetti?
Arriva senza chiederti nulla, senza preavviso.
Arriva e basta.
Arriva e ti travolge.

Giro ancora un pò per quelle amate vie, fino a quando non trovo alcuni scatoloni inutilizzati sul retro di un negozio chiuso.
Torno a casa, e vedo Niky salutare mia nonna.
Le vado incontro.
La vedo, è furiosa ma allo stesso tempo terribilmente triste.

-quando aspettavi a dirmelo?-
-dirti cosa?-
-che domani parti-
-è stata Jennifer?-
-ah, lei lo sapeva e io no...beh infondo è normale lei era la tua ragazza io non ero nulla, che stupida ad allidurmi di essere tua amica. Comunque no, è stata tua nonna.-
-che cosa volevi?-
-tieni-
Nella sua piccola mano riparata da un paio di guanti neri, tiene stretta le foto che credevo di aver perduto. Questo deve esserle costato molta fatica dopo gli ultimi giorni, dopo il modo in cui l'ho trattata.
Li prendo, sfiorandole delicatamente la mano.
Un gesto insignificante all'apparenza ma che è stato in grado di provocarmi un lieve brivido lungo la schiena e l'accelerazione del battito.
La guardo negli occhi. Belli come sempre ma tristi come mai fino ad ora avevo visti. Sono lucidi e sò per certo che vorrebbe mettersi a piangere ma il suo orgoglio glielo impedisce.
Si volta, fa per andarsene ma la perndo per un braccio,cercando di non farle male.

-lasciami ti prego.-
-Niky io...-
-non dire nulla, è inutile. Ormai è troppo tardi per tutto, Addio veramente Ryan.-

Non ho le forze per trattenerla, mi sento debole e svuotato nel profondo.
Addio, si questa è l'unica cosa da dire.

  
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