- Senti, vedila in questo modo: lui vuole te, sorellina, quindi non farà del male a Tsurugi!
Keiro tirò su col naso per niente convinta.
- Ascolta, andrà tutto bene, tesoro mio. Non c’è nulla di cui preoccuparsi. – le disse sua madre accarezzandole i capelli. Lei l’abbracciò e aumentò la dose di lacrime che sgorgavano ininterrottamente dai suoi grandi occhi azzurri.
- Mamma, non posso non preoccuparmi: Tsurugi è molto più di un semplice amico! Io non potrei permettermi che gli venga fatto del male, non potrei mai perdonarmelo!
- Allora ragazzo, non sei ciò che volevo e questo è male. Io volevo la piccola Nogi, quindi tu devi farmi da esca, poiché ti sei messo in mezzo tra me e la mia vendetta.
Neanche morto! – urlò Kyousuke scagliandosi contro il suo rapitore, ma non poteva neanche muoversi di mezzo metro, considerando com’era incatenato al freddo muro di cemento.
- Allora non ci siamo capiti, ragazzo mio: non era una richiesta, era un ordine! – gli disse frustandolo su un braccio con una frusta che assomigliava in tutto e per tutto a quella che si usa nei circhi per addestrare i leoni. – Ora, qual è la tua risposta? – gli chiese con un sorriso sadico avvicinandosi alla sua “preda”.
- La mia risposta è e sarà sempre no, non m’importa quanto tu mi picchia, io non cambierò idea! – gli rispose lui incurante del sangue che gli scorreva sul braccio.
L’uomo spalancò la bocca in un grido disumano e si scagliò contro il ragazzo con un randello che aveva raccattato dopo aver lanciato via la frusta. Lo colpì ripetute volte sulla schiena e lo lasciò lì, tramortito, a cercare di riprendere aria nei polmoni che sembravano volersi rifiutare di lavorare.
- Ti lascio il tempo di rifletterci su, ragazzo. Io torno tra un’ora. – disse lasciando cadere a terra il randello, pulendosi dal sangue della sua vittima e uscendo dalla casupola.
“Keiro, ti avevo mentito quando ho detto che sarebbe andato tutto bene: qui va di male in peggio! Se non faccio quello che vuole lui mi ucciderà, ma io non lascerò che tu cada tra le sue mani!” pensò Kyosuke con le lacrime agli occhi. – PERCHE’ IO TI AMO!!! –urlò a squarciagola poco prima di svenire per i numerosi colpi subiti.
Tsurugi sentì che qualcuno lo sollevava per i capelli e si svegliò. Era quell'omone mastodontico del complice di quel pazzo. Quell'ammasso di muscolo lo stava sistemando in modo che stesse dritto. Lui non disse né fece niente per paura che ricominciassero a picchiarlo.
- Va bene così, Tom. - disse quel pazzo sistemando una telecamera. La puntò verso Tsurugi e premette play. - Ciao Keiro. Lo vedi il tuo caro amico? Finirà per fare una brutta fine qui... E sappi che io lo lascerò andare solo se tu ti consegnerai nelle mie mani!
Tsurugi alzò la testa con fatica. - Non dargli retta, Keiro! Non devi assolutamente fare quello che ti dice! - sussurro con quel poco di fiato che aveva. - Io starò bene, te l'ho detto... - lasciò che due rivoli bollenti e salati gli rigassero le guance sporche di sangue.
- ZITTO TU!! - gridò Tom frustandolo sull'addome facendolo gridare dal dolore.
- Ok, va bene così! Sei stato bravo, ragazzo! - disse il pazzo dandogli uno schiaffo, non prima di aver spento la telecamera. - Ora manderemo questo bellissimo video alla piccola Nogi, e finalmente avrò la mia vendetta!!
Angolo dell'autrice
Buongiorgio a tutti voi di EFP!!!!!!!
Haiden: Si va di male in peggio! Ma un semplice ciao o un buongiorno una volta tanto no, eh?
Io: Non mi rallentare che devo spicciarmi!
Allora, l'ho un po' allungato ma resta comunque un po' corto. Va beh, che ci vogliamo fare se non sono ancora perfetta!
Ora devo proprio andare ci sentiamo dopo il 20!!!
Bacioni!! ;3
Seth ^^