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Autore: carmilla1324    31/12/2007    15 recensioni
Bisticci pre-matrimoniali.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima che leggiate, ho da fare qualche piccola precisazione:
1. è la mia prima, forse ultima, Brian/Justin.
2. è ambientata nel futuro, post-quinta serie.
3. non è niente di speciale, ma volevo provarci.
4. siate clementissimi.
5. buon anno!

Un bacio,
Carmilla1324

 

 

- QUESTO SONO IO -


Finalmente il giorno che tutti aspettavano da anni, otto per la precisione, era alle porte.
Non mancava molto, solo una settimana. Sette giorni in cui bisognava intrattenere il tempo solo con la bramosia, la voglia e il desiderio di vedere finalmente portato a termine quello straordinario evento.
Tutto era pronto. Inviti, abiti, menù per la cena, invitati, fiori e fuochi d'artificio. Non c'era niente di cui preoccuparsi...se non una piccola inezia riguardante la cerimonia, per la quali i futuri sposi non riuscivano ad arrivare ad un compromesso.

L'uno voleva che il celebrante, il signor O'Malley, facesse tutto il lavoro.
"Vuoi tu prendere...eccetera eccetera?"
"Si, lo voglio!" Voleva dire solo questo al suo matrimonio. Bastava a avanzava ed era più nel suo stile. Schietto, significativo e breve e poi aveva già fatto anche troppe concessioni.

L'altro invece voleva si dire, lo voglio...aveva aspettato così tanto...ma voleva anche dire quello che provava, quello che prometteva e sentirsi dire qualcosa di simile non sarebbe stato poi tanto male.
Insomma, mancava una settimana al fatidico giorno e in un particolare loft di Pittsburgh le discussioni erano diventate monotematiche.

Meno sette:

"Dimmi cosa ti costa?"
"Troppo."
"Non è vero. E' una cosa che molte coppie fanno."
"Noi non siamo come le altre coppie."
"Lo prendo come un complimento."

* * *

Meno sei:

"Sai già cosa provo per te e lo sanno anche gli altri, anzi sembra che loro lo sapessero prima di me, quindi a cosa ti serve sentirtelo dire davanti a tutti?"
"Non è questo! Proprio non capisci?"
"No, non capisco."

* * *

Meno cinque:

"Justin! Basta! Ho detto di no!"
"Vaffanculo!"
"Molto maturo da parte tua!"
"Senti, da che pulpito..."

* * *

Meno quattro:

"Ha telefonato il signor O'Malley per chiedere se c'erano dei cambiamenti nella cerimonia."
"E tu gli hai detto di no, vero?"
"Sì, ovvio."
"Sicuro?"
"Sì...però ha detto che se volessimo dire qualcosa un po' di tempo lo si trova."
"Vado a fare un doccia!"

* * *

Meno tre:

"Cosa sono questi?"
"Oh, niente. Sono bozzetti per il prossimo numero di "Rage"."
"Sarà in prosa?"
"Perchè?"
"Non c'è nemmeno mezzo disegno su questo foglio, solo un sacco di parole..."
"E' solo all'inizio. Lascia stare."
"Brian, sono passati otto anni da quella notte..."
"Metti giù!"
"Che cazzo è?"
"Niente!"
"Justin, no!"
"Sì, sì ho capito!"

* * *

Meno due:

"Senti, che questa sia l'ultima volta..."
"Ma.."
"Lasciami finire. A causa tua in questi anni ne ho fatte parecchie di cazzate, ma non ho ancora perso del tutto il cervello, quindi se vogliamo andare avanti con questa cosa la devi prendere così."
"Io vorrei solo sapere quello che provi."
"Mi sbaglio o in questi anni avresti dovuto imparare a conoscermi? Io non uso le parole. Sono venuto al ballo della scuola, ti ho chiesto di venire a vivere con me, ho pagato $300 un...bè, ho sorvolato sul violinista, ho tenuto per sei mesi un cassetto vuoto e ti ho chiesto di sposarmi. Questo sono io."
"Questo è l'uomo che amo."

* * *

Meno uno:

"Brian, posso chiederti una cosa?"
"Credevo che avessimo chiarito."
"Sì, sì. Non si tratta della cerimonia."
"Che vuoi?"
"Ieri hai detto una cosa che non ho capito."
"Cosa?"
"Cos'hai pagato $300?"
"Un tuo clone e neanche ben fatto."
"Eh?"
"Ho chiesto ad un'agenzia un ragazzo che somigliasse a te."
"E questo quando è successo?"
"Quando hai scelto il violinista."
"Ooohhh."
"Ooohhh cosa?"
"Devo essere davvero pazzo."
"Perchè?"
"Devo essere pazzo se considero il pagare qualcuno per fare sesso un gesto terribilmente romantico."

Quest'ultima conversazione fu interrotta dall'arrivo improvviso di una squadra addetta al rapimento degli sposi che furono obbligati a passare la notte prima delle nozze a debita distanza.

* * *

Il personale dell'albergo aveva fatto un ottimo lavoro. Tutto era perfetto e gli invitati nei loro abiti eleganti non aspettavano altro che l'inizio della cerimonia che non tardò ad arrivare.

In verità la cerimonia non doveva durare a lungo, ma bisognava godersela fino in fondo...cosa che Jennifer e Debbie cercavano di fare...tra un singhiozzo e l'altro.

Il signor O'Malley invitò tutti a sedersi e dopo una breve introduzione di benvenuto chiese agli sposi se erano pronti. Risposero simultaneamente con un cenno del capo, troppo emozionati forse per parlare, e facendo loro segno di avanzare O'Malley, diede il permesso a Guz e JR di portare gli anelli. Lui indossava una copia dell'abito del padre, un bellissimo smoking nero, mentre la piccola era una bambola vestita di rosa.
Consegnarono gli anelli senza commettere il minimo errore e il celebrante si rivolse di nuovo agli sposi.
"Bene, il momento è arrivato. Se non avete nulla da dirvi possiamo continuare con lo scambio degli anelli"
Justin annuì di nuovo mentre Brian...
"Io avrei una cosa da dire."
Tutti lo guardavano sorpresi, il suo futuro sposo più di tutti.
"Ma non avevi detto che..." chiese infatti.
"Sì, sarò breve. Devo dire solo una cosa."
"Bene, allora, a lei la parola signor Kinney" disse O'Malley.
Nella sala sembrava che l'ossigeno fosse stato portato via. Nessuno parlava e sembrava che più nessuno fosse in grado di respirare...anche Deb e Jen avevano smesso di piangere.
Justin invece fissava Brian con amore certo, ma anche con una piccola percentuale di timore. C'era da aspettarsi di tutto da lui ed invece...non c'era niente d'aver paura.
"Ti amo Justin" quelle due semplici parole scivolarono dolci fino alle orecchie di Justin e come la prima volta che aveva sentito Brian pronunciarle tanto tempo prima, non riuscì a trattenersi e di slancio lo abbracciò.
"Anch'io!" rispose dopo averlo baciato.
Questo era Brian Kinney. Questo era l'uomo che amava e che stava per sposare.


"Justin, vuoi prendere Brian come tuo sposo?"
"Lo voglio"
"Brian, vuoi prendere Justin come tuo sposo?"
"Lo voglio"

...e la sala esplose in un applauso e Debbie in un': "Alleluja!"

 

- fine -

  
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