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Autore: Yume94    16/06/2013    0 recensioni
Dall'ultimo capitolo:
"Santo cielo, Lilia!!" gridò la zia, appena la vide immobile a terra, circondata dalla gente che stava cercando di capire come comportarsi. La ragazza, ad un certo punto, urlò dal dolore. La pancia, qualcosa non andava.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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capitolo 5 lilia
Capitolo 5
Nuova missione in vista   

"Finalmente posso andarmene a casa!" esclamò Sasuke, contento come una pasqua per poter lasciare definitivamente quella orrenda struttura grigia e tetra, tornando nella sua amata villetta immersa nel verde e nel rosa dei ciliegi in fiore, con Itachi e Lilia, che stava firmando le scartoffie delle dimissioni alla reception, carica come sempre, di pacchi e pacchetti vari, oltre che di un grande e spensierato sorriso, che testimoniava il fatto che tutto stava finalmente filando liscio.

"Itachi, mi porti in braccio?" queste parole svegliarono il fratello maggiore, immerso nei suoi pensieri, mentre mano nella mano con la Jonin dagli occhi ambrati, si stavano dirigendo verso casa Uchiha; Lilia non aveva potuto fare a meno che notare quell'improvviso silenzio che era calato subito dopo aver messo piede fuori dall'ospedale, ma non aveva detto nulla, per non allertare Sasuke, cercando di convincersi che non era nulla di grave, ma, guardando meglio l'espressione del ragazzo, capì che non era affatto così, e decise di intervenire: "Itachi ha male alla schiena, ti porto io se vuoi!" "No, posso farlo benissimo" rispose con freddezza l'altro, staccandosi dalla fidanzata e prendendo in braccio il ragazzino, che, come Lilia, fece finta di ignorare quello strano comportamento.

Arrivati a casa, Lilia posò gli effetti di Sasuke in camera del piccolo e si tuffò sotto la doccia, che, sperava, le avrebbe chiarito i pensieri: "Perché Itachi aveva reagito così? Che sia successo veramente qualcosa che non vuole dirmi? Ci siamo sempre confidati, l'uno sa tutto dell'altra e viceversa, proprio non capisco, ma dovrò cercare di scoprirlo prima che la situazione si evolva nel modo sbagliato" pensò la ninja, mentre si insaponava la testa con il suo amato shampoo alla ciliega, odore che faceva impazzire sia lei che Itachi.
Ad un certo punto, sentì bussare, sapeva benissimo chi era, così disse: "Vieni pure", quasi gridando, per superare il tono dell'acqua che scrosciava violentemente, adorava sentire un getto pesante sulla pelle; "che abbia deciso di dirmi la verità?" ipotizzò fiduciosa, ma rimase delusa dalla sua frase: "Ero solo venuto a vedere dove fossi" detto ciò, Itachi, così come era comparso, uscì dalla stanza, chiudendo la porta delicatamente, tanto da far affacciare Lilia dal box doccia per assicurarsi che se ne fosse davvero andato, desiderando che invece, fosse ancora lì, sorridente, rimanendo solo con una grossa delusione in volto, che esplose con un grande pianto, del quale sarebbero stati a conoscenza solo lei e lo scorrere veloce dell'acqua.

La cena passò senza che nessuno dei due rivolgesse una parola verso l'altro, i quali caddero in un clima quasi di imbarazzo, che non poteva nemmeno essere interrotto da Sasuke, il quale aveva accettato l'invito della zia a passare da lei un paio di giorni, mai la casa era stata così priva di vita.
Dopo aver lavato quelle poche stoviglie, Lilia uscì in giardino, ancora illuminato dalla luce del sole al tramonto e, dopo aver acceso una lanterna, si sedette sotto uo dei suoi alberi preferiti e decise di leggere un libro, voleva metterlo alla prova, voleva capire se si sarebbe degnato di raggiugerla, darle un bacio e scusarsi per il suo folle comportamento: ma quelle scuse non arrivarono mai e lei, spazientita, entrò in casa, buttò il libro per terra e disse, alterata e fredda "Io vado a dormire", dirigendosi a passi decisi verso la loro stanza. Indossò il suo pigiama, canotta e pantaloncini e si raggomitolò nella sua parte di letto, aspettando solo un rumore di passi pronti a raggiungerla.

Ma questa volta le sue aspettative venenro rispettate, e i passi felpati di Itachi si fecero attendere solo qualche minuto, che a lei sembrò davvero un'eternità, una stupida eternità. Appena aprì la porta e la vide, raccolta in una posizione da chi sta soffrendo come un cane, da chi tiene le viscere compresse per evitare che si muovano per provocare ancora più dolore, appena vide i suoi lunghi capelli appoggiati delicatamente sul cuscino, non resistette alla tentazione di raggiungerla.
Voleva sentire il suo profumo, voleva tenerla solo per lui, senza Sasuke e senza nessuno tra i piedi, lui e lei, loro e basta, sapeva che se c'era una persona a questo mondo capace di capirlo e di ascoltarlo, quella era Lilia.

La giovane, appena percepì le mani del suo Itachi sfiorarle le lunghezze dei capelli, non resistette un secondo di più, si voltò di scatto e trovò le braccia del ragazzo pronte ad accoglierla, pronte e deisderose solo di un suo abbraccio, che non tardò ad arrivare.
Lilia finalmente lo riconosceva, anche se la preoccupazione era aumentata, sentendo il cuore dell'amato battere sempre più forte, vedere la fronte corrugarsi e gli occhi riempirsi di tristezza, diventando quasi vuoti e grigi.
"Itachi, parla...ti prego...." lo implorò lei "mi stai facendo impazzire con questi tuoi silenzi, cosa ti preoccupa così tanto da non poterne nemmeno parlare?"
Il ragazzo, prese un profondo sospiro poi cominciò: "Ricordi ieri, quando sono uscito per fare una passeggiata? Non era vero, ti ho mentito...sono andato a parlare con l'Hokage, che voleva vedermi..."
Lilia venne colpita da un pesante macigno, proprio sopra il cuore, un gigantesco e ingombrante macigno: "Continua..."
"Mi ha affidato una missione, ma l'ho pregato di non coinvolgerti, solo di spiegarti il perché mi sarei assentato per un paio di giorni, parto domattina. Tu non devi venire, non puoi, è un obbligo che ho imposto, non voglio che rischi nulla.."
"No Itachi! - gridò lei, staccandosi dalle sue braccia - da come parli, la missione è troppo pericolosa, non voglio che parti, oppure dammi l'opportunità di seguirti, voglio starti affianco, ricordi? Ce lo siamo promesso...." concluse, cominciando a piangere.
"Non piangere, non mi accadrà nulla...." la rassicurò lui, prendendo con le dita il suo mento e appiccicando lo sguardo a quello pieni di lacrime della jonin, che si sentiva impotente, sapeva che non lo avrebbe convinto a rimanere né che le avrebbe mai permesso di andare con lui; si fidava ciecamente del suo Itachi, ma aveva paura, tanta paura, terrore, terrore di non vederlo tornare, di non vederlo più varcare le porte di Konoha.
"Promettimi solo una cosa..." cominciò.
"Tutto ciò che vuoi!" rispose il ragazzo, abituato a soffrire in silenzio, ma lasciarla, sarebbe stato un colpo davvero troppo pesante, quasi un k.o. se si fosse trattato di una lotta su un ring, tutto ciò che gli importava era che Sasuke e Lilia fossero al sicuro quando lui sarebbe partito per questa missione di livello S, impegnativa e molto pericolosa.
"Promettimi che tornerai, che tornerai da me Itachi..." lo implorò lei, stringendosi a lui nel modo che più glielo faceva sentire vicino, nel modo più intenso e dolce che conosceva.
"Te lo prometto stella mia, te lo prometto!"
Dopo quelle parole, si strinsero sempre più forte, diventando quasi un'unica cosa, si regalarono dolci sguardi e teneri baci, nessuno dei due riusciva a dormire, ma Itachi doveva riposare, così Lilia si tirò su aiutandosi con le braccia, gli baciò la fronte e gli fece cenno di appoggiare il capo sulla sua spalla, che venne presto occupata dalla chioma nero pece del ninja.

Rimasero così, abbracciati, tutta la notte, le mani le une nelle altre, e tra esse, era stretta la promessa che lui sarebbe tornato, in qualsiasi modo, in qualsiasi tempo, in qualsiasi luogo, lui sarebbe tornato da lei....

{ Sproloqui di Yume }
Sono parecchio ispirata in questi giorni,
Il romanticismo è pane per i miei denti, così come la depressione,
Sarà la vicinanza degli esami? Bah, chi lo sa! La cosa importante è che riesca
a scrivere no?
Al prossimo capitolo bella gente!

Yume.



























   
 
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