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Autore: Immyprincess    16/06/2013    1 recensioni
Salve a tuttiii. E' la prima volta che pubblico una storia in questa sezione. Spero che vi piaccia.
Appunto come afferma il titolo si tratta di un amore che nasce tra due persone unite da un legame indissolubile ma che mai avrebbero pensato di innamorarsi l'una dell'altra.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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15  Novembre 2007
E’ assurdo. Questa sera uscirò con Nicolas Newman in persona. Salve ,mi presento sono Jessica Parkinson e frequento l’ultimo anno di liceo. Non mi reputo una grande scienziata in ambito sentimentale, ma a scuola me la cavo, anche abbastanza bene a dire la verità.  Ho poche amiche e una famiglia meravigliosa, che mi ricolma sempre di una grande affetto, se non fosse per il mio fratellino pestifero di otto anni che non si fa mai gli affari suoi e per questo lo prendo in giro, denominandolo "femminuccia". Comunque tornando a noi …. dovete sapere che proprio questa sera uscirò con Nicolas(il mio migliore amico)che ha giusto un anno in più rispetto a me. In realtà questa sorta di appuntamento, mi ha colto molto alla sprovvista, in quanto io e lui non  siamo mai andati d’amore e d’accordo. Siamo sempre stati grandi amici che passavano il loro tempo a prendersi in giro e  raccapezzarsi l’un l’altro. Non ci siamo mai detti quelle cose sdolcinate, del tipo : "ti voglio bene" o " se il mio migliore amico".No, bensì mi sono comportata sempre come un vero maschiaccio.
Ho capito che qualcosa stava cambiando dentro di me, quando …
Flashback
Stavo varcando la soglia del liceo quando mi trovo le cheerleader che mi si avvicinano con fare altezzoso,pronte,secondo la mia modesta intuizione a farmi una scenata davanti a tutti; infatti successe esattamente ciò che avevo immaginato.
La capo cheerleader,  Victoria, fu la prima a parlare : -Ciao, sfigata.
Io mi girai, avvampando. Come mi aveva chiamata ? Che cos’ero io?
-      E’ inutile che fai quella faccia, tanto lo sanno tutti che lo sei. Comunque non è per questo motivo che mi sono avvicinata a te, bensì mi è giunta voce che tu sia in ottimi rapporti con uno dei ragazzi più fichi della scuola …
-      E allora ? Replicai io, alzando leggermente i toni.
-      Beh, stagli alla larga. Lui è mio.
All ’ improvviso proprio dietro di me, sentii una voce e una mano che mi strinse in un tenero abbraccio. Era Nicolas.  Si rivolse a Victoria, con fare minaccioso.
-      Fino a prova contraria io non sono di nessuno, men che meno di una  senza cervello come te. Mettitelo bene in testa e non provare più a minacciare Jessica! Mi hai capito?
Sdegnata Victoria replicò :- beh, se ti sta tanto a cuore, tienitela pure.
E insieme alle altre ochette si allontanarono.
Stavolta mi girai verso di lui e gli chiesi: - Perché l’hai fatto?
Mi guardò negli occhi con uno sguardo profondo, diverso; infatti non potei fare  a meno di arrossire.
-      Perché  ho voluto proteggerti. Non sopporto che qualcuno ti faccia del male.
Con quelle parole, capii che da quel momento il rapporto tra me e lui non sarebbe stato più lo stesso .
Fine  flashback
 E adesso che sapete come sono andati i fatti, potete immaginare perché abbia deciso di uscire con lui.
Come previsto alle sei un punto Nicolas si fece trovare davanti a casa mia. Non appena lo vidi, arrossii; poiché indossava una camicia nera che metteva in risalto i suoi muscoli. Non fece altro che stare davanti dallo stipite della porta, a fissarmi.
 Mi sembrava tutto così strano … prima ci comportavamo come due maschiacci e ora ? Cosa succederà ?
-      Che c’è ? mi disse dolcemente- mi sembri triste.
-      Ah,scusami. Ero sovra pensiero,
-      Allora spero che ci sia io nei tuoi pensieri
Arrossii
-      Ma tu non sai fare altro che alludere sempre a qualcos’altro.
Si avvicinò e mi sussurrò in un orecchio:- fino a prova contraria questo è il mio mestiere.
E chiudendo la porta di casa, iniziammo il nostro appuntamento, anche se non nella maniera che avevo sperato; poiché fino a quando non varcammo la soglia del parco giochi, non dicemmo una parola. Evidentemente entrambi eravamo  in uno stato di completo imbarazzo.
-      Sei contenta di andare al parco o ti piacerebbe andare da qualche altra parte ?
-      No, in verità no. Cioè mi fa piacere fare una gita nel parco, soprattutto insieme a te – dissi tutto d’un fiato. Quando mi voltai verso di lui, vidi il suo stato di sorpresa e non potei fare a meno di sorridere.
-      Vogliamo andare? Mi chiese porgendomi un braccio.
-      Va bene, mio cavaliere.
Fu un pomeriggio davvero magnifico, in cui non facemmo che girare per le varie giostre, sorridendo e scherzando, come una volta.
A fine serata, stanchi di quel pomeriggio, ma allo stesso tempo felici, ci dirigemmo verso la gelateria e ordinammo due gelati.
Proprio mentre stavo mangiando l’ultimo boccone, mi colò una goccia di cioccolato lungo il labbro. Sentii il suo dito, sfiorarmi la guancia e mi disse dolcemente:-attenta, ti sei sporcata. E in men che non si dica,poggiò le sue labbra sulle mie.
Quello fu il mio primo vero bacio.
Dopo pochi istanti.che mi parvero interminabili,replico così: -      E chi l’avrebbe mai detto che mi sarei innamorato di te …
-      Già. Chi l’avrebbe mai detto.
  
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