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Autore: cri86lea    01/01/2008    4 recensioni
Finalmente aveva trovato qualcosa da fare, avrebbe aiutato un amico e se il piano fosse riuscito, forse anche lei ne avrebbe giovato.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon anno a tutti! questo è l'ultimo capitolo, spero vi piaccia. Grazie mille a myraagain, _Light_, Lally Potter e lake per aver lasciato un commento. (in effetti non sapevo di che colore fossero gli occhi di Lupin però io me lo immaginavo con gli occhi verdi...__ Si, Peter Minus non l'ho inserito, perchè in effetti non sapevo che ruolo dargli e farlo maltrattare dai suoi amici non mi andava, e comunque non lo sopporto proprio). Grazie anche a chi leggerà la storia, e se volete lasciare anche qualche altro commento, ne sarei proprio contenta!!!

 

Quando Lily tornò dal suo dormitorio con il libro di Pozioni in mano, si mise a un tavolo con le sue amiche e iniziò a fare il tema per l’indomani. Distraendosi quasi subito vide Remus impegnato a studiare e James intento a complottare con Sirius. Lily era sicura di essere il loro argomento di conversazione. D’altronde non poteva pensare che James fosse discreto riguardo alle questioni personali come Remus. In quell’istante gli occhi di Sirius si alzarono sui suoi e Black iniziò a gridare nella sua direzione:

" Io so di chi è innamorata la Evans" e Lily guardò immediatamente James che almeno aveva il buon gusto di dimostrarsi dispiaciuto per essersi confidato con il rampollo di casa Black. Lily non voleva assecondarlo e continuò il suo tema, ma Sirius non aveva intenzione di cedere:

"Mia cara Lily, sappi che non posso essere tuo, il mio cuore appartiene a un’altra persona"

"Porterò il lutto domani, per averti perso" disse Lily sarcastica, senza neanche rendersi conto di essersi messa a urlare come Sirius, contenta che la conversazione non fosse caduta su James.

Poi la rossa si alzò e andò accanto a Sirius, accucciandosi di fianco a lui così che anche Remus e James potessero sentire:

" Non ti credo, sai Black?"

"Cosa, che il mio cuore non va a te?

" Già" fece lei maliziosamente

"E di grazia, come potrei convincerti?" fece Sirius perplesso ma visibilmente divertito.

"Beh, dimmi chi è"

"Non posso mia cara Evans, nemmeno la suddetta persona lo sa, dovresti capire, non potresti saperlo tu prima della persona in questione"

"Bene" fece lei " allora dichiarati"

" E in cambio, tu cosa fai?" rispose prontamente Sirius ormai incuriosito dall’intraprendenza di Lily.

Lily Evans, era sicura che Sirius si riferisse a Remus, non sapeva spiegarsi il motivo di tale convinzione, ma era così. Remus e Sirius avevano sempre avuto un rapporto speciale, e da quando aveva iniziato a frequentarli regolarmente, il suo dubbio divenne certezza. Ad esempio, i contatti fisici, anche se sporadici erano più intensi tra Sirius e Remus. Mentre con James si limitavano a una pacca sulla spalla, i gesti d’affetto tra gli altri due erano più intimi. Anche solo scompigliarsi i capelli o abbracciarsi, fatti da loro, sembravano nascondere un sentimento più che fraterno. Quello che però le dava certezza erano i loro sguardi, sempre intensi. I loro occhi si cercavano a volte, per poi posarsi subito a terra quando non riuscivano a sostenere l’uno lo sguardo dell’altro.

Lily Evans, pregò Merlino che anche Remus si fidasse del suo istinto.

"Mi vestirò davvero di nero" disse lei decisa.

"Perfetto" fece Sirius " Tu vai in giro vestita in modo ridicolo e se supererai la prova io mi dichiarerò."

"Non mi fido di te, Black" fu la risposta della rossa " andrò sì, vestita di lutto tutto il giorno, ma tu all’ora di pranzo farai la tua dichiarazione e se fallirai farai tutto quello che vorrò io per una settimana intera."

"Va bene, Evans, ma se sarai tu a sgarrare vincerò io e sarai ai miei ordini, intesi?"

I due si strinsero le mani.

A sera tardi, tornando al suo dormitorio, Lily si rese conto che la veste dei maghi per quelle occasioni era veramente ridicola e comportava anche un macabro e vistoso cappello. Si chiese chi glielo avesse fatto fare.

Come promesso la mattina Lily andò a lezione con l’abito nero, l’intera Hogwarts la fissava e in breve tutti seppero della scommessa con Black. Si mise a sedere in fondo all’aula, forse per la prima volta nella sua carriera scolastica e un divertito Sirius le sedette accanto.

"Ah, Evans, vedo che hai già perso la tua scommessa, bene ora dovrai…"

"E perché mai avrei già perso" la interruppe

"Beh, ti sei tolta il cappello quando è entrato Lumacorno"

" Ma è educazione Black, certo non mi aspetto che tu comprenda" fece lei indignata "non posso stare a lezione così" Sirius era già pronto a replicare ma intervenne Lupin, seduto di fronte a loro, e girandosi con cautela e senza farsi sentire dal professore che aveva già iniziato la lezione disse:

" Ha ragione lei, non può tenerlo in aula."

"Immagino allora che tu sia il giudice di questa scommessa" gli sussurrò Black al suo orecchio. Remus annuendo si rigirò ad ascoltare la spiegazione di Lumacorno. Lily si appiattì sul banco per attirare l’attenzione di Sirius. Con il dito indice ben visibile indicò in silenzio Lupin e sottovoce gli disse semplicemente: "Vero?" Senza neanche il tempo di riflettere, Black alzò la voce.

"Piccola istigatri…" ma si bloccò dopo aver capito quello che aveva fatto e vedendo che tutti gli occhi dei presenti in quell’aula erano puntati su di lui, compresi quelli di Lumacorno:

"Signor Black, come si permette di urlare durante la mia lezione? L’aspetto questo pomeriggio nel mio ufficio" disse il professore.

Black, mortificato guardò Lupin, anziché il professore e Remus a sua volta guardò Lily, che abbassò lo sguardo sul banco. Preoccupato che la sua amica avesse combinato un guaio s’irrigidì e fissò Lumacorno senza neanche premurarsi di volgere il suo solito sguardo di rimprovero a Sirius.

Preoccupata per la reazione di Sirius, Lily si mise a fissare il suo libro e poi guardò di traverso Black senza alzare il volto, doveva essere molto rossa, si sentiva il viso in fiamme. Eppure era così convinta che Sirius fosse innamorato di Remus, non credeva di essersi sbagliata. Anche se ancora imbarazzata guardò Sirius in faccia, le dispiaceva un po’ per avergli causato una punizione ma doveva esserne certa.

Sirius era ancora allibito ma vedendo l’imbarazzo di Lily, la sua rabbia si placò subito e quando lei lo guardò, lui distolse lo sguardo e scrisse sul suo libro con la piuma: SI.

Raggiante, Lily tornò a seguire il resto delle lezioni e non le dispiaceva nemmeno essere additata dai compagni nei corridoi. L’unico a non averle più rivolto la parola era Lupin. In molti la deridevano e James le era venuto accanto proponendosi di scortarla da una lezione all’altra difendendo il suo onore mandando fatture a chiunque osasse schernirla. Sirius, la seguiva ovunque ridendo e non faceva altro che provocarla, ma di Remus nessuna traccia. Dopo quell’incidente con Lumacorno, aveva preso ad evitare il trio e quando loro entravano in aula, lui era già seduto nei primi banchi. Contenta che la giornata fosse già a metà, si diresse in Sala Grande per il pranzo. Appena entrata notò Potter, Lupin e Black. Quest’ultimo le faceva ampi gesti per invitarla a sedere con loro. Purtroppo non c’erano altri posti liberi e le sue amiche erano ancora a lezione di Divinazione, materia che lei non seguiva. Sarebbe stata contenta di pranzare con i tre Malandrini se non fosse che avevano scelto dei posti proprio in fondo alla sala, davanti al banco dei professori. Ci giurava che Black li avesse scelti di proposito. Passando davanti a una severa Mcgrannitt che la scrutava torva e un divertito Silente si mise a sedere vicino a Sirius e levò il cappello.

"Black" fece lei indicando il copricapo" è educazione, lo sai che non si tiene…" ma fu interrotta da Sirius: "Si, sì lo so, le hanno insegnate anche a me le buone maniere"

guardando Remus con un sorriso si rivolse poi a Black:

"Bene, è giunto il momento di mantenere fede al nostro patto o non te la senti?" Sirius, nel frattempo era immerso nei suoi pensieri e non si accorse di fissare Lupin. Quando si riscosse fece la faccia più spavalda che poté e rivolse il suo sorriso da Remus a Lily:

"Certo, sono pronto"

Lupin nel frattempo diventava sempre più pallido e nel sentire quei due complottare, non riuscì a resistere e si alzò dal tavolo senza aver toccato cibo. Senza salutare, se ne andò.

"Che cosa è successo?" fece Sirius a Lily e James.

"Non lo so" rispose Lily, ma poteva intuire cosa passasse per la mente di Lupin. Era preoccupata che Remus potesse accusarli di preparare uno scherzo ai suoi danni, lì davanti a tutti o forse pensava effettivamente che Sirius facesse lì la sua dichiarazione a qualche ragazza e non poteva sopportarlo. In realtà Lily si accorse che il suo piano le era sfuggito di mano. Decisa a seguire Lupin si alzò ma Sirius la trattenne:

"Vado io"

Black lo trovò in Sala Comune seduto su una poltrona a fissare il vuoto. Appena lo vide, Lupin scattò in piedi e si mise a camminare per l’ampia stanza al momento vuota perché erano tutti a pranzo o a seguire gli ultimi minuti delle lezioni.

"Cosa è successo, Rem?" fece Sirius preoccupato

"Ah, certo, tu lo chiedi a me?! Vi state divertendo tu e la Evans, vero?" disse Lupin senza arrestare la sua camminata furiosa. Non riusciva a calmarsi. Sirius non si capacitava del perché Lupin fosse così infuriato:

" Non capisco perché sei arrabbiato, se magari ti calmi e me lo spieghi" gli rispose Black, che anche lui iniziava ad irritarsi per il comportamento dell’amico.

"Tu e la tua stupida scommessa con la Evans. Cosa centro io? Perché mi dovete mettere in mezzo?" Notando il silenzio di Sirius continuò: " Vi ho capito ormai. Vi ho sentiti durante la lezione di Lumacorno" sbottò Lupin.

Sirius era esterrefatto, non capiva davvero cosa potesse centrare Remus con la sua scommessa con Lily. Certo, era a lui che pensava quando diceva di essersi innamorato, ma Remus non poteva saperlo…" Poi i suoi pensieri si chiarirono improvvisamente: Che la Evans dopotutto sapesse quel che stava facendo? Pensò Sirius. Doveva scoprirlo e con il cuore che minacciava di scoppiare, si avvicinò a Remus. Gli prese i polsi e lo costrinse a fermare la sua camminata furiosa. Erano a pochi centimetri di distanza, uno di fronte all’altro. Nella mente di Black vorticavano mille pensieri ma solo uno rimaneva nitido nella sua mente. Pensava che forse c’era ancora una speranza per lui e Remus. Black fissò negli occhi Lupin. Quest’ultimo sostenne il suo sguardo, dapprima con rabbia, ma poi sentì il proprio cuore sciogliersi sotto quello sguardo così intenso. Anche il suo cuore prese a battere più forte.

Sirius vide cambiare l’espressione del ragazzo davanti a lui e quell’incessante fissarsi negli occhi gli diede la definitiva certezza. Lasciò i polsi di Lupin e avvicinò il viso al suo.

Remus rimase fermo, immobile, incapace di rendersi conto che il volto di Sirius si stava avvicinando pericolosamente al suo. Sirius chiuse gli occhi. Quello non stava accadendo a lui, lui non era lì con Sirius, si ritrovò a pensare. Finalmente anche lui chiuse gli occhi quando le labbra dell’altro toccarono le sue. Si baciarono. Erano cauti, lenti. Sembravano avere paura che l’altro potesse rendersi conto della situazione e tirarsi indietro improvvisamente. Non accadde. Lupin mise le mani sulla schiena di Sirius e lo attirò a se. Le mani di Black andarono sul viso dell’altro come per accertarsi che fosse ancora lì, e non fosse solo un sogno. Dopo alcuni secondi si allontanarono, a loro sembrò fosse passata un’eternità. Si guardarono negli occhi e sorrisero. All’improvviso la porta si aprì e comparve James, anche se sbalordito da quella scena l’unica cosa che riuscì a dire fu:

" Scusate ragazzi, torno più tardi."

Sirius e Remus si accorsero di essere ancora abbracciati e le loro facce erano ancora molto vicine. Guardandosi negli occhi iniziarono a ridere.
"E’ il caso che andiamo a parlargli, cosa ne dici?" fece Black a Lupin.

Nel frattempo James stava percorrendo le scale ripensando alla scena che aveva appena visto quando incontrò Lily, immobile, nel mezzo del corridoio.

Lily aveva seguito James dopo che questo l’aveva lasciata in Sala Grande per andare a vedere cosa stessero combinando i suoi due amici. Preoccupata di aver combinato un guaio e che i due stessero litigando per colpa sua, era andata dietro a James per controllare la situazione ma non aveva avuto il coraggio di percorrere l’ultima rampa di scale che portava alla sala Grifondoro. Quando vide James con aria allibita venire verso di lei, pensò al peggio.

Invece James, le disse, senza neanche sapere cosa stesse facendo:

"Si stavano baciando, non li ho visti mentre… ma era chiaro che…"

"Oh, meno male" disse lei con sollievo.

Ritornando alla realtà si accorse di aver davanti Lily:

" Come meno male?" fece James

Sorridendogli, lei gli fece una carezza e disse:

"Dovresti essere contento per i tuoi amici." In quel momento uscirono dal ritratto della Signora Grassa, Remus e Sirius mano nella mano. Senza neanche scendere le scale, Sirius si appoggiò al corrimano delle scale e guardò in giù verso Lily e James, sorridendo disse:

" Vedo che hai appena perso la scommessa, Evans"

"Ma come?" fece lei, poi si portò una mano ai capelli e si rese conto di aver dimenticato quello stupido cappello in Sala Grande. Lily vide Remus bisbigliare qualcosa all’orecchio di Sirius e quest’ultimo prese la parola:

"Come primo comando voglio che tu dia un bel bacio al povero James"

Entrambi stupiti, James e Lily, si guardarono negli occhi.

James era arrabbiato con Sirius. Sicuramente, moriva dalla voglia di baciare Lily da mesi, tuttavia voleva accadesse in un altro modo ma era anche sicuro che lei non avrebbe mai ceduto, solo per aver perso una scommessa.

Lily invece aveva sperato che qualcosa di simile accadesse e, rossa in viso, si avvicinò a James, sfiorandogli le labbra con un delicato bacio, poi corse via. Ancora incredulo, James le corse dietro e le urlò mentre lei stava ancora scappando:
"Ti andrebbe di venire con me a Hogsmeade il prossimo venerdì?" Lily si fermò e si girò verso di lui, che nel frattempo l’aveva raggiunta: "Si, James, volentieri"

Certo, non sarebbero andati da Madama Piediburro insieme a tutte quelle coppiette sdolcinate, ma alcuni fine settimana più tardi, per i quattro amici andare insieme a Hogsmeade divenne quasi un rito irrinunciabile.

 

Fine.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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