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Autore: Vale Write    17/06/2013    1 recensioni
Tutti noi abbiamo una storia da raccontare ed io ho deciso di raccontarvi la mia, anzi la nostra.
Mi chiamo Vale e sono una ragazza come tutte voi, ma mi sono sempre ritenuta un po' "diversa".
Non mi sono mai sentita accettata dalle persone, mi sentivo sempre messa da parte e forse era anche per il mio carattere timido e riservato.
Non mi sono mai piaciuta e questo mi portava automaticamente a pensare che non piacevo nemmeno agli altri, soprattutto ai ragazzi.
"Chi avrebbe mai voluto una ragazza insignificante e piena di difetti come me?" lo pensavo ogni giorno, ma nonostante ciò, un ragazzo entrò a far parte della mia vita e per me fu la fine.
La fine del male e del bene, la fine della tristezza e della felicità.
La fine di tutto.
"Era un caldo pomeriggio dell'8 giugno 2009, stavo navigando su una chat che andava di moda ai tempi, quando vidi una foto di un ragazzo. Era vestito tutto di bianco e mi ricordava i gelatai. Risi al pensiero e decisi di contattarlo. Non potevo sapere che, con un commento scritto quasi per gioco, avrei stravolto tutta la mia vita."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Aspettavo oramai da venti minuti, ma di Stefano non c'era nemmeno l'ombra.
"Dov'è? Perchè non arriva?" avevo la testa tormentata dai pensieri.
Ero venuta fino a Milano apposta per lui, apposta per incontrarlo, vederlo e conoscerlo. 
In fondo era quello che volevamo entrambi, non potevo credere che non si sarebbe presentato.
"Perchè fare tutto questo casino per due mesi, se poi non gli importava di vedermi?" dissi esausta sedendomi sul marciapiede. 
Avevo immaginato questa giornata in ogni modo.
Poteva essere brutta o bella, ma l'avevo immaginata con lui, insieme a lui.
Non mi ero mai soffermata a pensare alla possibilità del darmi buca.


**


Erano quasi le tre e mezza del pomeriggio quando ad un certo punto, il telefono iniziò a squillare. 
Presi in mano il cellulare e gli occhi si piombarono subito sullo schermo.
Speravo tanto di vedere il suo nome illuminarsi sul display.
Il cuore iniziò a battere fortissimo, mi tornò la sensazione di vomito e le gambe iniziarono a tremare quando di botto mi alzai in piedi.

E: "Allora?? E' lui?"
Io: "Si.." 
G: "Ooh menomale! Adesso gli devi fare il culo perchè ci ha fatto aspettare ben trenta minuti qua!"
Io: "Ahahahah, no Giulia, ma come faccio? Comunque andiamo a vedere se è lì davanti al Mc!"


Corsi come una pazza fuori dalla vietta in cui io e le mie amiche lo stavamo aspettando.
Mi guardai intorno in cerca dei suoi bellissimi occhi verdi, ma c'erano talmente tante persone che non riuscivo a vederlo.

Io: "Ma io non lo vedo!"
G: "Se non mi sbaglio, mi avevi detto che oggi avrebbe indossato camicia e jeans, vero? Ed è rasato.. Mmh.. Non è quello davanti al palo?"
E: "Ah sì, oddio forse l'abbiamo trovato!"
Io: "Oddio, ma io nn lo vedo ragazze!"
G: "Guarda dritto dove c'è quel palo.. è Lui?"


Guardaì dritta proprio davanti a me e dopo pochi secondi lo vidi.
"Sì.. sì cazzo è lui!" esclamai agitata.
Stefano restava fermo davanti a quel palo della luce e ogni tanto spostava lo sguardo dal cellulare alla piazza.
Credo che anche lui mi stesse cercando, ma ancora non mi aveva vista.
"Merda sì è Lui! No, ma adesso cosa faccio? Cosa gli dico? Vado?" mi agitai ancora di più.
Non feci in tempo a finire la frase che i nostri occhi si incrociarono, lo guardai per due secondi poi imbarazzata abbassai lo sguardo, mi girai verso Giulia ed Elena che nel frattempo, erano rimaste zitte ad osservare la scena.
"Vabbè vado dai.." dissi con il fiatone.
"Ok, noi ti chiamiamo verso le quattro per sapere come va, se c'è qualche problema facci sapere!" Giulia mi sorrise e mi diede una pacca sulla spalla.
"Oh mio Dio!" risi forte per poi continuare "Ok, dai.. allora a dopo!"
"Stai tranquilla, mi raccomando! E ora vai! Che aspetti?!" mi rispose Elena facendomi l'occhiolino.
Annui e mi diressi verso Stefano.
Quando gli arrivai quasi davanti, cercai di distogliere lo sguardo e notai che anche lui fece lo stesso.
"Ciao.." dissi timidamente abbasando gli occhi.
"Ciao.." mi rispose con più entusiamo.
Lui era bellissimo, proprio come lo era nelle foto.
Anzi, dal vivo sembrava ancora più bello.
Era più alto di me, abbronzatissimo, rasato e con gli occhiali da sole a goccia.
Aveva una camicia nera, con le maniche fatte su fino ai gomiti, un paio di jeans lunghi e delle nike.
Dopo quel 'ciao', dalla mia bocca non uscì più nulla.
Ero come bloccata.
Stefano mi guardava ed io mi sentivo in imbarazzo.
"Sicuramente starà pensando che sono proprio brutta.." mi scoraggiai.
Poi iniziò a muoversi e io lo seguii a ruota.
Tra di noi, si era calato il silenzio. 
"Comunque via Torino è dall'altra parte.." disse all'improvviso guardandomi e girandosi dalla parte opposta a dove stavamo andando.
"Ah ok.. io sto seguendo te, perchè non ho idea di come muovermi. Ci sono venuta pochissime volte a Milano!" gli sorrisi e arrossii leggermente.
Mi scappò una risata.
Entrambi, stavamo andando dalla parte opposta a dove avremmo dovuto andare, ma io sul serio non sapevo come orientarmi dato che non conoscevo bene la città.
Subito dopo, calò di nuovo il silenzio.
"Ti prego parlami, dimmi qualcosa.. qualsiasi cosa!" pensai.
"Beh, allora tutto bene?" mi disse distogliendo lo sguardo dal mio e mettendosi le mani in tasca.
Forse sapeva leggermi nella mente.
"Bene grazie, sono su da stamattina con delle mie amiche.. tu?" gli risposi.
"Io tutto bene, ho fatto tardi, perchè sono dovuto passare in banca per una roba di mia madre. Scusa se ti ho fatto aspettare.." si grattò la testa imbarazzato.

"Ma sì tranquillo.. tanto te l'ho detto che non ero sola. Ero con le mie amiche che credo avrai visto prima.." cercai di non farlo sentire in colpa.
"Sì, le ho viste.." mi sorrise.
Di nuovo non sapevo che controbattere.
Ero pessima nelle relazioni sociali, ma non era una novità.
Già prima di incontrarlo sapevo che sarebbe finita così.
"Beh, dai.. raccontami qualcosa delle tue vacanze!" con questa proposta, capii che Stefano stava cercando di farmi parlare e di farmi sentire a mio agio, ma io non lo ero affatto.
Era tropop bello per me, troppo tutto.
"Beh, non ho molto da raccontare.. ho passato giugno, luglio e agosto fra casa, piscina e uscire con gli amici.. nulla di che! Piuttosto raccontami tu che te ne sei stato al mare per due mesi!" alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi e gli sorrisi.
Da quel momento iniziammo a parlare.
Lui mi raccontò delle sue vacanze, alcune cose me le ricordavo dai messaggi, mentre altre cose ancora non me le aveva dette.
Era divertente stare in sua compagnia.
Era prorpio come me lo ero immaginato, perfetto.
"Finalmente riesco a sentire la sua voce.." pensai mentre lo osservavo parlare, ridere e gesticolare.
Era bellissimo.
Ogni tanto lo guardavo e sorridevo, commentavo qualcosa e poi abbassavo lo sguardo.
L'ansia pian piano se ne stava andando, ma la mia timidezza non mi aiutava a restare del tutto tranquilla.
"Ci fermiamo un secondo in questo negozio, ti va?" disse Stefano cambiando discorso improvvisamente.
"Certo! Ti devi prendere qualcosa?" gli chiesi.
"Sì, mi serve una cintura nuova che questa è tutta scassata." e me la mostrò,
"Entriamo allora!" sorrisi e mi diressi verso il negozio.
Appena entrammo Stefano si precipitò nel reparto uomo e andò subito in un angolo vicino ai camerini.
"Eccole!" esclamò indicandomi le cinture.
Io gli stavo accanto e lo osservavo timidamente.
Dovevo assolutamente pensare a qualcosa da dire, fino ad ora aveva parlato solo lui.
"Questa mi piace! Che dici?" mi mostrò la cintura con il simbolo dei Rolling Stones e io annui facendo il segno "ok" con il pollice.
"Eih, non mi sbirciare eh! Mi vergogno!" sorrise prima di entrare nel camerino.
"Ahahah, no tranquillo non ti guardo!" e scossi la testa divertita.
"Ma per provarti una cintura non c'è bisogno di spogliarsi, quindi cosa dovrei guardare?" continuai.
"Eeeh non si sa mai!" e sbucò con la testa dalla tenda.
Sorrisi.
Fra una risata e l'altra iniziai a tranquillizzarmi.


Io: "Alla fine ce l'abbiamo fatta a vederci eh!" 
S: "Già! Ma con il treno poi ce l'hai fatta?" 
Io: "Sì perchè ho convinto due mie amiche ad accompagnarmi altrimenti mi sa che non ci arrivavo qui.."
S: "Quindi hai fatto venire su apposta le tue amiche solo per vedermi?"
Io: "Si.."
S: "Che tenera che sei, già tvb"


Sorrisi e arrossii imbarazzata.
  
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