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Autore: Low_Armstrong    17/06/2013    1 recensioni
Mini long in sei brevi capitoli dedicata all’aborto spontaneo che Gwyneth Paltrow ha vissuto qualche mese fa. Lo spunto per la storia nasce da un’intervista nella quale Gwyneth ha confessato di essere riuscita a superare la cosa solo grazie al marito Chris.
Niente di tanto romantico o sentimentale, ma spero questa mia storia vi lasci dentro qualcosa… e che voi mi lasciate invece una recensioncina, anche striminzita, anche per dirmi che faccio schifo!
Enjoy.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I KNOW THE SUN MUST SET TO RISE



Nobody said it was easy

Ore 19.30. Sei in piedi da almeno due ore, come paralizzato, quando vedi un chirurgo uscire dalla sala operatoria di Gwyneth. Si sfila la cuffietta blu che nasconde i capelli neri rigati qua e là di un bianco sporco, poi la mascherina bianca che gli copre buona parte del volto. Indecifrabile, stanco, imperturbabile. I tuoi piedi meccanicamente ti allontanano dalla porta a cui per ore eri rimasto appoggiato, indietreggi, mentre l’uomo vi si avvicina lungo il corridoio che vedi al di là della finestrella. La porta si apre, il chirurgo ti si avvicina, con ancora indosso il camice di protezione di un tenue azzurro, ti porge la mano destra.
«Venga, sua moglie si sta svegliando».
Chiudi gli occhi, stringi le palpebre, le lacrime ti solcano le guance, ti mordi le labbra nervosamente mentre il sapore salato di un esausto sollievo le inumidisce. Stringi con più vigore la mano dell’uomo che è probabilmente la persona a cui tua moglie, tu, i tuoi figli dovete la vita. Keath ti dà un’altra pacca sulla spalla, mentre ti mette nella mano sinistra il borsoncino colorato. Ti sorride, anche il chirurgo di fronte a te lo fa, lo avverti senza guardarli, mentre anche tu sorridi, tenendo il viso nascosto da entrambi. Sciogli la lunga stretta di mano di ringraziamento, di sostegno, di comprensione e ti passi veloce il palmo destro sul viso, ad asciugarti le lacrime di ansiosa dolcezza che lo hanno inondato prima che potessi fermarle.
«Grazie», riesci soltanto a dire in un bisbiglio, rivolto al chirurgo, a Keath, a Dio se un Dio c’è, al quel profondo, inspiegabile, incomprensibile legame che ti stringe a Gwyneth.

I morbidi capelli biondi tra cui dieci, cento, mille volte hai passato le dita, che hai sfiorato e accarezzato ogni notte negli ultimi dieci anni incorniciano un volto pallido, in un sonno di disperazione, umido e poi subito curato con tutto l’amore, il dolore, le stesse tue segregate lacrime, la forza del tuo cuore straziato. Chiudi gli occhi, Chris, chiudi gli occhi. Lei è qui, è tutto ciò che conta. Lei ce l’ha fatta, ce la farete.

La stanza post-operatoria è un asettico ibrido. C’è luce, ma non troppa. È calma, ma non troppo. È quel limbo che separa l’agitazione, gli attimi concitati, la speranza dalla certezza, dal definitivo. Quel limbo tra la vita e la morte. Il borsoncino ti scivola inconsapevolmente di mano, appena oltrepassi la porta. Fai pochi passi in fretta, senza fare rumore. C’è una sedia accanto al letto, forse, non ci fai nemmeno caso. Le stringi la mano, il braccio adagiato lungo il fianco, le carezzi il viso stanco e provato, la fronte. Ti avvicini e le posi le labbra incurvate nel dolore sulla tempia, mentre un’unica tua ultima lacrima si perde tra le sfumature dorate dei suoi capelli.
Le palpebre si aprirono piano lasciando gli occhi già velati liberi di vedere, di vederti, seduto all’altezza della sua vita e chino su di lei. Deglutisce e si inumidisce le labbra nel tentativo di parlare, sente la tua mano stringere la sua più forte. Non riesce a guardarti, non vuole incrociare il suo sguardo col tuo. Sbatte le palpebre sugli occhi ora di un cupo azzurro ancora una volta e, non appena, lentamente, le riapre, le lacrime più amare li abbandonano con forza inarrestabile, mentre finalmente trova le tue iridi, umidi e salde, che la lasciano annegare sicura.










ANGOLO DELL’AUTRICE
Ecco il penultimo capitolo, spero vi piaccia!

A presto,
Lally_Weasley
  
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