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Autore: LadyGaunt    02/01/2008    12 recensioni
Bulma e Vegeta...una coppia affascinante quanto imprevedibile.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ben tornati a tutti voi! Ecco il secondo capitolo di questa ff su Bulma e Vegeta! Ci tenevo a ringraziare tutti coloro che hanno letto il precedente a capitolo e soprattutto lasciato una recensione. Spero che vi piaccia. Buona lettura.


UN CUORE e un naso SPEZZATI


Vegeta non si vedeva praticamente mai.

Il principe dei sayan aveva deciso che oltre alla gravity room, alla sua stanza e alla cucina (ovviamente) non doveva conoscere altro delle capsule corporetion. Era come se in tutto il resto della casa ci fosse appesa sulle pareti una sua foto con scritto “io non posso entrare”.

Sorvolando inoltre sul fatto che il ragazzo sembrava sordo-muto, egli infatti non rivolgeva la parola a nessuno. L'unico ad essere degnato di un tale onore era il povero prof. Brief che, dal canto suo, vedeva la cosa come una disgrazia, poichè tutte le sue conversazioni con il principe consistevano in minacce di morte se non gli avesse costruito macchinari sempre più adatti a migliorare i suoi allenamenti. Macchine ed invenzioni che a Vegeta sembravano usa e getta dato che le distruggeva dopo un solo pomeriggio di allenamento.

Non lo sopporto. È antipatico, maleducato ed intrattabile. Se ne sta tutto il giorno ad allenarsi e ci degna della sua “regale persona” solo quando i suoi istinti di sopravvivenza lo conducono in cucina per svaligiarci il frigorifero”. Si lamentava Bulma con la madre mentre entrambe se ne stavano sedute sul divano a guardare la TV.

Oh su via cara non fare così...lo sai che Vegeta si sta allenando per salvare tutti noi da quei terribili mostri. Io credo che tu sia arrabiata con lui perchè è troppo impegnato ad allenarsi e non ha tempo per te...non è forse così tesoro?”

Ma che cosa dici mamma? Come puoi pensare che io mi possa interessare a un tipo rozzo come lui?!” rispose Bulma arrossendo.

no, non è rozzo, io lo trovo molto affascinante con quella sua aria da bel tenebroso...”

Bulma sospirò, sua madre era fatta così e lei sapeva che la cosa migliore da fare era quella di darle sempre ragione altrimenti non l'avrebbe lasciata in pace.

Si alzò dal divano.

Vado a fare una passeggiata”.


Il sole splendeva emanando un dolce tepore sulla città dell'ovest quel pomeriggio. Bulma stava passeggiando sulla via principale con alcuni pacchetti in mano. Fare shopping riusciva sempre a metterla di buon umore. Quando era uscita di casa era un pò infastidita. Non le andava di uscire da sola così si era diretta in palestra dove sapeva che Yancha si stava allenando, ma quando gli chiese di farle compagnia per le vie della città, lui rifiutò l'invito dicendo che non poteva interrompere i suoi allenamenti per qualcosa di inutile come lo shopping. Frase che ebbe come risposta uno schiaffone sulla guancia sinistra, la preferita di Bulma quando i due litigavano.

Quell'idiota aveva preferito gli allenamenti a lei.

Arrivò alla macchina e posò i pacchi nel cofano. Nella via parallela a dove si trovava lei c'era un bar, l'era venuta voglia di un gelato, così decise di entrare.

Una volta dentro si avvicinò al bancone e mentre aspettava che qualcuno la servisse, diede una rapida occhiata alla sala e un'ondata di tristezza mista a un pò di invidia la colpì. Il bar era pieno di coppiette! Non era giusto, pensò lei, non si meritava questo abbandono!

Prese il gelato sul quale pervasa dal nervosismo aveva fatto aggiungere una montagna di panna.

Prima di uscrire diede un ultimo sguardo alla sala.

no, non può essere lui...non oserebbe mai!” si ritrovò a dire tra se e se.

Era Yancha quello che se ne stava seduto con una bella ragazza bionda a sorseggiare un frappè insieme?

Si avvicinò per confermare la sua teoria con il terrore di avere ragione.

Si, era proprio lui! Il suo fidanzato che non aveva avuto il tempo di stare con lei ora stava tranquillamente seduto al bar con un'altra ragazza...

Quella ragazza aveva qualcosa di familiare notò Bulman dove l'aveva già vista?

Poi ricordò. Era la stessa ragazza che quel giorno, dopo aver incontrato il ragazzo del futuro, proprio quando Bulma e Yancha, al quale si reggeva, stavano atterrando nel giardino di casa, aveva fatto distrarre Yancha facendola cadare.

Yanchaaaaa!” urlò con tutto il fiato che aveva in corpo!!

Yancha nell'udire la soave voce di Bulma rischiò di affogarsi.

sei un verme!!” continuò lei che senza dargli neppure il tempo di rispondere prese il gelato e glielo gettò in faccia.

Non voglio più vederti, mi fai schifo!!” continuò ad urlare ed uscì dal bar come una furia.


Vegeta aveva finito i suoi allenamenti per quel giorno. Era esausto, l'unica cosa che adesso poteva farlo sentire meglio era una sostanziosa cena, dopo però essersi fatto una doccia riflettè, altrimenti quella fastidiosa donna non l'avrebbe nemmeno fatto entrare in cucina. Stava per entrare in casa quando vide arrivare Bulma.

oh no!” pensò. Tutte le volte che i due si vedevano lei cercava sempre di rivolgergli la parola e la cosa lo infastiva perchè non faceva altro che assillarlo con stupide chiacchere che poi si concludevano con le sue insopportabili urla. Quindi il principe dei sayan si preparò psicologicamente ad affrontarla, ma a differenza di quello che aveva immaginato, la ragazza gli passò davanti ignorandolo. Strano, doveva essere il suo giorno fortunato pensò. Era comunque strano però. Poi ci riflettè. Aveva gli occhi gonfi e rossi, come se avesse pianto. Purtroppo in quanto sayan, nella sua scala di importantanza, dopo il combattimento c'era il cibo, quindi sorvolando sulla ragione di quel pianto andò a farsi una doccia.

Dopo essersi ripulito, Vegeta andò in cucina dove già la signora Brief, i cui occhi brillavano tutte le volte che il sayan entrava in una stanza, gli aveva preparato una gustosa cena.

Si era seduto a tavola da un pò(ovvero il tempo necessario per divorare tutto quello che era stato preparato) quando Yancha fece irruzione nella cucina.

Bulma è in casa signora Brief?” disse agitato.

Si, deve essere nella sua stanza, ha detto che non si sentiva bene e non ha voluto mangiare...è successo qualcosa Yancha?”, ma Yancha non le rispose e si precipitò verso la camera di Bulma.

Vegeta, che ormai saziata la fame stava tornando a ragionare, collegò il pianto di Bulma a Yancha.

Si sentirono le urla dei due solo dopo qualche minuto.

Vegeta, che terminata la cena non aveva alcun motivo per continuare a restare in cucina, si alzò e si diresse verso le voci. La situazione poteve essere anche divertente.


Apri la porta ti prego Bulma lascia che ti spieghi” implorava un pietoso Yancha.

Sparisci! Non c'è nulla da spiegare”

dai apri. Non è come pensi”

Mai!! vai via ti ho già detto di lasciarmi in pace!!” continuava a urlare Bulma che non riusciva a capire con che faccia si fosse presentato a casa sua.

Ti prego apri!”

ahahahaha! Ancora problemi con quella donna, terrestre?!”

Yancha si voltò. Appoggiato alle parete con le braccia conserte c'era Vegeta che lo fissava con il suo solito ghigno.

Vegeta... non sono affari tuoi” rispose irritato.

Bulma, appena udì la voce di Vegeta, rimase in silenzio ad ascoltare la discussione sorpresa dall'intromissione di questo ultimo.

umf! sarà...ma resta il fatto che tu non riesca a farti rispettare neppure da una donna!!”aggiunse divertito.

Adesso basta mi hai stancato con i tuoi atteggiamneti di superiorità”.

Detto questo si lanciò su Vegeta con l'intenzione e l'illusione di fargliela pagare.

All'interno della sua stanza Bulma immaginò il peggio. Aprì immediatamente la porta.

Yancha era a terra con le mani che gli coprivano il volto in parte insanguinato e Vegeta lo guardava soffrire ridendo.

ma come sei già fuori combattimento?! peccato...vuol dire che ti avevo sopravvalutato”

Un giorno...Te la farò pagare”

allora ti consiglio di non innervosirmi ulteriormente e di toglierti di mezzo se vuoi che quel giorno arrivi pivello!”

Yancha si alzò, guardò Bulma aspettandosi una sua reazione, ma inutilmente. Lui l'aveva fatta grossa questa volta e doveva ritenersi fortunato ad averci rimesso solo un naso rotto o forse disintegrato conoscendo Vegeta, pensava la giovane.

Sconfitto se ne andò.

QuandoYancha se ne fu andato Bulma rimase a fissare Vegeta incredula per ciò che era successo, anche lui rimase a fissarla per qualche secondo, finchè fu proprio lui a rompere questo magico silenzio.

Sciocca”

Cosa? Come hai detto scusa?” chiese Bulma dopo che l'insulto l'aveva riportata alla realtà.

Hai capito bene sei una sciocca! Come puoi piangere per una nullità del genere! Voi terrestri siete così deboli...avete anche fatto rammollire Kaarot e...”

Basta! Tu non sai niente di me e non puoi permetterti di dirmi certe cose! Cosa puoi saperne tu che sei solo uno stupido scimmione?” gli urlò tra le lacrime che le rigavano il volto e proprio quando stava ormai per chiudere la porta si ritrovò Vegeta, che si era mosso con la super velocità, solo a qualche cm di distanza da lei. Bulma entrò nel panico, forse aveva esagerato a parlargli in quel modo, nonostante sentisse che fosse cambiato rimaneva sempre lo spietato principe dei sayan. Non riuscì a dire niente. Lui le si avvicinò ancora.

Forse hai ragione...cosa posso saperne io dei sentimenti?, ma una cosa l'ho capita. Puoi avere di meglio di quel fallito”. Così dicendo se ne andò...


  
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