Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: semideaa    17/06/2013    7 recensioni
Jem gira la maniglia, chiede permesso educatamente e apre la porta. Mi sussurra: quello al piano è Paul.
Il maestro è uscito, infatti lui ha smesso di suonare. Dallo sgabello dove sta seduto si alza e viene verso di noi. Alto, capelli castano-rosso, occhi chiari e un neo sotto l’occhio sinistro.
Un presentimento sbagliato, improvviso, impulsivo, mi grida: Ho già visto quel ragazzo, cavolo se l’ho già visto. Minchia, io so chi è.
Si ferma davanti a Jem e parla con la sua solita voce angelica che conosco troppo bene e che ho ascoltato troppe volte per credere che la stia ascoltando davvero, dal vivo.
“Cosa vuoi, Jem? E chi è lei?”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Maynard, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I’m born like a ma(y)niac, sorry.
 
“Cosa vuoi Jem? E chi è lei?”
 
-Scusami, Conor, lei è Rita e ti cercava-
Un po’ imbarazzata mi faccio avanti e Jem ci lascia soli e ritorna a fare lezione, non prima di avermi salutato.
-Ora vado, ci vediamo domani-
Conor mi guarda e per poco non scoppia a ridere.
-Da quand’è che esci con lui?-
-Io.. cosa?-
Non sa neanche chi sono e già si ingelosisce, quel bastardo di skillza. Già, perché è proprio lui. Cavolo, ho il mio idolo davanti, per poco non svengo.
-Io non esco con Jem, sono appena arrivata-
-Infatti, mi sembrava di non averti visto mai da queste parti. Aspetta, come hai detto che ti chiami? Rila?-
- Rita, Rita Ora-
-Come?- Booya si gira come se io gli avessi appena gridato “ti amo”. Che poi non lo avrei mai fatto, punto.
-Ho detto che mi chiamo Rita Ora-
-Non può essere, Rita Ora è una cantante- per poco non gli esce la bava alla bocca. Povero, piccolo booya canterino, è innamorato.
-Beh, mi chiamo come lei, ma non canto-
-E allora cosa ci fai qui?-
-Suono questo coso che noi esseri comuni mortali chiamiamo violino. Tu capire me, vero?-
-Il violino! Sei la prima ragazza in questa accademia che suona il violino- ma il rosso mi guarda male. Non sono neanche arrivata ed è già arrabbiato con me?
-E tu invece devi essere il maniaco.. –
-Cosa? -
- Mhh, scusa, volevo dire Maynard - faccio appena in tempo a correggermi.
-Confondere la parola maniaco con Maynard mi sembra esagerato. E poi non ti ho ancora toccato- aspetta, cosa vuole dire con quell’ancora? Avevo ragione, quel tizio con la voce da angelo ha un anima da maniaco. Devo avere paura?
-Bene, abbiamo fatto le presentazioni-
-Io però non ho capito. Se ti chiami Conor, allora perché quando ho detto Paul Jem mi ha portato da te?-
-Oh, io sono registrato all’anagrafe come Conor Paul Maynard - ecco il misterioso Paul (Mayn) Ard. Tutto chiaro.
-Anche io in realtà sono registrata all’anagrafe come Rita Felicity Ora, ma odio il nome Felicity e guai se provi a chiamarmi così in questo mese-
-Questo mese?-
-Oh, cavolo. Tu non sai niente, vero? O meglio, non sai cosa ci faccio qui, giusto?-
-No, non ho la minima idea di chi sia tu e cosa ci faccia qui-
-Io vengo dall’Italia e sono stata smistata qui, in questa accademia, per uno stage di un mese. In questo mese dovrò abitare con una famiglia di qui e mi avevano detto di cercare te, quindi presumo che debba stare con te per un mese-
Spero che skillza non abbia sentito la mia anima gioire. Anche se è un maniaco, da una parte mi fa piacere che il maniaco sia proprio il mio skillzaisherebooya. Non che mi piaccia, sia chiaro. O perlomeno, non mi piace ancora. Bene, così va meglio.
-Cosa? Allora devi venire con me a casa, presumo-
-Se non vuoi lasciarmi in mezzo alla strada a mendicare come un barbone, presumo proprio di si-
-Tu sei pazza, Felicity-
-Sono Rita, Rita e basta-
-Zitta, Fel -
-Zitto tu, skillza -
Ops, forse non dovevo dirglielo.
 

CONOR’S POV
Mi aveva chiamato davvero skillza? Era la prima volta che mi sentivo davvero imbarazzato davanti ad una ragazza. In realtà, era la prima volta che trovavo una ragazza che mi conosceva come skillzaisherebooya. Certo, c’era la Abbott, che aveva fatto qualche cover con me, ma non la sentivo più da quando aveva cambiato scuola. Rita era la prima. Era la prima in tutto.
-Tu ascolti le mie cover?- non sapevo se gettarmi ai suoi piedi o restare impassibile e comportarmi come tutti i vip, che, anche se hanno un milione di persone che li seguono, non se ne importano più di tanto.
- Emh, veramente si. Non sapevo se dirtelo o meno..-
-Ma davvero, scherzi? Mi fa piacere!- la vidi sorridere, poi cadde un timido ed imbarazzante silenzio.
-Dovremmo..-
-Dovremmo..-
Scoppiammo a ridere. Dai, in fondo quest'italiana era simpatica.
-Parli tu o parlo io?-
-Parlo io o parli tu?-
-No, ok, è ora di andare a casa-
-Si, direi proprio di si-
La feci uscire, salutai il maestro di pianoforte, Luke Parrold e uscimmo fuori, in Long Avenue.
 

RITA’S POV
Conor era stato davvero molto gentile. Non mi aveva trattata come una fan ritardata mentale tutta “oddio, mi scoppiano le ovaie se lo vedo”. No, anzi, era stato contento.
-Sai suonare bene il pianoforte, oltre che a cantare-
-Pensi che io sappia cantare bene?-
-Certo- come facevo a dirgli che aveva una voce da angelo che mi faceva morire ogni volta che entrava nelle mie orecchie?
-Oh, grazie, sei la prima che me lo dice. Comunque, per essere italiana, il tuo inglese è molto buono-
-Grazie, è che il padre della mia migliore amica è inglese, allora dato che passo molto tempo a casa sua ho imparato come “autodidatta”-
-Allora non avrai difficoltà ad inserirti e seguire le lezioni-
-No, infatti-
Ad un certo punto il genio di Paul si accorge che ho solo il violino e una borsa con me. Lo avrei sparato.
-Ma non hai una valigia con te?-
-Il problema è questo. Dall’Italia la mia valigia è partita, è qui che non è mai arrivata-
-Oh, mi fa piacere-  ma guarda, a me invece proprio no.
Sono curiosa di sapere com’è casa sua, dov’è che vive questo maniaco di Maynard, ma soprattutto con chi.
- Maynard, ma casa tua è grande?-
-Beh, no. Ospita a stento cinque persone. Siamo io, mio fratello, mia sorella, mia madre e mio padre-
-Oh, bene, e spiegami una cosa: quante camere da letto hai detto che avete?-
-In tutto sono tre camere da letto, una per i miei, una per me e mio fratello e una per mia sorella-
-Ah, e io a quale camera sarei destinata?-
-Penso che starai con Anna, se lei vuole-
-No, no, Conor, la vostra casa è piccola e siete già in cinque. Non so per quale motivo vi siate proposti per accogliermi ma darei solo fastidio-
-Scherzi, Fel? Muoviti, non essere stupida, certo che non darai fastidio-
-No, Conor, questo è davvero troppo-
Mi blocco in mezzo al vialone e lascio cadere a terra violino e borsa.
Conor, da bravo gentiluomo, raccoglie la roba e incomincia a tirarmi.
-No, io rimango qui-
-E dove vorresti andare, sentiamo-
-In un albergo, andrò li, si-
-E come vorresti pagarlo?-
-Troverò un modo, elemosinerò per strada, suonerò il violino alle feste, ci sono tante cose che potrei fare e..-
-E nessuno ti darebbe neanche un centesimo. Vieni. Se gli altri dicono che darai fastidio, giuro che me ne andrò di casa e verrò con te-
Oh, che ragazzo dolce, anche se continua a chiamarmi Fel. Tra poco lo strangolo. Però, ripensandoci, detto da lui è tutta un’altra cosa.
Decido di seguirlo e quando arriviamo davanti casa sua è sera e tira vento.
Ha una bella casa, affaccia su una piccola stradina laterale a Long Avenue e dalla strada si riesce a vedere anche il suo giardino dietro.
Paul sta per aprire la porta, ma quest’ultima si apre da sola rivelando un ragazzo alto e un po’ meno bello di Maynard. No, dai, si somigliano.
-Ehi, Co, chi è lei?-
-Niente, dopo ti spiego. C’è mamma?-
-Dove dovrebbe essere?-
Il ragazzo antipatico e scorbutico che presumo sia Jack esce sul vialetto e butta la spazzatura. Conor mi fa segno di entrare e mi ritrovo in una stanza circolare che è l’ingresso. Da sinistra sento dei passi e in meno di cinque secondi mi ritrovo la madre di Conor davanti.
-E tu chi sei?-
Poi, rivolta al figlio –Ti sei fatto la ragazza, eh!-
Io tossisco convulsamente e divento rossa, il maniaco ride.
-No, mamma, devi saperlo meglio tu di me. Lei è la ragazza che ti sei offerta di ospitare!-
-Ah, Rita, giusto?-
Io annuisco, non riesco a parlare dopo lo strafogamento.
-Si, le avevo preparato il letto in camera di Anna, ma all’ultimo minuto si è messa a fare storie, tua sorella!-
Proprio in quel momento scende dalle scale una ragazzina di più o meno tredici anni. Diamine, se Conor si abbassa e si mette una parrucca è uguale a lei.
-E’ lei?-  parla alla mamma come se io non fossi presente in stanza.
- Anna, perché non vuoi dormire con lei?- le chiede Conor gentilmente. Quanto è dolce, con i bambini.
-Non voglio, se siete amici può dormire con te, voglio Jack con me, non questa sconosciuta-
Piccola, capisco cosa prova, povera. Io uccido Conor più tardi, mi sento molto imbarazzata. L’avevo detto che avrei dato fastidio.
Conor, al sentire quelle parole, sbanda e impallidisce.
-Rita, a dormire con me?- quasi balbetta.
Io capisco in ritardo quello che intendeva Anna. Un mese, in camera con Conor?
-Cosa? No, non possiamo dormire insieme-
La mamma fa leva sull’amore fraterno di Conor. E’ ingiusto, lo sa che il dolce fratellino cederà per amore della sorella.
-Dai, Conor, è tua amica, non c’è niente da imbarazzarsi-
Il problema è che io me lo sognerò tutte le notti e non potrò dormire se non con la tentazione di mettermi nel letto con lui, ma questo è solo un piccolo particolare.
Anna già prende le conclusioni.
-Jack, sposta la tua roba e lascia il letto alla nuova ragazza di Conor -
Cosa?
Jack spunta dal salotto.
-La nuova ragazza di chi?-
-Non è la mia ragazza!-
-Non stiamo insieme-
E ci si mette anche la mamma.
-Ma si, dai, state bene insieme, siete una bella coppia-
Sto scoppiando, portatemi via di qui.
Conor acconsente e mi tira per un braccio.
-Rita, mi dispiace dirtelo, ma dormirai in camera con me per un mese-
In fondo non so se gioire o no. Ma intanto sono sicura che l’anima del maniaco sta esultando di gioia.
 
 

*******
ECCOMI TORNATA CON UN ALTRO CAPITOLO DI MERDA!
Siete magnifiche, davvero, mi avete fatto scrivere due capitoli in due giorni, ma sono contenta perché lo faccio per voi che seguite questa ff. Sappiate che

VI AMO TUTTE, BELLE PIMPE!

Scusate davvero per il capitolo bruttissimo, ma in questo periodo MY FELLINGS! sono in vacanza. E per di più..

I’m in lo-o-ove, i’m in lo-o-o-ove, i’m in looove!

Ok, la smetto. Va bueeeno, come avrete capito non ci sto con la testa e quindi avevo bisogno di scaricare la mia anima dolciuosa su conor. Se volete vomitare, fate pure.
Ho aggiunto vari punti di vista.. e ci piace! *voce dei presnetatori nei quiz televisivi* no, ok, ditemelo voi se vi piace o no, sono totalmente nelle vostre mani!


SOLITO:

twitter: @ehijcassie (a disposizione 24 ore su 24 J)
ask: xconah                                                                

                                                                                                 mi dileguo, continuo a 2/3 recensioni!

  
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