Love is in the air… Capitolo 17
By Cloudy
LOVE IS IN
THE AIR
L’abito giallo canarino della
ragazza frusciò dolcemente mentre quest’ultima si faceva largo tra le coppie
guardandosi disperatamente intorno nella speranza di scorgere, tra quel
centinaio di individui, il suo “accompagnatore”. Accompagnatore è un po’
forte come parola! Rifletté tra se e se la ragazza. Non le aveva nemmeno
chiesto di andare al ballo insieme; erano una coppia e che lo sarebbero stati
anche per il ballo di fine anno (A quanto pareva Silente ci stava prendendo
l’abitudine! A detta sua era un ottimo modo per rendere gli studenti più uniti
e tenere su il morale di tutti in quei periodi incerti…) era scontato ma da
quando avevano varcato la porta della Sala Grande, lui aveva perso ogni
interesse sia per lei che per il ballo. Avevano fatto non più di un paio di
giri di danza durante i quali era stato tutto il tempo sulle nuvole, lo sguardo
fisso su un punto imprecisato anche se per lei proprio imprecisato poi non era
poiché ormai si era accorta che un'altra dama occupava la mente del suo
ragazzo. Aguzzando la vista riuscì a vederlo. In piedi, dritto vicino a una
delle grandi finestre intento a scrutare attentamente il parco sottostante.
“Ehi!” lo saluto dolcemente
attirando la sua attenzione una volta che gli fu affianco.
“Ehi!” fece lui sorridendole ma
senza troppo entusiasmo.
“Ho preso un po’ di burrobirra…”
“Grazie Hannah” fece prendendogli
dalle mani il calice colmo di quella sostanza frizzantina e bevendone subito un
sorso.
“Sai stavo pensando quest’estate…”
“Quest’estate cosa?” fece lui
soprapensiero senza smettere di guardare fuori dalla finestra.
“Sì, sai… Mi dispiacerebbe non
vederti per tutto il periodo quindi se tu volessi venire a stare un po’ di
tempo da me…”
“Ne abbiamo già parlato. Lo sai
che non è possibile, ti metterei in pericolo e basta!”
Non fu la risposta del ragazzo che
feri Hannah, bensì il tono in cui lo disse; piatto, come se non gliene fregasse
nulla dell’argomento… Nulla di lei…
“E se venissi a stare io un po’ a
Privet Drive?” fece lei speranzosa con un sorrisone che le serviva a nascondere
come poteva quel groppo in gola così grande.
“Hannah…”
“No ascolta! Potrei stare dalla
tua vicina!”
“Chi?”
“Ma sì! Quella di cui mi hai
parlato che ti ha sempre sorvegliato… La magonò fissata coi gatti che ti
preparava le torte al cioccolato e…”
“Hannah!”
La ragazza si zittì all’ennesimo
richiamo del ragazzo che si era finalmente deciso a voltarsi e a guardarla
negli occhi.
“Senti io…”
“No, non dire niente!” la biondina
lo interruppe all’improvviso. Si aspettava un discorso del genere... “Era da un
po’ che le cose fra noi non andavano più bene… O forse sono sempre andate così
ma io facevo di tutto per non accorgermene”
“Hannah io…”
“No, lasciami finire!” Hannah
sospirò profondamente prima di riprendere “Credo che sia meglio finirla qua! Tu
sei troppo incasinato per me… Hai bisogno di qualcuno che stia al tuo passo,
che possa combattere al tuo fianco e io mi farei venire un infarto al primo
combattimento!” aggiunse tra il serio e l’ironico con una leggera scrollata di
spalle.
“Lo pensi davvero?”
“Ma sì dai! E’ andata così! E’
stato bello finché è durato! Io sono stata molto bene con te ma credo che sia
meglio fermarci qui prima di rovinare quello che c’è stato fra noi, non credi?”
“Sì… Immagino di sì”
“D’accordo allora!” fece lei
energicamente distogliendo lo sguardo dagli occhi chiari del giovane e facendo
per andarsene via. Poi si girò, c’era ancora una cosa da dire! “Sai… Ho come
l’impressione che un certo Serpeverde di nostra conoscenza rimarrà single molto
presto!”
Il ragazzo le sorrise, era un
sorriso vero questa volta, genuino… “Ti voglio bene Hannah!”
La ragazza gli si avvicinò
un’ultima volta scoccandogli un bacio su una guancia “Buona fortuna, Harry
Potter!” detto questo si voltò e si allontanò dalla Sala Grande, per lei quel
ballo era durato fin troppo! Appena in tempo… Nessuno, specie quel moretto
dagli occhi smeraldo, avrebbe potuto scorgere quell’unica lacrima che le solcò
il viso candido.
***
La luce che filtrava dalle alte
finestre della sala grande si rifletteva sul parco di Hogwarts illuminando
seppur fiocamente quelle due figure sedute su una panchina.
A vederli da lontano, seduti l’uno
accanto all’altra ma in modo da potersi guardare negli occhi, non si sarebbe esitato a definirli una bella
coppia ma se solo quell’ignoto spettatore si fosse avvicinato abbastanza per
udire quello che i due si stavano dicendo, avrebbe presto cambiato idea…
“Con questo cosa vuoi dire?” la voce di del ragazzo sembrava
estremamente tesa, come quella di un condannato in attesa di una condanna a
morte “E’ ancora per quella storia che ti ho mentito?”
“No, no… Quella l’ho dimenticata,
ormai!”
“E allora si può sapere cosa c’è?”
La sua dama sospirò. Per quanto avesse
provato e riprovato quel discorso, per ore, davanti allo specchio nel bagno
delle ragazze, le parole non sembravano volerle uscire dalla bocca. Meglio
prendere il discorso alla larga…
“Perché avevi detto di amarmi?”
Il ragazzo sembrò non capire. “Che?”
“Quel giorno… Nel bagno dei
prefetti hai detto di amarmi!” la ragazza aveva gli occhi fissi a terra e
giocherellava nervosamente con un lembo del suo elegante abito da sera “Perché
lo hai detto se non era vero?”
“Ma io ti amo veramente!”
“Non è quello che hai detto a tuo
padre, settimana scorsa!”
“Ginny, ci teneva sotto tiro! Che
altro potevo fare, maledizione?!” ora il ragazzo sembrava arrabbiato.
Non era l’unico, comunque. “Potevi
rimanere fedele a quello che provi invece di comportarti come un codardo!”
“Ah io sarei un codardo?!”
“Bè, sì se lo vuoi proprio
sapere!”
Draco sospirò profondamente
cercando di calmarsi e di abbassare il tono di voce che avrebbe potuto attirare
orecchie indiscrete. “Ginevra, cerca di ragionare! Tra poco iniziano le vacanze
e io dovrò tornare a casa… Tu non hai la più pallida idea di cosa significhi
farlo arrabbiare!”
“Potresti non tornare a casa!
Potresti chiedere aiuto a Silente, lui ti nasconderebbe da tuo padre e…”
“Frena, frena, frena! Chi ti ha
detto che io non voglio tornare a casa mia?”
Ginny aggrottò le sopracciglia.
“Draco non ti capisco…”
“Gin… Io non posso rinunciare a
tutto!”
“Ma tutto cosa?! E’ così
importante per te la ricchezza?”
“Ma no. Non è solo per quello…”
mormorò il biondino a disagio.
“E allora per cosa? Non vorrai
mica diventare mangiamorte?!” chiese Ginny d’un tratto allarmata.
Draco si voltò di scatto nella sua
direzione, spaventato. “No, no, che dici?”
Ginny sospirò. “Eppure mi parevi
di un altro parere quando tuo padr…”
“CI TENEVA UNA BACCHETTA PUNTATA
CONTRO; CAZZO!” sbottò Draco all’improvviso “IN CHE LINGUA TE LO DEVO
SPIEGARE?!”
“E QUANDO TE LO CHIEDERA’
TU-SAI-CHI, ALLORA? ACCETTERAI DI DIVENTARLO PERCHE’ AVRAI TROPPA PAURA A
DIRGLI DI NO?!”
“COSA DOVREI FARE? FARMI UCCIDERE PER
I TUOI IDEALI?”
Ora erano entrambi in piedi,
grondanti rabbia. Rossa lei e cinereo lui. Fu la volta di Ginny a sospirare per
darsi una calmata.
“Senti. Non mi importa cosa pensi
ne del fatto che hai paura… Anch’io ne ho, cosa credi?” Ginny abbassò gli occhi
stringendo i pugni come per farsi forza ad andare avanti a parlare “Non ho una
sicurezza, dico una riguardo al futuro! Nessuno ne ha… Ma una cosa la so. Non
intendo stare con una persona che ha anche un minimo di possibilità di
diventare mangiamorte, e nel tuo caso la possibilità e un po’ più che un
minimo, mi pare!”
“LO SAPEVI FIN DA QUANDO CI SIAMO
MESSI INSIEME QUELLO CHE ERO!” urlò Draco che a quanto pareva non aveva nessuna
intenzione di calmarsi.
“Speravo che col tempo saresti
cambiato…” disse Ginny debolmente.
“Bè, speravi male! Per quanto ti
ami non posso diventare quello che non sono!”
“Non diresti così se mi amassi
davvero!”
“Se TU mi amassi davvero, lo
faresti incondizionatamente! Te ne fregheresti se diventerò o no un
mangiamorte!”
Ginny aprì la bocca ma fu solo per
richiuderla un attimo dopo. Le parole di Draco l’aveva colpita più di quanto
non si sarebbe mai immaginata. Che avesse ragione lui? Ma no! Lei amava Draco
di questo era sicura! Fu proprio mentre pensava questo che un paio di
sfavillanti occhi smeraldo si sovrapposero all’immagine del biondino furioso
che aveva davanti a se. Tutta la sicurezza provata un attimo prima si sciolse
come neve al sole.
“Draco io…”
“Ginny!” una voce si sovrappose
alla sua. Si voltò e si ritrovò a fissare quegli stessi occhi che fino a un
secondo prima altro non erano che un miraggio, un ricordo…
“Cosa diavolo vuoi Potter?” Draco
non aveva preso bene l’entrata in scena del moretto.
Harry non lo degnò di un’occhiata;
si limitò a rivolgersi a Ginny, premuroso. “Va tutto bene, Gin?”
Doveva averli sentiti urlare e si
era precipitato ad accertarsi che tutto andasse bene. Ginny arrossì ancora di
più alla domanda di Harry, lo guardò poi si girò a fissare Draco, mordendosi un
labbro con aria colpevole.
A Draco bastò.
“Perfetto… Perfetto… Sai cosa ti
dico Ginevra? Tra noi è finita, per sempre! Tanto non aspettavi altro così ora
ti può mettere col tuo bell’eroe pazzo suicida come hai sempre voluto!” Draco
aveva sputato quelle parole con una rabbia controllata, lucido e altero come
sempre… Ma Ginny avrebbe potuto scommettere di sentire la sua voce tremare
leggermente e i suoi occhi di ghiaccio farsi lucidi come mai era accaduto nella
vita di Draco Malfoy.
“Draco, aspetta…” singhiozzò Ginny
mentre le lacrime iniziavano a scendere copiose dai suoi occhi scuri.
Ma Draco se ne era già andato.
Questa volta fu lui a ignorare palesemente il suo rivale, troppo preso ad
allontanarsi il più velocemente possibile da quei due, da Ginevra… Era successo
quello che mai nella vita avrebbe pensato che sarebbe potuto succedere; si era
innamorato! Lei lo aveva illuso per poi scegliere Potter come lui aveva sempre
saputo che sarebbe successo. Aveva aperto il suo cuore a una ragazza, aveva
superato i suoi preconcetti, aveva cercato di essere una persona migliore… E ne
era rimasto fregato! Ma questo non sarebbe dovuto accadere mai più! Avrebbe
accettato di entrare nelle truppe di Lord Voldemort, di farsi tatuare il
marchio nero, di votarsi eternamente al male più profondo, di diventare un
mangiamorte… Sentiva tutto l’amore che aveva provato per quella pezzente dai
capelli di fiamma trasformarsi dentro di lui in un odio bruciante. Gli pareva
di avere la figura del suo nemico perennemente dinnanzi a se, vedeva Ginny che
gli buttava le braccia al collo per poi baciarlo appassionatamente. Gli
sembrava quasi di sentirlo, mentre gli si rivolgeva con quell’espressione di
scherno. Ha scelto me! Ti ho battuto, un’altra volta… E a Draco sembrava
di impazzire tant’era la voglia di prendere a pugni quella visione fino a farla
sparire dalla faccia della Terra. Un pensiero si faceva largo nella sua mente
confusa, oscurando tutti gli altri… E Draco si aggrappò a quel pensiero
traendone sollievo immediato.
Gliela avrebbe fatta pagare!
Gliela avrebbe fatta pagare a tutti e due!
***
“Balli?”
Hermione guardò stupefatta il suo
migliore amico, in piedi davanti a lei, che le porgeva il braccio
elegantemente.
“Stai scherzando?” chiese alzando
le sopracciglia senza alzasi dal tavolino a cui era rimasta seduta per tutta la
serata.
Ron non sembrò averla a male. “Bè,
sai com’è… Di solito è quello che si fa durante i balli…” la prese in giro
senza accennare a spostarsi.
Hermione fece per inoltrare
un'altra obiezione ma fece l’errore, l’enorme errore di guardare negli occhi
blu oltreoceano del rosso. Perdeva sempre la capacità di ragionare quando si
rifletteva in quegli occhi… Fu così che pochi secondi dopo si ritrovò senza
nemmeno ricordare come nel mezzo della Sala Grande, le braccia intorno al collo
del suo cavaliere e le gambe che si muovevano da sole a ritmo di musica.
“Non sapevo fossi capace ballare!”
fece sempre più stupita una volta ripresasi “Voglio dire; non ti aveva mai
visto ballare in sei anni che ti conosco!”
Ron sorrise malizioso. “Ci sono
molte altre cose di me che non conosci, signorina Granger!”
“Bè, ho ancora un intero anno per
rimediare alle mie lacune, no?” fece sempre scherzando la bella bruna.
Questa volta Ron la guardò
allarmato. “Come?! Non resteremo amici anche dopo la scuola?!”
Hermione gli scoccò uno sguardo
dolce prima di rispondergli; gli era parso così tenero e indifeso mentre
pronunciava quelle parole! “Ehi! Tranquillo, lo dicevo così per dire!””
“Bene! Perché io non voglio
perderti…”
Sul viso di Hermione spuntò un sorriso
di pura gioia. “Perfetto! Perché io non ho intenzione di smetterla tanto presto
di romperti le palle!” fece accarezzando dolcemente la nuca del rosso.
“Sì, sì, dillo piuttosto che non
riusciresti a fare a meno di me nemmeno per un giorno!”
Hermione sbuffò. Le pareva strano
che fosse rimesto così serio così a lungo! “Forse hai ragione…”
Arrossì appena si rese conto di
quello che aveva mormorato un po’ troppo ad alta voce e socchiuse gli occhi
aspettando la risata dell’amico che però non giunse. Al suo posto solo poche
parole che le allargarono il cuore “Allora siamo in due! Nemmeno io potrei
andare avanti senza di te!”
“Ron, io…”
“Herm, senti…” incominciarono
entrambi nello stesso istante per poi zittirsi e scoppiare a ridere
genuinamente.
“Vai prima tu!” disse la bruna in
fondo aspettandosi quello che il suo eterno nemico-amico aveva da dirle.
“Noi… Saremo sempre amici, vero?”
Hermione simulò rapidamente la
delusione. In fondo forse Ron aveva ragione; dopo tutto quello che gli era
capitato era meglio fare le cose con calma! Intanto, tra tante incertezze, era
bello sapere di poter sempre contare su qualcuno che l’aveva accompagnata per
gran parte della sua giovane vita e che lo avrebbe fatto ancora per molto,
molto tempo! Con un sorriso si avvicinò al giovane e appoggiò la testa alla sua
spalla abbracciandolo forte. Chiunque, dall’alto avrebbe potuto notare quelle
due figure, due semplici puntini in mezzo a centinai di altre coppie ma che si
differenziavano dagli altri in quanto circondati da un aurea di felicità e
amore. Si amavano! Lui lo sapeva, lei lo sapeva! Dovevano solo dirselo e il
gioco era fatto! Ma non accadde… Continuarono a ballare abbracciati per tutta
la notte senza più fiatare. Troppo timorosi di rompere quell’incantesimo che
era sceso su di loro. Solo quattro parole…
“Sì, Ron. Per Sempre!”
***
“Gin… “ Harry si avvicinò
imbarazzato alla ragazza che dopo l’uscita di scena del biondo, era rimasta
immobile, in piedi, gli occhi che piano piano le si riempivano di lacrime.
Lei evitò il suo sguardo
continuando a puntare i suoi occhi a terra. “Scusa Harry non ho voglia di
parlarne” mormorò allontanandosi da lui.
Harry le si fece ancora più
prossimo tendendole la mano tentando di apparire rassicurante. “Ginny,
calmati!”
“No, davvero Harry, è maglio se
vada!” fece la bella rossa mentre correva via lasciando Harry da solo nella
radura.
Harry
sospirò frustato. Si era lasciato sfuggire
l’occasione… Di nuovo! Ancora solo… Ancora dubbi… Tante cose erano capitate in quella sera! Hannah lo aveva
lasciato. Non riusciva ancora a crederci! Non che ne fosse particolarmente
rattristato… Semplicemente gli sembrava strano! Sapeva che era brutto anche
solo pensarlo ma doveva ammettere almeno a se stesso che questa notizia l’aveva
vissuta un po’ come una liberazione! Si sentiva più leggero, ora! Era corso in
giardino e aveva sentito quelle due voci, tanto odiata l’una quanto tanto amata
l’altra. Aveva ascoltato la loro
conversazione, nascosto dietro dei cespugli, deciso a non intervenire. Ma tutti
i suoi buoni propositi li aveva buttati al vento quando aveva visto Ginevra
così turbata, i suoi occhioni diventare lucidi mentre quel viscido di Malfoy le
urlava contro! Non sapeva più cosa pensare… Cosa significava quelle parole di
Malfoy? E la reazione di Ginny? Era in crisi per aver perso Draco o
semplicemente turbata dalla sua scenata esagerata? Harry era stanco, confuso…
Da una parte non vedeva l’ora di buttarsi sul letto per riflettere un po’ e
cercare di riordinare i suoi pensieri incasinati; dall’altra aveva una voglia
matta di cercare Draco e prenderlo a cazzotti come nemmeno Ron aveva mai fatto
prima! Aveva fatto piangere la sua Ginny! Ma come si era permesso?! Poi ripensò
a quante lacrime aveva dovuto versare per lui, in tutti quegli anni in cui lo aveva
amato senza venire ricambiata. Lui lo aveva sempre saputo ma non ci aveva mai
dato peso, non gli era mai importato! Non era riuscito a capire, a suo tempo,
quale tesoro avesse fra le mani e ora che aveva aperto gli occhi era troppo
tardi! O no? Di una cosa era sicuro: non avrebbe saputo vivere con questo
dubbio ancora a lungo! Era ora di prendere in mano la situazione!
***
Ginny arrestò la sua corsa solo
quando la punta sottile delle sue scarpe toccarono le acque del lago. Si
asciugò le lacrime che scendevano copiose dagli occhi con una manica
dell’elegante abito da sera turchese che indossava quella sera e si diede
mentalmente della sciocca. Non era forse proprio quello che voleva quando aveva
iniziato quel discorso? In fondo non gli aveva nemmeno mentito; era vero non
sarebbe mai potuta rimanere fidanzata con un mangiamorte, con qualcuno che non
condivideva le sue idee su quel particolare ma fondamentale argomento! Ma Draco
aveva saputo cogliere la vera ragione… Non era più innamorata di lui! Non sapeva
nemmeno lei quando aveva smesso di provare quel brivido caldo che accompagna la
vista del biondino da quel viaggio in montagna. Forse da quando aveva
abbracciato Harry quella sera, dopo l’attacco a Hogwarts? O da quella
chiacchierata in cui l’aveva visto così triste e indifeso? Oppure da quei
pomeriggi a Grimmauld Place in cui avevano passato ore e ore a ridere e parlare
di tutto con una semplicità e rilassamento che non aveva provato con nessuno
dei suoi precedenti ragazzi? Oppure ancora dall’attacco ai “Tre Manici Di
Scopa” quando le aveva salvato la vita per la quindicesima volta? Aveva sempre
saputo che, intimamente, non aveva mai smesso di amare quello era stata la sua
prima cotta! Aveva cercato di sopprimere il sentimento che provava per quell’egoista
del miglior amico di suo fratello, fidanzandosi prima con Michael e poi con
Dean; ma lei sapeva fin troppo bene che quei due erano solo dei rimpiazzi! Ma
con Draco non era stato così! Era entrato nella sua vita come un uragano;
improvviso e sconvolgente, e lei aveva pensato di aver finalmente dimenticato
colui che l’aveva fatto tanto soffrire! Aveva ragione! Ma verso Pasqua successe
una cosa che non si era aspettata; ebbe modo di conoscere il vero Harry Potter…
E se ne innamorò! Non come l’altra volta. Questa volta non si era infatuata per
un nome, per un corpo, per un eroe… Si era infatuata del vero Harry Potter,
quello dietro agli atti eroici, dietro al mitico terzetto, alle partite di
Quiddich… Non se ne accorse subito; le ci volle del tempo prima di accorgersi
di vedere i suoi tristi occhi verdi quando guardava lo sguardo di Draco, di
sognare di trovarsi tra le sue braccia ogni volta che era con quest’ultimo… Non
poteva più stare con Draco; gli voleva troppo bene per restare con lui senza
amarlo! E ora? Ora Draco, il suo Draco, l’odiava e Harry… Harry stava per dirle
qualcosa e lei da brava scema se ne era andata!
Che stupida che era stata! Basta!
Doveva tornare indietro per parlare con lui! Si voltò e quasi urlò nel
ritrovarselo davanti.
“Harry!”
Il ragazzo non perse tempo.
“Ginny, so che ora sei confusa e triste e che probabilmente l’unica cosa che
vuoi è stare da sola ma ti devo parlare!”
“Oh,
Harry! Io…”
“No, non dire nulla! Io ti amo
Ginevra, ti amo da impazzire e mi detesto per non averlo capito prima!”
“Ma io…”
“No, senti, lo so che tu sei
sicuramente innamorata di Malfoy e probabilmente ce l’hai ancora con me per
averti fatta soffrire quando… Bhe… Sì… Quando mi venivi dietro” Harry si bloccò
un momento leggermente imbarazzato.
Ginny fece una lieve smorfia che
Harry interpretò, logicamente in modo sbagliato!
“Sì, lo sapevo che avrei fatto
male a dirtelo! Però non ce la facevo a tenermi questo rospo dentro quindi te
l’ho detto e cia…”
La voce gli morì in gola quando
sentì le labbra di Ginny posarsi delicatamente sulle sue; chiuse gli occhi e
quando li riaprì, lei si era staccata e lo guardava sorridendo dolcemente
mentre le sue guance si tingevano dolcemente di rosso.
“Co-Cosa… Cosa significa questo?”
balbettò Harry il cui colorito poteva facilmente competere e vincere con quello
di Ginevra.
“Stavo venendo da te… Anch’io ti
amo Harry, ti ho sempre amato!”
Harry e Ginny si guardarono a
lungo, gli occhi che brillavano e le labbra che si stendevano in sorrisi di
pura felicità come nessuno avrebbe mai potuto dire di aver visto sui volti di
entrambi. Si avvicinarono lentamente l’uno all’altra, i loro nasi si
sfiorarono… Risero piano consci del tempo sprecato ma che avrebbero potuto
recuperare. Soffocarono le risa nel bacio più che avessero mai dato ma che,
allo stesso tempo, gli sembrò durare troppo poco. Si guardarono ancora un
istante, giusto il tempo di rispecchiarsi negli occhi dell’altro, prima di
abbracciarsi dolcemente beandosi alla vista che quello scorcio di mondo
offriva. Agli occhi dei due innamorati; la luna pareva più grande quella sera,
il lago più lucente, il profumo delle rose più dolce che mai, il frinire delle
cicale il più bel suono che avessero mai udito. Ma non c’era niente di strano
in tutto ciò! Del resto… L’amore era nell’aria, quella sera!
THE END
L’ho finita!!!!!!! Non ci posso
creeeeedereeeeeeeee!!!!! No, davvero, ho scritto il mio primo chap spinta da
amiche e con l’intento di mettere per iscritto uno dei miei tanti “Filmini
mentali”… Non avevo nemmeno intenzione di continuarla, al massimo pensavo che
avrei scritto due o tre capitoletti e di certo non pensavo che li avrei messi
su internet! Poi mi sono fatta coraggio, ho raggruppato tutta la fiducia che
ripongo in me stessa e mi sono buttata! Pensavo che non avrei ricevuto nemmeno
mezza recensione ma non è stato così… Niente di particolare ma quel tanto che
mi bastava per farmi felice e andare avanti a scrivere. 17 capitoli… Bel numero
ho scelto per fermarmi! Che dite? Porterà sfiga? Bè, questo dipende più che
altro da voi e da quello che mi direte nelle vostre recensioni anche perché ho
già una mezza idea di poter pensare a un seguito ma questo dipende molto dai
pareri che mi darete… Spero! Ed ora, per l’ultima volta (Per quanto riguarda
questa fic, s’intende!), passo alla parte che ho sempre preferito e sempre
preferirò… THANKS!!!!!!!
Paddy: Ops… Mi dispiace
deluderti; sono rimasta indecisa fino all’ultimo ma alla fine ho deciso che non
era ancora arrivata il momento per Ron e Hermione di mettersi insieme! Sarebbe
stato tutto troppo perfetto, non so se mi capisci… Comunque se deciderò di
scrivere il seguito ci sarà sicuramente anche il loro momento… Per ora sono
tornati amici o forse qualcosina di più e già è un bel passo in avanti, no?
Kia: No non è
assolutamente troppo!!! Come avrai già letto avevo già pensato anch’io a un
seguito ma il fatto che tu me lo abbia chiesto mi ha fatto fare dei salti di
gioia (Naturalmente a discapito del mio letto che ormai stà cedendo^^) Grazie,
sei sempre dolcissima e preziosa! Un bacio enorme!
Delia: Eh, cara la mia
Delia, hai visto che facevi bene a preoccuparti per Drakie?! Bè, ora più che
mai la coppia ha fatto passi avanti (Anche se non ho ben capito di quale coppia
parli!)! Grazie mille! Un baciotto grande
grande
Daisy: Ma quanto mi sono
divertita a parlare con te oggi??!!! Se penso che ripeteremo l’esperienza per
tutto l’anno (Cara vecchia scoliosi!)… Bè, un po’ mi preoccupo, dici che le
nostre condizioni mentali possano peggiorare? Domani ti faccio sapere per il
week-end… Anche se hai già letto il capitolo in anteprima, vedi di recensirlo,
ok? Tvtttt…. B!
Ed ora ciao, ma ciao per davvero! Allora mi
raccomando fatemi sapere che ne pensate sia di questa fic sia della possibilità
che ne scrivi un’altra! Non si sa mai che nel frattempo non mi faccia sentire o
con piccole One-Shot o con le mie (E di Daisy) “Interviste Malate, ovvero…” A
proposito, se avete del tempo e non vi dispiacciono le fics demenziali, vi
consiglio di farci un salto! Eh, eh, l’auto-pubblicità^^! Ok ora vi lascio veramente
(E finalmente, direte voi!)…
VVB
Cloudy