~ Con tì no tengo miedo.

- Capitolo 3-

Leon POV

E' incredibile, ha continuato a vedersi con quel tipo. Ed io che volevo crederle, ero pronto a fidarmi di nuovo, a ricominciare. Sapevo sin dall'inizio che quel guastafeste non si sarebbe arreso, sapevo che non avrebbe rinunciato a lei tanto facilmente, ma la cosa che non mi sarei mai aspettato era che lei cedesse. Che Violetta, la mia Violetta, si facesse abbindolare da una persona del genere, pronta a tutto per ottenere quello che desidera. Ero convinto di riuscire a riconquistarla, a riprendere il suo cuore, a farmi amare come una volta, come io non ho mai smesso di fare. Sì, perchè nonostante tutto, io la amo, da sempre, non ho mai dubitato del mio amore per lei, mai. Anche quando le cose si complicavano, quando sembrava non esserci più alcuna speranza per noi, ho preferito fingere, fingere di averla dimenticata, di non amarla, fingere che tutto fosse passato, che lei fosse passata. Ero pronto a rimanerle amico, a starle vicino, nient'altro. Avrei fatto di tutto pur di rimanere al suo fianco se avesse avuto bisogno di uno dei nostri abbracci, o anche solo di parlare, di sfogarsi, come è sempre riuscita a fare, solo con me. Questo mi faceva sentire speciale, solo a me aveva aperto il suo cuore in un modo così spontaneo. Ma ora esserle solo amico non mi basta più, ho bisogno di lei, di sentirla vicino a me, dalla mia parte, stare sempre insieme, io e lei contro tutti, come in quelle favole a lieto fine, solo che il lieto fine, nella nostra storia, sembra non esserci affatto. Cosa è cambiato? Cosa ci ha spinto ad allontanarci in questo modo, ad abbassare le nostre difese, rendendoci entrambi più fragili, più vulnerabili?

Avrei davvero voluto ricominciare, avrei fatto di tutto per riaverla con me. Ma perchè rischiare tutto, quando sono solo io a volerlo? Già, solo io. Lei sembra aver già scelto. E quello che mi fa più rabbia è il fatto che continui a mentire, sempre e comunque, persino a me, il suo migliore amico. Dice di avere paura, dice di non volermi perdere, come amico, già, bella fregatura.

Forse quel Diego, o come cavolo si chiama, è stato bravo, molto più bravo di me. Prima la canzone che ha scritto per lei, e che, a quanto pare è stata ben gradita, dopotutto, è solo una canzone, come dice lei, ma in realtà, è molto più di questo, poi il fatto che le ronzi sempre intorno, ogni scusa è buona per avvicinarsi a lei.

Forse, se la merita questa vittoria, lui non si è mai arreso per averla, non importa quale ostacolo gli si pari davanti, lui continua a lottare, sempre.

Forse, è colpa mia, che non sono stato abbastanza coraggioso, troppo orgoglioso per credere che potesse andare tutto bene, per perdonarla, di cosa poi? E adesso che l'ho “ceduta” così facilemente a lui, mi sento uno schifo.

Io ho rinunciato, io ci perdo. Io me lo merito, non lui, lui ha vinto, l'ha conquisata al posto mio.

Ma adesso che mi ritrovo solo, cosa farò? Come farò a guardarti senza pensare che non sei più mia? A guardarti senza avere una fitta allo stomaco per il rimorso di non aver lottato per te? Come farò a reprimere quella incondizionata voglia di stringerti a me, in ogni momento?

Rabbia, dolore, delusione, frustrazione, paura. Come ne uscirò, se mai lo farò?

***

Macciao! :)

Allora, è arrivato abbastanza velocemente questo capitolo? :3

Ho voluto scrivere un POV Leon per mettere in chiaro i suoi sentimenti dopo la scena finale dello scorso capitolo... beh, che ve ne pare? Ho centrato quello che potrebbe essere il suo stato d'animo, oppure ho solo fatto una gran confusione? Se siete per la seconda opzione, perdonatemi ma l'ho scritto di getto ieri sera, ed ero abbastanza stanca ç__ç

Beh, come sempre, ringrazio chi ha messo la storia a seguiti/preferiti o chi semplicemente la legge, e un grandissimo GRAZIE a chi mi fa sapere cosa ne pensa ogni volta :) Grazie per il vostro sostegno che mi aiuta molto ad andare avanti in questa folle idea :')

Baciotti <3