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Autore: Blossom_    18/06/2013    7 recensioni
- Pronto? Chi è?-
-Le domande le faccio io marmocchia.-
Avevo già intuito chi potesse essere.
-Sono Nicole, se te lo stai chiedendo si, proprio quella a cui hai rovinato la camicia.-
Avevo ragione.
-Si, ha trovato qualcosa per far sì che io possa ripagarla? Perché io non ho un soldo, sono appena arrivata dall’Italia con il presupposto di venire a vivere qui, solo che non ho ancora un lavoro e una casa.-
Non sentì più la sua voce per qualche secondo, quando la sentì dire con tono deciso:
-Come te la caveresti se ti chiedessi di farmi da assistente?
E se non lo avessi capito gratuitamente, dato il danno che hai fatto e che non puoi rimediare con il denaro. -

-Da…Da assistente?-
Pensai che avrei dovuto mentire dicendo che avevo avuto almeno un po’ di esperienza.
-Beh non me la cavo male, l’ho già fatto per uno stage a scuola; mi spieghi meglio. –
Super bugia.
-Allora ,Naomi, giusto? Io sono la Manager di una famosa band, e sto cercando un’assistente perché la mia è un’incapace. Se tu lavorassi per me io ti darei vitto e alloggio, l’unica pecca è che non si sta mai fermi..
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Naomi (Kaya Scodelario)


Now, now, now, that, that that don’t kill me
Can only make me stronger
I need you to hurry up now,
Cause I can’t wait no longer
I know I got to be right now,
Cause I can’t get much wronger
Man, I been waiting all night now,
Thats how long I been on ya
(I need ya right now)

Stronger – Kanye West




7.00 a.m

La sveglia del cellulare mi aveva fatto fare un capitombolo ai piedi del letto, e la cosa mi disgustava anche perché non sapevo cosa fosse successo su quella moquette e a dirla proprio tutta nemmeno volevo saperlo.

La sera prima avevo deciso che avrei voluto svegliarmi prima del dovuto giusto per gustarmi un po’ di quel ritratto londinese che ancora non ero riuscita ad assaggiare; così mi feci una doccia veloce per scacciare via tutti gli strani pensieri che mi si erano accumulati nella mente durante la nottata, che devo confessare non essere stata delle migliori, presi le mie cose, dunque varie valige borse e vidi l’autista che mi aspettava fuori da quel losco posto, prese i miei bagagli e mi portò in centro, come gli avevo chiesto. Quando arrivai salutai l’autista, lo ringraziai garbatamente, recuperai le mie borse e cominciai pian piano a farmi inghiottire dalla città.

Nonostante fossero soltanto le sette e mezzo del mattino il caos di certo non mancava, era tutto così concentrato, talmente grande ma allo stesso tempo soffocante; mi piaceva questa sensazione, mi sembrava di essere come in una specie di stato transitorio in cui io e soltanto io potevo capire cosa stava accadendo. Di certo i bagagli non facilitavano la situazione.

Decisi di avviarmi nella direzione del Tamigi dato che l’indirizzo era a pochi passi da li. Rimasi stupida dalla maestosità di quel luogo, dall’insieme di quelle meraviglie; il verde, l’acqua, la gente che passeggiava tranquilla, chi correva spensierato, chi invece si scambiava dolcezze sulle panchine, che costringevano le persone che ci erano sedute ad ammirare quella magnificenza che avevano esattamente davanti agli occhi, tutti questi fattori sembravano comporre un unico insieme armonioso; come una musica leggera, sembrava tutto collegato, una cosa dipendeva dall’altra, una cosa non poteva stare senza l’altra.

Poco dopo mi accorsi che il mio momento poetico purtroppo doveva terminare date le circostanze, visto che era arrivata l’ora di varcare la porta del mio nuovo lavoro. Dovevo aprire una nuova parentesi nella vita di Naomi, forse meno sbadata e più matura.

Non appena arrivai all’indirizzo datomi la sera prima da Nicole, mi resi conto di quanto era grande quello scatolone metallizzato che sembrava essere progettato da uno degli architetti più moderni degli ultimi tempi, anche se in realtà non me ne intendevo per nulla di architettura, nonostante mi affascinasse molto.

Notai di essermi imbambolata contemplando quel mastodontico edificio, scrollai la testa come per riprendermi e subito mi cadde l’occhio su una massa enorme di piccole testoline coperte di scritte ovunque che non riuscivo a leggere, l’unica cosa che vedevo bene erano degli enormi cartelloni con scritto ‘One Direction’ o qualcosa del genere.

Decisi di lasciare perdere dato che non riuscivo a trovare il filo logico legato a questo fatto. Così mi feci risucchiare da quell’enorme struttura, vidi un uomo, anzi un energumeno che mi correva contro, vestito da uno smoking nero con tanto di auricolare, la mia perspicacia mi fece capire che quest’ultimo fosse una sorta di bodyguard; non feci in tempo a fiatare che esso mi aveva già caricato sulle sue possenti spalle per poi lanciarmi fuori dallo stabile dove avevo appena messo piede.

-Ma si può sapere cosa diamine sta facendo lei? Come si permette?-

Dissi io in preda all’ira.

-Cosa pensavi, ragazzina? Che tu saresti potuta entrare tranquillamente? Secondo te cosa ci fanno tutte quelle tue simili la fuori a urlare?

Punto primo, cosa c’entravano adesso quelle ragazze la fuori; punto secondo , cosa voleva da me questo tizio?

-Non lo so cosa fanno quelle e se devo essere sincera non mi interessa nemmeno, io oggi sono solo venuta a prendere posto nel mio nuovo lavoro, e se permette lei, signore mi sta anche facendo fare tardi.-

L’omone mi guardava divertito. Che cosa caspita aveva da ridere questo?

-Pensi forse che io sia stupido?- Mi disse mentre il suo tono diventava sempre più minaccioso. – Dicono tutte così le teen-ager che vengono qui solo per incontrare questi cinque ragazzini, mi fanno dannare per dio! E ora che sei stata smascherata mostra per piacere un po’ di orgoglio e vattene via da qui.-

Io lo guardai veramente scioccata, con un punto interrogativo in fronte.

-Lei, caro signore dalla stazza eccessiva mi sta facendo innervosire; non so chi siano i cinque ragazzini e mi dispiace molto se lei sia stressato, ma esistono i viaggi per questo, quindi mi permetta di raggiungere la mia nuova capa per questo benedetto lavoro. Se proprio le interessa se non fosse stato per una stupida camicetta io non sarei nemmeno qui. Adesso mi lasci passare e la smetta una buona volta di rompermi le scatole.-

Vidi che il signore era veramente arrabbiato, i suoi occhi parevano infuocati quando sentii l’angelica voce di Nicole provenire da dietro quel gigante muscoloso.

-Che succede qui?-

-Niente signore, un’altra di quelle scocciatrici che cercano di intrufolarsi per vedere i ragazzi.-

- E’ tutto ok Bryan, lei è a posto. E’ la mia nuova assistente.-

-Mi dispiace signora non ne ero al corrente.-

Nicole si limitò ad annuire e mente mi guidava verso l’ascensore che sembrava essere una sala da ballo da quanto era grande e bello, mi girai verso quell’uomo che fino a qualche minuto prima mi aveva fatto tanto dannare, e gli feci una linguaccia; lui di conseguenza mi guardò rivolgendo le sue dita prima verso di me poi verso i suoi stessi occhi come per dire ‘ ti tengo d’occhio’.

-Mi stavo giusto chiedendo dove fossi finita. Ero arrivata a pensare che ti fossi tirata indietro, oppure che fossi scappata per evitare di rimediare al tuo errore.-

Vabbè, errore.. adesso non esageriamo.

-Sarei anche stata in anticipo se quell’uomo dalle dimensioni mastodontiche non mi avesse bloccata per circa trenta minuti..-

-Per questa volta sei perdonata, ma che non diventi un’abitudine!-

Signorsissignora..

-La mia colazione?.- chiese spazientita

Grazie a Dio tra una cosa e l’altra mi ero ricordata di passare a prenderla.

-Eccola, cappuccino e brioche alla fragola, come su suo ordine.

Mi guardò incuriosita, e io la guardavo cercando di capire il perché di quello sguardo interrogativo.

-Non male come primo giorno Naomi, non male ..-

Senza che me ne accorgessi mi sentii scappare un piccolo sorriso.

-Adesso non cantare vittoria troppo presto, è ancora lunga la strada per la via ‘conquistiamoci l’approvazione di Naomi’, ma almeno per il primo bivio hai scelto la strada giusta.-

Mi aveva già smontata, ma vidi che mi aveva fatto l’occhiolino così da farmi sentire un po’ più sollevata.

-Vieni, ti presento i ragazzi, vedi Naomi, d’ora in poi tu non sarai soltanto la mia assistente, ma anche la loro, credo che non resterai più nella pelle quando ti dirò di che band si tratta.-

Feci una falsissima faccia stupita che non stava più nella pelle di scoprire il verdetto, visto che io di musica non me ne intendevo troppo, ero più una tipa da cinema.

- Pronta? ..

Nemmeno poteva immaginarselo quanto ero pronta a sentire il nome dell’ennesimo gruppo del quale non ero a conoscenza.

-Sono gli ‘One Direction’ Naomi!! –

Disse tutta esaltata. Riuscii a notare grande stupore nel suo sguardo quando vidi che non battei ciglio.

-Sei scioccata Naomi? Non riesci a esprimerti per via dell’emozione?-

La sentii dire con fare decisamente preoccupato.

-Vuole proprio la verità signorina Nicole?-

Dissi io come se fossi stata sul punto di confessare un segreto di stato.

-Beh..- Continuai. – Io non ho la più pallida idea di chi siano questi ‘One Direction’.-

Vidi che Nicole mi stava guardando come se avessi calunniato, e la sua espressione si trovava a metà tra il disgusto e lo shock.

Dopo di che la vidi ricomporsi, e mi sentii dire:

-Tanto meglio, così non ci saranno incesti amorosi com’è successo con tutte le precedenti ‘te’ , che facevano di tutto per ottenere questo lavoro pur di stare vicino a loro. Potrei quasi iniziare a pagarti, sai Naomi?-

  

Hola guapeeeeee! E anche questo è finito, dal prossimo capitolo in poi si entrerà nel vero della storia, ovvero dove anche i nostri ragazzi entreranno a far parte ufficialmente.Non vedo già l’ora di poter caricare il prossimo capitolo!

Yyyyyyyyyyyyy

Se volete che lo carichi ancora così presto come ho fatto con questi due, vi prego, scrivetemi delle recensioni, consigli, critiche, complimenti, quello che volete! Basta che mi dite qualcosina per incentivarmi!!

P.S: Passate a leggere la ff di una mia amica su Harry, posso assicurarvi che è davvero bella! Ne vale assolutamente la pena, ecco il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1902928

Detto questi, adios chicas

Blossom_

   
 
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