Crossover
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Autore: Figlia di Sephiroth    18/06/2013    0 recensioni
Un cocktail di avventura, sentimento, drammaticità, comicità e mistero che alle volte sfiora il demenziale. Con personaggi provenienti da videogiochi ed anime... e a volte qualcos'altro!.
Nella prima serie, un non-trapassato scopre di avere importanti legami che credeva perduti, e misteriosi poteri si rivelano.
Cosa sono i Clover? Quali fitte trame si stanno tessendo tra le file dell'esercito? E intanto un'organizzazione segreta aspira al controllo di forze sovrumane...
Tutto cominciò a casa del più celebre guardiano di Spira...
(personaggi principali della prima serie appartenenti a Final Fantasy X, Clover, Saiyuki, Fullmetal Alchemist)
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 47 - Verso Zanarkand!

- Ti fermi un pò da noi?

- Eh... no, purtroppo ho da fare. - Ran avvertì un groppo in gola alla vista dei vistosi lucciconi negli occhi di A. - Ma torno presto, eh!

- Lo giuri?

- Sì, sì.

- Lo sai che ammazzerò chiunque a cui tu voglia più bene che a me, giusto?

- Nessun problema...

- Posso morderti un dito?

- NO! Basta con questa storia! - Ran si scollò il fratello di dosso. - Devo... parlare con mamma prima di andare.

- Va bene...

- Da solo.

- Certo, certo. Tanto non c'è nessuno.

Ran si aggiustò la tunica e camminò verso la madre, che si era distratta a fare gli angeli nella neve. - Senti... madre...?

Il trifoglio si bloccò, e buttò un'occhiata alle sue spalle. Come prevedibile, A non aveva recepito l'imput di lasciarlo solo con Yunaleska, e lo aveva seguito in tutta rilassatezza. Sopprimendo una venetta pulsante alla tempia, il clover pensò che le parole in quel momento avrebbero soltanto causato una perdita di tempo.

E pertanto decise di spedire A nel duomo di Zanarkand con un Quasar ben assestato.

- Sono contenta che tu abbia accettato il mio dono, Ranny! - Esclamò la non-trapassata, applaudendo gentilmente mentre si alzava a sedere con un sorriso.

- Già... Senti, voglio chiederti una cosa. - Il clover estrasse la foto che aveva con sè e l'alzò verso di lei.

Gli occhi di lei ripresero immediatamente a scintillare. - Sanzo!

- Sì sì ma non guardare lui adesso. - Ran indicò Auron affianco al bonzo. - Che mi sai dire di sto ti... Ehm, di Auron, cioè?

Dovette riporre la foto prima che Yunaleska potesse riprendersi sufficientemente per rispondergli. - Beh, lui è tuo padre.

- Lo so... Ma dico... sul suo passato. - Ran scosse la testa. - Per esempio... Prima di peregrinare con il padre di Yuna, che cosa ha fatto?

- Vuoi sapere di come sono diventata incinta di te, amore?

- No!

- Era proprio un bel fustaccione di templare!

- Non voglio sapere dei tuoi gusti in fatto di uo... Aspetta, templare? - Il ragazzino corrugò la fronte. - A Bevelle?

- Oh sì, ma prima ancora di andare lì era nella Zanarkand di 1000 anni fa. Ci siamo conosciuti lì la prima volta!

Ran sollevò un sopracciglio. - E dimmi... a quei tempi leggeva già in testa, e si teletrasportava?

- Che io sappia faceva il babysitter o curava il suo giardino come passatempo...

- Un giardino...? - Il ragazzino fissò la non-trapassata con un sopracciglio leggermente inarcato. - Cosa centra questo con le sue magie?

Lei ridacchiò. - Quali magie? A quei tempi neanche sapeva cosa fosse una sferografia, quel nabbo.

- Sul serio? - Il clover fece una pausa di alcuni secondi per pensarci. Era possibile che Auron non conoscessce il proprio potenziale inizialmente. - Ma dimmi, visto che appartiene a quest'epoca... per conoscerti mille anni fa avrà dovuto viaggiare nel tempo, no? Come ha fatto?

- Oh, questa sì che è una storia buffa. Un suo amico era diventato Sin e ha deciso di fargli una burla e portarlo in quell'epoca!

Ran non era molto entusiasta nell'apprendere qual genere di cose la gente di Spira considerasse della leggerezza di una burla. Sospirò e, storcendo un angolo della bocca amaramente, si strinse nelle spalle. - Bene, grazie... Addio, madre. Devo continuare il mio viaggio.

- Aspetta! - Lei gli afferrò il polso, facendolo quasi vomitare dal disagio. - Ti fai dare un bacetto?

- Madre...! Credo di avere su per giù sedici anni adesso! Fenotipicamente parlando...

- Sì, ma sei sempre mio figlio, no?

- Ma è ripugnan--ehm, imbarazzante, madre! - Squittì lui, cercando di divincolarsi mentre la donna lo tirava verso di sè. A Ran bastò un'occhiata alle sue labbra sporgenti in avvicinamento per ritrovare le energie necessarie al teletrasporto. - Devoandareholasciatoilcavallosulfuocociao!

La povera Yunaleska si ritrovò a baciare la neve.

Yunaleska: Mi sento così ferita! BUUUUHUUU----- Oh beh pazienza. Dov'è andato l'altro? AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! VIENI FUORI!



Intanto, Ran era riuscito a teletrasportarsi in groppa a Sleipnir, con sommo discontendo della besta divina, che già aveva iniziato a fare grandi progetti sulla sua ritrovata libertà, quali formare un sindacato per gli equini assieme ad Agro con tanto di scioperi e manifestazioni contro l'Ikea e le sue polpette.

- Dunque... Come ci arrivo alla Zanarkand di 1000 anni fa? - Si domandava, mentre Sleipnir si divorava la sella dalla rabbia. - Aspetta! Mio fratello è pieno di portali! Sicuramente ne avrà anche uno per quell'epoca! Su andiamo!

Buttando uno sguardo implorante verso gli autori, il cavallo si avviò, domandandosi perchè il bamboccio non potesse semplicemente teletrasportarsi per i fatti suoi. Nel giro di breve tempo i due stavano attraversando il portone della casa di Roy.

- Cerca di non far casino con i tuoi sei zoccoli, sennò il maggiordomo ti sentirà. - Sussurrò Ran, mentre il cavallo lo seguiva dubbioso in salotto. Dopo essersi assicurato che nessuno fosse in casa, il clover salì le scale. - Tu aspetta qui. Vado a cercare i portali di mio fratello.

L'equino scosse la testa, e con noncuranza prese a masticare un pezzo di divano.

Un'ora dopo...

- Accidenti. Qui ci sono solo portali per posti esotici e locali a luci rosse. - Il clover sbuffò, buttando l'ennesimo marchingegno spaziotemporale sul materasso su ci era seduto a gambe incrociate. Ne prese un altro. - ... Lebensbaum? Che diavolo di posto sarebbe? ... Non sarà mica una di quelle città con le donne in vetrina? Che porco...

Vedo che non ho altra scelta...



Roy non degnò il telefono neppure un'occhiata prima di alzare la cornetta, gli occhi fissi sul foglio che stava per firmare, come suo solito, senza la minima attenzione a quanto vi fosse scritto. - Pronto? Brigadier Generale Roy Mustang, Alchimista di Sta--

- Scusi, qui è la guardia di finanza.

Il generale saltò dalla sedia come un gatto a quell'orribile e giovane voce nasale. Fiondò la cornetta in direzione della sua guardia del corpo. - Tieni Hawkeye, rispondi tu!

- Pronto? - domandò lei pacatamente. - Ufficio del Generale Mustang.

- Brigadier Generale.

La voce all'altro capo dell'apparecchio parve esitare. - Mi scusi. Vorrei parlare con il signor Mustang, di persona.

- Oh! Ciao Ran.

Il ciglio di Roy si contrasse in un tic di stizza, ed egli strappò la cornetta di mano a Riza, per urlarci dentro. - STUPIDO MARMOCCHIO! CHE SCHERZI SONO QUESTI!?

- Voglio un portale di Zanarkand di 1000 anni fa. - Ran aveva la solita voce pacata e vagamente depressa, ma un ascoltatore più attento di Roy vi avrebbe percepito l'irritazione per il modo con cui Riza aveva immediatamente sventato il suo inganno.

- Non ti basta andartene in giro per il mondo per giorni!? Che cosa ci vuoi fare!?

- Voglio chiedere un autografo al famoso blitzer, Tidus.

- Non dire ca**ate, quello non piace a nessuno!

- Voglio impedire a Berlusconi di scendere in politica.

- Per quello ti serve un portale più vecchio.

- Allora voglio andarci per impedire la tua nascita.

Roy sbiancò in volto, incapace di replicare.

- Scherzo. - La voce di Ran non cambiò di una virgola. - Lo avrei già fatto.

Le spalle di Roy cedettero dallo sconforto. Perchè capitavano tutte a lui? - Comunque non esistono portali per quel posto. E' un luogo proibito. E tu stai parlando su una linea non privata, oltretutto!

- Accidenti. Un vero peccato, perchè sapevo cose nuove sul tu-sai-cosa...

Il militare socchiuse gli occhi. - Che vorresti dire? Ehi?

Tutto ciò che gli venne in risposta fu il rumore del telefono riagganciato.

Roy scrutò la cornetta come se potesse fornigli una spiegazione. - Ma che diavolo gli prende a quel moccioso...? ... Hawkeye? Cos'è quell'espressione?

Si era voltato in tempo per cogliere un estremo quanto palese stupore sul volto di Riza, che sembrava fissare l'apparecchio telefonico. All'udire il suo nome, la donna scosse velocemente la testa e parve riprendersi da una specie di trance in cui si era immersa involontariamente. Mormorando qualche parola di scusa, ella riprese a battere sulla macchina da scrivere davanti a lei. Tornando a fissare il foglio, aggrottò la fronte e lo strappò via dalla macchina, buttandolo nel cestino accanto.

- Ho sbagliato a battere... - disse piano.

Roy inarcò un sopracciglio e tornò a sedersi. Aspettò qualche minuto prima di buttare un'occhiata al cestino.

Non riusciva a vedere tutta la pagina del foglio scartato, ma gli ultimi caratteri battuti gli parvero essere 'Project ..ro.'

- ... Su cosa stai lavorando, Tenente Hawkeye?

- Sto riscrivendo il rapporto circa l'ultimo attacco dei demoni al Supremo per impossessarsi del suo sutra durante una cerimonia ufficiale.

- Non l'aveva fatto Havoc?

- Sissignore. Ma temo che il Sottotenente Havoc non sia obiettivo nei confronti del Supremo. Il suo rapporto aveva un certo... non-so-che.

Roy si appoggiò allo schienale, incrociando le braccia. - Del tipo?

Riza lo guardò un attimo, per poi prendere il foglio accanto a lei e leggere a voce alta. - 'Il party è stato rovinato dal Supremo Sanzo e da un gruppo di teppisti demoni suoi complici! Non invitati, hanno fatto irruzione e con lui si sono dati ad atti vandalici, guastando la festa!'...

- Va bene, va bene, ho capito... - L'alchimista roteò gli occhi. - Quel tipo... Di che cerimonia si trattava, comunque?

- Era la ricorrenza del funerale del Supremo Komyo Sanzo, signore.

- Mamma mia... Già me lo immagino il Supremo se quel rapporto fosse arrivato alla sua scrivania. Gli si sarebbero drizzati i capelli come aghi di un porcospino. E poi sarebbero diventati verdi.

- Sissignore. - Riza riprese a battere a macchina.

Roy inclinò il capo, scrutandola. C'era qualcosa che non andava nel suo comportamento, benchè fosse pressochè identico al solito. Era più che altro una specie di percezione. - Va tutto bene? Mi sembrava una battuta carina.

- Lo era, signore.

- ... Eddai. Me lo fai un sorriso, o devo trasmutarne uno?

Le sue dita esitarono sui tasti per appena un secondo, e benchè gli occhi di lei non si mossero dal foglio, Roy notò un piacevole rossore salire alle guance di Riza. - ...Intende trattenersi in ufficio, generale?

Lui sbattè le palpebre e si schiarì la gola. - Adesso non esagerare...

- N-no! - Lei abbassò le mani e lo guardò per un secondo. - Intendo dire... Il suo turno di lavoro è terminato circa due minuti fa...

- ... Oh. - Roy controllò l'orologio da tasca e si alzò. - Eh già, hai ragione. Meglio che vada a casa a vedere se Ran è tornato per darle fuoco.

- Si copra bene, Brigadier Generale... fuori fa piuttosto freddo stasera.

Lui ridacchiò, mettendosi il cappotto. - Mi mancava proprio, una mamma in divisa! Dì a mio padre che può tornare a casa tra qualche ora.

- Ma il suo turno è finito due ore fa.

- Lo so, lo so. - Roy sventolò la mano ed uscì a passo svelto. Come si aspettava, da lei non era riuscito a cavarne un ragno dal buco.

Ma qualcosa stava succedendo, e sapeva chi gli avrebbe dato qualche risposta...

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  Note d'Autrice:

 Sfatiamo un mito quest'oggi: la serie 0 non esiste! La numerazione precisa di Sublimation è la seguente: prima serie, seconda serie, terza serie. Poi si vedrà (non vogliamo rendervi le cose troppo semplici...).

Adesso che abbiamo chiarito una volta per tutte i nostri giochetti numerici, degni di un'equazione di quinto grado, passiamo ad argomenti più profondi.

Per esempio, gossip sulle nostre stelle del set! Quanti ne abbiamo? Innumerevoli. Di seguito pubblico alcune curiosità su personaggi che devono ancora fare il debutto, ma che sono già in programma nel cast di Sublimation, tra i più rappresentativi (è stata una scelta molto meditata, praticamente... casuale); voi, come tutti i fans che si rispettino, pensate al resto. E cioè, a contattarci, scriverci, minacciarci, voodooizzarci, sparaflasharci..

Non oso pensare al risultato della combinazione personaggio+personaggio+personaggio... Ma mi darò da fare e, naturalmente, vi terrò aggiornati su quanto riusciremo a scatenare...

Men in Black: Per il momento sono tredici soci, ma hanno grandi progetti!

Misterioso Individuo Occhialuto: Missione: estendere il caos!

Un branco di dodicenni: Combattono, litigano e fanno tanta scena su Italia Uno!

Demoni!?: Una coppia di innominabili, specializzati in situazioni più che complicate. Aiuto!

Il Signore dell'Ovest: Ha un rituale: ogni 4 maggio deve profanare una tomba alla ricerca di una qualche reliquia. Perchè? Mah...

Due Fratelli: Hanno partecipato ad una serie di videogames e non solo...

I Sfigatissimi Prescelti: Un gruppetto di persone destinato a diventare un... gruppone.

Poichè non riesco a pubblicare tutte le new entry, facciamo così: i fans che desiderano azzardare ipotesi o suggerimenti su qualsivoglia personaggio preferito (leggete: che piace), possono contattarmi privatamente. Proveremo (non giuriamo, però) a darci spazio o qualche apparizione! E per finire: Subli-quiz: cosa c'era scritto in realtà sulla vasca analizzata da Ran e il Supremo?

  Ovviamente, se avete delle domande, non esitate a chiedere!
  By Chiara (FdS)

   
 
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