Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Figlia di Sephiroth    18/06/2013    0 recensioni
Un cocktail di avventura, sentimento, drammaticità, comicità e mistero che alle volte sfiora il demenziale. Con personaggi provenienti da videogiochi ed anime... e a volte qualcos'altro!.
Nella prima serie, un non-trapassato scopre di avere importanti legami che credeva perduti, e misteriosi poteri si rivelano.
Cosa sono i Clover? Quali fitte trame si stanno tessendo tra le file dell'esercito? E intanto un'organizzazione segreta aspira al controllo di forze sovrumane...
Tutto cominciò a casa del più celebre guardiano di Spira...
(personaggi principali della prima serie appartenenti a Final Fantasy X, Clover, Saiyuki, Fullmetal Alchemist)
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 48 - L'Unica Speranza di Roy

- Apri immediatamente! - Tuonò Roy alla propria porta per l'ennesima volta.

- Arrivo, arrivo...!! - Ci vollero ben quattro minuti prima che Ran mantenesse la promessa. Aperto l'uscio, alzò lo sguardo su Roy con la sua solita espressione afflitta.

- Si può sapere perchè ci hai messo tanto? - Roy sgusciò dentro, curandosi poco di non travolgerlo. - Lo sai che ore sono, vegetale irresponsabile!?

- Riposavo...! Non sapevo che il ruolo di fratello avesse un servizio di segnale orario incorporato... - Borbottò il ragazzino, chiudendo la porta e appoggiandocisi contro con amarezza.

Roy si voltò a guardarlo, togliendosi il cappotto. - Meno spirito e spalanca i padiglioni auricolari: dimmi tutto ciò che hai scoperto riguardo al quadrifoglio.

Il militare fissava Ran con serietà, mentre questo si stringeva contro la porta, buttando un'occhiata veloce verso la porta della stanza di Roy oltre le scale.



- Quel deficente mi ha fatto restare più del dovuto come al solito... - Auron salì in ufficio ed aprì la porta, pronto a punire Roy con una bella scossetta alla sua maniera. - Dove cavolo è andato quel... Riza, tutto bene?

La donna alzò la testa dalle mani giunte in grembo e guardò l'ex guardiano con aria sorpresa. - ... Ah! Signor Mustang. Io non...

Auron guardò attorno l'ufficio altrimenti vuoto, e poi di nuovo verso la bionda soldatessa. - Cosa c'è che non va?

Riza aprì la bocca, probabilmente per negare qualsiasi preoccupazione, ma esitò. Tacque, e si morse impercettibilmente il labbro inferiore. - Ho... visto qualcosa...

- Di cosa si tratta? - Chiese lui, avvicinandosi alla scrivania con la macchina da scrivere a cui sedeva lei.

L'esitazione stavolta fu più forte. - Non so... Forse non dovrei... - Si interruppe, spalancando gli occhi ed aggrottando la fronte. - Quest'energia....!?

Anche il non-trapassato si concentrò sulle sue capacità percettive. Sì, c'erano delle forze turbolente verso una direzione a lui familiare. - I fratelli litigano. - Disse, inclinando il capo, percependo qualcos'altro. Qualcosa di nuovo.

Riza sospirò. - Accidenti...

- E uno nitrisce.

Riza sbattè le palpebre e lo guardò, chiaramente colta di sorpresa. - C-come...? Nitrisce...?

- Ma sono tre...! - Un'aura rossa di rabbia avvampò attorno ad Auron.

 - Che cosa succede? - Riza non era sicura di cosa stesse succedendo, ma prima che potesse domandare spiegazioni, tutto ciò che vide dove prima si trovava Auron fu quel che rimaneva della scia magica scaturita da un teletrasporto.



- Ho detto sputa il rospo, nanerottolo! Teoricamente ti ho mandato in missione per mio conto, quindi ESIGO un rapporto!

Ran si spostò per mantenere il divano tra sè e l'iracondo alchimista. - Ho detto di no!

- Dimmelo!!

- Che cosa sta succedendo qui?

I due si voltarono a guardare Auron sull'ingresso. Roy lo salutò con un movimento stizzoso del capo; Ran lo guardò appena prima di tornare a tenere sotto controllo i movimenti dell'aggressore.

- Non succede nulla. - Disse in poco più che un bisbiglio.

- E tra parentesi, guai a te, se ti ripesco ad utilizzare i miei soldi quando c'è crisi!

- Ma c'è sempre crisi!

Auron però non stava dando loro conto.

Uno... due...

-
Dov'è il terzo?

Roy sollevò un sopracciglio e scrutò il guardiano. - A Zanarkand, no?

Auron nemmeno lo guardò. Con aria concentrata, si guardò intorno. Poi fissò accigliato il divano mezzo masticato, e salì le scale puntando dritto verso la camera che sapeva Roy aveva assegnato al clover.

Ran si interpose fra lui e la porta in un lampo.

- Levati. - Disse neutro suo padre.

- Vorrei tanto sapere che cosa hai fatto oggi al lavoro.

- TOGLITI! - Disse incavolato nero suo padre.

- Ran, che cosa diamine è successo al divano!? - La voce di Roy era quasi uno squittio di dolore alla vista del mobile devastato.

Ran guardò altrove. - Avevo fame...

- E mangi l'imbottitura!?

- Beh, ci sono tante cose da provare al mondo!

- Che cosa stai nascondendo, Ran? - Da dietro i suoi occhiali scuri, Auron stava sottoponendo il trifoglio ad una tortura psicologica vera e propria.

Lui lo guardò afflitto, come guardava tutti dopotutto. - Nulla...

- Va bene.

Ran ebbe meno di un secondo per provare sollievo, prima che l'ex-guardiano si teletrasportasse sotto i suoi occhi. Non gli ci volle molto per indovinare dove fosse andato: il ruggito che provenì dalla porta alle sue spalle non lasciava adito ad ombra di dubbio.

- CHE DIAMINE CI FA UN CAVALLO IN QUESTA CASA!?

Roy salì le scale e, ignorando il ragazzino, spalancò la porta per fissare con orrore il suo interno. C'era davvero un cavallo lì dentro, ed aveva sei zampe.

E sei stomaci, a giudicare dalla quantità di tappezzeria che sembrava aver ingurgitato durante il suo soggiorno nella stanza di Ran. Gli occhi dell'alchimista sembrarono raddoppiare la propria taglia. - Come diavolo ci è finito qui dentro un cavallo!?

- ... E' un mio amico...! - Ran avanzò, ponendosi tra i due e la creatura, che dal canto suo aveva degnato i suoi visitatori di una vaga occhiata prima di riabbassare la testa a sbranare la moquette.

- Non è un tuo amico, quello. E' un distruttore di house design! - Roy avanzò, affiaccandosi ad Auron ed incrociando le braccia. - Lo sapevo: hai guardato troppi film di bambini con gli animali.

- Senti chi parla; tu e Lassie...

- LASCIA STARE LASSIE!!

- Il Commissario Rex...

- E' UN POLIZIESCO!

- Rin Tin Tin... Tequila e Bonetti...

- BASTA!

- La volete piantare? - Auron fulminò entrambi con lo sguardo, e sembrava a farlo anche in senso più letterale. - Ran, sbarazzati subito di questa bestia. Non ti è permesso avere un animale alla tua età!

"La mia età?" Ran fissò il vuoto con ironia per un attimo, poi cercò di raccogliere un pò di coraggio. - Papà, se provi a toccare Sleipnir, ti distorco il passato!

- Ma statti zitto. - fu la perla di grande cultura che il non-trapassato decise di elargire quel giorno.

Roy sgranò gli occhi. - Ma allora è per quello che vuoi andare aAHI! - Si piegò in due dal dolore, quando il trifoglio calò inesorabilmente la sua punizione di cinquanta chili sul suo piede.

- Zitto...! - sibilò l'altro a denti stretti.

- Vuoi andare alla Zanarkand di 1000 anni fa per spiarmi? - Auron avrebbe incrociato le braccia, ma era impedito dall'arto penzoloni dentro il cappotto.

Ran sembrò punto sul vivo. - No. Volevo andare a Disneyland. Ma anche la tua idea non è male.

- Sei un idiota.

- Evviva, finalmente lo dice anche a lui! - Esultò Roy, guadagnandosi un'occhiataccia da tutti e tre (sì, anche Sleipnir).

Gettando occhiate nervose in cerca di una via di fuga da quell'impiccio, Ran si sentiva soffocato. Non era decisamente cosa si era aspettato... Come chiedere a Roy dettagli per la sua ricerca in presenza di Auron? Per quel che ne sapeva, il padre poteva già aver scoperto tutto con la telepatia. Maledisse Roy, e la sua inabilità a tenere l'ex guardiano occupato come avrebbe dovuto.

Non c'era altra scelta, doveva continuare da solo.

La mano sinistra scivolò velocemente nella tunica per estrarre uno dei portali che aveva sottratto dalla stanza di Roy, e sobbalzò nel notare un lampo negli occhi d'ebano del fratello. Aveva immediatamente riconosciuto l'oggetto.

- No, non quello...! - Esclamò Roy, scattando verso di lui.

In preda al panico, Ran indietreggiò premendosi contro il cavallo a sei zampe ed attivò il marchingegno, che immediatamente lo avvolse in un fascio di luce.

E sparì davanti agli occhi dei due. La mano di Roy si chiuse nel vuoto.

Il militare si buttò in ginocchio, con le mani tra i capelli. - NOOOOOOOOOO!!! SONO ROVINATO!!

Auron aggrottò la fronte e lo guardò. - Che c'è? Cos'era quello?

- Il portale per Lebensbaum... - mugugnò Roy con la faccia tra le braccia, supino sul pavimento. - Era il più vicino alla Pietra Filosofale...! L'avrei trovata al prossimo viaggio...!! La mia unica speranza per sbarazzarmi di quel dannato FAGIOLO che continua a rubarmi il ruolo di protagonista della serie!



Intanto, a Lebensbaum... in una strana piazzetta...

Ran: Dove cavolo mi trovo?

Eike: Bene, visto che fra poco morirò colpito da un proiettile, tutto ciò che devo fare è tornare indietro di 1200 anni ed impedire la scoperta della polvere da sparo!

Ran: Ehi, mi dici dove siamo esattamente?

Eike: Meglio che tieni le distanze. Mi è già capitato in passato di trasportare altre persone nei miei viaggi nel tempo (Povera Dana, chissà che fine ha fatto!)!

Ran: Quel coso serve a viaggiare nel tempo!?

Eike: Beh sì e...

Ran: DAMMELO!

Eike: Noo! Mi serve per...!

Ran osservò con distacco il giovane cadere a terra ucciso da un colpo di pistola.

Ran: Beh, ora non ti serve più. Vediamo un pò come si imposta questo affare... Zanarkand, 1000 anni fa...

Homunculus: La mia Pietra Filoso...

Ran: ZITTO!

Homunculus: NOOO! Non guardarmi così! Il mio corpo è fragile...!!

Ma a nulla servirono i richiami della creatura, che col solo sguardo vagamente seccato del clover si disciolse al suolo.

Quando il formicolio del teletrasporto abbandonò il suo corpo, Ran aprì gli occhi. Dovette richiuderli per qualche secondo a causa dell'enorme quantità di luci che lo circondava. Lo scenario in cui si trovava sembrava quello di una sconfinata metropoli avvolta nella notte, in uno sfavillio di luci al neon stile Las Vegas.

- Questa... E' Zanarkand...! - Il clover si guardò attorno, avvertendo una stretta allo stomaco. Era tornato. Era a casa. Forse non esattamente l'anno in cui era stato deportato, ma era lei, la sua vecchia Zanarkand, la città che non dorme mai.

Emise un sospiro che non seppe classificare. Era quello il sollievo? O forse era semplicemente ancora triste come al solito? Forse ancora di più?

Sobbalzò quando vicino a lui si levò un'emissione di suoni frignanti. Si voltò di scatto ed inorridì nel vedere un bambino biondo con un familiare talento per il piagnisteo.

- Ancora tu!? Come fai ad essere qui!? Tu eri a Besaid nel presente!

- La mia mamma sta maleeeeeeeee! - Frignava l'infante, completamente sordo alle domande del clover.

Ran calò le palpebre annoiato. - Sì, sei proprio quello...

- Tidus. Non parlare con gli sconosciuti.

Era la voce di Roy quella? Ran inarcò un sopracciglio ed osservò sorpreso un Aurono molto più giovane avvicinarsi al bambino biondo.

- IO PARLO CON CHI VOGLIO, BRUTTO ANTIPATICO! FAI GUARIRE LA MIA MAMMA!

- Lascia stare il pivello, tu. - Disse Auron a Ran, prima di girarsi verso il moccioso con occhi di fuoco. - VAI A CASA PRIMA CHE TI UCCIDA!

Osservando il bambino fuggire inseguito dal moro iracondo, Ran si concesse un attimo di meraviglia nel constatare da chi Roy avesse preso il suo lato impulsivo. Dopo di ciò prese a seguirli da lontano.

Devo appurare se già a questo tempo sapeva usare i suoi poteri... altrimenti questo viaggio è inutle. Devo scoprire come li ha acquisiti.

FdS: Lo sappiamo.

Ran: Lo so che lo sai. Ma ricordare il filo della storia ai lettori ogni tanto fa bene! Soprattutto considerato che posti un capitolo per papato!

FdS: *si rannicchia in un angolo* Ho solo tanti impegni...

GK: Ran, occhio alla macchina.

Ran: Quale macc... AAAHH! *schiva un'auto volante*

GK: Credo sia meglio se ti concentri sulla fanfiction!

Ran: ... ... ... Sì, forse...


Tidus: UEEEEEEEEEE!

Auron: Non dovresti allenarti a blitzball?

Tidus: SONO GIA' ABBASTANZA BRAVO!

Auron: Ma se ti marca pure il cane!

Tidus: VOGLIO LA MIA MAMMAAAAAAAAA!

Auron: Se non ti alleni, tua madre morirà.

Tidus: Sigh & Sob *si allena piangendo*

Auron: Ma che ho fatto per meritarmi ciò?

--------------------------------------------------------------------------------------------
  Note d'Autrice:

Che ne dite di una gita a Zanarkand? Consideratela un viaggio premio. Certo, perchè siete iperbolici, ipercinetici e ipersensibili (vabbé...) ma, soprattutto, perchè grazie a voi, insostituibili lettori, ci avviciniamo a conquistare l'ambito capitolo 50! Mai più "quaranta" o "trenta": per Sublimation si apre una nuova era, quella bimestrale. Insomma, siamo una longfic a tutti gli effetti!

Sanzo: E ci avviciniamo ad essere una bibbia, quanto a lunghezza... -.-

Su con la vita, Sanzo! Il contatto Sublimation-lettori avverrà presso EFP almeno ogni due mesi, dal giorno 20. Tra un capitolo e l'altro, potete imparare a memoria le storie cominciando dal fondo, oppure incrociare le vostre rotte alimentando i tam tam cibernetici (insomma: contattateci con opinioni e suggerimenti, organizzate feste aliene etc.). Pronti? Si parte a velocità Warp (e chi ricorda Guerre Stellari sa di cosa sto parlando). E, prima di levar le tende, ma soprattutto le dita dalla tastiera, il solito consiglio sublimatico: non lasciate mai Ran da solo ai comandi...

  Ovviamente, se avete delle domande, non esitate a chiedere!
  By Chiara (FdS)

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Figlia di Sephiroth