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Autore: Christina Malfoy    03/01/2008    9 recensioni
Sono vicine le vacanze di Natale e Draco,Ginny,Hermione e Ron hanno deciso di trascorrerle insieme ad Hogwarts,visto che non è stato loro possibile tornara a casa,per diversi motivi. Tuttavia,una notizia rovinerà loro i piani.. cosa succederà,durante l'assenza di due dei ragazzi?Credete nei colpi di fulmine?beh questa ff è nata proprio da uno! Un ricordo estivo che mi resterà sempre nel cuore, dedicata ad 1 persona speciale che tutt'ora mi sta accanto, non facciamo nomi :P!!! . Piccola fic sui personaggi più belli della saga di Harry Potter. Mi raccomando recensite!!! Bacioni.
Genere: Romantico, Song-fic, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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-Gocce di memoria-

 

“Hermione,Hermione che succede?”chiese preoccupatissimo il ragazzo.

La ragazza continuò a piangere,non riuscendo a rispondergli.

“È da parte di mia madre…” cominciò con la voce interrotta dal pianto e dai singhiozzi “Mio padre… Mio padre è… è morto!”

Draco l’attirò a sè,stringendola forte,non riuscendo a dire niente,sconvolto come lei da quella notizia.

Proprio in quell’istante scoccò la mezzanotte,rendendo i loro animi ancora più tristi… Era Natale.

“Piccola ci sono qui io… Piangi… Sfogati…” disse Draco,accarezzando dolcemente la chioma morbida di Hermione.

Aveva la gola improvvisamente secca e non riusciva a trovare le parole adatte.

La ragazza si aggrappò a lui,continuando a singhiozzare forte e a lamentarsi.

Si accasciò a terra e Draco le sedette accanto,continuando a stringerla.

Passarono,secondi,minuti… forse ore,quando la ragazza ebbe il coraggio di alzare il volto.

Gli occhi erano gonfi e rossi e le guance ancora rigate di lacrime.

Lo guardò negli occhi e lui si sentì spezzare il cuore vedendo quello sguardo vuoto.

“Voglio andare da lui… Portami da lui…” sussurrò appena la ragazza.

“Va bene.. ti porterò da lui… Ma prima dobbiamo andare da Silente,lui saprà cosa fare…”

Sentendo quel nome,Hermione scoppiò di nuovo a piangere.

“Dovevo avvertirlo… Lui poteva salvarlo.. io.. non avrei dovuto aspettare.. è tutta colpa mia…”

Draco scosse la testa.

Si aspettava quella reazione da lei e aveva sperato che non l’avesse.

“Hermione non è colpa tua,tu non potevi saperlo..”

“Invece si..” ribattè duramente la ragazza “Io… ho avuto l’opportunità di guardare quell’uomo sul letto,nel mio incubo,avrei potuto guardarlo…avrei dovuto.. ma non l’ho fatto perché…” ricominciò a singhiozzare “.. perché avevo paura.. è colpa mia… Che razza di Grifondoro sono? Non sono degna di appartenere a questa Casa.. Non sono coraggiosa.. Non sono niente… è colpa mia,tutta colpa mia…”

Si portò una mano al petto,stringendo forte il leggero maglione,mentre le lacrime prendevano a scenderle veloci dai suoi occhi.

Draco la prese con forza per le spalle,facendola voltare.

“Guardami Hermione,guardami…”

La ragazza posò di nuovo i suoi occhi devastati su quelli del ragazzo,che in quel momento apparivano decisi.

“Non è colpa tua,chiunque avrebbe avuto paura.. Io stesso non sarei riuscito a guardare… E ormai è troppo tardi per rimpiangere azioni che non potremmo più fare… Adesso devi cercare di essere forte.. di andare avanti.. lo so che sembrano parole difficili,inutili.. Ma devi farlo Hermione, devi farlo per tutte le persone che ti circondano,che ti vogliono bene,che contano su di te.. Devi farlo per tua madre,per Ron, per Harry,per Ginny,per tutti gli altri,per me.. e anche per tuo padre,sono sicuro che adesso ti sta guardato e non è per niente contento di quello che stai facendo..”

Hermione alzò gli occhi,guardando il cielo tristemente.

Draco attese la sua risposta.

Dopo poco,Hermione tornò a guardarlo,questa volta si asciugò le lacrime.

Draco le sorrise,accarezzandole il braccio.

Hermione si alzò.

“Andiamo da Silente,voglio tornare a casa… Mamma ha bisogno di me..”

Draco annuì e insieme si diressero nell’ufficio di Silente.

Quest ultimo era tornato da poco e purtroppo aveva già saputo della morte del padre di Hermione.

Quando vide i due entrare sospirò tristemente.

“Hermione,vieni… Io..”

“So già tutto,Professore..” disse la ragazza,abbassando lo sguardo “So di mio padre.. Sono venuta qui per chiederle il permesso di tornare a casa,vorrei stare vicino a mia madre…”

Il Preside annuì lentamente.

“Si.. Puoi tornare Hermione e se vuoi sarei felice di accompagnarti..”

Hermione lo guardò colpita.

“Io..”

“Professore,se per lei va bene vorrei accompagnarvi anche io..”

Hermione si voltò a guardare Draco e sentì di nuovo gli occhi inumidirsi,ma questa volta trattenne le lacrime.

“Benissimo,partiremo tra un ora,andate a prepararvi..”

Gli studenti salutarono il preside e andarono a fare i bagagli.

Draco l’accompagnò nella Sala,lasciandola solo per farle prendere le poche cose che avevano deciso di portare.

Un ora dopo erano davanti i cancelli di Hogwarts.

Andremo prima ad Hogsmeade.. e da li ci Smaterializzeremo.. Vi siete mai Smaterializzati?”

Hermione e Draco annuirono.

“Bene… Allora possiamo partire!”

*   *   *

 

“Allora Ginny,che hanno stai frequentando ad Hogwarts? Non vedo Silente da molto tempo ormai..”domandò gentilmente la signora Wilson alla ragazza.

“Sesto anno.. E mio fratello il settimo! Ma voi conoscete Silente?” domandò stupidamente Ginny.

La signora Wilson rise allegramente.

“E chi è che non lo conosce? Ci siamo conosciuti al mio ultimo anno ad Hogwarts,quando lui cominciò ad insegnare… ehh è passato tanto tempo..” poi avvicinandosi a lei,le disse a bassa voce “Sarei felice se gli portassi i miei saluti!Ma non dire niente a mio marito.. Il signor Wilson è sempre stato “geloso” della stima che provo per Albus”

“Certamente,si figuri..”rispose Ginny,ridacchiando.

Michelle la stava ancora guardando,ma Ginny non capiva perché le stesse così antipatica.

Non le aveva rivolto parola,ma continuava a scrutarla.

Decise di ignorarla e si voltò a guardare Jay.

Il ragazzo parlava tranquillamente con il nonno,prendendolo in giro e facendo ridere tutti.

Era molto simpatico e Ginny ripensò al loro primo incontro.

Le era sembrato così scorbutico… chissà.. forse era carattere… Oppure l’aveva conosciuto in un brutto momento.

Ma non seppe darsi una spiegazione all’atteggiamento che aveva avuto in seguito nei suoi confronti.

Mentre pensava questo non si era accorta di essere rimasta con lo sguardo fisso su di lui.

Il ragazzo sentendosi gli occhi puntanti addosso si voltò a guardarla e le sorrise.

Ginny arrossì e ricambiò quel semplice sorriso.

Un’altra persona invece contrasse il volto in una smorfia. Michelle li guardava con rabbia.

Dopo la cena l’allegra compagnia si riunì davanti al camino per aspettare la mezzanotte.

Ginny stava per sedersi,quando si sentì afferrare per un braccio.

Voltandosi specchiò i suoi occhi in quelli di Jay.

“Parliamo?” le chiese semplicemente il ragazzo.

Lei annuì. “Si,ma per poco.. manca mezz’ora alla mezzanotte..”

“Non preoccuparti…”

La fece sedere accanto a sé,su un piccolo divanetto e Ginny si sentì agitata.

“Perché non mi hai detto che eri il nipote del proprietario… Ti sei divertito a prendermi in giro,vero?”domandò subito Ginny.

“Beh.. in effetti si… volevo vedere che cosa saresti stata capace di fare… Peccato che la nonna abbia rovinato i piani.. Sei così buffa quando sei arrabbiata..”disse sincero il ragazzo,ridendo.

“Ah è così?” disse Ginny,fingendosi arrabbiata.

In realtà sorrideva anche lei.

Doveva ricredersi.. Jay non era affatto antipatico,anzi.. però quel senso di agitazione non riusciva ad abbandonarla, e la cosa più strana era che quella strana sensazione l’aveva provata sono con due persone.. Con Harry e con Draco.. e aveva capito che quell’agitazione era dovuta al fatto che si era innamorata di entrambi.. Ma questa volta era diverso.. A lei non piaceva Jay..

L’arrivo di sua madre interruppe i suoi pensieri.

“Tesoro,vieni.. Andiamo a messa! Manca un quarto d’ora alla mezzanotte e la signora Wilson ha detto che c’è una chiesa dietro l’angolo della strada,se facciamo presto possiamo raggiungerla prima che scocchi la mezzanotte…”

“Va bene,ma devo prendere il giubbotto..”

La madre glielo porse e Ginny alzò gli occhi al cielo.

Quella donna aveva già fatto tutto,dovevano solo uscire.

Ginny indossò il suo piccolo giubbotto nero e si voltò per salutare Jay.

“Tu non vieni?”

“No.. Preferisco restare qui,nonno avrà bisogno di me,nemmeno lui viene…”

Ginny annuì.

“Beh,allora… ci vediamo..”

“Domani!”concluse Jay.

Si alzò e si avviò verso la cucina.

Ginny rimase per un istante ferma.Non le aveva nemmeno dato la mano…

“Che ti aspettavi,che ti desse un abbraccio e un bacio sulla guancia come fanno Harry e tutti gli altri?”pensò dandosi della stupida.

Si voltò e uscì dall’albergo dirigendosi verso la chiese,concedendo il braccio alla signora Wilson.

*   *   *

Dopo pochi minuti Silente,Hermione e Draco erano giunti davanti casa Granger.

La luna brillava luminosa nel cielo e la strada era silenziosa.

Avviandosi verso l’ingresso Hermione sentì di nuovo le gambe cedere,ma trovò al suo fianco Draco,pronto a sostenerla.

Varcarono insieme la soglia ed entrando in salotto non videro nessuno.

“È di sopra,dobbiamo andare sopra.. Nella loro stanza,mio padre è lì..”

Silente la guardò curioso,come faceva la ragazza a saperlo?

Salirono lentamente le scale e aprendo la porta trovarono la signora Granger ai piedi del letto a piangere.. Sul letto giaceva suo marito,con gli occhi chiusi e il viso sereno.

La signora Granger alzò gli occhi e vedendo la figlia,le tese la mano,continuando a piangere.

“Hermione..”

La ragazza si avvicinò alla madre e l’abbracciò forte,ricominciando a piangere.

Silente e Draco si guardarono e uscirono dalla stanza,per lasciarle sole.

Scesero in salotto e Silente fece comparire del tea e del caffè.

“Draco..”

“Caffè..”

Silente gli porse la tazza e prese per sé del tea.

“Come sapeva Hermione…?”

“L’ha sognato.. Ha sognato di vedere un uomo morto su un letto,voleva parlarne con lei,ma.. non c’è stata la possibilità..”

Silente abbassò gli occhi tristemente. “Non avremmo potuto evitarlo comunque.. Il signor Granger era malato.. e da molto tempo,ma Hermione non sapeva niente…”

Draco lo guardò sbalordito.

In effetti non aveva notato sangue sul cadavere,quindi il padre di Hermione non era stato ucciso!

“Draco ti prego di stare accanto ad Hermione,i vostri amici non ci sono adesso e lei ha solo te…”

“Si,Signore.. Lo so. Le starò sempre accanto.. Non la lascerò mai da sola..”

Silente annuì sorridendogli.

Quanto era cambiato quel ragazzo.

Meno di un anno fa lo aveva visto sconfitto, abbattuto,costretto a seguire gli ordini del padre.. Ma adesso era cresciuto e sapeva che parte di quel mutamento era stato causato dall’amore..

“Credo che sia giusto informare i vostri amici,però.. Devono saperlo,daranno il loro sostegno ad Hermione..”

“Si,scriverò una lettera a Ginevra subito..”

Si alzò avviandosi in cucina.

 

Quella fu una notte molto lunga.

Hermione e la signora Granger la passarono abbracciate a confortarsi l’una con l’altra.

Solo dopo diverse ore Hermione riuscì a chiudere gli occhi.

La signora Granger scese in salotto per parlare con Silente.

I suoi capelli erano sciolti e stopposi e il volto stanco e pallido.

“Sono felice che abbiate accompagnato Hermione, grazie per essere qui.. Lei,io..”le salirono di nuovo le lacrime agli occhi e Silente la fece sedere su una poltrona e le diede una tazza di tea.

“Mio marito era molto malato.. Sapevo che ormai non gli restava molto,ma.. Non ero preparata…”

Silente annuì comprensivo.

“Non si è mai preparati a lasciare una persona a noi cara.. Nessuno è in grado di farlo… Lei adesso deve pensare a sua figlia,ma sappia che non è sola… Ci sono molte persone che la sosterranno.. Dovete essere forte…”

“Si… In fondo credo che mio marito avrebbe voluto così… Non ha nemmeno potuto salutare sua figlia..” pensò tristemente,lasciando che una lacrima le percorresse il volto.

“Perché non riposa un po’?” le propose dolcemente Silente.

“Non posso.. Devo pensare ai funerali,ai miei parenti… Ho tante cose da fare…”

“Non si preoccupi penserò a tutto io…”

La signora Granger sorrise appena per ringraziarlo e alzandosi andò nella sua stanza.

 

Sono gocce di memoria
queste lacrime nuove
siamo anime in una storia
incancellabile

 

Hermione si sveglio dopo poche ore.

Il sole era ormai sorto da qualche ora.

Si guardò intorno e guardando la sua stanza si sentì assalire dalla tristezza.

Quanti ricordi le riaffiorarono alla mente,ricordi di anni passati serenamente,quando nulla le sembrava triste,quando tutto era magico,senza che sapesse della magia.

Guardò la sua casa delle bambole,il padre gliela aveva regalata a cinque anni.

L’aveva costruita personalmente,scegliendo con cura il legno per le pareti e i particolari delle stanze.

 

 

Siamo gocce di un passato
che non puo' piu' tornare
questo tempo ci ha tradito
e' inafferrabile


Gocce di lacrime scesero di nuovo dai suoi occhi,gocce di un passato che non sarebbe più tornato,gocce di ricordi che sarebbero rimasti nel suo cuore per sempre.

Uscì dalla stanza ed entrò in quella del padre.

Si avvicinò al suo letto,guardandolo dolcemente.

Aveva gli occhi chiusi e il viso sereno,sembrava quasi addormentato e socchiudendo gli occhi,sembrava quasi che respirasse.

Hermione gli accarezzò i capelli e si abbassò per dagli un bacio sulla fronte.

La pelle era fredda come il marmo,proprio come aveva constatato nel suo sogno.

Hermione sentì di nuovo le lacrime salirle agli occhi.

“Perdonami papà… Non ho saputo salvarti…”

Si accoccolò accanto a lui e poggiando il capo sul suo petto,chiuse gli occhi.

Era come tornare al passato.

Quante volte da bambina si era addormentata così,quante volte il padre l’aveva consolata dandole un bacio e accarezzandole i capelli.

Tutto quello che era stato non sarebbe più tornato.

Adesso era morto e non avrebbe più potuto rifugiarsi nelle sue braccia e piangere.

 

Draco aprì piano la porta e la vide stesa accanto al padre.

Facendosi forza si avvicinò a lei e le accarezzò una guancia.

“Hermione… è mattina.. Dobbiamo scendere…”

La ragazza aprì gli occhi e guardò fuori dalla finestra.

“Draco.. Tu credi nel paradiso?”

Draco restò colpito da quella domanda.

“Io.. Non lo so… Forse esiste… Non possiamo saperlo,possiamo solo sperarlo…”

Hermione abbassò gli occhi e si alzò.

“Devo andare da mia madre… Devo starle vicina”

 

*   *   *

La messa durò un oretta e fu molto bella.

Ginny si sentiva molto stanca e si congedò subito dagli altri.

Salendo le scale,sentì due persone parlare in un stanza.

 

“Jay non sono “gelosa”! Non lo sono mai stata e sinceramente non ho bisogno di esserlo,per quella cosetta spennacchiata..”

Ginny si avvicinò incuriosita.

A parlare erano Michelle e Jay.

“ E allora perché ti comporti così… Ho visto gli sguardi di fuoco che le lanci e sei stata tu a volermi parlare…

“E non vedi gli sguardi che le lanci tu?”ribattè infastidita Michelle “Non dirmi che ti piace, perché resterei davvero delusa,quella non vale niente!”

Ginny si sentì arrossire. Stavano parlando di lei.

Aspettò la risposta di Jay.

Quest ultimo scoppiò a ridere.

“Piacermi? Ma l’hai vista? Sei pazza… è come se mi dicessi che mi piace una Puffola pigmea… Semplicemente ridicolo!è solo una stupida ragazzina,mi diverto a prenderla in giro.. A me piacciono le donne non le bambine!”continuò ridendo.

Michelle sorrise soddisfatta.

Si avvicinò a lui e gli prese il viso tra le mani.

“E so anche quale parte delle donne ti piace..”

Ginny si offese subito e disgustata,decise di salire in camera.

Chiuse la porta e si buttò sul letto.

Sentiva un senso di delusione crescerle dentro.

“Ma che me ne frega! Io ho Draco…”disse alzandosi.

Uscì fuori al balcone e si sdraiò su una piccola sedia a sdraio in vimini.

Alzò gli occhi,guardando le stelle con tristezza.

“Oh Draco,come mi manchi.. Chissà cosa strarai facendo adesso…”

Chiuse gli occhi e quando li riaprì le parve di vedere un gufo bianco volare verso di lei.

Socchiuse gli occhi e vide che c’era davvero un gufo.

Si alzò di scatto,osservando il gufo planare verso il balcone.

Il gufo le atterrò accanto e le porse una lettera.

Ginny sorrise,vedendo che era da parte di Draco.

L’aprì velocemente e leggendo il sorriso le morì sul volto.

 

Ciao tesoro mio,

scrivendoti questa lettera avrei voluto darti belle notizie,dirti che stiamo bene.. Purtroppo,invece,ne ho solo brutte

Questa notte il padre di Hermione si è spento.Era malato da molto tempo,ma la nostra piccola Hermione non lo sapeva.

Mi dispiace darti questa brutta notizia in modo tanto brusco,ma non ho nemmeno il tempo di trovare le parole adatte.

Adesso sono a casa sua,con Silente.

Hermione è davvero distrutta e mi dispiace non poter fare niente per lei.. Le starò accanto,sperando che voi possiate tornare presto.

I funerali si terranno domani mattina e so già che saranno davvero strazianti.

Sono sicuro che adesso starai piangendo,soprattutto perche non potrai sostenere la tua migliore amica.

Oh Ginevra quanto mi manchi,quanto ho bisogno di te adesso!

Non mi sento capace di affrontare una cosa del genere... So cosa sta provando Hermione,io stesso mi sentvo così quando morì mia madre... è così triste... Non ho mai visto Hermione in questo stato..Si sta chiudendo in se stessa.. è davvero terribile.

Spero che potremo rivederci presto.

Se vuoi scrivermi,manda la lettera ad Hogwats.

Ti risponderò appena torneremo.

Un bacio

Tuo Draco Malfoy

 

Ginny rilesse la lettera più volte e come aveva previsto Draco,sentì le lacrime salirle agli occhi.

La sua povera Hermione stava soffrendo e lei non poteva fare niente.

Si sentiva davvero triste,avrebbe voluto partire subito,ma non poteva.

Si sdraiò di nuovo sulla sedia a sdraio e questa volta guardando le stelle,pregò per l’anima del povero signor Granger.

Sentendo il rumore dell’infisso di una finestra,si asciugò velocemente gli occhi.

Pochi secondi dopo,vide Jay venirle incontro.

“Ehi,bambolina.. Che ci fai qua fuori?”

Ginny sentì la rabbia crescerle dentro.

“Non sono affari,tuoi.. Lasciami stare!” rispose bruscamente.

Jay la guardò confuso e si avvicinò a lei.

“Ehi,ma che ti ho fatto?”

Poi notò gli occhi lucidi della ragazza e la lettera,ancora aperta tra le sue mani.

Sorrise.

“Cos’è il ragazzo ti ha lasciata?” disse sarcasticamente,voltandosi a guardare il panorama “Dai non è la fine del mondo.. Ne troverai un altro..”

La sentì singhiozzare e si voltò di nuovo a guardarla.

Questa volta si sentì in colpa.

“Ehi.. stavo scherzando…”

Ma la ragazza non lo ascoltava.

“Stai zitto! Non sei nemmeno perché sto così… E non puoi nemmeno immaginarlo! Vattene! Sei solo un insensibile…”

Jay si grattò la nuca,confuso.

Non sapeva cosa fare,non era bravo a consolare le persone ed era sicuro che il motivo di quel pianto era molto serio..

Si avvicinò a lei e le sedette accanto.

“Senti io non so perché stai così.. Ma vedendo come piangi suppongo che sia un motivo serio…”

La ragazza annuì,tristemente.

Jay sospirò.

“Mi dispiace,qualunque sia il motivo…”

Ginny si voltò a guardarlo e vide sul suo volto un velo di tristezza.

“Hai mai perso qualcuno?” domandò senza pensarci.

Jay rimase sorpreso da quella domanda.

Alzò gli occhi e guardò le stelle e infine annuì.

“Si… Mia cugina… Era molto piccola e le ero davvero affezionato…” guardò Ginny e decise di chiederglielo.

“Chi hai perso?”

“Non io… La mia migliore amica… Suo padre è morto stanotte.. Lo so ti sembrerò stupida,non dovrei piangere… Ma lei per me è come una sorellina e il pensiero che adesso lei è sola nel suo dolore,senza che io possa stare accanto a lei a sostenerla,mi fa stare davvero male…” ammise tristemente.

Jay la guardò in modo strano.

“Non sei stupida… Anzi… è davvero commovente che stai così per la tua amica..”

Ginny si voltò a guardarlo con rabbia.

“Mi stai prendendo in giro?”

“No, lo giuro…”

Jay aprì la tasca del suo giubbotto,prese un fazzoletto e glielo porse.

“Grazie…”

Jay gli sorrise.

“Perché fai così?”gli domandò Ginny.

“Così come?”

“Prima sei scorbutico,antipatico e poi dolce e sensibile… Prima mi paragoni ad una Puffola Pigmea e poi mi consoli…”

Jay arrossì.

“Hai sentito il nostro discorso?”

“Si… E devo dire che mi sono “offesa”…”

Jay rise.

“Scusami, non penso davvero quello che ho detto,ma Michelle è un tipo di persona che deve essere accontentata…”

“Non so se crederti…”

Jay rise di nuovo.

“Già… Dovresti rischiare… Hai conosciuti i miei lati più brutti… Facciamo una cosa!”

Si alzò e si posizionò davanti a lei.

“Ricominciamo daccapo!”

Ginny sorrise.

“Tu sei pazzo!”

“No,davvero,sono seio!”

Le porse la mano.

“Ciao! Io sono Jay Stevens.. e tu sei?”

“Ginevra Weasley! Piacere di fare la tua conoscenza Jay!” disse la ragazza,prendendo la mano del ragazzo.

Si! Forse questa volta sarebbe andata meglio!

*   *   *

La funzione funebre si svolse la mattina seguente alle undici e fu accompagnata dai gemiti e lamenti della signora Granger.

Molte persone occupavano la chiesa.

Erano venuti in tanti a dare il loro ultimo saluto a quell’uomo che aveva sempre dimostrato la sua bontà a tutti,non negando mai niente a nessuno.

Hermione era aggrappata al braccio di sua madre e piangeva silenziosamente.

Silente e Draco stavano accanto a loro,con un espressione triste sul volto.

Il signor Granger fu seppellito nel giardino della casa,perché la signora Granger non aveva voluto affidarlo al cimitero comunale.

Alla fine della funzione Draco le si avvicinò e le strinse il braccio,riaccompagnandola a casa,dove potè piangere liberamente con il capo poggiato sul suo petto.

La ragazza riuscì a calmarsi dopo poche ore e Draco la portò in giardino.

Hermione si avvicinò alla tomba del padre e l’accarezzo dolcemente.

Draco rimase indietro ad osservarla.

“Mi mancherai papà… Mi mancherai tanto… Mi prenderò cura della mamma,perché so che tu avresti voluto così.. Spero che un giorno sarai fiero di me… Ti voglio bene!”

Si alzò e permise che nuove lacrime le riempissero gli occhi.

Ma questa volta non si lasciò andare alla disperazione.

Sarebbe ansata avanti,sarebbe stata forte.

Si voltò verso Draco.

Gli doveva tanto,le era sempre stata accanto.

Si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia.

“Grazie…”

Draco le sorrise e insieme si avviarono in casa.

Il signor Granger non sarebbe mai stato dimenticato,ma sarebbe vissuto nei cuori delle persone che aveva amato per sempre…

 

Continua…

 

Ciaooooo!!!!

Rieccomi con questo nuovo chap! Lo so è molto triste!! Vi prometto che i prossimi saranno più allegri,però mi raccomando continuate a seguirmi e a recensire!

Se continuerò questa fic dipenderà da voi!!!

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito lo scorso chap,sperando che continuino a seguirmi.

Grazie anche a quelli che hanno inserito la fic tra i preferiti!

Prego anche voi di recensire.

Grazie anche ai lettori.

Vostra

Christina Malfoy

 

  
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