003. "E tu ti volterai,e ti accorgerai di me.."
“Eh no,basta eh. Basta! Non puoi struggerti così la vita,lo capisci? Non puoi rinunciare a tutto per star dietro ad una persona che neppure sa che esisti. Allora o ti dichiari,o muovi il culo ed esci. Perché vederti affrontare una vita fatta di scuola-casa-scuola di danza mi fa pensare che c’è qualcosa che non va. Che non sei più la Sofia di prima. Che non sei più quella sclerata di prima. Che sei cambiata. E per chi? Ma soprattutto,perché? Avanti,rispondi.” E’ Alice a parlarmi,la valvola di sfogo migliore del mondo.
“Ma io non sono cambiata! Sono soltanto innamorata,sai cosa significa? Ok,lui non lo sa che lo amo fino a diventare pazza,fino a sbattere la testa contro il muro mille volte.. ma lui semplicemente non sa che c’è una persona che molto probabilmente lo ama come nessuno sa fare. Ed io vorrei che lo sapesse,capisci? Vorrei sapesse che,se servisse,gli darei tutto quanto il mio cuore; che Mai nessuna al mondo riuscirebbe a capirlo e a guardarlo dentro proprio come faccio io. E invece sono anche una codarda e forse mi sta pure bene che lui non sappia che al mondo ci sia una certa Sofia,alla quale s’è fregato il cuore e non gliel’ha più ridato. E allora vorrei che tu capissi che non m’importa più di andare in discoteca,né di rimorchiare. Che tanto mi farebbe soltanto più male,che in ogni persona vedo gli occhi suoi e sento la sua voce riecheggiare dentro di me. Ali,a me importa lui e basta,il resto del mondo per me è nullità. E non c’è cosa che tu possa fare per farmi cambiare idea.” Rispondo,cercando di raccogliere quella piccola lacrima di non so quale sentimento, che mi è scivolata sul viso e si è adagiata sulle labbra.
“Io c’ho provato. Io voglio vederti felice. Voglio vedere il tuo sorriso sempre stampato in faccia. E voglio sentire la tua risata contagiosa che amo tanto,e che mi rallegra sempre. Reagisci almeno,ti prego. Io comunque ti sarò vicina sempre,fino allo sfinimento,anche se non lo vorrai.”
Alice è dalla prima elementare che è la mia forza,l’unica persona per la quale vale davvero la pena andare avanti. Perché lo so che mi basta un solo squillo,uno solo,e lei è già qui. Per non parlare dei suoi abbracci poi. Sono drogata dei suoi abbracci. Mi sento in un mondo tutto mio,al sicuro,dove nessuno potrà mai farmi del male. Alice è il mio rifugio. L’altra metà della mela.
Comunque tra risate e sorrisi abbozzati va via,lasciandomi un po’ vuota. Perché sapeva che,tanto,a riempirmi tra un po’ ci sarebbe stata un’altra persona. Lui..
Eh già,nonostante i suoi rimproveri,nonostante i suoi consigli,io sono testarda come un mulo,ho la testa dura come pochi. Io tra qualche minuto sono di nuovo lì,fuori quella scuola di danza,a guardarlo e ad essere felice almeno per un po’,ad immaginarmi come sarebbe piena una vita vissuta con lui,a vedere i suoi baci non miei,a vederlo non mio come vorrei.
Sono anche in ritardo tra l’altro,tra un paio di minuti comincia la lezione; e così inizio a correre,quasi come a non voler perdere un solo secondo di lui.
Eccolo eccolo. Manco a farlo apposta è lì fuori,come se avesse saputo che io non ero in tempo. E’ particolarmente nervoso,lo vedo dai suoi occhi. Sta discutendo con una ragazza,la sua.
Non faccio in tempo a capire il perché,che lui varca la porta d’ingresso.. con una voglia di scaricare tutta quanta la rabbia nella danza,che poi è la cosa che riesce meglio,no? No,a dire il vero pure il sorriso non gli esce male,anzi.. ci sa fare proprio bene.