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Autore: _Angelica__    19/06/2013    1 recensioni
Maledizioni, maghe, segreti e amicizia. Ecco ciò che offre il regno di Meridal, una cittadina piena di misteri.
Spero di avervi incuriosito, un bacio AngyAngioletto.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PARTE II°

La bambina di vetro

 

Helori stava ancora cercando la bambina quando Judikael tornò a casa. Il marito era alto e robusto ed Helori sorrise nel vedere cosa teneva in braccio.

-Finalmente!- la donna si mise le mani sui fianchi e guardò la bimba che si dimenava tra le braccia del padre.

-L'ho trovata che gironzolava vicino alle grandi porte- disse il padre guardando con tono di rimprovero la figlia.

-Enid quante volte ti ho detto che è pericoloso?- la piccola fissò la madre con gli occhi più dolci di cui era capace.

-Perchè è pericoloso?-.

Helori sapeva che prima o poi avrebbe dovuto parlare ad Enid in modo serio a proposito della magia, e decise di farlo immediatamente.

 

…........................

 

Enid aveva circa sei anni, e l'unica cosa che sapeva della magia era che poteva far parlare la sua bambola di pezza. La madre la fece sedere sul letto e cominciò a parlare

-Enid ora ascoltami bene, perchè ciò che sto per dirti è molto importante- la piccola si sistemò seduta diritta e fece un piccolo sorriso.

-Io come tutta la nostra famiglia da molte generazioni ho..come dire.. dei poteri.-

Enid non comprendeva appieno quello che la mamma le stava dicendo, e stava cominciando a viaggiare con la fantasia come faceva spesso.

-Anche tu li possiedi tesoro-

Quella frase scosse i pensieri della bambina e li eliminò con una velocità sorprendente.

-Posso fare parlare Enni anche io?-

- Si, ma sarai in grado di fare cose molto più potenti e importanti-

Enid a quel punto non stava più nella pelle, cosa sarebbe riuscita a fare? Volare forse? O magari avrebbe potuto imparare tutti quegli stupidi nomi di piante che l'istruttrice cercava di farle memorizzare.

-Non dovrai usare i tuoi poteri per cose futili-

Un altro pensiero sfiorò la mente di Enid: sarebbe stata un'eroina, proprio come quelle dei suoi libri.

 

….......................

 

Il sole era alto nel cielo e la bambina giocava con la sua bambola Enni

-Enni vuoi ancora un po' di tè?-

- No Enid Grazie- la bambola fece un piccolo sorriso di pezza.

Helori si sedette vicino alla figlia e le scompigliò i capelli, Enid sapeva che quel sorriso significava: lezione di Magia.

- Oggi comincerò ad insegnarti le basi del potere- Helori fece un gesto con la mano, e una donna più o meno dell'età di sua madre sbucò dagli arbusti; Era più alta della madre, portava lunghi capelli dorati e gli occhi azzurri come il cielo.

-Lei si chiama Rivanon e ti aiuterà a comandare il potere che c'è dentro di te-.

Enid si avvicinò a Rivanon e guardandola negli occhi disse :

-Tu sei una regina!- Una grande luce stava uscendo dal petto di Rivanon e stava raggiungendo la piccola Enid, Helori prese in braccio la piccola e la portò di corsa in casa. La bambina non capiva cos'era successo, ma era così bella quella luce, la faceva sentire così bene.... Perchè la madre l'aveva portata via di corsa? Aveva forse fatto del male a quella bella signora?

 

…........................

 

-Rivanon! Non sai quanto mi dispiace, non pensavo....- le parole di Helori le morirono sulle labbra e cominciò a piangere in silenzio.

-Non preoccuparti per me, io ho la moneta lo sai- Rivanon strofinò la moneta che portava in tasca e appena la toccò si sentì subito al sicuro.

-Si lo so, ma Enid lei...  è capace di rubare l'anima, non avrei mai dovuto insegnarle la magia, mai!-

Rivanon appoggiò le mani sulle spalle di Helori e si chinò per arrivare alla sua stessa altezza

-Helori, la piccola sarà capace di battere Isolde in un  duello un giorno, e tu le insegnerai la parte migliore della magia-

Helori si sedette sull'erba.

-Sai che non è Isolde il vero pericolo..-

-Lo so Helori, ma Isolde è l'unica che sa come arrivare a lui-

 

…................................

 

Enid era nella sua camera che si specchiava: il giorno seguente sarebbe stato il suo compleanno, e stava cercando di memorizzare ogni centimetro del suo viso, per riguardarsi il giorno dopo e scoprire quanto i dodici anni l'avessero cambiata. Si annoiava, non poteva scendere in cucina perchè era venuta Rivanon per discutere di una specie di moneta, che di certo a Enid non interessava. 

-Quindi Enid...- era la voce di sua madre, perchè stavano parlando di lei? Cosa centrava lei con la moneta?

La bambina scese le scale con cautela, e grazie all'ombra riuscì a non farsi vedere.

-Si e non solo lei, ma ogni persona della città sarà al sicuro con una moneta uguale alla mia!- Rivanon sembrava elettrizzata.

-Si ma... come facciamo a crearne una identica?-

- Ho trovato una donna che ha studiato per tutta la vita le monete, e ha finalmente trovato una formula capace di crearne una identica-

 

………………………

 

-Buon compleanno tesoro!- Helori applaudiva sorridendo alla figlia.

Enid era emozionata, si sentiva grande e pronta a diventare una grande maga.

-Esprimi un desiderio- il padre le accarezzò amorevolmente i capelli. Enid chiuse gli occhi, cosa desiderava? Più potere? No ne aveva già a sufficienza, abiti? Non era vanitosa….. poi una grande idea la pervase: un amico, non ne aveva mai avuti, e la sua bambola di pezza parlante non era certo un granché. Un amico con cui parlare, confidarsi o semplicemente scherzare, sì sarebbe stato quello il suo desiderio. Tutto procedeva al meglio quando la porta si spalancò, ecco che entrava Rivanon, Enid sapeva che il suo arrivo portava guai e i suoi sospetti si realizzarono qualche secondo dopo.

- Dobbiamo andarcene!- Judikael era confuso, si avvicinò alla moglie preoccupato.

-Che succede Rivanon?-

 

…………………………..

 

Helori era terrorizzata, finalmente la moneta era quasi pronta, come potevano essere in pericolo? Isolde aveva scoperto tutto?

-Presto prendete le vostre cose e andiamo, non c’è tempo vi spiegherò dopo!- Helori aiutò il marito a prendere il necessario, mise in una sacca le cose di Enid e corse alla libreria prendendone due libri.

Uscirono dalle grandi porte grazie all’invisibilità delle piume di sirena e si addentrarono nella foresta.

-Non capisco….. avevi detto che eravamo al sicuro- Helori era curiosa di scoprire il motivo della fuga improvvisa. Rivanon non rispose, continuava a guardarsi le spalle e a mangiarsi le unghie, non l’aveva mai vista tanto in agitazione.

-Rivanon! Cosa sta succedendo?- Finalmente il passo rallentò e Rivanon si sedette su un albero

Cavo.

-La donna che riesce a fabbricare monete…… E’ la domestica di Isolde- Rivanon abbassò lo sguardo, Helori sentì la rabbia aumentare sempre di più.

-Cosa? E tu hai affidato le nostre vite ad una domestica di Isolde? Hai affidato la vita di mia figlia ad una persona del genere?- Judikael si alzò e prese Rivanon per un braccio, strattonandola.

- Come ti sei permessa strega!-

-Mi dispiace, è che era la nostra unica possibilità!-  la stretta di Judikael stava causando un colorito viola al braccio della donna.

-Lasciala- Helori capiva l’importanza della moneta, ma teneva più di ogni altra cosa all’importanza della vita della sua famiglia.

-Il problema maggiore è che quella chiaccherona ha rivelato di una bambina che per poco non prendeva il significato di una maga….-

 

………………………….

 

Enid era consapevole che quell’affermazione sarebbe stata la condanna di Rivanon, il padre strinse i pugni, e nella mano della madre apparivano e scomparivano lampi porpora.

-E’ meglio che te ne vai e che non ti faccia più vedere, non cercarci mai più!- Enid sapeva che queste parole costavano molto a sua madre, Rivanon oltre che grande protettrice della sua famiglia era anche un’amica fidata; a volte Enid sorprendeva Rivanon e sua madre ridere e scherzare.

-Andiamo- Judikael con tono fermo prese Helori ed Enid per mano, Helori si divincolò.

-E dove? Non abbiamo più una casa, siamo in mezzo alla foresta….- Rivanon che stava già per tornare a Meridal si rivolse ad Helori per l’ultima volta:

-Se si sfrutta ciò che la natura ci offre, essa non si rivolterà contro di noi.- detto questo se ne andò, Enid non la rivide mai più.

  
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