Il rimbombo di un tuono scalfì il silenzio che si era venuto a creare da ormai alcuni minuti.

Gli occhi rossi dell’automa erano impuntati sulla figura che ostacolava il suo cammino; nulla traspariva da essi, ma la tensione che aleggiava intorno a loro lasciava presagire lo svolgersi, non certo pacifico, degli eventi.

-Scannerizzazione: inutile. Liberare la strada!- ordinò prontamente il robot.

Il riccio rosso e nero dinanzi a lui non batté ciglio, che non avesse recepito il suo avvertimento?

-Liberare la strada!- ripeté nuovamente Omega.

-Perché, invece, non ti togli tu dai piedi?-

Nessuno poteva dargli ordini.

Prontamente ritirò la mano destra all’interno del braccio, al posto di essa apparve un cannone nel quale già risplendeva una luce rossa.

Fece fuoco.

Shadow the hedgehog rimase impassibile e immobile, noncurante del raggio d’energia che sfiorò la sua guancia sinistra per andare schiantarsi alle sue spalle.

Così come entrambi rimasero impassibili quando le nubi scure che occupavano il cielo cominciarono a riversare il loro contenuto, una terrificante tempesta, su di loro e su tutto il paesaggio circostante.

L’aveva mancato di proposito, il suo era un ultimo avviso.

Peccato che servisse molto di più per impressionare Shadow.

Lo sguardo del riccio era piuttosto eloquente: non intendeva farsi da parte.

Omega non sarebbe stato da meno.

Avvenne in un attimo.

Velocità e furia cieca da una parte, fuoco e potenza dall’altra.

E c’era solo la pioggia…a fare da testimone.