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Autore: elisabiada    04/01/2008    5 recensioni
Inoltre, come se non bastasse, Silente quest’anno ha avuto la brillante idea di organizzare, per l’intero settimo anno, quello che i Babbani definiscono “viaggio di istruzione”. Un’occasione in più per rendermi ridicolo davanti a lui
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaise Zabini, Neville Paciock | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello che i Babbani definiscono "viaggio di istruzione"

Quello che i Babbani definiscono “viaggio di istruzione”

 

 

Ci provo, anche intensamente, ma proprio non riesco a farlo. Ultimamente concentrarsi sembra un’impresa troppo ardua per la mia mente provata.

L’ossessione per quello spocchioso diventa col passare del tempo sempre più insostenibile. Non è cosa da tutti i giorni forarsi la mano con una forchetta perché la tua attenzione è focalizzata su quelle labbra, quelle magnifiche labbra, che si aprono così dolcemente anche quando sputano fuori tutto quel veleno.

I miei voti stanno calando in maniera pietosa, ma non posso farci niente.

O me lo tolgo definitivamente dalla testa o cerco un modo per sedurlo.

...

...

...

Ma a chi la do a bere? Io, Harry Potter, il ragazzo meno sensuale della terra,  dovrei sedurre Draco Malfoy?

Sto decisamente impazzendo. Senza contare che l’idea di ritoccare leggermente i suoi ricordi solo quel poco che basta per fargli dimenticare il fatto di essere nemici mortali mi sta perseguitando da giorni e giorni.

Ok, abbandonerò l’idea della manomissione mentale, e possibilmente anche l’abitudine di parlare da solo...

Meglio che vada a lezione, non credo di avere la forza di sopportare ancora per molto Hermione che muove freneticamente le dita sul tavolo e agita la gamba muovendo la panca. In fondo non è una tragedia andare da Mielandia solo con Ron! Non capisco perché sia così nervosa...

Magari potessi andare con lei! Invece mi tocca svolgere un compito di pozioni con il ragazzo che mi sta facendo diventare matto a furia di indossare quei jeans che gli fasciano così bene quel sedere da urlo che si ritrova.

Inoltre, come se non bastasse, Silente quest’anno ha avuto la brillante idea di organizzare, per l’intero settimo anno, quello che i Babbani definiscono “viaggio di istruzione”.  Un’occasione in più per rendermi ridicolo davanti a lui. Tanto so già che farò qualcosa di tremendamente stupido, come ubriacarmi e baciarlo davanti a tutti  o rivelargli per sbaglio la mia infatuazione.

Sono ufficialmente spacciato.

 

 

 

Sono ormai venticinque minuti che sono in quest’aula vuota ad aspettarlo, e ancora non si è fatto vedere. Ah, mi vengono in mente almeno mille modi utili a insegnargli la buona educazione: uno di essi prevede delle manette e un frustino. No, cattivo Harry, cattivo! Mai fare certi pensieri appena prima di incontrarlo, è controproduttivo!

E naturalmente eccolo sbucare dalla porta nel momento meno opportuno, e mi ritrovo ad arrossire come una femminuccia. Avanza prendendosela comoda e con il ghigno stampato in faccia. Insopportabilmente affascinante.

“Bene Potter, vediamo di darci una mossa, avrei cose più importanti da fare che starmene qui a badare a un paramecio come te” dice tranquillamente sedendosi accanto a me e posando i libri sul tavolo.

Con il buon proposito di non rispondere alle sue provocazioni, controllo che siano presenti tutti gli ingredienti necessari per la pozione e nel frattempo tento di non fare troppo caso al calore che emana il suo corpo.

Una volta messo il calderone sul fuoco, attendo sue istruzioni, in fondo è lui l’esperto in materia, ma la mia attenzione è subito calamitata da un foglio che fuoriesce da un suo quaderno.

Da bravo grifondoro ficcanaso, lo afferro senza farmi notare. È una foto magica che ritrae Draco, stretto fra le braccia di un ragazzo moro alto e muscoloso. Ma proprio quando mi concentro sullo sguardo perso del serpeverde, mi viene sottratta bruscamente.

Non ci vuole un genio per capire che quello che mi trovo di fronte è un Malfoy decisamente arrabbiato, diciamo pure furioso. Mi aspetto che da un momento all’altro tiri fuori la bacchetta e mi lanci contro ogni sorta di maledizione che gli viene in mente, ma con mio grandissimo stupore chiude gli occhi lentamente e fa un sospiro profondo.

Spiazzato dalla sua reazione provo a salvare la situazione cambiando discorso e facendo finta di niente, ma con scarsi risultati: è ancora visibilmente adirato e, cosa incredibile a dirsi, a disagio.

Passa così un’intera ora: con me che blatero cose senza senso pur di non sopportare un silenzio assordante e lui che, pensieroso, si occupa della pozione.

Sono proprio io che mi accorgo di quanto tempo sia realmente trascorso e quando oso farglielo notare, prende la sua roba e se ne va, lasciandomi da solo come uno stoccafisso a fissare sconsolato il pavimento.

Perché sono così idiota?

Da quel momento non faccio che pensare a quella foto. Non credevo che avrei mai potuto vedere quell’espressione sul suo volto; così persa, così dolce, così tranquilla. La stessa che sfoggia la signora Weasley quando guarda suo marito.

 

 

 

Sono giorni che provo a fermarlo per chiarire la situazione, ma lui trova sempre un modo per sfuggirmi.

Ora mi trovo nella Sala Grande a chiacchierare con Neville. O meglio, lui parla appassionatamente delle sue piante mentre io annuisco, nella speranza che non si accorga che sto pensando a tutt’altro.

Mi do un’occhiata intorno e, stranamente, il mio sguardo si ferma su Malfoy, accerchiato dai suoi scagnozzi e da Zabini. Quel ragazzo non me la racconta giusta... Ha un non so che di strano, sempre intento a fissare Nev con un luccichio sospetto negli occhi.

Devo essermi soffermato troppo su di loro, perché il mio compagno mi richiama alla realtà sventolandomi la sua mano davanti al viso.

Cazzo, beccato in pieno!

“Cos’hai Harry? È da un bel po’ che sembri... come dire... distratto. C’è qualcosa che non va?” mi chiede pacatamente.

Quando vede che esito a rispondergli, subito sussurra: “Scusa, non sono affari miei. Non volevo essere invadente. Solo che sei sempre così pensieroso... Sai che se c’è qualcosa che ti preoccupa me ne puoi parlare. Certo, non posso competere con Ron e Hermione, ma anch’io sono bravo ad ascoltare”

Lo vedo arrossire e abbassare lo sguardo così teneramente che non riesco a inventarmi una scusa plausibile. Così preferisco tacere, rivolgergli un sorriso stiracchiato e dargli una leggera pacca sulla spalla in segno di ringraziamento.

 

Spero che siate clementi e che avrete voglia di lasciare un commentino. Critiche e suggerimenti sono sempre ben accetti ^.^

 

  
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