Anime & Manga > Sousei no Aquarion
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Autore: Laica    04/01/2008    5 recensioni
Si sa, Sirius è pesante normalmente, ma cosa succederebbe se si puntasse per non farti sposare sua sorella?? Piccola (non so fino a che punto, dato che non ho un numero fisso di capitoli) AU su aquarion a tratti demenziale.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Apollo, Silvia de Alisia, Sirius de Alisia
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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( ) discorsi di silvia

eccomi ritornata con questa fic! lo so che dovevo aggiornare l'altra, ma ho avuto.. come dire..dei problemucci (diciamo problemoni!) e quindi sno riuscita a completare prima questa.
non è uscita un gran chè devo dire, ma cercate di capirmi, non faccio che studiare per lunedì.. ho la testa completamente fusa. @_@
passando ad altro vorrei ringraziare:

Krysta86: shore! hai visto che ho aggiornato subito? sn contenta cmq che ti piaccia e mi raccomando, ora aspetto la settima pagina!...kiss

Ange_91: si, esattamente questo volevo dire.. purtoppo come titolo era troppo lungo.. quindi ho dovuto accorciare! XD cmq eccoti il secondo capitolo..spero ti piaccia! kiss

Silviatheangel: eccoti accontentata..spero che anche questo capitolo ti piaccia,.. (ne dubito!) kiss

Baby: tranquilla... per il vostro orrore ho deciso di continuarla..mwahahahah.. tremate! cmq sn contenta ti sia piaciuta, anche se bella a me non sembra..kiss

Roby: a chi lo dici! probailmente il solo motivo per cui ho scritto sta fic è immaginare Apollo vestito così! *çççççççççççç* (*çççççççççççççççççç*) Silvia, smettila di sbavarmi sulla tastiera! (*ççççç*) maledetta! cmq sn contenta che ti piaccia! in quanto a chi me l'ha fatto fare, come vedi ho aggiornato! kiss

Himi87: già, cm ho già detto ho sempre voltuo fare una fic in cui Apolluccio bello avesse quel carattere.. fortunatamente ho trovato la trama!XD spero ti piaccia anche questo capitolo..kiss

Sakura182blast: auguri (con molto ritardo) anche a te! è bello sapere che questa fic piace... grazie per i complimenti! (e speriamo che dopo aver letto questo capitolo non scappi) ^^"""""" kiss

Dreamer21: eh eh.. che mondo sarebbe senza Sirius! e sopratutto con chi me la prenderei poi (bhe, ci sarebbero Toma..Jerome..si, ma Sirius avrà sempre un posto speciale nel mio cuore!
(tu sei tutta matta!) basta, tra te e quel fumato di Shu [ mi avete chiamato?] noooo.. pure tu qui?? perchè?? T^T va bhe, ti saluto shore! kiss


Cap 2 un disastro d’appuntamento

Come aveva fatto a cacciarsi in quel guaio. In fondo sarebbe bastato aspettarla in macchina come facevano tutti i comuni mortali, ma no, lui era voluto salire.. e questo era il risultato. Era stato preso in ostaggio da una pazza con gli occhiali che lo squadrava da capo a piedi.
- e così andrete al ristorante, eh?-
- esatto… perché?-
- no, perché se ti venisse in mente di fare il figo e di uscirtene con frasi tipo ordino io…bhe, ti consiglio di non ordinare le ostriche.. basta che ne mangi una sola e Silvia si riempie di bolle….l’ultima volta che è uscita a cena ho dovuto passare l’intera notte con lei in ospedale.. dovevi vederla.. sembrava un enorme pallone rosso.. ah e se eviteresti..-
Apollo lanciò un’occhiata nervosa all’orologio che aveva al polso. Accidenti, ma quanto ci metteva, erano in ritardo di mezz’ora.

Intanto, nell’altra stanza…
- wow.. ma dove l’hai trovato quello?!- domandò Reika mentre sbirciava dal buco della serratura…
- te l’ho detto…- disse Silvia mentre saltellava sul posto cercando di infilarsi il vestito – ci sono andata a sbattere mentre cercavo l’ufficio…-
- bene, allora domani mattina anch’io vengo con te…chi sa se non vado a sbattere anch’io incontro qualche bel riccone…- rise l’amica
Mentre Lei parlava, Silvia perse l’equilibrio e cadde per terra. Ma la prima sembrò non accorgersene, troppo impegnata a sbirciare…
- ti dispiacerebbe aiutarmi?- domandò infastidita.
La bruna si girò, ma tutto quello che vide furono due gambe all’aria che si muovevano…- OH scusa!- disse mentre l’aiutava a rialzarsi.
- non preoccuparti… in fondo la colpa è di questi maledetti tacchi… lo sai che non ci so camminare!-
- lo so, lo so.. ma non vorrai presentarti in un ristorante di lusso con le scarpe da ginnastica? E poi stai benissimo…- aggiunse lanciando un occhiata alla bionda. Indossava un corto vestito nero (mai colori appariscenti al primo appuntamento, aveva detto Tsugumi) legato sui fianchi da una fascia, anch’essa nera, da cui partiva la gonna vagamente a palloncino, lunga appena sopra il ginocchio. I capelli biondi, le ricadevano morbidi sulle spalle mentre il viso era coperto da un sottile velo di trucco – di sicuro gli farai venire un infarto…-
- si, manca solo che faccia secco il capo.. così mi licenziano sul serio…- sbuffò Silvia tentando di sistemarsi meglio una scarpa.

- mmm… e in cosa consiste il tuo lavoro?- domandò Tsugumi interrogativa.
Apollo sbuffò. Ma cosa voleva questa? Era da mezz’ora che lo interrogava. Neanche fosse suo padre.
fortunatamente la porta dell’altra stanza si aprì e Silvia fece capolino, seguita da Reika.
Il ragazzo fece un lungo fischio – caspita.. sei uno schianto!- esclamò sorridendo. Silvia arrossì notevolmente – g-grazie… scusa per il ritardo!- balbettò imbarazzata.
- figurati, le donne si fanno sempre attendere – rispose questi porgendole il braccio – vogliamo andare?-
- ok.. ragazze…- disse rivolgendosi alle amiche – non so a che ora torno.. -
- noi non abbiamo intenzione d’aspettarti… abbiamo sonno..- urlò reika dalle scale.
- scusa ancora per il ritardo…- mormorò Silvia al suo accompagnatore, cercando di ignorare le urla dell’amica.
- tranquilla…- disse questo – tanto ho prenotato…-

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- come sarebbe a dire che avete dato via il nostro tavolo?- ringhiò Apollo al cameriere.
- mi dispiace signori… ma la prenotazione era per le otto e mezza… voi non arrivavate e noi non potevamo lasciare il tavolo libero tutta la sera… sa, abbiamo molte prenotazioni…- si giustificò l’uomo.
- bhe, può stare sicuro che la mia non la vedrà più…- sbraitò il rosso –vieni, andiamo Silvia…- aggiunse poi trascinandola fuori.
- mi dispiace… è colpa mia…- si scusò Silvia mortificata.
- ma figurati… non si è mai visto una ristorante che annulla una prenotazione per mezz’ora di ritardo….- sbottò lui ancora arrabbiato con il cameriere..
ci fu un attimo di silenzio, poi lei disse – e ora? Che si fa?-
- bhe, un posto ci sarebbe …-.

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- allora, hot dog con bacon per te e questo è il doppio cheeseburger e patatine per la signorina.. serve altro?- domandò sorridendo la cameriera grassoccia.
- per ora basta così, grazie…- urlò Apollo cercando di farsi sentire nonostante la folla.
- se vi serve altro chiamatemi…- rispose questa allontanandosi in direzione di altri clienti…
- non sarà un ristorante di lusso ma qui almeno ce posto – scherzò il rosso dando un morso al suo panino…
- già…- sorrise Silvia, mentre giocherellava con le patatine – non è così male…- mormorò guardandosi in giro…
- piuttosto… cosa ti ha spinto a gettarti tra le fauci della Clik?- domandò lui…
- oh.. bhe.. chi non conosce Cloe Clik! Lavorare con lei è sempre stato il mio sogno…- disse Silvia tra una patatina e l’altra – e poi prima facevo la cameriera.. non è che me la passassi bene.. tu invece?-
- io cosa?-
- tu come mai ti ritrovi a fare il direttore alla tua età? Cos’è sei figlio di qualche dirigente?- domandò diventando sempre più rossa, ma cosa cavolo stava dicendo? Possibile che ogni parola che diceva sembrava un insulto.
Il ragazzo, tuttavia, sembrò non prendersela, anzi scoppiò a ridere…- che? No, no…credimi, i miei non sono dell’ambiente, anzi… ci sono rimasti male quando ho iniziato a lavorare qui…sai, tutti i genitori vorrebbero che i figli proseguissero il loro lavoro, ma alla fine hanno compreso…- aggiunse poi, sorridendole…
Silvia sospirò – beato te… i miei erano, e sono tuttora contrari al mio lavoro… loro vorrebbero che mi sposassi e rimanessi a casa… ma io ho sempre immaginato…- ma si bloccò di colpo – scusa… non voglio annoiarti con i miei problemi…- tagliò corto.
- no, anzi…- intervenne Apollo poggiando una guancia sulla mano e osservandola – mi interessa molto…-
la ragazza rimase un attimo basita, poi riprese a parlare lentamente.. non sapeva spiegarselo, ma bastava che lui la guardasse per gettarla nell’imbarazzo – ecco.. ti stavo dicendo…ha si… io sin da piccola volevo lavorare. Voglio essere autonoma e…-
Il rosso le prese una mano, accarezzandone il dorso – e ?- domandò guadandola sornione..
Silvia si impappinò. Ok, ci stava provando, non c’era dubbio su questo, ma quello che non capiva era il perché. era un imbranata cronica, aveva parlato male di lui e come se non bastasse era solo un assistente. Oltretutto ne aveva viste di ragazze più belle all’interno dell’agenzia.
Perché quindi proprio lei? Scacciò via quei pensieri e tolse la mano dalla presa del rosso – b-bhe.. non voglio dipendere da un uomo.. tutto qui!- si vedeva chiaramente che era in difficoltà.
Apollo non poté fare a meno di ridacchiare – certo che sei strana tu!-
- strana, perché?- domandò stupita la bionda.
- da quando siamo usciti di casa non hai fatto altro che arrossire e balbettare…Rilassati, non ti mangio mica!-
- eh? Ma no.. cioè.. si… oddio!- concluse coprendosi il volto con le mani.
Il rosso scoppiò di nuovo a ridere – lo vedi? Sei agitata…-
- scusami… non esco con qualcuno dai tempi del liceo..- ammise finalmente Silvia – sono un po’ arrugginita…- senza contare, pensò poi, che i suoi appuntamenti si erano sempre svolti ai golf club o altre cose del genere.
- adesso capisco tutto..- sogghignò Apollo – mi sa proprio che ti dovrò far riprendere la mano…-
la bionda, che il quel momento stava aggiungendo del ketchup sul suo hamburger, sobbalzò di colpo al sentire quella frase e fece troppa pressione sul contenitore, così la salsa schizzò in tutte le direzioni, macchiandole il vestito e quello del suo compagno.
- scusa…=_= sono un disastro…- tentò di giustificarsi. Quante volte in quella serata gli aveva chiesto scusa? Probabilmente aveva perso il conto.
Apollo scosse la testa, ripulendosi il viso e il vestito dagli schizzi – può capitare… basterà portarlo alla lavanderia…-
Ok, pensò Silvia, ora aveva veramente toccato il fondo.

‘’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’

……
cosa aveva detto prima? No, adesso aveva toccato il fondo.
- Apollo, non c’è bisogno, puoi anche mettermi giù…- mormorò avvilita mentre Apollo la portava in braccio lungo le scale di casa.
- neanche per sogno.. piuttosto ti fa ancora male la caviglia?- domandò premuroso.
La bionda fece segno di No. accidenti a lei, possibile che dovesse inciampare su qualunque superficie camminasse? Come se non bastasse aveva anche rotto il tacco delle scarpe preferite di Tsugumi.
- eccoci arrivati!- disse Apollo poggiandola davanti al portone di casa sua – sicura di stare bene?-
- si , tranquillo! Piuttosto grazie della serata.. e di avermi portato in braccio fino a qui.. purtroppo il condominio non ha ancora messo l’ascensore e…-
- basta con le scuse e i ringraziamenti…- sorrise il ragazzo – l’ho fatto volentieri…-
- ok…allora ci vediamo…- disse Silvia infilando la chiave nella toppa
- ci vediamo…- ripeté Apollo cominciando a scendere le scale.
- ehm.. Apollo…- lo richiamò subito la bionda..
- si?-
- non è che potresti venire ad aiutarmi? Mi si è incastrata la chiave nella toppa….^^”””-
- l’ho detto e lo ripeto, sei incredibile!- disse questo divertito. La fece spostare e provò a ricacciare la chiave, ma tutto quello che ottenne fu di romperla… - mmm.. si è rotta…- disse ovvio.
Silvia invece, cadde nel panico – oh no! e ora come faccio a rientrare? Quelle hanno il sonno pesante…-
- bhe, che problema c’è..- la interruppe Apollo – vieni da me, no?-

???????????????????????????????????

- posso farti una domanda?- chiese Silvia uscendo dal bagno.
- dimmi…-
- tifi per gli angels?- domandò osservando la lunga maglietta che gli aveva prestato con lo stemma della squadra.
- si, perché? non ti piacciono?-
- scherzi? Io adoro gli Angels.. quell’Apollonius è un mito..- rispose Silvia entusiasta. Quando si parlava di baseball diventava un'altra.
- bene.. allora un giorno te lo presenterò!- disse Apollo mentre sistemava la poltrona per la notte. lui avrebbe dormito lì quella notte
- tu conosci Apollonius?- domandò stupita.
- certo, è mio cugino!- rispose il rosso sedendosi sulla poltrona e accendendo la tv.
Silvia corse subito accanto a lui – t-tuo cugino?-
- si.. dimmi quando e te lo presen…- ma non poté finire la frase che Silvia li saltò letteralmente addosso..- WAAAH! Grazigraziegrazie…-
- ehi, se sapevo che reagivi così, te lo avrei detto prima!XD – scherzò il rosso, soddisfatto di vedere la ragazza sciogliersi un po’.
Silvia si staccò subito, imbarazzata – scusa.. è che quando si parla degli angels divento una pazza…- si giustificò.
- figurati.. mi piace quando fai la pazza…- mormorò guardandola malizioso e cominciando ad accarezzarle i capelli.
Mi sa che quella era proprio l’ora di chiarire delle cose, pensò Silvia mentre il viso del rosso si avvicinava sempre di più.
- A-apollo…-
-mm?-
- senti.. n-non per offenderti ma io non..- non poté finire la frase che si ritrovò le labbra del rosso incollate alle sue. Senza pensarci due volte rispose al bacio, che divenne sempre più profondo e lasciò che lui la stendesse sotto di se.
- dicevi?- mormorò il ragazzo staccandosi un attimo da quel bacio.
- niente..- rispose la bionda, totalmente stordita da quelle sensazioni – non era niente di importante..-
Apollo sorrise – bene…- disse prima di riprendere a baciarla. Aveva rischiato, lo sapeva, ma come poteva resistere ad un ragazza con la maglietta degli angels? Erano per lui una combinazione esplosiva… per il suo autocontrollo.
Silvia dal suo canto, non sembrava minimamente turbata da quelle attenzioni, anzi…. Non protestò ne quando sentì le mani del rosso infilarsi sotto la maglia, ne quando la sollevò di peso, senza smettere di baciarla, per portarla nella sua camera.

Ok, me morta dalla vergogna! Lo so di aver corso un po’ troppo, ma non potevo fare altrimenti, se mi dilungavo la storia vera cominciava fra venti capitoli. (hai ragione, hai fatto benissimo! *.*) =.=””” maniaca! [qui le svergognate siete tutte e due!] =.="""
ci vediamo al prossimo capitolo, ciau
ah, un augurio speciale da me, cioè la befana e dalla mia assistente, anche lei befana e da quel fumato di Shu!








   
 
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