Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: percabeth2000    20/06/2013    4 recensioni
Questa storia è un mix di romanticismo e d'avventura che vede come protagonisti Nico e una nuova ragazza.
Affronteranno mille pericoli e incomprensioni, spero vi piaccia e vi emozioni. Leggere per credere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le nuove avventure'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
LA PAURA SI DIFFONDE
POV.NICO
 
Quando mi svegliai saranno state circa le sette e mezza, dopo un primo momento  di confusione mi accorsi di essere paurosamente vicino a Ginevra.Stava dormendo e perciò colsi l’occasione per osservarla meglio: i capelli biondi le incorniciavano il viso ma la parte che più amavo di lei non la potevo vedere perché ancora dormiva, amavo i suoi occhi azzurri. Non era un azzurro normale, sembrava l’azzurro del mare quando è calmo ma allo stesso tempo quando si arrabbiava mutava, diventando l’azzurro del mare in tempesta.
Ero così perso nei miei pensieri che non mi accorsi che si era svegliata.

“Buongiorno”disse mezza addormentata.

“Buongiorno. Dormito bene?” chiesi

“Abbastanza. Tu?”mi rispose già più sveglia, non capisco come fa: dopo pochi minuti era già quasi completamente sveglia e pronta per un altro giorno.

“Bene”risposi.
Tra di noi calò un silenzio imbarazzante  che però venne subito spezzato da una specie di risata fatta sotto voce, era Ginevra. Si era appena messa seduta e aveva visto sull’altro lato del falò Chiara  e Mattia che praticamente erano uno a un soffio dall’altra.

“Perché ridi?”gli chiesi mettendomi anch’io seduto.

“Guarda come sono messi”mi rispose

“Non vorrei dirti, ma anche noi eravamo così”dissi abbassando lo sguardo.

“Magari questo non lo dici a loro, così possiamo prenderli in giro liberamente ok?” mi disse con un sorriso.
Mi avvicinai un po’, insomma tanto ne io ne lei avevamo la peste, si girò verso di me e per un attimo pensai di aver commesso un enorme errore invece, mi sorrideva rassicurante e anche lei si avvicinò un poco. Restammo così finche anche Mattia e Chiara non si furono svegliati e poi salimmo di nuovo sulla groppa dei cavalli e ci dirigemmo a New York, mi trovavo insolitamente bene su Foscolo forse perché era nero ed il nero mi aveva sempre rassicurato. Presto fummo arrivati.
 
POV.MATTIA
Quando arrivammo, lasciammo i cavalli liberi di andare per poi dirigerci verso l’ascensore.
Io e Nico eravamo gli unici ad essere già saliti sull’Olimpo e quando il controllore ci vide capì subito chi eravamo e dove dovevamo andare perciò dopo essere saliti sull’ascensore questo partì subito e dopo qualche minuto si aprì davanti a noi l’Olimpo.
Tutte le volte che lo vedevo restavo incantato: un insieme di palazzi e giardini, fontane e statue, tutto riccamente decorato con bassorilievi che rappresentavano le più grandi imprese o gli eroi e gli dei.
Chiara e Ginevra avevano la mandibola che quasi toccava terra da quanto erano stupite.
Iniziammo a dirigerci verso il tempio e prima di entrare bussammo, all’interno erano presenti  solo Zeus e Atena ma Nico non si fece problemi e si diresse verso si loro a testa alta, ancora non ci aveva detto che cosa stava tramando.

“Divino Zeus e Divina Atena, siamo arrivati senza preavviso ma sicuramente sapete della sparizione di Dioniso e sapete anche che la colpevole è Eris, ebbene essa vuole gettare scompiglio e per prima cosa non  dobbiamo permetterglielo perché in tal caso l’avrà vinta. Io penso che abbia nascosto Dioniso in un posto che tutti noi conosciamo e a cui non penseremo come nascondiglio.”disse con tono calmo e pacato per non offenderli, gli dei si offendono facilmente …

“Stavamo parlando appunto di questo figlio di Ade, io so dove Eris tiene prigioniero Dioniso” disse Atena guardandoci con i suoi occhi grigio tempesta.

“Dove?”chiese Ginevra un po’ intimorita da quello sguardo.

“Padre”

“Dioniso è tenuto prigioniero in Italia”disse Zeus preoccupato.”Pensiamo a voi come possibili salvatori perché Ginevra e Chiara hanno origini italiane e conoscono il territorio ma per salvarlo dovrete affrontare parecchi mostri, alcuni dimenticati ricordatevi che siete vicino alle nostre origini:la Grecia. Nel frattempo noi faremo finta di litigare in modo che Eris crede di aver vinto e quando invece vedrà riportato al campo Dioniso dalla furia verrà qui e noi la cattureremo. Accettate?”chiese

“Abbiamo scelta?”risposi beccandomi un’occhiataccia.

“Per quanto riguarda te, figlia di Poseidone ti lascio il permesso di volare, per quest’unica volta.”disse Zeus.

“Onorata”rispose Ginevra.

Dopo una specie di inchino lasciammo la sala con quattro biglietti aerei.

“Avete origini italiane?”chiesi alle ragazze

“Sì, ci siamo trasferite in America qualche anno fa”rispose Ginevra.

“Non si nota?”chiese Chiara.
"No”risposimo io e Nico.

Quindi dopo essere usciti ci dirigemmo verso l’aeroporto: una nuova avventura stava per iniziare mentre quella vecchia sfumava mentre volavamo tra le nuvole bianche.



ANGOLO DELL'AUTRICE:
Spero il capitolo vi piaccia, a mio parere non è uscito poi così male. Spero recensiate in tanti.
Saluti.
percabeth2000
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: percabeth2000