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Autore: twentyofmay    20/06/2013    26 recensioni
"C'era qualcosa in lui che non mi convinceva, era diverso. Forse era per quello strano senso di calore e protezione che sentivo quando stavo vicino a lui, quella luce che mi annebbiava la vista quando lo toccavo. O semplicemente mi stavo immaginando tutto. Una domanda mi ronzava in testa ormai da giorni: è tutta colpa della mia mente o è davvero la realtà?"
STORIA ISPIRATA ALLA SAGA DI BECCA FITZPATRICK: HUSH HUSH.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notizia mia aveva letteralmente lasciata senza parole. Tutto ciò in cui credevo era stato completamente demolito.
Harry era ancora in piedi davanti a me in attesa di una risposta ma io non aprii bocca.
"Grace.."
Lo guardai negli occhi "Spiegami una cosa allora.. sei sei un angelo dove sono le tue ali?"
"Te l'ho detto, sono un angelo caduto, mi hanno strappato le ali e cacciato dal paradiso" dopo qualche secondo di silenzio continuò "E anche se avessi le ali non sarebbero visibili a nessuno."
"Anche quel ragazzo di prima è... è come te?"
Accennò un piccolo sorriso sospirando, si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia. "Tu non devi preoccuparti di tutto questo, ci sono io qui a proteggerti ma ora dobbiamo andare"
Fui invasa da quella luce piena di calore e senza volerlo, mi abbandonai completamente ad essa.

 
 
Mi accorsi di aver perso i sensi solo quando, poco dopo, mi risvegliai sui sedili posteriori di un suv in movimento. Aprii gli occhi e vidi alla guida Harry che incrociò il mio sguardo grazie allo specchietto retrovisore.
"Ti sei svegliata dormigliona" che diavolo ci facevo li?
Guardai fuori dalla finestra e ricordai tutto "C-che mi hai fatto?Dove stiamo andando? Devo tornare a casa e la mia macchina è ancora all'arcade!"
"Hey hey hey, cosa sono tutte queste domande?" sorrise.
"Non c'è niente di divertente, dove mi stai portando?"
"A casa mia, è l'unico posto sicuro"
Rimasi in silenzio.
"Sai dovresti chiamare tua madre e dirle che stai bene" incrociai di nuovo le sue iridi verdi che parevano più scure rispetto al solito.
"Ok." presi il cellulare e scrissi a Cry un messaggio.
- Se mia madre ti chiama dille che sono da te, ok? - dopo qualche minuto rispose.
- Ok, qualche problema? -
- No nessuno. Ci vediamo a scuola. -
- Sembri strana ma ok.. a domani -
Poi scrissi un messaggio a mia madre dicendole che ero da Cristal.
Rimisi il cellulare in tasca. "Cosa mi hai fatto prima? Cioè sei stato tu a farmi perdere i sensi?"
"Si, sono stato io" sorrise. 
"E come hai fatto?"
"Ho assorbito quasi tutte le tue energie vitali" sussultai "Funziona solo con gli esseri umani."
"E.. Cos'altro riesci a fare?"
"Dovresti vedere che magie faccio sotto le coperte!" all'improvviso le mie guancie si tinsero di rosso e lui scoppiò a ridere.
"Siamo arrivati." fermò il suv e scese, così feci anche io.
Ci trovavamo nel quartiere più tranquillo della città. Non avrei mai immaginato che uno come Harry vivesse proprio lì. Osservai la villetta dove evidentemente lui abitava, era ricoperta di mattonelle rosse, nella veranda all'ingresso c'era una piccola altalena piena di polvere e tutt'intorno alla casa c'era un giardino. Harry aprì la porta e mi fece segno di entrare. Non appena misi piede in casa un odore di limone mi invase i sensi. All'interno le pareti erano tutte bianche, il pavimento di marmo bianco e i mobili di legno. Era tutto pulitissimo e in ordine. Come faceva a pulire tutto? Harry non era di certo il tipo di ragazzo che spenderebbe tempo a fare le pulizie.
"Non passo molto tempo in casa, è per questo che è tutto in ordine."
"Ora leggi pure nella mente?" gli chiesi sarcastica.
"Non ancora" scoppiò a ridere "Vuoi qualcosa da bere? Non so.. una birra?"
"Mi accontento di un bicchiere d'acqua" gli sorrisi con riluttanza.
"Aspettami in salotto, fa pure come se fossi a casa tua" disse per poi entrare in cucina.
Mi diressi verso il salotto, molto spazioso come il resto della casa. Mi sedetti sul divano e iniziai a picchiettare le dita sul tavolino lì davanti. Mi guardai intorno, le pareti erano completamente vuote, nessun quadro, nessuna foto. Evidentemente Harry non aveva mai avuto una famiglia. Doveva esser davvero brutto non averne una a cui voler bene. Mia madre era la mia famiglia e non potevo immaginare una vita senza di lei.
Harry si sedette vicino a me e mi porse il bicchiere con l'acqua.
"Grazie" bevvi l'acqua e solo allora mi accorsi di quanto fossi stata assetata per tutto quel tempo.
"Se vuoi te ne porto un'altro"
"No, fa niente, grazie lo stesso" abbassai lo sguardo e inspirai a fondo. "Perchè vuoi proteggermi?"
Non rispose ma sentivo il suo sguardo fisso su di me. Si avvicinò ancora di più, poi mi spostò una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Alzai lo sguardo per poi guardare dritto nei suoi occhi. Una fossetta si fece spazio a un angolo della sua bocca. Si avvicinò sempre di più fin quando a separarci c'era solo qualche centimetro. Avrei voluto impormi ma era come se fossi paralizzata, il mio petto continuava a salire a scendere velocemente e il mio cuore pareva stesse per esplodere.
Le sue labbra si incontrarono con le mie. Sussultai al tocco leggero della sua mano sulla mia schiena. 
Poi si avvicinò al mio orecchio e sussurò "Proteggerti è il mio compito." mi baciò diverse volte sul collo provocandomi piccoli brividi di piacere che invasero tutto il mio corpo ma lo spinsi via.
"Devi smetterla" sentii le mie guance bruciare.
"Pensavo volessi solo saperne di più sul mio conto e non credi che sarebeb più facile se fossimo più..intimi?" mi fece l'occhiolino per poi sorridere in modo malizioso. 
Non gli risposi, avevo solo intenzione di andarmene da lì e tornare a casa.
"Se vuoi che ti spieghi come stanno le cose basta chiederlo" disse interrompendo il silenzio che si era creato.
"Io.. ecco, cosa centro con i problemi del 'tuo mondo'?"
"Ti ricordi di quello che ha detto il ragazzo di prima?"
"Si, parlava di un siero che stavano cercando tutti"
"Ecco, quel siero è in grado di dare il potere a chiunque lo beva di donare l'immortalità agli esseri umani. E non solo.. il siero dona anche il potere della redenzione, significa che è in grado anche di annullare tutti i peccati di un'angelo caduto e, di conseguenza, restituirgli le ali"
"Ma questo non riguarda me o la mia famiglia.."
"Sfortunatamente si.. Il siero fu creato da un uomo che si fa chiamare Ray, ma ormai sanno tutti che il suo vero nome è Christian Robbins"
Improvvisamente le lacrime mi rigarono il volto. 
"M-mio padre?"





autrice -

Ciao a tutti!
Vorrei tanto scusarmi per aver postato il capitolo così tardi ma sto avento moltissimi problemi con il pc che ha iniziato a spegnersi quando gli pare e piace cc
Spero vi sia piaciuto il capitolo, aspetto con ansia i vostri pareri a riguardo.
Baci xx
  
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