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Autore: _Ryuzaki_    20/06/2013    1 recensioni
Amanda deve mantenere un grandissimo segreto, fin da quando è nata la sua famiglia ha tentato di proteggerla e rivelare questa informazione potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza sua e di tutti i suoi conoscenti.... un semplice pranzo potrebbe sconvolgere la sua vita oltre alle nuove sensazioni che si ritroverà a provare nonostante tutto le dica che esse siano totalmente inaccettabili...
E' la prima fan fiction che scrivo sui ragazzi... spero di avervi incuriosito e che la storia vi piaccia :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno a casa

Stavo tornando da una lunga passeggiata, dirigendomi verso la mia dimora. Era la villa in cui avevo vissuto negli ultimi cinque anni della mia vita. Avevo la musica nelle orecchie e camminavo con le mani nelle tasche dei jeans. Mi arrivò una telefonata. Interruppi la riproduzione della musica e risposi -Pronto?!- dall'altra parte parlava una voce inglese che avrei riconosciuto ovunque: la voce di mio fratello maggiore, Henry. -Sorellina!- aveva una voce squillante, io sorrisi -Hey fratellone! come va?- lui sospirò -Tutto bene tu? come te la cavi in Italia?- già, da cinque anni ormai vivevo a Roma, lontano dalla mia famiglia. Avevo frequentato il liceo linguistico in Italia, avevo una conoscenza molto larga delle lingue, quando ancora vivevo a Londra la mia famiglia mi aveva educato in modo esemplare in ogni ambito, specialmente quello delle lingue straniere essendo io portata per questo tipo di studi. -A meraviglia! ma mi mancate tanto...- avevo un po' di nostalgia di casa. -Non preoccuparti piccola, ci rincontreremo presto...- io feci una faccia speranzosa -Vieni a trovarmi? finalmente... non vedevo l'ora! vedrai ci divertiremo un mondo... ti farò conoscere tutti i miei ami...- non mi fece finire di parlare che mi disse -Hey frena frena... non  verrò io da te, ma tu da me? ti va di tornare per un po' a casa?- io mi bloccai sul posto -Davvero?- lui rise -Certo! è casa tua sciocchina, e poi manchi a tutti specialmente alla nonna, vedrai, sarà contentissima di incontrarti! allora che ne pensi?- io sorrisi -Ma certo! ma che domande mi fai?- cominciai a saltellare per strada attirando l'attenzione di qualche signora che mi lanciava sguardi sconvolti e perplessi -Quando si parte?- gli chiesi e lui -Anche oggi stesso... che ne dici di una mezzoretta?- io spalancai la bocca -E me lo dici così?! io devo prepararmi... facciamo domani?- lui sbuffò -E va bene... ti mando il jet?- io ci pensai -Va bene... ma poi voglio fare un giro per Londra... è da tanto che non la vedo...- lui sembrò pensarci -Okay... ci incontriamo direttamente a casa allora....- io stavo passando davanti alla casa di una mia compagna di scuola e sorrisi -Hey fratellone, un'ultima cosa... posso portare con me una persona?- lui allora -Chi è? il tuo ragazzo? no, perchè se è il tuo ragazzo, prima devo conoscerlo... se non mi va bene puoi anche scordarti di vederlo... e poi devo parlargli e...- io lo fermai ridendo -Ma che ti stai inventando?! - risi ancora -Non ho un fidanzato...- lui allora si calmò -Bene... allora chi devi portare? un'amica? è carina?- io risi ancora più forte -Sei sempre il solito... e comunque è piccola per te... ha la mia età... oltre al fatto che non so se verrà sul serio, voglio chiederglielo... senti.. ma per quanto tempo restiamo?- lui mi rispose dopo qualche secondo -Se fosse per me ti farei restare per sempre, sta a te decidere... potresti prendere l'università qui in Inghilterra....- io ci pensai -Non è una cattiva idea... va bene... ci penso... intanto facciamo tre mesi... poi scelgo se rimanere oppure tornare qui? che ne dici?- lui acconsentì, allora io lo salutai e chiusi la comunicazione. Poi mi avvicinai al cancello della mia amica. Suonai il campanello, rispose al citofono la voce di una donna -Chi è?- io risposi -Sono Amanda, un'amica di Ludovica... potrei parlarle un attimo?- lei mi aprì e io entrai -Grazie..- poi raggiunsi il portone e suonai di nuovo, mi aprì la donna. Era di bell'aspetto, con i capelli a caschetto biondi e gli occhi marroni che avevano un che di molto dolce, quel colore mi scaldava il cuore anche se non la conoscevo. -Ciao, io sono la madre di Ludovica, vieni, te la chiamo... fai come se fossi in casa tua...- io la fermai -Scusi, ma prima volevo parlare con lei...- la donna si voltò sorpresa, poi sedette di fronte a me -Vuoi qualcosa da bere?- io scossi il capo -No, grazie... comunque volevo chiederle una cosa... io ho origini inglesi, non so se Ludovica glie ne ha parlato... beh, poco fa mi ha chiamato mio fratello che è rimasto a vivere a Londra e mi ha proposto di tornare in Inghilterra per un po' di tempo, visto che ho finito la scuola e io ho pensato ecco... di chiederle se Ludovica potesse accompagnarmi....- lei mi guardò sbattendo più volte le palpebre -Che cosa?- io giocai con le mie stesse dita -Si, ecco, so che le piacerebbe andare a Londra, quindi ho pensato "perchè non chiederle di venire con me?" io avrei compagnia e lei realizzerebbe il suo desiderio.... ma solo se lei e suo marito siete d'accordo, per questo ho chiesto prima a lei...- abbassò lo sguardo titubante -Non saprei... come avete intenzione di andare fino a Londra? e dove starete? e quanto tempo avete intenzione di rimanere?- io sorrisi di fronte a tutte quelle domande. Poi tirai fuori la carta d'identità e gliela mostrai. Lei la prese e una volta letto il mio nome completo sbiancò -C...come...?- io sorrisi ancora -Stia tranquilla, non la sto prendendo in giro... se vuole le chiamo mio padre... magari potrebbe tranquillizzarla... però è inglese... non so se riuscirebbe a...- mi interruppe -No, no, ci credo... oh mio Dio... mi dispiace di avervi dato del tu, che maleducata... volete che vi faccia portare qualcosa da mangiare, da bere?- io risi -Non c'è bisogno che mi dia del voi... mi va bene del tu... mi chiami Amanda.... ecco.. per rispondere alle sue domande... domani mio fratello manderà il jet della mia famiglia a prenderci a quest'ora.... staremo a casa mia per i primi giorni, avevo in mente di prendere una casa per conto mio e lei potebbe farmi compagnia.... e Henry, mio fratello mi ha proposto di restare per circa tre mesi, poi deciderò se continuare gli studi in Inghilterra o tornare in Italia.... quindi potremmo stare tre mesi, poi si vedrà... mi farebbe piacere che Ludovica venisse con me...- la donna stava ancora immagazzinando le informazioni che le avevo dato. Poi si riprese -E l'affitto? vi.... ti devo qualcosa? non posso permettermi molto, mi dispiace, niente che sia alla tua altezza...- io le poggiai la mano sulla spalla -Non si preoccupi, la casa verrà acquistata dalla mia famiglia e diventerà una nostra proprietà... so che magari dovrà parlarne con suo marito... solo, mi faccia sapere... io domani partirò lo stesso....- lei prese il telefono -Scusami un attimo... magari nel frattempo potresti andare da Ludovica... è nella sua camera, infondo a destra, l'ultima porta... faccio tornare mio marito per parlargliene e poi vi chiamo okay?- io annuii -Grazie signora...- lei mi richiamò -Qualcun altro sa della tua vera identità?- io scossi il capo -No, sarebbe stato troppo pericoloso, almeno così pensava mio padre quando mi ha mandata qui, quindi la prego di mantenere una certa discrezione...- lei annuì e io la ringraziai. Salii le scale e camminai dritto per il corridoio, arrivata all'ultima porta a destra bussai e ad un "Avanti" aprii leggermente la porta, tanto da sbirciare all'interno -E' permesso?- lei voltò lo sguardo e, non appena mi vide si alzò dal letto su cui era sdraiata e mi raggiunse -Amanda... che cosa ci fai qui?- io sorrisi -Passavo di qui per andare a casa e ho pensato di fare un salto...- mi abbracciò e io ricambiai, poi ci staccammo e lei mi invitò a sedermi sul letto al suo fianco. Tirò su il computer e me lo mostrò -Che cosa stavi facendo?- e lei -Mha... niente di particolare, ero su twitter....a curiosare...- guardai lo schermo -Segui i One Direction?- lei annuì facendo una faccia come per dire "Ovviamente si.." -Certo... che domande mi fai?- scosse il capo sospirando e io risi -Posso guardare nel tuo armadio?- lei mi fissò perplessa, poi però annuì -Va bene...- io mi alzai e aprii le ante dell'armadio. C'era un lungo specchio alto quanto tutta l'anta che riflesse la mia immagine, guardai i miei capelli lunghi e boccolati che cadevano in onde nere per poi finire multicolori sul sedere; mi sistemai la maglietta. Poi mi dedicai ai vestiti: ce ne erano di tutti i tipi, la mia amica era alta e snella quindi i suoi abiti erano molto stretti, a prima vista avrei detto che nessuno di quei vestiti mi sarebbe mai entrato. Poi però feci spallucce e tornai a curiosare -Perchè non indossi gonne? ti starebbero bene, magra come sei...- lei fece una smorfia -Non mi piacciono molto le gonne....- commentai tra me e me -Dovremo andare a fare shopping sfrenato...- lei mi guardò -Hai detto qualcosa?- io scossi il capo -No, no, niente... stavo pensando ad alta voce... dicevo che non mi entrerebbero mai i tuoi vestiti...- presi un paio di jeans e me li appoggiai ai fianchi -Sei molto più magra di me...- lei rise -Ma che stai dicendo? ti entrerebbero....perchè non li provi? vuoi scommettere?- io sorrisi e le strinsi la mano -Scommettiamo... se non mi entrano tu comincerai a indossare gonne e mini-gonne...- lei annuì incerta, poi disse -E se vinco io tu mi porterai a Londra con te un giorno...- io sorrisi dolcemente pensando che probabilmente questo sarebbe avvenuto il giorno dopo. Raggiunsi il bagno e mi tolsi i miei jeans per poi provarmi i suoi (http://weheartit.com/entry/44978707/via/Jullepusen) li infilai e li allacciai -Caspita mi vanno....- mi guardai allo specchio notando una sbavatura ti trucco attorno all'occhio destro. Così mi avvicinai al mio riflesso e passai il dito sopra la palpebra per rimediare. Poi ossevai i miei occhi azzurri e annuii -Meglio...- aprii di nuovo la porta e feci una giravolta -Allora?- lei fece un applauso -Ti entrano! quindi mi porterai a Londra!- cominciò a saltellare per la stanza battendo le mani felice; sembrava una bambina, i suoi occhi scintillavano. Aveva lunghi capelli castani e occhi marroni, sia una risata che un sorriso molto contagiosi. Infatti non potei non ridere a mia volta. Passammo il tempo a provare vestiti, adesso che avevo visto che portavamo la stessa taglia tutti i suoi vestiti erano MIEI mhuahahah (diabolik laugh) poi la porta si aprì e ne comparve la madre di Ludovica che ci sorrise -Potete scendere un momento?- chiese vedendoci sedute a chiacchierare. Ludo chiuse lo schermo del pc e mi seguì fuori dalla camera e poi al piano di sotto. Trovammo sul divano il padre della ragazza che mi sorrise porgendomi la mano -Piacere...- io chinai il capo -Il piacere è mio signore....- la donna sedette accanto al marito e gli strinse la mano guardandoci -Ludovica... la tua amica domani parte per Londra... e ci ha chiesto di poterti portare con sé.... ne abbiamo discusso e per noi va bene... anche perchè starete nella sua casa... mi raccomando di essere prudenti e, soprattutto tu, rispettosa... la sua famiglia è la più importante del Regno Unito....- lei cominciò a saltare e urlare, noi tre ridemmo. La ragazza mi saltò praticamente in braccio e mi strinse fortissima -Grazie grazie grazie...- poi si calmò leggermente -Che cosa significa che la sua è la famiglia più importante del Regno Unito?- l'uomo ancora seduto si rivolse alla figlia -Ti trovi di fronte alla nipote diretta della regina Elisabetta II d'Inghilterra.... figlia del principe Carlo di Edimburgo e di Lady Diana...- Ludovica scoppiò a ridere lasciandoci tutti scossi, non respirava quasi -Certo... come no.... e io sono Cat Woman...- e riprese a ridere. Io sorrisi -Dice la verità... mio fratello mi ha chiesto di tornare a casa....- lei smise di ridere asciugandosi le lacrime -Dite sul serio...o mi state prendendo in giro?- mi guardò, io scossi il capo sorridendo -Nessuno scherzo... staremo a Buckingam Palace per qualche giorno, spero non ti dispiaccia... poi prenderemo una casa nostra... che ne dici? non mi va di andare da sola...- lei mi abbracciò di nuovo -Grazie....- poi riprese a saltellare -Starò per dei giorni a vivere in una reggia... non ci credoooo conoscerò la famiglia realeeee!!!!- poi si fermò di botto -Hai detto che prenderemo una casa? quanto vuoi restare?- io sorrisi ancora, con lei era impossibile non farlo -Io pensavo ad una cosa come tre mesi... poi io forse continuerò gli studi in Inghilterra, tu sceglierai se restare o tornare a casa...- lei mi abbracciò ancora piangendo di gioia -Quando partiamo?- e io -Domani a quest'ora...- lei si fiondò al piano di sopra tirandomi per il braccio io feci in tempo a ringraziare i suoi genitori prima di sparire nella sua camera. Ricominciò a gridare e a saltare sul letto sotto il mio sguardo divertito; poi si fermò e mi venne ad abbracciare ancora -Grazie grazie grazie... forse... dovrei darti del voi o del lei? sei una principessa...- i suoi occhi scintillavano. Io scossi il capo -No, lo ho già detto a tua madre, dammi del tu... come hai sempre fatto... ci sono già troppe persone che mi danno del voi...- feci spallucce. Tornammo a parlare di quello che avremmo fatto una volta arrivate il giorno dopo a Londra -Io volevo andare a fare un giro prima di andare a casa... che ne dici? potremmo anche fare shopping, è da tanto che non faccio spese pazze con un'amica...- lei annuì -Grazie ancora Amanda... davvero... devo assolutamente preparare le valige, devi aiutarmi...- ci mettemmo subito all'opera e in un paio d'ore avemmo finito. Lasciammo fuori solo gli indumenti necessari il giorno seguente. -Vuoi restare qui a cena?- io scossi il capo -No, grazie... devo preparare anche io le valige... e poi devo chiamare mio fratello e dirgli che è deciso che vieni anche tu... comunque passo a prendervi domani verso le dieci? così pranziamo da qualche parte a Londra... mh?- lei mi abbracciò -Oggi sei molto abbracciosa...- risi e lei con me. Mi accompagnò alla porta di casa; io salutai la sua famiglia e me ne andai a piedi. Arrivai a casa qualche minuto dopo e quando aprii la porta mi accolse la governante -Signorina... dove siete stata tutto questo tempo... ci stavamo preoccupando...- io sorrisi -Non dovevate... sono stata da un'amica.... a proposito...- dissi mentre ci avviavamo al piano di sopra -Mi ha chiamato mio fratello Henry... domani parto, torno a casa per tre mesi... poi deciserò se è un trasferimento definitivo o se tornerò qui in Italia...- lei sorrise -E' una bella notizia, è da tanto che non tornate a Londra...vi mancherà tanto immagino...- io la abbracciai -Infatti, mi mancherai tanto Mary...- lei sorrise stringendomi a sua volta -Anche voi mi mancherete signorina... ma adesso non perdiamoci in chiacchiere... dobbiamo preparare le valige...e preparare la cena... forza forza...- risi andando nella mia camera. Mi guardai intorno e sorrisi c'erano molti ricordi in quella stanza, gli ultimi cinque anni erano stati molto importanti per la mia vita, come ogni adolescente dopotutto. C'erano stati dei momenti in cui avrei voluto essere a casa mia, con la mia famiglia. Certo, Mary e i domestici ormai erano diventati come una nuova famiglia per me; ma la nessun posto è bello come la propria casa no? Sedetti sul letto e mi guardai attorno sorridendo; chiusi gli occhi e tentai di riportare alla mente tutti i più piccoli dettagli dei cinque anni appena passati. Poi mi alzai e mi misi a preparare le valige; dalla porta entrò Melanie, una domestica che vededomi preparare da sola i bagagli accorse -Signorina posso farlo io...- le lasciai campo libero mentre sceglievo che vestiti portare -Che dici questo?- le indicai un vestitino a fiori, lei annuì -Se vi piace certo...- mi sorrise. Mi avvicinai e la aiutai senza permetterle di controbattere. Verso sera le valige erano pronte. Cenammo e andai a letto. Il giorno dopo mi alzai presto, mio fratello mi aveva detto che l'aereo sarebbe atterrato alle 10.00, proprio l'ora che avevo prefissato con la famigla di Ludovica, quindi mi preparai, erano le 8.30. Mi vestii e scesi a fare colazione e a salutare tutti. Poi salii in macchina e dissi all'autista la via della mia amica. Arrivammo in poco tempo. Aspettai le dieci meno dieci, poi suonai il campanello. Mi aprì la mamma che mi fece entrare dandomi il buongiorno.




Ecco il primo capitolo!!! :)
Spero che come inizio vi piaccia ;)
Fatemi sapere che cosa ne pensate
Baci Aly xx
  
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