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Autore: GgPoulain    05/01/2008    6 recensioni
“ Oggi non hai fumato per niente” Shikamaru inarcò un sopracciglio, mentre faceva un altro tiro. “ E questo che vuol dire? Solo perchè oggi non l’ ho fatto, non vuol dire che io abbia smesso”. Possibile che un semplice aggeggio nocivo come la sigaretta, fatta di filtro, carta, tabacco e sostanze varie la mettesse tanto in crisi? O era solo la sua presenza, che aveva deliberatamente ignorato per così tanto tempo?
[...] “ Shikamaru, perchè oggi tu e Choji vi siete invertiti i ruoli?” “ Mh... Non è che ce li siamo invertiti, ci andava di fare certe cose e basta. Perchè ti sconvolge tanto?” “ Ma tu sei il pigrone, e lui è il mangione!” “ Dove vuoi arrivare, Yamanaka?"
Nuova arrivata nel settore delle InoShika ^^
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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InoShika1
Una giornata (basta e avanza)


Passi decisi, camminata elegante, portamento fiero ed orgoglioso.
Anche quella mattina, una ragazza chiuse a chiave la porta del suo negozio, lasciando riposare nella totale oscurità le rose, le calendule e le portulache che tanto amava.
Anche quella mattina, Ino Yamanaka ripose le chiavi nella tasca sinistra della sua gonna viola, ed anche quella mattina si incamminò per incontrare i suoi compagni di team vicino al negozietto che faceva crêpes. Choji l' adorava tanto.

Anche quella mattina, presa da pensieri intimi e molto irritanti, si lasciò andare e dalla sua bocca fuoriuscì un sospiro. L’ ennesimo, in quei giorni.

Si apprestava a trascorrere un’ altra giornata in compagnia di un mangione di nome Choji e di un pigrone irrecuperabile chiamato Shikamaru.
Un’ altro giorno trascorso in bilico tra passato e speranza, fingendo a se stessa e agli altri che non avesse nessun diavolo per capello, nessuna preoccupazione.
Che tutto andasse bene.

Quella sarebbe stata una giornata come tutte le altre.

***

Ino aveva tanta voglia di smettere di camminare: avrebbe voluto che le sue gambe cedessero in un momento di debolezza; che qualcuno, guardandola in faccia -la sua triste faccia,avrebbe pensato che stesse male e l’ avrebbe riportata a casa.
Ma sentiva che se si fosse fermata anche per un secondo a rimirare i volti degli Hokage scolpiti nella roccia, o a sedersi su una panchina di un parco desolato e tranquillo, o a fermarsi a prendere qualcosa in un bar, sarebbe rimasta immobile per tutta la mattinata.
E tutti si sarebbero chiesti chi o che cosa avesse turbato la bella bionda di Konoha – chiamata Ino.
E Ino questo non poteva permetterselo.
Sentiva di avere l’ obbligo di recarsi a quell’ incontro, per i suoi compagni tanto normale, per lei così speciale.
Avrebbe continuato ad affermare che stesse bene.
Che tutto andava bene.

“Ino! Dove sei stata fino ad ora! Lo sai che ore sono?”
La ragazza levò gli occhi azzurro cielo sul negozietto che conosceva così bene, sapendo già che il suo sguardo avrebbe incontrato quelli dei suoi due compagni, e magari avrebbe potuto anche tradirla.
Ma quando quelle iridi limpide e cristalline si posarono sulle due figure appoggiate agli stipiti della porta d’ ingresso del locale, Ino Yamanaka, la ragazza decisa, dalla camminata elegante e dal portamento fiero ed orgoglioso, proprio la Ino di quella stessa mattina, scomparve.
Al suo posto era comparsa una giovane fanciulla immobile e confusa, ma, soprattutto, profondamente incredula.
A meno che Choji non avesse avuto all’ improvviso la buffa idea di farsi una coda alta e di tagliarsi i capelli tingendoseli di castano, a meno che Shikamaru non avesse perso la sua stupenda forma fisica e si fosse lasciato andare prendendo una bella manciata di chili in più, quelli che aveva davanti erano proprio Choji e Shikamaru.
Che, rispettivamente, fumavano e mangiavano.

“Ino? Che è quella faccia?”

Ino aveva davvero davanti Choji che fumava e Shikamaru che mangiava?
Non era possibile.
Doveva trattarsi di una pura e semplice allucinazione.

“ Che c’è? E’ come se ci vedessi la prima volta”

Sobbalzò sentendo quella voce.
E deglutì rumorosamente guardando il giovane Nara che prendeva la sua crepe piena di cioccolato e le dava un morso.

“ Se ti muovi possiamo incominciare ad avviarci”

Il tutto era assolutamente assurdo. Ino non avrebbe mai creduto di assistere ad una cosa del genere. In verità, non riusciva a comprendere neanche lei l’ importanza che dava a quel comportamento insolito, ma del tutto innocuo, dei suoi compagni.

Mentre si affiancava ai suoi due amici, pensò che, una volta tanto, Choji aveva preso il  ruolo di Shikamaru, mentre lui, proprio lui, si era messo nei panni di Choji.
E lei? Che se ne faceva lei di questo scambio di personalità? Con chi avrebbe potuto lei scambiare la sua persona?
E ad un tratto arrivò la folgorante comprensione che era già impegnata nel vestire i panni di una ragazza che non conosceva affatto.
Se stessa.

***

Verso le cinque di quel pomeriggio soleggiato e caldo, Ino si ritrovò a constatare che le previsioni fatte in mattinata si erano rivelate del tutto sbagliate.
Il team ChoInoShi non aveva fatto la solita passeggiata.
Non erano andati al solito ristorante.
Non avevano parlato nella loro solita maniera.
Shikamaru non era stato lo stesso.
Choji era andato via di pomeriggio presto.

Mentre nella testa della Yamanaka si susseguivano questi pensieri, la sera era scesa, e la luna faceva capolino dai monti della Foglia.
Nel parco regnava un grande silenzio: solo il frinire delle cicale attenuava di poco l’ assoluta immobilità che gravava l’ atmosfera.
Ino era stesa sull’ erba a contemplare le stelle; mentre era assorta nelle sue stupite riflessioni, accanto a lei si poggiò una figura, stiracchiandosi con flemma e sbadigliando rumorosamente.

“E’ stata una giornata stancante” disse Shikamaru, mentre si accendeva una sigaretta.
Ino lo fissò aspirare lentamente la nicotina dal filtro, mentre cenere bruciante cadeva ai loro piedi.
“ Hai ripreso a fumare”
“ Uh? Non ho mai smesso”
La Yamanaka ammutolì. Non capiva cosa le fosse preso. Solo dopo qualche minuto realizzò che, da circa una settimana, aveva evitato rapporti di qualsiasi genere con il giovane Nara.
“ Oggi non hai fumato per niente”
Shikamaru inarcò un sopracciglio, mentre faceva un altro tiro.
“ E questo che vuol dire? Solo perchè oggi non l’ ho fatto, non vuol dire che io abbia smesso”.
Possibile che un semplice aggeggio nocivo come la sigaretta, fatta di filtro, carta, tabacco e sostanze varie la mettesse tanto in crisi?
O era solo la sua presenza, che aveva deliberatamente ignorato per così tanto tempo?
“ Piuttosto, quella strana, oggi, sei stata proprio tu. Che ti è successo? Da un po’ a questa parte, intendo”.
Ora la Yamanaka poteva sentire i polmoni reclamare aria, il cuore battere come un tamburo, il sangue che pulsava freneticamente facendole ingrossare le vene delle tempie.
“ Shikamaru, perchè oggi tu e Choji vi siete invertiti i ruoli?”
“ Mh... Non è che ce li siamo invertiti, ci andava di fare certe cose e basta. Perchè ti sconvolge tanto?”
“ Ma tu sei il pigrone, e lui è il mangione!”
“ Dove vuoi arrivare, Yamanaka?”
Gli sguardi dei due giovani si incontrarono, e si può dire che in quel momento le guance di Ino non si tinsero di rosso nè per la calura estiva e nè per l’ imbarazzo di star facendo un discorso alquanto strano.
“ Ognuno può cambiare. Ognuno è quello che è nell’ istante in cui decide che gli piace. Anche per una giornata sola”

E ad un tratto Ino capì. Realizzò che la cosa più strana che era accaduta quel giorno era che lei aveva guardato il cielo più di Shikamaru.

“ Siamo sempre stati amici...”
“ E tu vuoi proprio questo?”
Gli occhi sottili ma tanto caldi di Shikamaru la guardarono attentamente, soffermandosi sul pezzo di cielo che i suoi occhi risplendevano nell’ oscurità.
“ Potrebbe andare tutto perduto...”
“ Questo non puoi saperlo”.
Ino si morse lentamente un labbro.
“ Hai detto... Anche per una giornata?”

Per una giornata, Ino avrebbe potuto lasciar correre che tutto quanto fosse diverso.
Per una giornata, si sarebbe potuta finalmente concedere di comprendere che lei amava Shikamaru Nara.
E, almeno per una giornata, avrebbe potuto baciarlo nel modo che più le piaceva.

“ Come hai fatto a scoprirlo, Nara?”
“ Yamanaka, ti conosco molto bene, non avresti potuto ingannarmi. Una giornata per capirti mi basta e avanza”.
“ Ah sì? Bene, vorrà quindi dire che metterò in continua prova il tuo Q.I 200. Vedremo allora se la cosa ti sarà sempre così facile.  
“ Mi correggo: una giornata basta e avanza per stancarsi pienamente di te. Mendekouse



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Eccomi qui, nuova arrivata nel settore delle InoShika ^^
Questa fic è nata per una mia folle idea, dopo aver preso freddo alla testa per circa un' ora ed aver corso di qua e di là per l' intera città fino alle undici di sera.
E' stato un sollievo, arrivando a casa, pensare: " Hei, perchè non scrivere una InoShika?"
Ma devo soprattutto ringraziare voi, ragazzi, per avermi invogliato a scrivere qualcosa del genere: il concorso dedicato a questa stupenda coppia mi ha letteralmente  spinto a scrivere questa fiction.
Per questo spero che vi sia piaciuta e che non sia un' emerita schifezza! Ino mi sembra un po' OOC, ma non ho voluto aggiungere questo tratto nelle note perchè mi sembrava abbastanza eccessivo ritenere tutta la storia OOC ^^.
E dopo aver pubblicato questo esperimento, vado a nanna sperando di leggere domani quanche bel commentino ^^ Mi raccomando, fatemi sapere!

Alla prossima, GgPoulain


  
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