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Autore: sheeransbeer    21/06/2013    14 recensioni
'Non puoi fare niente, sono così, il mio cuore è incartato.'
'Io posso fare qualunque cosa per te.'
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cadde a terra, proprio come un burattino a cui hanno tagliato i fili. Una macchia color rosso scuro iniziò ad allargarsi sotto di lui, mentre lo sguardo rivolto al cielo notturno si faceva sempre più vitreo. La mano che si era portato alla spalla destra stringeva con forza la maglia, mentre dalle labbra dischiuse uscivano dei lenti e leggeri gemiti di dolore.
Mi mossi subito per correre verso di lui, che non era tanto più lontano da me, ma Felix, più veloce, mi cinse la vita con un braccio, in modo da tenermi ferma davanti al suo corpo.
'Lo vedi Rox?' chiese, mentre con la mano che teneva ancora la pistola mi accarezzava i capelli biondi. 'Rox..' continuò a dire, con una voce viscida e melliflua.
Sentivo il suo fiato caldo accarezzarmi la nuca, ma non era piacevole. Dei brividi cominciarono a salirmi su per la schiena, facendo irrigidire ancora di più il mio corpo.
'Ecco.. se non fai cazzate magari ci torni viva a casa.' concluse Felix, lasciando un bacio nell'incavo del collo. Iniziò poi a tirarmi con sè verso la Range Rover, mentre il corpo di Harry restava lì sull'asfalto, scosso leggermente da dei brividi.
Iniziai a urlare. Mi divincolavo con tutta la forza che avevo, affondavo le unghie nella carne del braccio di Felix, ma lui non mollava la presa. Improvvisamente poi ricordai alcune lezioni di autodifesa fatte a scuola durante il secondo anno. 
Con forza pestai il piede di Felix con il mio, quel tanto da fargli allentare un po' la presa sulla mia vita, per permettermi così di girarmi e di tirargli un pugno dritto sul naso. Indietreggò di qualche passo, così ne approfittai per correre verso la macchina di Finn e prendere il cellulare. In fretta digitai il numero di Jane e altrettanto in fretta lei mi rispose.
'Rox?!' chiese lei allarmata, dall'altro lato del telefono.
'C'è Felix!' dissi, senza tante cerimonie, per poi riattaccare il telefono. Felix si era rimesso in piedi, mentre con la mano libera si massaggiava la faccia.
Con piacere notai di avergli rotto il naso. 'Brutta mossa, Kingsley.' disse lui, mentre si avvicinava.
'Felix, stanno arrivando Jane e Finn e probabilmente anche la polizia. Ti consiglio di rimanere dove sei.' dissi, allontanandomi dalla macchina.
'Mi bastano due secondi per darti una botta sulla testa e per caricarti sulla Range Rover. Ho tutto il tempo che voglio.' disse lui, facendosi sempre più vicino.
Presi di nuovo a correre, tornando vicino al corpo di Harry. Con uno scatto Felix arrivò dietro di me, afferrandomi per i capelli e buttandomi a terra.
'Harry, se sei ancora vivo, ora assisterai a uno spettacolino.' disse lui, che intanto si era posizionato sopra di me, con le gambe ai lati del mio bacino.
Harry fece un lamento più acuto, segno che aveva capito a cosa si riferiva Felix.
Iniziai a divincolarmi ancora di più sotto il suo peso, facendo irritare ancora di più Felix, che mi tirò uno schiaffo per farmi stare ferma. 'Ora farai ciò che ti dico, chiaro?' disse, bloccandomi le mani sopra la testa. Con un ghigno si avvicinò, iniziando a baciarmi e a mordermi il labbro inferiore. 
Sapeva di birra e di fumo. Con le labbra poi scese, iniziando a lasciare morsi e baci lungo il collo. Girai il volto verso Harry, trovandolo nella medesima posizione, intento a fissarci. Il suo sguardo era sempre più vuoto, come quello delle bambole di porcellana, mentre la pozza di sangue sotto di lui rifletteva la forma della luna. Scoppiai a piangere e a singhiozzare. Non per ciò che Felix mi stava facendo, ma per Harry. Morire e vedere come ultima cosa la scena della tua ragazza che viene stuprata. Come se avesse letto i miei pensieri, Harry chiuse gli occhi, in un'espressione di pura sofferenza.
Felix scese più in giù, iniziando a fare cerchi con la lingua lungo la scollatura della mia maglia. Ormai avevo smesso di sentire i brividi. Ero diventata un blocco di marmo, fermo e gelido sotto il peso di Felix.
In un secondo poi, il corpo del ragazzo biondo si accasciò, rimanendo sopra di me come un peso morto. Aprii di nuovo gli occhi per trovare Finn in piedi con un ombrello a fiori rosa e verdi in mano. 'Scusa il ritardo.' disse lui, aiutandomi a scgusciare da sotto a Felix. Finn gli strappò dalle mani la pistola, gettandola via, nell'oscurità del parcheggio, mentre Felix rimaneva a terra, svenuto per la botta alla testa.
'Carino l'ombrello.' dissi, mentre mi asciugavo le lacrime con il polso. 'Già. Jane aveva solo questo in macchina.' rispose lui, mentre rimaneva a fissare Felix.
Lo lasciai lì a fare la guardia e mi precipitai accanto a Jane, che si era seduta vicino a Harry mentre cercava di tamponargli la ferita. Felix lo aveva preso alla spalla destra, notai con un colpevole piacere.
'Jane, chiama l'ambulanza.' dissi, mentre con la mano accarezzavo il volto imperlato di sudore di Harry. Jane annuì, lasciandoci poi soli per avvicinarsi a Finn.
Felix si era svegliato. Ora era appoggiatò alla ruota della sua macchina, con Finn davanti che lo teneva sotto controllo.
La mia attenzione fu poi richiamata da un sibilo leggero. 
'Rox..' diceva Harry, in un lamento quasi impercettibile.
'Harry sono qui. Non temere, ora ti portiamo in ospedale. Starai meglio, vedrai.' dissi, stringendogli la mano.
Lui ricambiò la stretta, mentre con l'altra mano continuava a tenersi la spalla ferita.
'Rox.. ti amo.' disse, rivolgendomi un sorriso pieno di sofferenza.
'Ti amo anche io, Harry.' dissi, restituendogli il sorriso.
In quell'attimo mi era sembrato così vivo.. 
Poi chiuse gli occhi, lasciandomi la mano, e smettendo di respirare.


***


HARRY'S POV

Aprii gli occhi, notando subio il bianco anestesico delle pareti, e un viso sorridente nella mia visuale.
'Buongiorno dormiglione.' disse, la ragazza, che non riuscivo a mettere a fuoco. Vedevo tutto sfocato, come soperto da una leggera nebbiolina.
'..Rox?' chiesi, tirando a caso. Ma quella non era la voce di Rox. La sua era molto più calda e seducente.
'No Harold, sono tua sorella.' disse lei, pizziacandomi la guancia. Finalmente riuscii a visualizzare con chiarezza il suo volto. Era pallida, e delle occhiaie scure erano visibili sotto gli occhi, anche se aveva cercato di coprirle con il correttore.
'..Non chiamarmi così.' dissi, mettendomi a sedere con uno scatto. La testa prese a girare, scoprendo che avrei fatto meglio a rimanere sdraiato.
'Ei, vacci piano. Sei rimasto fuori-uso per due giorni.' disse Cassy, aiutandomi a mettermi comodo.
'Ho dormito due giorni?' chiesi stupito. 'Si, bella addormentata.' rispose lei, sedendosi su una poltrona accanto al letto.
Di istinto mi portai una mano alla spalla destra, scoprendola fasciata e dolorante.
'Tranquillo, il proiettile era uscito dalla spalla. Ti hanno solo ricucito.' disse lei, mentre si legava i capelli in una coda alta.
Cominciai a ricordare. 
Felix, la pistola.. Rox in lacrime.
Sembrava successo mille anni fa, ma il ricordo era ancora vivo nella mente.
'Dov'è Rox?' chiesi ansiosio.
L'unica cosa che poteva farmi stare bene, in quel momento, era la sua presenza nella stanza. Il suo profumo dolce, la sua voce delicata. Tutto di lei, era meglio di una medicina.
'L'ho mandata a casa. E' stata sempre qui, non ha mai chiuso occhio. Jane l'ha portata a casa sua. A proposito, avevi ragione. E' molto carina.' rispose Cassy, sorridendo.
'Già, non era certo questo il modo che mi ero immaginato per farvi conoscere.' dissi, ridendo.
'L'importante è che sei ancora qui per riderci sopra.' replicò lei, mettendosi più comoda sulla poltrona.
'..E Felix?' chiesi, con astio.
'La polizia l'ha portato via. Invece la madre di Rox è sparita.' rispose. 'Nel frattempo che ti operavano Jane e Finn mi hanno raccontato tutto sin dall'inizio.' aggiunse, tenendo incrociate le mani davanti al petto.
'Ah.. anche loro sono andati via?' chiesi. 
'No, loro sono andati a prendere un caffè.' rispose, alzandosi dalla poltrona.
'Dove vai?' chiesi, seguendo i suoi movimenti.
'Vado a chiamare il dottore. Non vorrai restare chiuso qui dentro ancora?' chiese retorica mentre varcava la porta.
Guardai fuori dalla finestra. Stranamente c'era il sole, coperto di tanto in tanto da qualche nuvola di passaggio.
Appoggiai di nuovo la testa sul cuscino chiudendo gli occhi. 
Era finita. Era veramente finita.


***


ROX'S POV

Appena Jane mi aveva accompagnato a casa, mi ero buttata sul divano, assaporando la morbidezza dei cuscini.
Negli ultimi giorni non avevo fatto altro che restare seduta sulla poltrona accanto al letto di Harry, tenendogli le mani fra le mie, sperando che da un momento all'altro si fosse svegliato. Finn ogni tanto prendeva il mio posto, permettendomi di andare a mangiare qualcosa al bar dell'ospedale. Cassy poi  mi convinse a tornare a casa per qualche ora per riposarmi. 
Non avrei mai voluto conoscerla in una situazione del genere, ma si era rivelata una ragazza fantastica. Mi aveva consolata ed era stata per me una spalla su cui piangere. Assomigliava moltissimo ad Harry e a sua madre. Avevano la stessa sfumatura di verde negli occhi.
Anche Mary era venuta in ospedale, ma non aveva detto molto; si era limitata ad abbracciarmi, ma potevo capirla. Cosa si dice in situazioni del genere? 'Non preoccuparti, non è colpa tua se hanno sparato a mio figlio.'?

I miei pensieri furono poi scossi dal suono del campanello.
Il cuore mi salì in gola per un attimo, poi mi rilassai, ricordando che Felix era stato messo in prigione.
Mi diressi lentamente verso l'ingresso, notando nello specchio che aveo un aspetto pressappoco orribile. I capelli erano in disordine, la pelle pallida su cui risaltavano le occhiaie nere e le labbra screpolate. Ma non mi importava. Dopo una notte del genere credo che nessuno ne sarebbe uscito in ordine.
Aprii la porta senza curarmene, trovandomi davanti Harry, bello come non mai.
'..Sei morto e sei diventato un angelo?' chiesi, guardandolo con stupore.
Lui rise alla mia domanda, facendosi poi in avanti per entrare.
'Ti sembro un angelo?' chiese, con la sua solita voce bassa, mentre chiudeva la porta. Mi prese poi una mano e la poggiò sul suo petto, permettendomi di sentire il calore della carne e il battere del suo cuore.
'Forse sei umano..' dissi, sorridendo leggermente. Mi avvicinai a lui, incorciando poi le mani dietro alla sua nuca. 'Sono contenta che tu sia vivo.' dissi, alzandomi in punta di piedi per non sentirmi tanto bassa.
'Sono indistruttibile, honey.' rispose, baciandomi delicatamente sulle labbra. 'Mi dispiace per quello che ti ha fatto Felix.' aggiunse poi, diventando più scuro in volto.
'Non pensiamoci più, ormai è acqua passata.' risposi, mettendo le mani sulle sue spalle.
A quel movimento Harry fece una smorfia di dolore. Avevo dimenticato della ferita. 'Scusa, mi dispiace.' dissi, sollevando subito le mani.
'Tranquilla.' rispose, alzandomi poi da terra. Incrociai i piedi dietro al suo bacino, mentre con lentezza si muoveva verso il soggiorno più luminoso dell'ingresso.
'..Volevo chiederti una cosa.' disse poi, muovendosi ancora, diretto verso il giardino.
'Chiedi.' dissi, mentre lasciavo dei baci nell'incavo del suo collo.
Arrivati di fuori in giardino lasciò le mie gambe, facendomi toccare di nuovo il terreno.
'..me lo sono immaginato, o tu mi hai detto che mi ami, l'altra sera?' chiese, arrossendo in volto.
Feci un sorriso imbarazzato, prendendogli poi la mano destra e incrociando le mie dita con le sue.
'No.. l'ho detto veramente.' dissi, guardandolo dritta nelle sue iridi verdi.
Harry fece uno dei suoi grandi sorrisi, contornati dalle splendide fossette. 'Puoi ridirlo?' chiese, avvicinandosi al mio volto.
Fece prima un'espressione di negazione, scuotendo teatralmente la testa, per poi baciarlo appassionatamente. 'Ti amo, Harry.' 
'Ti amo, Rox.' replicò lui, baciandomi di nuovo.
Il sole riscaldava la nostra pelle, e tutto intorno a noi sembrava che si fosse fermato, gustandosi il nostro momento. Era arrivato, finalmente. Il preciso istante in cui capisci di poter ricominciare a vivere senza alcuna preoccupazione, perchè la storia triste che ti sei lasciato alle spalle è conclusa. Ora, ci siamo solo io ed Harry.
Io, Harry e l'infinito.



THE END

 

                                                                       
                                                                

 


 

SPAZIO AUTRICE
E così, questa storia è finita. Lo so, non sono tanti capitoli, ma secondo me sono giusti.
Invece di fare 100 capitoli che magari diventava qualcosa peggio di Beautiful ho preferito fare qualcosa di corto, ma di sensato.
Non temete, non sarà la mia ultima storia, quindi se volete potrete seguire le mie prossime fanfiction.
Spero davvero che questa vi abbia emozionato tanto quanto me e mi pare di aver raggiunto un ottimo punto. 26 capitoli e ancora nessuna critica (:
Ora vi saluto, se volete parlare con me contattatemi su twitter, sono @sheeransbeer, oppure su tumblr, dove sono rinocyrus.
Alla prossima, vi voglio bene xx.

  
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