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Autore: sixtynine_    21/06/2013    0 recensioni
'Io sono il capo, qui. Zayn Malik, piacere.'
Afferrò la mia mano, stringendola più del dovuto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da quando avevo fatto la poco gradita conoscenza con Malik, erano passate due settimane, e sembravano tutti essersi dimenticati della mia esistenza.
Mi avevano lasciato in una camera da letto, completamente sola. Non avevo la minima idea di dove fossi, e seguivo lo scorrere del tempo solo grazie ai pasti che il ragazzo biondo mi portava.
Si chiamava Niall, e sembrava un angelo.
Chiaramente non lo era. Ne aveva le fattezze però, con quegli occhi azzurri e i capelli chiari.
Mi portava roba come pollo fritto di Mc Donald e cose del genere. Una volta avevo provato a socializzare.

-Tu non mangi?- gli avevo chiesto una sera.

Lui mi aveva mollato il vassoio in mano, con uno sguardo di scuse. –Non qui- aveva risposto, semplicemente.

Qui dove?

Ormai era l’unico pensiero fisso. Dove mi trovavo? E perché mi avevano rapita? E Kay, Justin, i miei genitori?
Troppe domande mi affollavano la mente, e nessuno mi rispondeva.

Perdipiù, si erano presi tutte le mie cose, anche il telefono, naturalmente. L’unica cosa che rendeva vivibile la mia esistenza.
Li odiavo.




Passò un’altra giornata. Cominciavo a stancarmi. Mi avrebbero tenuta lì fino alla mia morte? A che scopo?


Bussarono alla porta. Era Niall, col solito vassoio.

-Non ho fame- dissi secca, senza nemmeno staccare gli occhi dalla tv. Niall esitò un attimo, poi replicò: -d’accordo.- e uscì silenziosamente.

Alzai gli occhi al cielo, sistemando i cuscini per trovare una posizione più comoda. In realtà, il mio stomaco brontolava, ma nemmeno ci feci caso.

Toc,toc.

-Ti ho già detto che non ho fame!-gridai seccata, saltando giù dal letto. Afferrai la maniglia della porta, strattonando per aprirla. –Non voglio mangiare, che proble…

-Nessuno, dolcezza- mi interruppe Malik, entrando nella stanza. Restai bloccata sulla porta, stringendo disperatamente la maniglia. Non avevo la minima idea di come comportarmi e di cosa dire.

Malik evidentemente era di tutt’altra opinione, visto che analizzò la camera, guardò la tv accesa e poi si sedette sul letto. Mi squadrò da capo a piedi. –Che fai lì? Chiudi la porta.
Obbedii e lentamente lasciai la maniglia.

-Così tu stavi insieme a Justin- mi squadrò di nuovo, riempiendomi di disagio. –Sei la prima rossa con cui si mette.

-Sono tinta- replicai, passandomi una mano fra i capelli. –Prima ero mora. Ma tu come fai a sapere che sono la prima?

-So un sacco di cose, dolcezza- rispose lui, prendendo il telecomando. –Che stavi guardando?

-Nulla che ti possa interessare- ribattei acida –visto che nessuno si è ricordato di me in due settimane.

-Ma come? Ti ho mandato Niall, che ti aspettavi? Una festicciola per la fidanzata di Justin? Fammi il piacere- fece annoiato, cambiando canale.

-Fammelo tu, il piacere- dissi a quel punto. Cominciavo a seccarmi. –Fammi il piacere di riportarmi a casa, grazie.

Probabilmente avevo detto qualcosa di sbagliato, perché mi ritrovai il ragazzo a pochi centimetri da me, con l’espressione tutt’altro che contenta. –Non dirmi quello che devo fare, ragazzina- soffiò arrabbiato. Mi scostai, rabbrividendo. –Per favore, voglio tornare a casa.

Scoppiò a ridere, sghignazzando. –Scordatelo, dolcezza. Per un bel po’.- e con questo, uscì chiudendo la porta dietro di sé.


Mi lasciai cadere sul letto, piena di rabbia. Le lacrime cominciarono a bagnarmi le guance.

Presi la prima cosa che mi capitò sotto mano e la lanciai contro la tv. Il telecomando urtò violentemente lo schermo e cadde a terra.
Senza più riuscire a fermarmi, cominciai a buttare tutto a terra. Cuscini, coperte, qualunque cosa che ci fosse sulla scrivania. Compresa la televisione.

Quella fece un gran casino.

Lo schermo andò in mille pezzi, ci fu un tonfo fortissimo e i fili si ruppero. Balzai all’indietro, evitando i pezzi che schizzavano ovunque. La porta si spalancò all’improvviso dietro di me, facendo ricomparire la figura di Malik. –Che cazzo sta succedendo, ragazzina?- urlò fuori di sé.

Senza nemmeno riuscire a fermarmi, mi voltai di scatto, furente, la mano chiusa a pugno.

Malik indietreggiò di un passo, gli occhi spalancati e la mano premuta sullo zigomo. Di sicuro male non gli avevo fatto, era solo sconvolto.

Io intanto mi ero immobilizzata, mentre la crisi isterica mi passava velocemente così com’era arrivata. Le uniche tracce che lasciò furono le lacrime agli occhi e il fiatone.

Dietro Malik comparvero Niall e un altro ragazzo mai visto prima. –Zayn, è tutto appost…


-ANDATEVENE!- urlò lui di rimando, spaventando i due. Il ragazzo moro girò i tacchi subito e scomparve, seguito da Niall, che mi lanciò prima un’occhiata spaventata.

Ci fu un attimo di silenzio, prima che il moro mi prendessi per i polsi sbattendomi contro il muro e togliendomi il respiro. –Cosa cazzo credevi di fare, ragazzina?- mi urlò in faccia, stringendomi sempre di più i polsi.

-Niente!- piagnucolai, girando la testa e serrando gli occhi. –Non l’ho fatto apposta!
-Cosa cavolo vuol dire, che non l’hai fatto apposta?- mi ringhiò lui senza accennare a mollare la presa. –La vedi quella televisione? Sai quanto l’ho pagata?

-Non l’ho fatto apposta, io…- balbettai, divincolandomi poco convinta.

-Zayn!- la voce di Niall, fuori dalla porta, mi sollevò immensamente. –Zayn, lasciala stare- il biondo entrò con dei fogli in mano, agitandoli freneticamente. –Ha problemi a controllare la rabbia, Zayn. Ha delle crisi, non è colpa sua.


Malik mi lasciò andare senza smettere di fissarmi. Mi guardai i polsi rossi. –Scusa- borbottai, alzando lo sguardo su di lui. Sussultai quando vidi un graffio rosso che gli decorava la guancia dove l’avevo colpito. Abbassai gli occhi sulla mia mano destra, ricordandomi all’improvviso dell’anello che mi aveva regalato Justin.
-Ti ho graffiato- dissi, allungando le dita verso il suo viso. Malik si scostò di colpo, portandosi una mano sulla pelle. Tracciò distrattamente con l’indice la lunghezza del graffio, poi i suoi occhi si riempirono d’odio. Mi afferrò il braccio, trascinandomi fuori dalla camera. –Stanotte dormi nel corridoio. Se domani ti trovo sul letto, ti avviso…- non terminò la frase, ma riuscii a immaginarne il seguito. Annuii obbediente, lasciandomi cadere contro il muro e fissando il vuoto.

Sentii imprecare il moro mentre spariva nel corridoio scuro. Niall si accucciò davanti a me.

-Juno, devi controllarti- mormorò a bassa voce.

-Vattene via, Niall. Non sai niente di me.

-Si, hai ragione. So solo che ora il capo ce l’ha con te.

Lo fissai duramente. –E a te che te ne importa?

Lo vidi esitare qualche secondo. –Nulla- ribatté acidamente. Si alzò e senza pronunciare altre parole se ne andò.

Circondai le gambe con le braccia e continuai a fissare il muro bianco, con mille pensieri che mi frullavano in testa.









Buonsalve gentaglia v.v
Per prima cosssa, ringrazio i tre che hanno messo la storia tra le preferite e le due che hanno recensito jkhsfggl grazie grazie **
Le cose cominciano a complicarsi qui lol
Juno ha delle crisi di controllo della rabbia, quindi diciamo che durante queste crisi non è più Juno, diventa una pazza distruggi-tutto :o
Secondo voi perché Niall sembra preoccuparsi per lei? OuO
Zayn fa il cattivone intanto, ma non preoccupatevi che poi non rimarrà sempre così stronzo cc
Mi dite com’è il capitolo? Por favorrrr *occhi dolci*
Ora, scusate gli errori ma la mia voglia di rileggere è pari a -37645945 :D
Cià dolcezze, vi amo asjkhdfghs
  
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