Siamo solo noi
(e un budino al cioccolato)
E Bones lo sapeva, oh se lo
sapeva.
Insomma già Jim e i budini non
erano una buona combinazione.
Ma Jim e i budini di
notte.
Oh, se ne sarebbe pentito.
«Jim?»
Amaramente.
«Jim, tutto ok?»
E quello alzò lo sguardo per un
attimo, la presa quasi inesistente sul cucchiaino sporco.
«Len.»
Rettifica: non esiste unità di
misura abbastanza grande in cui infilare il suo sbaglio.
Dannazione, l'ultima volta che
l'avevano chiamato Len una gentile mano smaltata gli aveva ficcato le unghie
nel braccio e un documento di divorzio davanti agli occhi.
Quindi perché –perché,
misericordia divina- il buon dottore aveva fatto quella domanda?
«Uh, ciao, io... stavo... uh.»
Bones sospirò internamente e si
sedette di fronte al budinaro attualmente balbuziente, nonché occasionalmente
capitano dell'Enterprise.
«Che ci fai di notte, in infermeria, a mangiare budini, Jim?»
Chiese piano, dolce, come si fa
con i bambini.
Ma proprio come i bambini, il
suo amico non disse niente, strinse solo le labbra e pasticciò distrattamente
il contenuto del barattolo che teneva in mano.
«C'entra Spock?»
Il cucchiaino fu immediatamente
abbandonato in un sommesso tintinnio che, per un attimo, distrasse Bones dai
grandi, enormi –no, sul serio, che diavolo!- gigantici fanali azzurri di
Jim che lo illuminarono come il peggior Bambi della storia dell'umanità.
Leonard McCoy, sei fottuto.
E, no, sul serio, se Dio
esisteva e c'entrava in tutto quello aveva un senso dell'umorismo davvero
perverso –mi scusi il francesismo, Altissimo, ma che cazzo!
Cioè, si poteva essere più
sfigati? Scegliersi come migliore amico un umano budinaro in para perché è
stato messo nella friend zone da un vulcaniano. Un vulcaniano!
E il bello è che il budinaro
manco se n'era accorto di volere qualcosa di più, no, andava avanti a blaterare
da ore di come Uhura –UHURA- non capisse Spock.
«Insomma, Bones, pensaci. Ti
ricordi quando tre giorni fa il teletrasporto è andato a puttane e» cucchiaiata
«e—» deglutizione «— io mi sono sdoppiato stile Dr. Jekyll e Mr. Hyde?
Ecco, lì Spock è stato il primo a capire che io ero entrambi, entrambi. Sia
il buono, sia il cattivo, e che non sarei mai stato me stesso senza quel
pezzo di male, che era il mio mescolarmi a rendermi Jim ed—ed—» raschiamento
del barattolo «non ha giudicato. Neanche per un secondo, capendo anche come
quella parte mi repellesse, ma spiegandomi che andava bene
così. Così.»
Il contenitore vuoto,
leggero tra le dita, la testa bassa.
McCoy teneva su il capo a
malapena.
Erano le quattro di mattina e
sì, ricordava quel diavolo di sdoppiamento –aveva perso 10 anni di
vita alla prospettiva della possibile morte di Jim alla
ricongiunzione- sì, ricordava le parole dell'elfo troppo cresciuto, sì,
ricordava la faccia di Jim, il suo sguardo.
Così diverso da quello che aveva
adesso, un po' perso, un po' tiepido.
Ma il dottore non parlò –sbadigliò,
ok- ma non parlò, anche perché sapeva che tra tre, due—
«Oppure come quando...»
Appunto.
Si riparte.
Altro ritaglio di memoria, altro
budino, altro colesterolo –d'uh, scusate, deformazione personale.
«... e quindi, cioè, ti rendi
conto lei –lei che era la fidanzata del Dr. Roger Korby- ascoltando
la voce di lui dall'interfono risponde a Spock, che le aveva
domandato se fosse sicura dell'identità dell'uomo, "È mai stato
innamorato, Signor Spock?" ovviamente lui tace e lei sorride dicendo
"Sì, ne sono sicura, è Roger". E invece si sbagliava, si sbagliava di
brutto. Mentre invece quando... quando quel coso, quell'androide, come si
chiamava, Bones? Ah, non importa. Stavo dicendo: quando l'androide ha usato la
mia voce per contattare l'Enterprise, dopo una sola frase Spock cosa chiede,
cosa? "Capitano, sta bene? Ha la voce stanca..." AH! Capito, Bones?»
cucchiaiata più veloce deglutizione «Voce stanca, stanca.»
Jim s'interruppe per un attimo,
soffiando soddisfatto dal naso per poi godersi lo sciogliersi lento del
cioccolato giù per la gola, bruciante (ma giusto perché era il sesto barattolo,
nulla di particolare).
«E... e basta. Ecco tutto.»
Qualcuno canti l'Alleluia: Jim
Kirk aveva detto tutto.
«Quindi non capisco perché
Uhura...»
O quasi.
Leonard non lasciò cadere la
testa sul tavolo, solo perché dopo non avrebbe più avuto la forza di tirarla
su.
Divina misericordia, erano quasi
le sei del mattino e stava per iniziare il turno alpha, il suo turno.
«Cioè, perché Uhura dice quelle
cose? Perché dice che Spock non è presente, che non è interessato? Non è vero,
non è assolutamente vero. Io so che lei non ha colpa, che lei... che lei lo ama
davvero.»
Bam. Di nuovo Jim alzò lo sguardo e accecò
Bambi-Bones.
E Bones odiava sentirsi un
piccolo cerbiatto fanalato.
«Non pensare che io non lo
sappia o che incolpi lei di qualcosa. Solo che... che lei pensa di cambiarlo,
che col tempo lui si adatterà, che diventerà più umano, e questo non è giusto.
Spock va bene così com'è. Lui... lui è umano a modo suo, si preoccupa a
modo suo. Insomma, cos'è 'sta storia che lo sente distante nell'ultimo periodo?
Lui c'è sempre, c'è sempre stato, solo a modo suo.»
E a quel punto Leonard vorrebbe
avere la forza di sorridere. Sorridere e dirgli Per te, Jim. C'è sempre stato per te.
Perché era così, perché il buon
dottore lo notava ogni singola, dannatissima volta che quei due coglioni per
caso finiti dentro una divisa della flotta astrale si guardavano viso a viso.
Così, senza apparente motivo.
Si guardavano e basta, perché
loro non avevano un motivo.
Ed accadeva sempre, accadeva
sempre in quel millisecondo di troppo –troppo piccolo per essere necessario,
troppo grande per non essere agognato.
In quel infinitesimo di
spazio-tempo Vulcano e la Terra diventavano gli unici pianeti dell'intera
galassia.
Siamo solo noi, parevano dire.
Siamo solo noi.
Bones gemette internamente.
Ora era lui ad aver bisogno di
un budino al cioccolato.
***Angolino del cambia-colore***
E se dal nome non avevate
intuito quanto stupida fosse questa cosa io non so.
Sul serio, perdonatemi, è colpa
di Star Trek che tira fuori tutto il mio umorismo che, come avrete constatato,
è veramente... uhm, strambo, personale, inutile? xD
Comunque, ovviamente questi sono
i personaggi del reboot, manco a sognare Kirk Prime avrebbe parlato così (anche
se ce lo vedo a mangiare budini, forse però alla vaniglia...).
E Bones è il buon dottore non
per nulla, LOL povero ciccio, sei stato rimpiazzato da Uhura nel film per le
quote rosa (cit remsvg). Quindi sì, oltre che essere una stupidata, questo è
anche un elogio a McCoy, che è sempre stato uno dei personaggi più fantastici
di TOS.
Ora, vaneggiamenti random a
parte, penso di dovervi qualche noticina, giusto perché sono, come ogni
trekkie, puntigliosa su questo universo.
1) La storia è ambientata in un
futuro non specificato dopo la fine di Into Darkness, diciamo che l'Enterprise
ha già intrapreso da un po' la sua missione quinquennale, perfettamente in
parallelo con il TOS originale, essendo un AU.
2) Non penso che Jim reboot sia
uno di quelli che spesso si lascia andare a sfoghi, non lo penso minimamente,
però quando lo fa, penso che lo faccia così, spontaneo, diretto, dicendo ogni
singola cosa che gli passa per la testa (****SPOILERRRRRR***** "Gli
strapperei quella frangetta!"*****FINE SPOILER*********)
3) La storia dello sdoppiamento
causato da un malfunzionamento del teletrasporto non è assolutamente roba mia,
ma è una puntata della prima serie di TOS, The Enemy Within (non chiedetemi il
titolo in italiano xD)
4) La storia degli androidi e
della "voce stanca" ovviamente è sempre TOS prima serie ed è la
puntata Gli Androidi del Dr. Korby, se non sbaglio il titolo in italiano. Shipping
since 1967. Se volete vedervi la scena here you are ed è pure in
italiano http://www.youtube.com/watch?v=FuI6hAQduRs
5) Il fattore Uhura. Ci tengo a
sottolineare che io non odio Uhura, anzi tutto il contrario, in TOS era una
superfiga, una volta urla anche in faccia a Kirk (LOL, grande donna!) quindi
non pensate male, a me piace molto il suo personaggio... forse un po' meno nel
film di Abrams perché è praticamente inutile e non fa niente se non essere la
fidanzata di Spock (in Into Darkness però migliora, ovvia). Ora, la stessa cosa
vale per Kirk reboot, lui non la odia, né ne è geloso, solo non la capisce e
gli dà fastidio che lei cerchi di cambiare Spock. Ora qui, sorry but not sorry,
sale la mia teoria sulle Spirk, perché loro sono meravigliosi insieme, perché
Kirk è uno dei pochi che capiscono veramente la dualità di Spock, ibrido,
figlio di due mondi, e che non cercano di farlo diventare umano, no. Kirk
apprezza Spock perché è vulcaniano, gli piace la sua logica, ma gli piace
ancora di più perché lui non è un normale vulcaniano, perché Spock nella sua
equazione ha una variabile che nessun altro ha: la terrestrità. Ed è per il
fatto che Spock è troppo vulcaniano per i terrestri e troppo terrestre per i
vulcaniani, ma è perfettamente Spock
per Kirk. La cosa ancora più bella è che Kirk accetta la doppia natura di
Spock, ancora prima che il diretto interessato lo faccia e.... d'uh, sto
divagando. Scusate. Li amo troppo. Son belli loro.
6) "Siamo solo noi"
non è la canzone di Vasco Rossi, o almeno non per me. Siamo solo noi è il
titolo di un meraviglioso spettacolo teatrale che ho visto quest'anno e che non
potevo fare a meno di citare. Mentre il budino... no, il budino non ha storia,
è uscito dal nulla xD
La finisco qui e tremolante ringrazio chiunque sia arrivato qui in fondo, fa sempre un po’ strizza ad entrare in un nuovo fandom, soprattutto se glorioso e amato come questo (anche se non è la prima volta che scrivo di Kirk e Spock, solo che in passato ho lasciato che altri personaggi ne parlassero, tipo Dean Winchester. Sì, quello di Supernatural, è un fan di Star Trek, gran bravo ragazzo. D’uh. Sto divagando di nuovo, è un mio problema, scusate).