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Autore: nabhe    22/06/2013    14 recensioni
Una videocassetta, con dentro la morte di una bambina, potrà veramente cambiare la vita di quei ragazzi?
«Sette giorni, sette giorni per fuggire dalla morte, dopodiché morirai, il tuo destino è già segnato, come quello di tuo nipote, e delle tue fottute amiche…non sfidare la morte.»
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Dallas, calmati cazzo!» Esclamò Louis sbuffando. 
«Scusa, scusa hai ragione, respira Dallas, respira forza» Mi ripetevo,  ma più lo facevo e più diventavo nervosa, dovevo assolutamente trovarmi un hobby. Guardai la stanza attorno a me, ma non trovai nulla d’interessante, poi posai lo sguardo su Louis, il quale cercava di rintracciare Zayn, senza ottimi risultati.
Louis alla fin dei conti era un bel ragazzo, certo era inquietante con tutti quei tatuaggi che aveva sulle braccia e sul collo, ma quel suo lato da ‘cattivo ragazzo’ mi piaceva molto. Mi soffermai a guardare le sue labbra, sottili e rosee, aveva un piercing, anzi due, un altro ce l’aveva all’orecchio. I suoi occhi sprizzavano allegria da tutti le parti, erano di un azzurro vivo, un azzurro oceano, ed erano ricalcati da una leggerissima matita nera, quasi non si vedeva. I capelli non sapevo come descriverli, ogni giorno cambiava pettinatura, una volta li portava raccolti in una cresta, un altra volta abbassati, e così via. Louis Tomlinson era un punk, ma lui si ostinava a dire il contrario, chissà perché. Era un ragazzo sempre allegro, erano rare le volte che lo si vedeva triste, le sue labbra erano piegate sempre in un sorriso, e ciò che amavo di più di quel ragazzo, era la sua voce. Aveva una voce sottile, per niente stridula, somigliava un po’ alla mia, per questo l’amavo. Ma Louis sapeva essere anche arrogante, presuntuoso e cattivo, ed era un lato che odiavo.
«Cazzo Zayn rispondi!» Sbottò il ragazzo, sferrando un pugno nel muro, poi si accasciò a terra portandosi le mani nei capelli.
«Chi era quella che doveva calmarsi?» Lui rise un po’ sollevato, e quando sentimmo il cellulare squillare balzammo in piedi, come delle molle, in uno scatto felino.
«Pronto? Cazzo Zayn il cellulare a che cazzo ti serve? Fanculo. Senti devi correre immediatamente a casa. Tu vieni e basta. Okay ciao.» Sospirò, rimettendo a posto il cellulare e regalandomi un sorriso, il quale ricambiai. 
«Credi che ci ucciderà?» Gli chiesi tornando seria, lui non rispose, forse stava riflettendo o semplicemente non voleva rispondere. Si limitò a guardarmi, mi penetrò con lo sguardo, ed era come se volesse leggere i miei pensieri, le miei paure, tutto.
«E’ probabile.» Finalmente rispose, e io annuii per niente tranquilla, ma non lo diedi a vedere, nascosi il tutto con un sorrisetto furbo. 
«Ti sei fatto male?» Gli chiesi indicando i suoi mille tatuaggi che gli decoravano le braccia, lui alzò le spalle e annuì.
«Un poco…» Aggiunse. Capii che non ne voleva parlare, almeno non con me. Così la stanza tornò nel silenzio più totale, si sentivano solo i nostri respiri. 
«Dio, che situazione di merda!» Louis decise di rompere il silenzio, con la sua esclamazione che mi fece rattristire. Era colpa mia se adesso era coinvolto in questa storia, non mi conosceva nemmeno eppure aveva accettato di aiutarmi, anzi aiutarci, in ballo c’erano anche le vite di Summer, Pixie e mio nipote Zakai. 
«Mi dispiace, non avrei dovuto coinvolgervi…» Louis sospirò e serrò le labbra, sembrava che volesse trattenersi,  ma alla fine sputò fuori tutto.
«Si infatti, non avresti dovuto, anche perché noi non abbiamo mai avuto a che fare con te, e le tue stupide amiche, e non pensare che se vi aiutiamo lo facciamo per le vostre belle facce, no no, lo facciamo solo per quel bambino, che non merita di morire a soli sette anni, e devi ringraziare Zayn per tutto questo che stiamo facendo!» 
Avevo capito che era arrabbiato con noi, ma perché tutto questo rancore? Le mie amiche non c’entravano nulla, perché metterle in mezzo allora? E non c’era bisogno che un ragazzo che nemmeno conoscevo mi venisse a dire quello che avrei dovuto fare o non. 
«Scusa» Mi limitai a dire. Avrei voluto dirgli tantissime cose in effetti, ma non parlai, non dissi niente, non mi sembrava il caso e poi Zayn aveva appena fatto il suo ingresso con in braccio Zakai, che appena mi vide fece un salto molto atletico e venne ad abbracciarmi.
«Amore!» Esclamai baciandogli la testa, e il bambino mi accarezzò le guance per poi pizzicarle, come faceva sempre. Era una specie di tic, che amavo tanto. 
«Fia, fiamo andafi al parfo, f’erano tantiffimi bambini! Io però fono rimafto con Zayn» Mi spiegò tutto eccitato, e poi indicò Zayn che sorrise guardando il bambino. 
«La prossima volta ti porto a giocare a calcio, facciamo uno contro due, ci stai?» Gli proposi, e lui annuì con veemenza, abbracciandomi. 
«Ferò fu ftai da fola…Louif perché non fieni anche fu?» Chiese il bambino, guardando il ragazzo che mi aveva appena urlato contro quelle cattiverie, e correndo a prendergli la mano. Louis rise, e poi scosse la testa.
«Mi dispiace, non so giocare a calcio» 
«Certo, non sai giocare...Smettila di dire cazzate Louis, sei più forte di Messi e Ronaldo messi insieme» Sbottò Zayn con fare divertito, e Louis sbuffò lanciandogli addosso il dinosauro di Zakai, che aveva appoggiato sulla tavola appena arrivato.
«Forse un giorno» Rispose alla fine, lasciando mio nipote in sospeso. Ma quest’ultimo si limitò ad alzare le spalle e andò nel soggiorno per giocare tranquillamente, senza che nessuno lo potesse disturbare. Proprio come facevo io.
«Allora cos’è successo?» Mi chiese Zayn, sedendosi difronte a me con aria confusa. Louis si appoggiò alla mia sedia, e guardò il suo amico, un’occhiata di chi la sapeva lunga. 
«Mi stavo facendo una doccia, all’improvviso i miei capelli iniziavano a cadere, e ho visto un’ombra che passava accanto alla tenda. Quando sono uscita dalla doccia, i miei vestiti erano a terra, e sullo specchio c’era, anzi c’è scritto ancora, ‘ti ho trovata’» Finii facendo il segno delle virgolette, e vidi Zayn irrigidirsi, poi guardò di nuovo Louis e infine me.
«Di solito lei si firma così, e il suo modo di spaventare la gente Dallas…» Una cosa non capivo. «Posso sapere tu come fai a sapere tutte queste cose?» Finalmente espressi la mia domanda, che da tempo tenevo rinchiusa dentro di me, e vidi Louis sedersi sul tavolo, mentre Zayn si alzava.
«E’ una lunga storia…» Farfugliò guardando fuori dalla finestra. 
«Io ho tempo» Lo sentì sbuffare, e vidi con la coda dell’occhio Louis alzare gli occhi al cielo. 
«E’ capitato anche a due miei amici, Liam e Niall, circa sette anni fa. A quel tempo io avevo solo diciannove anni, abitavo insieme a Louis, Liam e Niall, un giorno mentre io e lui non c’eravamo quei due noleggiarono una videocassetta. La stessa che avete visto voi quattro. Da quel giorno nessuno chiuse più occhio. Quella fottuta bambina continuava a combinare casini su casini, forse è per questo che odio così tanto i bambini, ma resta il fatto che lei non voleva farci del male seriamente. Non approfondimmo mai le ricerche, Liam e Niall scapparono, ora si trovano in America, lontano da tutto e tutti, ma vivono lo stesso nella paura di essere uccisi. Non sono più quei due ragazzi spensierati, che se ne fregavano di tutti, ora non più. Tutto per colpa di quella bambina, e della sua fottuta videocassetta» Sbottò Zayn, dando un calcio alla sedia dove se ne stava seduto poco fa, quest’ultima cadde a terra con un tonfo secco, che mi fece sobbalzare e a far ridere Louis, il quale non aveva parlato per tutto il racconto.
«Ed Harry? Lui come l’avete conosciuto?» Chiesi.
«Facile. A quei tempi per la troppa paura iniziammo a prendere lezioni di autodifesa, Harry faceva boxing, lui allenava veramente. Era un ragazzo abbastanza violento. Aveva una forza incredibile, capace di distruggere anche un Nokia – risi per il paragone che fece Louis- Fu amore a prima vista, anche se Zayn lo odiava, diceva che si dava troppe arie, questo era vero anche adesso se le da ma di meno, tranquilla. Gli raccontammo tutta la situazione e lui si propose per difenderci e darci anche una mano, non servì molto, quella bambina a me e Zayn non osava toccarci, le sue vittime erano Liam e Niall i quali non uscirono proprio illesi dalla ‘battaglia’» Mi raccontò Louis, che intanto prese un sorso d’acqua che gli aveva porto Zayn, lo ringraziò e poi mi guardò, aspettandosi una mia reazione, la quale non arrivò. Non sapevo che dire, ad essere sincera.
«Quindi…siete sicuri che a te, a Zayn e ad Harry non vi torcerà nemmeno un capello?» Dopo vari secondi di puro silenzio, finalmente parlai.
«Questo non lo sappiamo per certo. Ma fino a quando stai qui insieme a noi, sei in buone mani» Intervenne Zayn, toccandosi con la mano destra il bicipite sinistro. La manica della maglia si alzò, e intravidi dei tatuaggi per tutto il braccio, sorrisi perché dovevo aspettarmelo. 
«Ho deciso di partire» Gli confessai, e i due strabuzzarono gli occhi increduli. 
«P-per dove?» Balbettò Zayn confuso.
«Wolverhampton» Risposi secca, alzandomi dalla sedia e recandomi in soggiorno, con i due ragazzi alle costole.
«Non puoi partire Dallas, è pericoloso!» Esclamò Louis.
«Non eri tu quello a cui non fregava un cazzo di me? Tue testuali parole, eh» Zayn lanciò un’occhiata confusa a Louis il quale sbuffò, mimando un ‘dopo’.
«Posso sapere almeno perché ci vuoi andare? Ti accompagno io» 
«No! Ci devo andare da sola Zayn, è una cosa personale…scusa» Il moro si portò una mano fra i capelli, e poi si bagnò le labbra.
«E’ pericoloso, non pensare che ti lasci fare un viaggio di ben tre ore da sola, scordatelo proprio! Che vuoi o no io ti farò compagnia» 
 
 

Pixie.
 
«Smettetela voi due!» Esclamai esausta. Harry e Summer non facevano altro che litigare, da una buona mezz’ora. 
Odiavo il traffico, odiavo le macchine e i viaggi in macchina. Odiavo le macchine punto. Da piccola i miei genitori ed io facemmo un’incidente, mio fratello più piccolo morì, mentre io riportai gravi ferite al cranio. Mio padre e mia madre andarono in coma, si svegliarono solo dopo due mesi, ma mia madre ben presto perse la memoria. Un anno. Un anno che ci guardava in faccia, senza riconoscerci. Un anno di pura agonia, dolore e continue lotte per andare avanti, senza una madre. Certo era presente, ma non collaborava, si rifiutava di fare tutto, anche di lavarsi! 
«Odio gli uomini, sono così stupidi!» Esclamò a sua volta Summer, lanciando un’occhiata ad Harry, il quale rise.
«Ecco perché sei così cogliona, ora capisco. Dovevo immaginarlo che sotto a quei maglioni larghi, si nascondeva un uomo» La mia amica gli sferrò un pugno abbastanza forte da farlo sbandare, e io andai a finire con la testa in faccia al sediolino. Gemetti per il dolore e iniziai a sentirmi male.
«Cos’ha?» Chiese Harry allarmato, vedendomi pallida e sentendo i miei lamenti.
«Mal d’auto, ti conviene accostare riccio, se non vuoi i sediolini ritappezzati di puro e splendido vomito» Harry face una faccia disgustata, e subito accostò facendomi scendere. Notai che in celo c’era uno stupendo arcobaleno, e sorrisi, appoggiandomi all’auto e sospirai.
Ero sempre stata un’amante dell’arcobaleno, da piccola lo inseguivo con la bici e alcune volte avevo rischiato anche di cadere nella vallata. I suoi sette colori mettevano allegria, ma proprio non capivo perché quei colori, e perché proprio sette. 
Sobbalzai e subito corsi da Summer ed Harry che si trovavano al bar non molto lontano, li chiamai e loro si voltarono.
«Ho scoperto un’altra cosa!»
«Cosa?»
«Sette sono i colori dell’arcobaleno, le note musicali, i chakra e le meraviglie del mondo!»




HOOOOOOLA!
ehm, scusate il ritardo. Sono stata impegnata con l'esame, ma adesso che è finito tutto, tornerò ad essere precisa. E' andato tutto bene, non mi hanno chiesto niente di particolare, ed io pensavo che fosse più complicato, ahimè, che sciocca. 
Allora, spero che questo capitolo vi piaccia, se ci sono errori ditemelo, così io correggo. Avete visto? Mi avevate tanto chiesto come facevano quei tre a sapere di Luxith, e adesso lo sapete. Presto entreranno in scena anche Liam e Niall, tranquille. Anyway, ringrazio tutte quelle ragazze che hanno recensito allo scorso capitolo, siete fantastiche, e scusatemi se non vi ho risposto, ma sono entrata oggi su Efp. Ci tenevo a ringraziare anche a coloro che hanno messo la storia nelle ricordate, seguite e nelle preferite, grazie grazie grazie grazie. Se tutto va bene, il prossimo capitolo lo posterò giovedì, e poi quando avrò tempo metterò anche il trailer di questa ff. Okay, adesso vado, non voglio disturbarvi più di tanto, un bacio dolcezze <3

 
Twitter: @maliksanna
   
 
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