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Autore: MELINDA_1820    22/06/2013    3 recensioni
La vita di Hermione Granger cambia in una sola notte. Tutti i progetti e i sogni per il futuro sono andati in fumo, ma questo nuovo avvenire porterà anche delle piacevoli sorprese alla Grifondoro per eccellenza...
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Ciao a tutti! Scusate per il ritardo ma, per scrivere questo capitolo ho fatto davvero una sudataccia! Mi sono impegnata molto e ho cercato di seguire i consigli di Dubhe01 e questo è il risultato; come sempre vi ricordo che leggere un vostro commentino mi farebbe sempre piacere! ;) 

Grazie a tutti! 

Mel

Dietro la maschera

                                                                                
Nelle settimane successive cercai di contattarlo in ogni modo: messaggi via patronus, gufi, arrivai persino a contattare Blaise Zabini e Theodore Nott, gli storici amici di Malfoy.

 Nessuna informazione su di lui.
L’ultima possibilità era quella di fare visita all’antico e tetro Manor.
 
 



Ritrovarmi davanti alla villa in cui ero stata torturata durante la guerra non fu facile ma, dopo anni, si respirava un’aria diversa.
Il giardino era molto più florido dell’ultima volta: fontane spumeggianti circondate da piccoli cespugli di rose bianche facevano bella mostra in vari punti del parco, grossi salici arricchivano con le proprie chiome il già più che verdeggiante prato e bianchi pavoni sfilavano e mettevano in bella mostra il loro perfetto piumaggio.
L’atmosfera tetra e triste che contraddistingueva Villa Malfoy durante la guerra sembrava essere sparita e io speravo fermamente che anche le idee dei suoi abitanti fossero mutate.

Seguii il sentiero di fine ghiaia bianca ma, quando mi trovai davanti all’imponente portone, esitai a bussare.
Cosa mi aspettavo di trovare li? Pensavo davvero di trovare Draco felice e contento quando i suoi migliori amici non sapevano che fine avesse fatto? E cosa gli avrei detto, nel caso?
Timorosa sollevai l’imponente battente e lo battei forte due volte.
Un vecchio elfo, che indossava una semplice ma elegante e dignitosa camiciola,si presento all’uscio e guardandomi con i suoi grossi e acquosi occhi mi disse: “ Chi è lei? Cosa volere da mia padrona?”
“Sono Hermione Granger. Non c’è il signor Malfoy?”
“Padron Lucius non vive più  qui.”

“E Draco?” “Io non sapere niente del padroncino.”
“Allora potrei parlare con Lady Malfoy?” tanto valeva tentare il tutto per tutto. Già avevo immaginato di non trovare Draco ma, magari, Narcissa mi sapeva dire qualcosa di più su suo figlio.
L’elfo tornò qualche attimo dopo e, lanciandomi uno sguardo di disprezzo, mi fece cenno di seguirlo.
Ci incamminammo lungo un corridoio, evidentemente tinteggiato di recente di un pallido azzurro cielo, dove facevano bella mostra di se dei grandi quadri di eccellenti pittori babbani; splendidi quadri di Monet e Picasso, pezzi unici di valore inestimabile.
Al termine del corridoio mi ritrovo in un salotto di classe arredato con mobili dalle tinte chiare e  ben illuminato da una grossa porta finestra che da sul giardino.
Li, elegantemente seduta su un divano di pelle bianca, c’è Narcissa Malfoy, leggermente invecchiata e dimagrita dall’ultima volta che l’ho vista durante un processo di Lucius, ma sempre bellissima.
Indossa una lunga veste di raso verde scuro con un fascia argentata in vita, delle stupende scarpe grigie impreziosite da pietruzze verdi e ha i capelli, ancora biondi, raccolti in una crocchia morbida. E’ di una bellezza ed eleganza unica.
“Signorina Granger, benvenuta nella mia casa. Qual buon vento la porta qui?” Appena mi ha visto si è alzata e si è avvicinata alla porta dove sono ancora ferma accompagnando i suoi passi con un sorriso solare e spontaneo; un sorriso che non mi sarei mai aspettata da una Malfoy. In questo momento capisco di non aver mai davvero conosciuto né questa donna né Draco; abbandonerò tutti i pregiudizi e cercherò di conoscerli momento dopo momento.
“Piacere di rivederla Signora Malfoy. Posso accomodarmi? E’ una storia piuttosto lunga.”
“Ma certo, signorina. Spero non sia niente di grave; mi sto ancora riprendendo da anni e anni di brutte notizie! Portamene qualcuna buona tu, ragazza!” esclama facendomi l’occhiolino.
“Posso offrirti del te? Oh, scusami se ti ho dato del tu, ma mi sento molto più a mio agio.”
“Non c’è nessun problema! E si, gradirei una tazza di te con il latte.”
“Devo ammettere che lei non è davvero come la immaginavo!”
“ E come mi immaginavi Hermione? Come una vecchia e rigida signorotta retrograda e attaccata alle tradizioni? Ahahaha! Devo ammettere che tutte le prove erano contro di me… ma infondo sono una Black, vivo di passioni, non scordartelo!”
“Sono piacevolmente sorpresa” sorrido e la ringrazio per il te che mi sta versando personalmente.
“Bhe, però adesso passiamo alle questioni serie… di cosa volevi parlarmi?”
“Come dicevo prima è una storia piuttosto lunga…”
“…e così sono settimane intere che cerco suo figlio in ogni luogo del mondo magico, ho chiesto a ogni suo amico, ma niente.” Raccontando la mia storia ho omesso il “piccolissimo” dettaglio della gravidanza, sto aspettando il momento migliore per sganciare la “bomba”.
“Perché ti sei data così pena nel cercare quel vigliacco di Draco?”

“Perché parla così di suo figlio?”
“Quel ragazzo che tu hai conosciuto quella sera è il mio Draco, il mio bambino, quello da cuore grande e capace di esprimere i suoi sentimenti. Purtroppo in questi anni ha mostrato solo il suo lato Malfoy, indossando una maschera per cercare di essere sempre più simile a Lucius; quel burattino non ha niente a che fare con mio figlio.” Adesso Narcissa è molto triste, abbassa il viso e si asciuga un piccola lacrima con il dorso della mano poi torna a guardarmi con gli occhi persi nei ricordi.
“Circa due mesi fa, al termine dei M.A.G.O., Draco tornò a casa irato con tutti e tutto, litigammo parecchio e lo sbattei fuori di casa dicendogli che finchè non avrei rivisto il mio vero figlio, non avrebbe potuto tornare al Manor. Mi dispiace Hermione, se non l’hai trovato è colpa mia. Perché lo cerchi?”
“Probabilmente dopo quella nottata insieme al mio cavaliere sconosciuto, sarei tornata nel mondo babbano e poi sarei andata alla Tana e avrei passato l’estate con i miei amici scordandomi di ciò che era accaduto, ma il destino non ha voluto questo. Quella notte sono rimasta incinta e solo quando l’ho saputo ho potuto scoprire la vera identità del mio amante.”
“Dio Hermione! Mi stai dicendo che diventerò nonna?” Narcissa sembra non riuscire a stare ferma, una nuova luce si accesa nei suoi occhi, sembra quasi aver riacquistato dieci anni.

“Si Narcissa. Sono incinta di Draco. Non posso mentirle, in un primo momento non ne sono stata per niente felice, quella era la mia prima volta e io ero rimasta incinta di un ragazzo con cui ci siamo insultati per anni ma un bambino è sempre una buona notizia e io voglio che questo tesoro del cielo possa conoscere anche suo padre, sempre che Draco voglia. Ormai quel che fatto è fatto, è inutile piangere sul latte versato, mi rimbocco le maniche per cercare di costruire una famiglia felice per mio figlio.” Mi accarezzo il ventre ancora piatto e sorrido debolmente a Narcissa.
“Sei una ragazza stupenda Hermione, non potevo desiderare niente di meglio per mio figlio. Vedrai che, quando tornerà, lo capirà anche lui. Intanto io ti starò vicino.” Si alza dal suo divano e si viene a sedere di fianco a me abbracciandomi teneramente come solo una mamma sa fare.



continua...
 
  
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