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Autore: Dridri96    22/06/2013    7 recensioni
"Domani mi proporrò volontaria e non farò niente per evitare tutto questo. Non farò niente per oppormi. È così. È sempre stato così.
Sono sempre stata costretta ad essere feroce. "
Tiger è una ragazza del distretto 1, una favorita. Il suo unico scopo è partecipare agli Hunger Games, questo è il suo destino da quando è nata.
E' la più spietata, la migliore in combattimento, sempre assetata di sangue. Tutto a causa della bestia che è dentro di lei.
Riuscirà a domarla?
Che gli Hunger Games abbiano inizio.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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CAPITOLO 6

 

 








 
Nessuno si oppone. Il Distretto 1, per la prima volta durante una mietitura, è totalmente in silenzio. Nessuno si aspettava che uscisse il nome di Catrin e metà di loro erano convinti che io non mi sarei mai proposta.
Salendo i gradini mi rendo conto che, viste le cose successe ieri in palestra e a casa mia, mi sarei proposta comunque. Per ripagare la vita di Catrin, per sfuggire alla mia.
Non appena raggiungo Adele, questa mi afferra per una spalla e mi porge il microfono, in modo che possa dire il mio nome.
    ̶  Tiger  ̶  rispondo, osservando le persone che conosco. Molti abitanti sono davvero sorpresi, mia madre ha gli occhi spalancati in un’espressione di sadico piacere. Trevor ha lo sguardo afflitto rivolto verso i suoi piedi e davvero non capisco perché. È per Catrin? Perché mi sono proposta? Lui sapeva che l’avrei fatto.
    ̶  Su, fate un bell’applauso a questa coraggiosa ragazza!  ̶ . Tutti battono le mani con forza, mia madre è quasi commossa. Non dovrebbero applaudirmi, portarmi rispetto, ammirarmi... dovrebbero odiarmi, augurarmi la morte. Non sono una ragazza coraggiosa, sono solamente un altro stupido tributo. Abbasso lo sguardo, disgustata da loro e da me stessa.

    ̶  E ora procediamo con il giovane uomo!  ̶  esclama allegra alla fine degli applausi. Si dirige verso l’altra boccia di vetro ed estrae il secondo stupido biglietto.
    ̶  John Wright!  ̶  dice scandendo bene il nome. Tanto è tutto inutile.
    ̶  Mi offro volontario come tributo!  ̶  esclama la voce potente e minacciosa di Trevor, mentre ci raggiunge raggiante sul palco, correndo con un sorriso sfacciato e arrogante.
Non serve nemmeno che Adele lo chieda: l’intero Distretto 1urla il suo nome, in delirio, e tutti applaudono il loro eroe.
Lui solleva le braccia, rivolgendosi a tutti gli abitanti ed esortandoli a fare più confusione. Adele fa fatica a riportare la pace, per la prima volta non viene ascoltata.
Proprio quando sta per perdere la pazienza, tutti si zittiscono.

Dopo il Trattato del Tradimento del sindaco, Adele ci esorta a stringerci la mano.
Io e Trevor ci dirigiamo uno verso l’altro e so cosa vedrò nei suoi occhi: angoscia, vergogna, disgusto, dispiacere. Ma quando afferro la sua mano saldamente e incrocio il suo sguardo sento la terra mancare sotto i piedi. Non c’è niente di tutto questo. I suoi occhi sono neri, brillano di una luce minacciosa e buia, sono appannati e sembrano guardare lontano, anzi, sembrano essere totalmente vuoti e assenti, ma so che non è così. So che la sua mente non è affatto vuota.
Per la prima volta in vita mia non riesco a capire cosa prova, ma so che è perché lui non vuole che io capisca.
Per la prima volta, Trevor Shark mi nasconde qualcosa.
Sa che ho capito che c’è qualcosa che non va, così si gira verso il pubblico e io faccio lo stesso, mentre l’inno di Panem suona scuotendo tutto il distretto.

Dei pacificatori ci scortano all’interno del Palazzo di Giustizia e mi conducono in una stanza, dentro la quale mi chiudono lasciandomi da sola. C’è un buon odore qua dentro: di fresco, di fiori... prendo una boccata d’aria ad occhi chiusi: per un attimo mi sembra di respirare la libertà.
Mi guardo intorno: tutto è pulito. C’è una scrivania ordinata, con qualche penna d’oca e dei libri antichi aperti, la sedia è ornata d’oro, i mobili contengono la quantità di libri maggiore che io abbia mai visto. Alla mia destra noto un piccolo divanetto, sul quale quasi mi dispiace sedermi: ha un aspetto così regale e intoccabile...
Non mi resta altro da fare che aspettare.

Dopo pochi secondi mia madre irrompe all’interno, sbattendo la porta alle sue spalle. Mi solleva di peso e mi stringe le spalle, ma la droga non mi fa sentire nemmeno il suo tocco.
    ̶  Stammi a sentire Tiger: tu tornerai qua vincitrice  ̶  la sua voce è sicura, non è una richiesta. Lei ne è certa.
    ̶  Se non dovessi farcela...  ̶ 
    ̶  Non essere stupida! Sei stata allenata a questo fin da quando eri bambina, hai il mio stesso dna, niente potrebbe farti perdere  ̶ . Nonostante la sua frase mi faccia rabbrividire, sento comunque il battito dentro di me rallentare. Le sue parole sono incoraggianti, dopotutto.
    ̶  Vorrei minacciarti di qualche punizione, ma se non tornerai a casa vorrà dire che ne avrai già ricevuta una  ̶  sibila al mio orecchio. Mi irrigidisco immediatamente e quasi non riesco a respirare. Sorride, come se tutto questo fosse solamente un gioco. In effetti per tutti loro lo è.
    ̶  Tu potresti vincere, Tiger, ne hai le capacità. Solo che... Dio, sei sempre stata così stupida! Hai paura della violenza, come una femminuccia! Ora che stai per partire voglio dirtelo, prima che tu venga rinchiusa in quell’arena: ho sempre riposto in te tutte le mie speranze, ma non è passato un giorno nel quale io non mi sia maledetta per aver partorito una figlia incapace e debole come te! Se tu dovessi vincere ne sarei orgogliosa, guai a te se oserai perdere! Saresti una tale vergogna per me... Anche se, in  parte, vederti crollare e implorare di non venire uccisa mentre qualcuno ti fa tutto ciò che mi son sempre risparmiata di fare sarebbe un enorme piacere per me  ̶  si ferma un attimo, pensierosa, poi riprende:
   ̶  Sai, alla fin fine mi sono resa conto che non mi importa se tu vinci o perdi: l’importante è che tu soffra. Finalmente riceverai la lezione che ti meriti  ̶  . Se pensavo che mia madre non potesse essere peggio, mi sbagliavo di grosso.
Questa volta le sue parole non riescono a scivolarmi addosso, nessuna di loro. Sento il loro eco nella mia testa accoltellarmi a morte e non so se se ne andrà mai via. È come se fosse riuscita a far sanguinare il mio spirito.

    ̶  Che cos’ho fatto di male?  ̶  domando con un filo di voce. Per la prima volta oso domandarle il perché di tutta quella sua cattiveria. So che non otterrò nessuna risposta, ma voglio almeno provarci, poi non avrò più un’occasione come questa, non posso farmela sfuggire.
    ̶  Sei nata  ̶  risponde secca, senza pensarci un attimo.
Detto questo esce dalla stanza.

Mi lascio cadere sul divanetto, con uno strano senso peso sul cuore, come se mi sentissi in colpa.
 Nessuno entrerà più, a nessuno importa della mia vita. Chi potrebbe entrare? L’unica amica che ho è una senza-voce, una serva. Sono sempre stata sola, nessuno vorrebbe parlare con una stupida ragazzina debole e drogata. L’unica che ha voluto “salutarmi” è stata mia mamma, e solamente perché era la sua ultima occasione per dimostrarmi tutto il suo odio e disprezzo nei miei confronti.
Avrei voluto risponderle, dirle tutto quello che ho sempre pensato di lei, ma non ne ho avuto nemmeno l’occasione. O forse l’ho avuta, ma sono così fragile che mi sono lasciata calpestare ancora una volta, come ho sempre fatto.

Cos’avrei potuto dirle? Ha ragione. Io non sarei mai dovuta nascere. 







Angolo Autrice:


Vi rendete che sono le 17 e sto pubblicando un capitolo? I mean, forse allora non sono una creatura notturna C: *disse dopo essersi svegliata all'una*
Ma credo che non ve ne possa fregar di meno dei miei orari :3 Quindi la smetto C: 
I know, questo capitolo è a dir poco brevissimo. Solo che volevo mettere il viaggio in treno in un solo capitolo, e credetemi, nel prossimo succederà non-vi-dico-cosa-perché-sono-brava-e-non-faccio-spoiler che vi farà dimenticare questo capitolo di passaggio :') 
Quindi, spero di farmi personare al prossimo capitolo C:

Intanto, cosa ne pensate di queste quattro righe? :D Scrivetemi una recensione e ditemi tutto quello che vi passa per la testa, NO PROBLEM (dopotutto guardate i miei Angoli Autrice, sono del tutto inutili, quindi qualsiasi cosa voi scriviate in una recensione sarà più degno di essere letto di questa... roba) 
Ringrazio le 5 persone che hanno recensito lo scorso capitolo (oddio IO VI AMO *-*) e le 11 persone che seguono la storia (Ma scherzate? Sul serio? Seguite la mia storia?! *muore*).
Sappiate che io fangirlizzo in un modo assurdo :3 Vi adoro davvero, non so cosa farei senza di voi :'D

Ora vado a leggermi Percy Jackson, che sono presa un casino. #NERD
Già, è estate e passo le giornate a leggere! Che ci posso fare C:

CIAO TRIBUTES <3 Al prossimo capitolo :D


DriDri

  
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