La pioggia batteva sul finestrino del treno e mi oscuravano la vista, avevo appena salutato tutti o meglio Joe e Soph, nessuno era venuto, perché nessuno voleva che io me ne andassi, ma dovevo, come potevo ritornare? stare la, farmi del male da sola? Li avevo salutati con un 'ciao' sibilato tra i denti, tra le lacrime che non erano ancora scese. Faceva male lasciarli la, andare via mentre sai che una parte di te, se non tutta, l'hai lasciata lì con loro, il treno inizio a muoversi e la fermata 'New York' si fa sempre più lontana, ho abbandonato tutto e tutti, ho abbandonato anche me stessa, ho abbandonato il meglio dei miei sorrisi e il più doloroso dei pianti, i miei giorni migliori e quelli peggiori, le foto più belle e quelle più brutte, scattate così all'improvviso che ovviamente avevo messo in valigia con il resto delle mie cose, presi il pc dalla borsa lo accesi e un nick sorridente come non mai mi si paro davanti. Avevo lasciato anche lui, anzi, proprio per colpa sua avevo abbandonato tutto e tutti dopo qualche minuto il treno si fermo, e un enorme fischio rimbombo in tutta la stazione, ero arrivata. Scesi dal treno, e subito trovai mamma e papà ovviamente loro non sapevano, non volevo che sapessero. 

'come stai piccolina?' disse mamma abbracciandomi. 

'Bene mamma, bene.' dissi. Con un sorriso, finto. 

'Andiamo a casa vieni' tornammo a casa in macchina, appena arrivati scesi per prima.

Andai in camera mia, niente era stato toccato, forse proprio per farmi del male, sul muro c'erano foto di me e nick ovunque, abbracciati, mentre facevamo facce buffe, e poi c'erano le foto con sophie, la mia migliore amica, lasciai cadere la borsa a terra e mi avvicinai alle foto, più guardavo, più la tristezza mi assaliva, come ho potuto abbandonare tutti? Come posso stare senza la risata di sophie, il sorriso di Nick, i mega-abbraccioni di Joe,le sfide con frankie e gli scherzi con Kevin?  Come posso vivere senza tutti loro? Ma ci devo riuscire, infondo qui ci sono i miei vecchi amici no? .. 

 

Apri gli occhi mi guardai intorno, non era la stanza di new york , ma la stanza in cui ero cresciuta, mi alzai dal letto, andai a fare colazione, ma riuscii a bere solo del latte, non ho fame. 

'Dai piccola, mangia qualcosa, guarda ci sono i cornetti al cioccolato.' 

'No mamma, davvero, non ho fame, penso di andarmi a fare un giro, ciao.' 

Usci di casa, e mi avviai nella piazza principale del paese, incontrai, Amelie, una mia vecchia amica, forse quest'è l'occasione per iniziare da capo.. 

Il mio iphone inizio a squillare, ecco, quando voglio iniziare da capo, c'è qualcuno che vuole ancorarmi al passato. 

'Hey soph' risposi io

'Ciao cami, senti volevo dirti, a te per caso dispiace se Jenna viene a vivere qua al posto tuo? Ovviamente pagherà lei l'affitto.' 

No, mi ha davvero chiesto questo? Far venire lei, che è l'assasino della mia vita perfetta? Nella mia casa? 

'Si, ce-certo, infondo lei è solo la causa per cui io mi ritrovo qua' staccai la chiamata e incoscientemente incominciai a piangere, come ha potuto portarsela in casa mia, come ha potuto soph accettarlo. Mi richiamo di nuovo, ma io non risposi, l'avrei chiamata io, qppena mi sarei sentita meglio, corsi a casa e mi rinchiusi in camera mia e nei più bui dei pianti mi addormentai. Quando mi svegliai era già pomeriggio, questo significa che ho saltato anche il pranzo, guardai il cellulare e c'erano quattro chiamate perse da parte di soph, mi decisi a richiamarla 

'Scusami cami, davvero.' disse. 

'Hey, calmati per favore, puoi anche accettare, davvero, non fa niente.' dissi io più calma rispetto a prima, infondo io ormai ero qua e per loro era solo una perdita non avere una quarta persona in casa. 

'Aspetta stanno suonando alla porta' 

 

***

'Hey Jenna, prego entra' dissi alla ragazza fuori alla porta.

'Grazie' 

'Scusami sto parlando al telefono se cerchi Nicholas e di sopra' 

'Okay, grazie' 

***

E' Jenna, cerca Nicholas, ora starà sicuramente disteso sul letto a pancia all'aria, con le mani fra i riccioli e starà guardando il soffitto incantato, poi lei entrerà e si prenderà il posto, il mio posto, dov'è mi sentivo al sicuro, tra le sue braccia calde. 

'Non dirmelo, ho sentito' dissi io, prima che lei parlasse. 

'Scusami ancora, ora vado, c'è una persona che si sta trasferendo, però non preoccuparti non userà la tua camera' disse cercando di consolarmi, ma purtroppo peggiorò la cosa. 

'Starà con Nicholas vero?' 

'Si' disse solo, con la voce più dispiaciuta del mondo. 

'Ora vado anche io piccola, ci sentiamo domani..' 

'va b... -la voce di soph fu interotta da un frastuono-' 

'cosa succede?' 

'E' Joe, vuole parlarti..'

'CAMILLE BELLA' urlo all'improvviso Joe. 

'Tesoro, come va la vita senza di me?' Dissi io.

'Uno schifo e per di più dovrò sopportare malefica in biondo' 

'Sopravviverai, salutami Soph, ciao Joe, a domani.'

'Ciao Trota' stacco la chiamata ed io feci partire la musica, così forte cercando di coprire i pensieri che mi tormentano. 

***

'Mi è sembrata davvero distrutta' dissi a soph. 

'Già, come abbiamo potuto fargli questo?' 

'Dovevamo, senza una quarta persona che ci aiuti con le spese saremmo nei guai' 

'Già, ma comunque potevamo trovarci un altra coinquilina, basta io vado a dirgli di no'  disse soph.

'Nonononono, fermati.' la fermai, 

'Ma..'

'Niente ma, dobbiamo farlo per la casa' dissi. 

'Okay' 

'RAGAZZI' chiamo Nicholas da sopra.

Corremmo di sopra. 

'Vi devo dare una notizia grandiosa' disse. 

*** 

'Dicci Nicholas su' dissi impazziente 

'Jenna..' 

***

Glielo stavo per dire, sarei diventato padre. 

'Jenna è..'

Il suono di un cellulare mi fece zittire. 

'Scusa un secondo Nicholas' Disse soph, rispondendo al cellulare. 

Io lo dico tanto mi sentirà soph, lo stesso. 

***

'Jenna è incinta, di me' senti dire questa frase e il mio cuore freno di colpo e poi andò a sbattere in un muro.. e si ruppe come se fosse fatto di vetro. 

'S-s-soph, ti richiamo' dissi. 

*** 

Non mi lascia nemmeno il tempo di salutare che stacca la chiamata, ha sentito tutto.

Guardo negli occhi Nicholas e come se mi ha letto nel pensiero, come se sa chi era al telefono si rattristo di getto, lasciando che il suo sorriso diventasse una triste smorfia. 

Joe mi guardava immobile, non parlava ne sorrideva, il suo giovane fratello diventerà padre, e camille aveva scoperto tutto.. 

Solo Jenna è felice. 

'wow, beh, auguri' dissi io, uscendo di fretta dalla stanza, senza più dire una parola, sono arrabbiata, furiosa, con Nicholas. 

'Soph, aspetta per favore' disse Nicholas.

Mi raggiunse in camera mia e chiuse la porta dietro di se. 

'Come cazzo hai potuto Nicholas?' dissi io.

Non mi rispose, si sedette solo sul letto e abbasso lo sguardo, lasciandomi sfogare. 

'Un fottuto preservativo, la fottuta pillola del giorno dopo, o qualsiasi anticoncezzionale non potevate usarlo Nicholas?' 

Neanche a questo rispose, ma lo senti solo singhiozzare. 

'L'ha sentito, Nicholas, Camille ha sentito tutto, sa che stai per diventare padre, e sa che tutto quello che è successo tra te e Jenna non è una semplice storiella, ora lei vive qua, con te, ed è incinta, e invece lei?' 

'Lei è nel mio cuore soph, io non credo più di avercelo da quando se ne andata, io ho bisogno delle sue labbra, delle sue mani, della sua voce, ho bisogno di lei, non di Jenna, e nemmeno di questo bambino, ho bisogno di Camille' finalmente rispose. 

'Allora perché? Perché l'hai tradita? L'hai lasciata andare, sai benissimo che se provavi a farla restare lei lo faceva, ma purtroppo io questa volta non posso fare niente, tanto meno chiederle di tornare' 

'Scusami, per favore, chiedigli scusa da parte mia' disse e così si alzo dal letto ed usci dalla stanza. 

***
NEW CHAPTER v.v 
Finalmente la scuola è finita,yep, così mi sono dedicata a questo capitoletto, che mi piace. (cosa strana) 
Alla prossima. 
I love u baby.  <3