Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: intoyourjeans_x    22/06/2013    5 recensioni
Sono distrutta, sono scalfita dalle parole e dai fatti e non penso che riuscirò a risollevarmi, penso che da qui non ci sia via di uscita. I ricordi affiorano e mi uccidono di giorno in giorno e peggiorano la situazione che è già orribile. Questi che dovrebbero essere i migliori anni della mia vita sono gli anni peggiori che io abbia mai vissuto. Sto cercando di ricomporre i pezzi come un puzzle ma manca una tessera, una tessera che sto cercando nella mia esistenza, nelle parole, nei fatti e nel destino. Forse non troverò mai quella tessera, oppure ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a cercarla, ma qui tutti ti aiutano per la discesa. Sto cercando di farmi trascinare dalla onde, dentro di me c’è un deserto arido, senza un oasi con delle ossa sparse qua e là che rappresentano che c’è stata la vita o qualcosa di simile. Non riesco più a fidarmi di nessuno, vorrei ma non ce la faccio. Sono Candance ho 18 anni e la mia vita è un inferno
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Made a wrong turn 
Once or Twice 
Dug my way out 
Blood and fire 

Bad decisions 
That's alright 
Welcome to my 
silly life 

You’re fuckin’ perfect to me’
 
Anche oggi la sveglia suona e io non me la sento di alzarmi e andare in quell’edificio delle torture.
Vorrei fingere di stare male ma tanto nessuno mi crede più. Penso che sotto sotto anche i professori sappiano il perché manco spesso a scuola, ma perché non fanno nulla? Perché non puniscono chi mi perseguita da cinque anni? Con questi pensieri che mi distruggono da anni ogni singola mattina, mi alzo e mi preparo per andare a scuola. Mentre percorro la strada per andare a scuola ho tante speranze, spero che oggi sia una giornata diversa dalla altre, lo spero ogni giorno ma non è mai così.
Fuori dalla scuola mi aspettano Luke e Josh che mi dicono « Candy-Candy ci vediamo fuori scuola, non cercare di scappare come ieri che sai che ti riusciamo a beccare sempre» Sento il sangue raggelarmi dentro alle vene, mi viene da piangere sapendo che nessuno riuscirà mai a salvarmi, da quella routine.
Entro dentro l’aula di biologia, sedendomi agli ultimi posti da sola. Incomincio a tirare fuori i libri quando qualcuno mi chiede se è libero il posto, io gli dico di sì e lui si accomoda.
Non l’ho mai visto nella scuola, deve essere uno nuovo. Dire che è bellissimo è dire  poco, ha degli occhi azzurri in cui tu ti ci perdi e un neo sotto l’occhio. Ha dei capelli biondastri e tra la cinghia dei pantaloni ha un cappello rosso legato «Scusami non mi sono presentato, piacere sono Conor e tu?
»«Candace piacere» Mi stringe la mano e lo riguardo negli occhi, ha degli occhi simili ai miei, occhi di chi ha sofferto tanto nella vita «Sei nuovo di dove sei?»«Sono di Brighton, una città sulla costa»Non riesco a staccarmi dai suoi occhi, ma la vocina mostruosa che vive dentro di me dice che non mi devo fidare, perché tanto sarà uguale agli altri, se non peggio.
In quel momento entra il professor  McGonall che incomincia i suoi lunghi discorsi sul rispetto verso il nuovo compagno di classe.
La maggior parte delle ragazze guarda il nostro banco e scoppia qualche risatina tra i maschi, sicuramente staranno ridendo del fatto che il nuovo arrivato stia al banco con una sfigata del genere «La direttrice in persona ha chiesto che al nuovo ragazzo sia illustrata la scuola e lo farà la signorina Lawrence che è esonerata per tutta la giornata dalle attività scolastiche
» IO? Esonerata da un’ intera giornata di scuola? Molto bene, si può chiamare già questo un miracolo.
Tutte le ragazze della classe mi guardano male, mi sento quasi in colpa, infondo io non me lo merito , perché ieri ho studiato poco e dovrei beccarmi un brutto voto invece di sgattaiolare fuori tutta la giornata. Usciamo dall’aula per dirigersi in palestra, incomincio a sparargli quattro cazzate su come è questa scuola, fino a quando lui mi ferma e mi dice 
«Candance non c’è bisogno che mi spari cavolate, mi è bastato un solo sguardo per capire che tu non stai bene dentro a questa scuola e che qui è sovraffollata di gente cattiva, lo so perché la mia vecchia scuola era così, ed io ero nella tua stessa situazione»Sono sconvolta, quel ragazzo è davvero intelligente e riesce a capirmi alla perfezione. Continuiamo il giro fermandoci dentro al giardino  della scuola, è l’unica parte che mi piace veramente.
 
Ci sdraiamo sull’erba appena falciata che ha un odore buonissimo. Parliamo un pò e sembra che il tempo non finisca mai, lui  ride sempre ed ha uno di quei sorrisi che ti riempiono il cuore «Candance io qui non conosco nessuno, ti va se ci sentiamo in questi giorni?»Non so cosa rispondere, nessuno mi aveva mai detto così, forse è meglio per il suo bene che gli dica di no «Non accetto un no come risposta sappilo Dallo zaino tira fuori una penna e mi scrive su un foglietto il suo numero di cellulare e di casa e me lo infila dentro la mia borsa a tracolla «Conor è ora di pranzo bisogna andare a mangiare, l’unica cosa buona qui dentro è il cibo» Ride un ‘ultima volta e mi aiuta ad alzarmi e gli cado per sbaglio addosso «Scusami io non…» «Non ti preoccupare succede, non mi hai mica ucciso, calmati Candance » Io e le mie stupide paranoie che devono emergere sempre quando sto persone magnifiche «Ci sediamo vicini?»Mi chiede ancora «Conor per il tuo bene è meglio se a pranzo non stai vicino a me, potrebbero deriderti, prenderti di mira e ti tratterebbero come Candace 2, stai lontano da me» «Chi te lo ha detto che io ho paura? Per difendermi ho incominciato a praticare boxing e i miei demoni non mi spaventano più, io ho un passato di cui mi vergogno, da cui sono scappato»I suoi occhi sembrano scurirsi e incupirsi, ha sofferto di più di me e mi sento in colpa perché mi comporto come una vittima per .quattro schiaffi e delle offese stupide.
Mentre ci dirigiamo verso un tavolo libero, qualcuno mi fa una sgambetto e tutta la roba da mangiare mi finisce addosso, mi giro e mi accorgo che tutta la mensa ride. Mi sento una fitta al cuore e intravedo Josh mi si avvicina e mi butta sui capelli il succo di frutta e mi sussurra  «Candy-Candy oggi dobbiamo torturare un’altra ragazza perciò ci vediamo domani che recuperiamo per oggi» Per l’ennesima volta ho paura, le lacrime incominciano a bagnarmi il viso.
Conor è paralizzato e ha gli occhi lucidi, sembra come se stesse rivivendo un ricordo o qualcosa di simile, sussurro il suo nome e si riprende e mi aiuta ad alzarmi. Mi accompagna in bagno e rimane fuori .
In bagno sono paralizzata non so cosa fare, la testa mi gira e vedo tutto roteare, tento di aggrapparmi al lavandino e in preda alla disperazione incomincio a piangere e a singhiozzare. Mi accascio in un angolo del bagno e tengo la testa tra le mani e faccio delle piccole urla isteriche, mi bruciano gli occhi per quanto ho pianto.
Sento qualcuno entrare, provo ad alzarmi ma mi accorgo che è Conor e rimango dove sono, mi aiuta ad alzarmi e mi abbraccia e mi sussurra all’orecchio qualcosa di incomprensibile. Mi aiuta a pulirmi e mi porta degli asciugamani presi dalla palestra «Succede anche quando sei fuori dalla scuola? Intendo prima di entrare dopo che sei uscita, ti capisco è dura» E’ troppo apprensivo mi incomincia a stare antipatico, non voglio essere compresa dia nessuno, non voglio apparire come la vittima «Cosa cazzo vuoi sapere? Non puoi capirmi se non sai cosa si prova. Pensi che se sto un giorno con te tutto questo possa finire? Invece no e se non la smetti di starmi accanto rischierai di peggiorare la situazione, ti potrebbero fare del male e non riuscirei a vivere con il senso di colpa, perché per me è già dura convivere con me stessa e…» Non finisco la frase che Conor mi abbraccia ancora più forte e io mi tranquillizzo, sento che nessuno può ferirmi «Candace non ti conosco da molto ma hai bisogno di una mano ed io ti aiuterò» si schiarisce la voce e incomincia a cantare 
 
 
Pretty pretty please 
Don't you ever ever feel 
Like you're less then 
Fuckin'perfect 
Pretty pretty please 
If you ever ever feel 
Like you're nothing 
Your're fuckin' perfect to me 
 
E io piango ancora di più tra le sue braccia, come una bambina spaventata da un incubo, un incubo che è  la cruda realtà.





 
BUONGIORNO RAGAZZE/I ! 
Questa è la mia prima ff su Conor, spero che vi piaccia! Vi chiedo scusa per eventuali errori. Cosa possiamo dire di questo capitolo? Beh, come avrete già capito mi sono ispirata  Fuckin' perfect di P!nk e ho immaginato Conor che la canta a Candance nei bagni della scuola e da qui è partita l'idea per il primo capitolo. Spero che sia di vostro piacimento, fatemi sapere cosa ne pensate c:, recensite!


 
  
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