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Autore: delilahs    23/06/2013    3 recensioni
"Guardala..." sussurrò Harry con tenerezza.
"Eh già" annuì Ron, nella penombra dell'infermeria, sussultando all'improvviso.
La piccola Hermione -dall'alto, o forse sarebbe appropriato definirla dal basso, dei suoi sette mesi- aveva preso il mignolo del ragazzo lentigginoso nel suo piccolo pugno, stringendolo mentre scivolava nel mondo dei sogni.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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PANNOLINI, PASSEGGINI E SERPENTI SCALPITANTI 




Miseriaccia, Harry! Ma la McGranitt s’era scordata che non sa ancora andare in bagno?” disse Ron disgustato, dopo aver pulito la divisa con un incantesimo, rivolto all’amico, che intanto teneva in braccio, a distanza di sicurezza, Hermione. Il ragazzo dai capelli corvini era ancora piegato in due dalle risate, e insieme camminavano veloci verso l’infermeria. Una volta entrati, la trovarono deserta, e si diressero verso la prima saletta indicata da Madama Chips.
E adesso..?” disse Ron allibito, fissando l’amico, di nuovo serio.
Ah no. Io no. Mi rifiuto assolutamente” disse malefico. Come a voler sottolineare quell’affermazione, Hermione prese ad agitarsi verso Ron, tendendo le manine. Harry, con un ghigno soddisfatto sul volto, corse fuori dall’infermeria, passando, per non dire lanciando, Hermione a Ron.
Per Merlino…” disse Ron, grattandosi la testa per quanto permesso, e appoggiando la bambina sul fasciatoio appena apparso “Come accidenti funziona ‘sto coso? AIUTO” gridò, facendo ridere la bambina, che lo guardava dal basso con occhietti curiosi.


***


Harry, io ti ammazzo. Un giorno o l’altro arriverò dove Tu-Sai-Chi non è riuscito, e allora…” disse Ron, uscendo dalla stanzetta.
Oh, dai, hai affrontato la più grande battaglia magica, e hai problemi a cambiare una bambina? E guarda com’è carina” rispose Harry, ridendo alla vista di Hermione.
La bambina camminava inciampando, mano nella mano con Ron, curvato per arrivare alla sua altezza, ed era vestita con un completino invernale in miniatura.
Pantaloni piccoli e spessi, un maglione tre volte più grande di lei rosso fuoco, un cappellino e degli stivaletti di cuoio facevano bella mostra, finché, con un colpo di bacchetta, Ron fece arrivare al volo un passeggino, che si fermò proprio davanti a loro, non prima di aver colpito una dozzina di tendine.
Sei proprio negato con quell’incantesimo, eh?” continuò Harry, prendendo Hermione e legandola con le varie cinture e fibbie “E’ leviosa, non leviosà” concluse poi, ridendo e facendo il verso.
Anche Ron rise, prendendo il passeggino e spingendolo fuori dall’infermeria.
“Allora?” chiese “Dove andiamo?"
Harry si fermò per riflettere. Proprio sopra di loro sentivano i passi di decine di studenti che scendevano per le scale, al terzo piano.
Hogsmeade? Che ne dici? Ci saranno tanti ragazzi, è l’ultima uscita prima di Natale” chiese, indeciso.
Ma si, dai. E George mi ha detto che da Zonko hanno messo un locale per bambini, sai, dopo che è stato chiuso per tanto tempo…” continuò esaltato “E poi, scusa, chiediamolo a lei, no?” concluse, mentre Harry alzava gli occhi al cielo.
Il rosso si accovacciò, scoprendo sotto il cappellino un musetto imbronciato. Assomigliava così tanto all’Hermione più grande, che Ron arrossì un poco mentre la guardava.
Allora piccola? Andiamo a Hogsmeade?” sussurrò prendendole una manina, piccola quanto il suo palmo. Lei lo guardò ancora imbronciata, allargando gli occhioni luccicanti.
Lo prendo come un si” disse, facendole il solletico mentre scendevano le scale, non con qualche difficoltà.


***


 Harry e Ron scesero lungo la strada principale del paesino, tenendo fermo il passeggino nonostante gli scossoni del sentiero. Ogni tanto, un amico passava e loro si fermavano a salutarlo, mostrando la bambina come una loro lontana cugina. La bugia, assistita dal fatto che Hermione s’era addormentata e il cappuccio mostrava solo parte del visino candido, funzionava abbastanza bene, almeno finché non incontrarono Luna Lovegood.
Ciao Harry. Ciao Ron” disse, con il solito tono sognante “Hermione non c’è?
Hemm, no, no” disse frettoloso Ron, spostandosi davanti alla bambina addormentata
Ah. Eccola” disse Luna, dopo essersi guardata intorno sorpresa. Camminò decisa verso il passeggino, inginocchiandosi vicino ad Hermione “Com’è carina quando dorme. E’ molto meno feroce. Mi piacciono i bambini. Quanto ha?” chiese tranquillamente, rivelando il suo dono per le verità scomode.
Harry tossì qualcosa che somigliava a ‘sette mesi’ mentre Ron la guardava strabiliato. Luna intanto carezzava la guancia della bambina, ancora profondamente addormentata,e all’improvviso, con un tocco di bacchetta, la prese in braccio, liberandola dalle cinghie.
Allora andiamo?” chiese leggera, sorridendo. Hermione s’era agitata un po’ quando Luna l’aveva smossa, per poi tornare a dormire placidamente poco dopo, il pugno chiuso e il volto coperto da una sciarpa azzurra.
Insieme alla ragazza bionda, Harry e Ron scesero in paese, ancora meravigliati e un po’ divertiti. In effetti, Hermione attirava molta meno attenzione ore che era tra le braccia di Luna, semicoperta. Luna aveva accumulato quella strana fama, così che anche le cose più strane, fatte da lei, potevano passar per normalità.
Lei s’era subito diretta verso ‘I tre Manici di Scopa’ spintonando con aria sognate parecchi ragazzi, giungendo ad un tavolo deserto nell’angolo, sempre con tanta leggerezza. Una volta arrivata lì, però, parve dimenticarsi che Harry e Ron erano seduti con lei, e, posando la bambina sulle ginocchia del ragazzo smilzo, si alzò dirigendosi verso una macchia di capelli rosso fuoco, nota anche come Ginny Weasley.
Mentre Hermione sbatteva piano le palpebre e si svegliava definitivamente, Harry ordinò due Burrobirre e un Acquaviola; Ron, intanto, sistemava meglio la bambina sulle sue ginocchia, nascondendola alla vista di un ragazzo magro con i capelli biondo platino, che si mosse sedendosi poco lontano.
Oh Harry, ti prego, non voglio che la veda Malfoy” disse Ron, supplichevole. Harry lo guardò stranito
Giusto perché altrimenti non avremo un momento di pace” spiegò il ragazzo smilzo arrossendo.
Parli del diavolo ed ecco che spuntano le corna…” tossicchiò Harry, alzandosi e prendendo Hermione, lasciando solo Ron con Draco, appena spuntato da dietro una pianta. A Ron ricordò terribilmente un serpente.
E così? La tua famiglia ha deciso di avere un altro figlio? Non eravate già dei pezzenti?” disse con disprezzo “Anche se questa non è rossa. L’avete adottata, per caso? Oppure è qualcuno di mia conoscenza?” continuò, stringendo gli occhi. Ron poteva quasi sentire le rotelle arrugginite di quello stupido figlio di papà lavorare freneticamente sotto i capelli ben curati. Non sapendo cosa rispondere, si limitò ad un borbottio
Vattene Malfoy
Il primogenito biondo non se lo fece ripetere due volte, forse persuaso dalla bacchetta scintillante sotto gli abiti di Ron, o forse dal fatto che Harry si stava avvicinando con Ginny al seguito. Scivolò via, affiancandosi a Goyle e parlottando malignamente, lanciando sguardi scuri al più giovane dei figli maschi Weasley.
Ehy Ginny, com-“ cominciò Ron, interrompendosi all’improvviso quando una ragazzo bardato d’oro gli si fiondò adosso.
Hermione?” chiese Dean con gli occhi spalancati “RAGAZZI! L’HO TROVATA!” urlò ad un gruppetto nutrito di Grifondoro poco distante.
Oh miseriaccia…” disse Ron, spostando la bambina sulla sua destra, mentre una folla gli correva incontro, spingendo e scalpitando. 
   
 
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