Erano passati 4 mesi e kevin compiva il suo primo anno, eravamo tutti entusiasti, Louis ed io avevamo comprato come regalo un trenino tutto colorato che piacque molto al piccolo appena lo vide.



Ovviamente ero incinta di 4 mesi e dovetti andare a fare l’ecografia, avevo un po’ di paura, se anche questa volta non fosse andata bene??

Louis mi strinse al suo petto e mi portò alla clinica.

X: Tutto ok, sono 2 i bambini qui dentro, precisamente 2 gemelline.

Louis si sbiancò mentre io ero felicissima di ciò.

Io:Ma stanno bene?

X. In perfettissima forma.

Ce l’avevamo fatta.

Io: Louis tutto ok?

Louis: s-si. Tutto bene.

La pediatra di Kevin ci chiamò un’ora dopo e dopo essersi congratulata per il nuovo arrivo ci informò del fatto che per comunicare con il piccolo dovevamo imparare una nuova lingua, quella dei segni e anche lui la doveva imparare.

Ci mandò da una dottoressa alta e magra con un nome quasi impossibile da pronunciare, ci spiegò un po’ come si strutturano le frasi, come insegnare al bambino i segni e cominciare a capire l’ABC di questa nuova lingua.

Ammetto di essermi trovata in difficoltà ma dopo 3 o 4 lezioni cominciai a segnare più fluidamente.

Ci consigliò di parlare solo attraverso i segni per qualche settimana così da poterci abituare a parlare cosi ogni giorno.

Kevin cominciava a imparare le prime parole e come primo segno “disse” mamma.

Ora avevamo ben acquisito i segni e le piccole erano pronte a uscire.

Le acque mi si ruppero e dopo 10 ore di travaglio avevo in braccio le piccole Noelle e Darcy ponte anche loro ad entrare in una vita per niente semplice.