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Autore: AnnaHazza    24/06/2013    3 recensioni
Claire, Melanie e Victoria, tre ragazze accomunate dalla stessa passione per il calcio, scopriranno come l’amore sia paragonabile ad un partita, bisogna sempre mettercela tutta e fare un buon lavoro di squadra.
Buona lettura!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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                                                                         Chapter four







Stanca, Victoria era semplicemente stanca di stare a casa tutti i pomeriggi.
Odiava i suoi genitori, ora come ora, per quella stupida punizione.
Insomma, per un ritardo di un quarto d’ora al solito orario stabilito i due giovani dovevano rinunciare momentaneamente al calcio.
Infilò le cuffie nelle orecchie e cominciò ad ascoltare un po’ di musica, finalmente erano solo lei e James Morrison, chiuse gli occhi e si lasciò cullare dalla dolce voce che il suo cantante preferito aveva in I won’t let you go.
Proprio quand’era sul punto di addormentarsi suo fratello piombò in camera.
“Liam!” gridò spaventata fermando la musica “ma nessuno ti ha insegnato a bussare prima di entrare nelle camere degli altri?”.
Il ragazzo scosse la testa non curante di ciò che la sorella avesse appena detto, aprì l’armadio, tirò fuori la tuta da calcio e disse: “Prepara la sacca, fra qualche minuto passa Zayn a prenderti”.
“Ma cosa dici?” si alzò lei dal letto lasciando cadere per terra le cuffie “non hai sentito cos’hanno detto mamma e papà?”.
“Non mi interessa” rispose Liam con tono duro “tu vuoi andare agli allenamenti, io pure, quindi facciamo gioco di squadra”.
I ragazzi sorrisero complici mentre scendevano le scale di casa.
“Che scusa userai con mamma e papà?” si agitò la bionda prima di uscire di casa “non sarò di ritorno prima che questi arrivino”.
“Tu non ti preoccupare, sa tutto Zayn” disse indicandogli l’auto dell’allenatore.
Victoria esitò un attimo prima di salire sulla vettura, insomma, non si fidava di Zayn, non le piaceva e l’aveva pure umiliata davanti a tutti qualche sera prima.
“Finalmente” commentò lui accendendo il motore dell’auto.
“Ma si può sapere cosa vuoi?” chiese lei al moro “non ti ho mica chiesto io di accompagnarmi”.
“Zitta Payne” sbuffò lui serrando la mascella “devo un favore a tuo fratello e questo è l’unico modo per restituirglielo”.
L’auto del ragazzo profumava di sapone, segno che era appena stata lavata.
Negli spogliatoi c’era un casino assurdo e Victoria lo poté sentire già dai corridoi della struttura calcistica.
“Pensavo non venissi”sussurrò Melanie all’orecchio di Victoria dopo averla abbracciata “come mai questo ritardo?”.
“Dopo ti spiego” rispose salutando le altre compagne e cominciando a spogliarsi.
Aveva cominciato a piovere circa mezz’ora dopo che le ragazze si stavano allenando.
Il sudore mischiato alle gocce d’acqua scendeva leggero sugli indumenti delle calciatrici che senza sosta continuavano a correre.
“Venite al centro” urlò Zayn con dei palloni in mano “fra qualche mese, ad una partita ci saranno dei giudici, chi di voi dimostrerà di aver talento verrà presa per le selezioni del Manchester City Under 21 femminile”.
Le ragazze rimasero meravigliate nel sentire quelle parole.
“Perciò voglio che diate il meglio di voi, anche durante gli allenamenti, perché è proprio qui che possiamo correggere i vostri errori” continuò il giovane.
L’allenamento fu davvero tosto rispetto al solito ma nessuna delle ragazze si era lamentata.
“I miei mi hanno proibito di giocare a calcio ma sono venuta lo stesso” sospirò la bionda.
“Non ci credo” rise Claire “ma non ti hanno scoperta?”.
“Penso proprio di no …” commentò Victoria bevendo un sorso d’acqua “anche Liam e Zayn sono coinvolti in questa storia”.
“L’importante è che tu venga agli allenamenti, non vorrai mica farti scappare un’opportunità come quella del Manchester vero?” prese il discorso Melanie che, distratta, stava usando il cellulare.
“Certo che no” rispose convinta Vic, che già pensava al prossimo allenamento.
 
 
Victoria e Zayn stavano osservando l’ingresso di casa Payne quando la ragazza sospirò: “Adesso, cosa facciamo?”.
“Seguimi” rispose scendendo dall’auto.
I ragazzi fecero l’intero giro del condominio, andando a ripararsi sotto una tettoia.
“Adesso mi sali sulla schiena e, arrampicandoti su quell’albero, raggiungi la finestra di camera tua” ordinò Zayn sedendosi.
“Ma sei pazzo?” sbottò la ragazza che, stanca e impaurita, non pensava fosse una bella idea.
“Hai un’altra soluzione principessa?” s’innervosì lui.
Victoria si morse il labbro, se non avesse ascoltato Zayn sarebbe dovuta entrare dalla porta d’ingresso e i suoi genitori avrebbero scoperto tutto, quindi, forse, era meglio ascoltare il suo allenatore.
Appoggiò entrambi i piedi sulla schiena di lui e con una piccola spinta raggiunse un possente ramo dell’albero sul quale s’era seduta.
“Vic” sussurrò Liam affacciandosi alla finestra dell’appartamento “prendi la mia mano”.
Quando le loro mani furono ben salde fra loro, lui la tirò all’interno della stanza.
“Per fortuna che abitiamo solo al secondo piano” sospirò esausto.
 
 
Ciao Ragazze, come state?
Ringrazio tutte voi per aver aggiunto la storia fra le ricordate, seguite e preferite, in particolare:  Directioner_Is a promise.

Fatemi sapere cosa pensate del capitolo.
Bacio, Anna xx
   
 
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