"Chiudi quelle orripilanti tende e lasciami dormire Astrid!" dissi buttando la testa otto il cuscino.
"Non è possibile mia cara...mancano solo cinque ore al matrimonio e siamo in ritardo sulla tabella di marcia!" disse battendo le mani e conducendomi nell'enorme bagno adiacente alla mia stanza dove le badanti mi lavarono e acconciarono i capelli.
Dopo una buona mezz'ora e l'aiuto di mia madre,Astrid e la mia futura suocera riuscirono ad infilarmi l'enorme vestito da sposa.
"Sei bellissima amore mio" disse mia madre piangendo.
"Ha ragione sua madre...è bellissima!" disse Astrid abbracciandomi."Astrid sto per macchiarmi la coscienza con un omicidio se non smetti di darmi del lei...non sono vecchia,ci conosciamo da quando ero in fasce e sei la mia migliore amica!" la rimproverai.
"Scusami è l'abitudine!" disse ridendo.
Mi staccai dall'abbraccio e l'ossrvai pensando che non ci saremo riviste per molto tempo dopo il matrimonio perchè lei doveva tornare in Irlanda...il suo posto era accanto a mio fratello...dovevano solo trovare il coraggio di dirlo,anches e lei non era una reale...si meritava di diventare anche lei regina molto piùà di quelle spocchiose antipatiche che popolavano il regno...la mia amata Irlanda..quanto mi macherà...
Sospirai. "Anche tu sei bellissima" e lo era sul serio..
"Principessa...suo padre la sta aspettando..." mi sorrise la cameriera.
Sorrisi di rimando.
Era così carina...aveva 15 anni e viveva con la costante paura di essere rimproverata o di perdere il lavoro che permetteva alla sua famiglia di mangiare.
Ma nonostante ciò la invidiavo...invidiavo quella libertà di poter correre libera per i prati,tenersi per mano con la persona che amava e vivere senza la costante paura di apparire sbagliata a tutti...
Io con quella paura ci convivevo,per il Regno ero un esempio,la loro roccia sicura su cui affidarsi e non potevo permettermi di apparire sbagliata agli occhi degli altri.
"Arrivo subito Faye" dissi.
"E' il momento" dissi a me stessa afferrando il braccio di mio padre e aggrappandomi ad esso.
Mio padre mi sorrise dolcemente per poi condurmi alla porta principale della Chiesa.
Dopo le prime note varcammo la porta e camminammo per la navata principale.
Mi sentii milioni di occhi addosso,dopotutto era presente tutto il Regno...nessuno escluso!
Quel giorno era considerato un giorno di festa,nessuno doveva lavorare e tutti erano stati invitati al banchetto reale.
I cortigiani e gli agricoltori avevano indossato i loro migliori vestiti per l'occasione,le camerirere erano state vestite con gli abiti che aveva fatto importare mia madre...tutti rigorosamente uguali.
La cerimonia si era svolta in maniera piuttosto piacevole,forse alleggerita da tutti i sorrisi dolci e rassicuranti che mi rivolgeva Harry.
Appena Harry ed io uscimmo dalla Chiesa mano nelle mano,una cascata di petali di rose blu (le mie preferite) ci vennero gettate e due colombe bianche si librarono in volo.
MI sentii bene quel giorno e forse lo ricorderò come uno dei più belli della mia vita...almeno fino al momento in cui non ci fu uno spiacevole incontro...
Mi staccai dall'abbraccio e l'ossrvai pensando che non ci saremo riviste per molto tempo dopo il matrimonio perchè lei doveva tornare in Irlanda...il suo posto era accanto a mio fratello...dovevano solo trovare il coraggio di dirlo,anches e lei non era una reale...si meritava di diventare anche lei regina molto piùà di quelle spocchiose antipatiche che popolavano il regno...la mia amata Irlanda..quanto mi macherà...
Sospirai. "Anche tu sei bellissima" e lo era sul serio..
"Principessa...suo padre la sta aspettando..." mi sorrise la cameriera.
Sorrisi di rimando.
Era così carina...aveva 15 anni e viveva con la costante paura di essere rimproverata o di perdere il lavoro che permetteva alla sua famiglia di mangiare.
Ma nonostante ciò la invidiavo...invidiavo quella libertà di poter correre libera per i prati,tenersi per mano con la persona che amava e vivere senza la costante paura di apparire sbagliata a tutti...
Io con quella paura ci convivevo,per il Regno ero un esempio,la loro roccia sicura su cui affidarsi e non potevo permettermi di apparire sbagliata agli occhi degli altri.
"Arrivo subito Faye" dissi.
"E' il momento" dissi a me stessa afferrando il braccio di mio padre e aggrappandomi ad esso.
Mio padre mi sorrise dolcemente per poi condurmi alla porta principale della Chiesa.
Dopo le prime note varcammo la porta e camminammo per la navata principale.
Mi sentii milioni di occhi addosso,dopotutto era presente tutto il Regno...nessuno escluso!
Quel giorno era considerato un giorno di festa,nessuno doveva lavorare e tutti erano stati invitati al banchetto reale.
I cortigiani e gli agricoltori avevano indossato i loro migliori vestiti per l'occasione,le camerirere erano state vestite con gli abiti che aveva fatto importare mia madre...tutti rigorosamente uguali.
La cerimonia si era svolta in maniera piuttosto piacevole,forse alleggerita da tutti i sorrisi dolci e rassicuranti che mi rivolgeva Harry.
Appena Harry ed io uscimmo dalla Chiesa mano nelle mano,una cascata di petali di rose blu (le mie preferite) ci vennero gettate e due colombe bianche si librarono in volo.
MI sentii bene quel giorno e forse lo ricorderò come uno dei più belli della mia vita...almeno fino al momento in cui non ci fu uno spiacevole incontro...