« Oh. Sei venuta, Weasley ».
« Però, che occhio » lo sbeffeggiò la Grifondoro. « Sai, Malfoy, ho un nome » proseguì.
« Lo so, Weasley. Iniziamo? » domandò il Serpeverde, lasciando cadere l’argomento.
« Oh, giusto, Pozioni » ricordò Rose.
« Suvvia, Weasley, sei davvero convinta che ti abbia invitato qui per studiare? »
Rose era alquanto confusa. Passò in rassegna tutte le parole di Malfoy che ricordava. “Studiamo insieme. Pozioni. Oggi”. Sembrava decisamente un invito a studiare. « Perché, non è forse così? »
« Mia cara, ingenua Rose… » iniziò Scorpius, ma non fece in tempo a finire la frase che la ragazza intervenne: « Vedo che ti sei finalmente deciso a chiamarmi per nome ».
Malfoy la ignorò. « …questo è un appuntamento ».
Rose impiegò un paio di secondi per realizzare ciò che aveva detto il ragazzo, poi andò su tutte le furie. « Un che cosa? Malfoy, sei forse pazzo? Tu…tu…sei un Serpeverde! No, dico, un Serpeverde » esclamò.
« Però, che occhio » disse egli, ripetendo le parole della ragazza.
Rose fece una smorfia. « Ascoltami bene, rospo che non sei altro. Questa è la Foresta Proibita. Proibita, uguale a non dovremmo essere qui, capisci? Bene. Ora, tu mi inviti al limitare della Foresta Proibita per un appuntamento? Sei pazzo ».
« Di te » si fece scappare il ragazzo. Si voltò di scatto, dando le spalle alla Grifondoro.
Rose aveva capito male. Doveva aver capito male. « Scusami? Potresti ripetere? »
Scorpius cercò di controllarsi, poi si voltò verso Rose e affrontò la situazione. « Ripetere cosa, Weasley? L’ultima ad aver parlato sei tu. Sei logorroica, sai? »
« Non cambiare argomento, Malfoy. Tu hai detto qualcosa ».
« Ma va’, va’. Ho solo tossito » ribattè lui.
Rose iniziò a parlare così velocemente e così freneticamente che il povero Malfoy fu costretto ad ammettere che quello non era un semplice colpo di tosse. Ma la ragazza riprese a parlare, camminando su e giù, avanti e indietro, presa dall’ira.
Maledizione, fatela stare zitta! pensò il ragazzo quando le sue orecchie erano sul punto di sanguinare. Si avvicinò a Rose e la prese per le spalle. « Ora taci, Weasley ».
La ragazza inizialmente rimase sbalordita. Poi riprese a parlare, e parlare, e parlare… Ma qualcosa finalmente la zittì. Scorpius l’aveva improvvisamente baciata – un bacio rapido e timido – e ora la fissava con quegli occhi così penetranti da farle girare la testa. Raccolse la borsa di Rose, che la ragazza aveva gettato a terra precedentemente, e gliela porse. « A presto, Weasley » le soffiò nell’orecchio un attimo prima di andarsene. Rose rimase lì, immobile davanti alla Foresta Proibita, incredula di quello che le era capitato una manciata di secondi prima.