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Autore: saramermaid    24/06/2013    2 recensioni
Dal testo:
Correva senza sosta non ricordava nemmeno da quanto.Sapeva solo di trovarsi tra gli alti alberi e la fitta boscaglia dell’Old Wood.Non avrebbe retto per molto,lo sapeva,la milza le procurava un dolore lancinante al fianco ed il fiato corto le faceva bruciare i polmoni.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Nuovo personaggio | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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{Shadows of Darkness}







Il destino a volte mescola le sue carte in modo indissolubile.
E paradossalmente, proprio quando l’oscurità ti avvolge, trovi la luce giusta per ritornare a casa.




Prologo

Correva senza sosta non ricordava nemmeno da quanto. Sapeva solo di trovarsi tra gli alti alberi e la fitta boscaglia dell’Old Wood. Non avrebbe retto per molto, lo sapeva, la milza le procurava un dolore lancinante al fianco ed il fiato corto le faceva bruciare i polmoni.
L’oscurità era vicina e la inseguiva, poteva percepirne chiaramente la fredda consistenza che cercava di stringerla in una morsa letale. Se avesse raggiunto in fretta il Pensionato, sarebbe stata salva. Spronata da questo pensiero, spinse più forte sulle gambe esili lanciando qualche sguardo terrorizzato dietro di sé.
Poteva scorgere a pochi metri le luci soffuse, e mai tanto accoglienti come allora, dell’antica costruzione in possesso della signora Flowers.
Coraggio, puoi farcela Bonnie. Non puoi mollare proprio ora, non puoi sempre comportarti da ragazzina spaventata.
Con un ultimo scatto percorse il vialetto adiacente alla Pensione, trovandosi miracolosamente indenne sotto il portico di legno scuro. Percepì chiaramente le ombre e l’oscurità che si ritiravano velocemente, come se fossero state colpite da un’improvvisa scarica elettrica.
Solo allora si concesse un bel respiro profondo, mentre i suoi organi interni tornavano a riprendere le loro funzioni normali senza affanno, dolore o spossatezza.
Si avvicinò all’enorme portone color mogano con l’intento di aprirlo e raggiungere i suoi amici, ma stranamente si ritrovò a sbattere contro un qualcosa di incredibilmente massiccio.
-Streghetta sono ore che ti aspettiamo. Che fine hai fatto? Il lupo ti ha forse mangiato la lingua?-
Il tono sarcastico di Damon la raggiunse come un fiume in piena, facendole improvvisamente ricordare della sua corsa contro il tempo verso la salvezza. Rabbrividì impercettibilmente, ripensando al freddo e al gelo che aveva cercato di trascinarla ed afferrarla.
Damon parve accorgersi del fatto che fosse letteralmente terrorizzata, tanto che tornando incredibilmente serio sospinse Bonnie all’interno della dimora chiudendo velocemente la porta.
Come un automa la strega si diresse nel salone da cui provenivano le voci di Elena, Stefan, Matt e Meredith. Senza dire una parola, ancora troppo stordita e shoccata per farlo, si bloccò all’entrata.
Non si accorse nemmeno della stretta forte e allo stesso tempo delicata di Damon sul suo braccio, né si accorse che quest’ultimo la stava letteralmente spingendo a sedersi sulla poltrona più vicina.
-Bonnie stai bene? Hai una faccia pallida sembra tu abbia visto un fantasma.- La voce di Elena le giunse nitida alle orecchie, ma prima che potesse azzardarsi a rispondere, un’altra voce sostituì la sua.
-Non un fantasma, Angelo, ma peggio. La streghetta ha percepito qualcosa nell’Old Wood e lo sento anche io. Una forza oscura e minacciosa sta tentando di sondare il terreno, come se mandasse sferzate di potere.-
La voce di Damon esplose nel silenzio della stanza gelando sul posto tutti quanti. Stefan aveva assunto un’espressione corrucciata iniziando a sondare l’esterno con la sua aura. Elena si stringeva spasmodicamente a quest’ultimo con occhi spalancati. Matt e Meredith erano rimasti letteralmente rigidi come statue.
Improvvisamente Bonnie prese a tremare, premendo le mani sulle labbra per evitare un grido di puro terrore che voleva uscir fuori, mentre Damon e Stefan si precipitarono davanti la finestra e la porta principale mettendosi in posizione di difesa.
-Fa terribilmente freddo nella stanza, nonostante il fuoco del camino acceso. Ragazzi che sta succedendo?- Meredith avanzò di un passo, cercando di raggiungere i due vampiri.
Il freddo si intensificò, la luce iniziò a tremolare mentre i lampadari iniziarono ad oscillare visibilmente. Bonnie balzò in piedi, il volto pallido e l’espressione assente tipica delle trance.
-L’oscurità è vicina, il gelo si avvicina. Ogni cosa verrà sterminata e da questa oscurità la creatura più potente del male verrà generata.-
Un secondo dopo il corpo di Bonnie, ormai privo di sensi, giaceva immobile tra le braccia di Damon che l’aveva presa al volo prima che cadesse svenuta in terra.






A/N:


Ma salve a tutti! L’estate è ormai alle porte e visto che da oggi sono ufficialmente in vacanza dagli esami universitari, ho deciso che l’ispirazione avrebbe fatto il suo corso.
Ammetto che nel momento in cui mi si è accesso il lampo di genio ero in treno per tornare a casa, col caldo che ti facevi una sauna al solo pensiero e nel pieno pomeriggio.
Questo è solo il prologo di una Long Fiction sulla coppia Bamon che amo assolutamente in tutto e per tutto. Ovviamente la long ci sarà se la storia avrà successo, recensioni e seguiti così almeno capisco se vi interessa che continui oppure butto tutto nella pattumiera.
Detto questo fatemi sapere cosa ne pensate, se vi entusiasma a tal punto che sia necessario pubblicare altri capitoli oppure lasciar perdere. Prima di chiudere volevo solo precisare che in questa storia ne vedremo delle belle e a quanto pare una nuova minaccia incombe sui nostri protagonisti.

xoxo
Sara
  
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