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Autore: Leena    08/01/2008    2 recensioni
Harry si era buttato a letto nella vana speranza di prendere sonno, quando venne svegliato dal suo lievissimo dormiveglia, dalla porta di entrata che sbatteva e da voci concitate al piano di sotto. ATTENZIONE" STORIA MOMENTANEAMENTE CHIUSA E IN FASE DI RIFACIMENTO!
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Unexpected

The Unexpected

Pensieri

 

Poco dopo il suo arrivo a Craven Road, Draco  sistemò i suoi pochi averi nella stanza con la libreria ben fornita.

 

Non voleva ammetterlo ma quella nuova sistemazione gli piaceva parecchio.

 

Si avvicinò alla libreria, tutti quei libri babbani lo attiravano come una calamita.

 

Scorse i titoli con pigrizia, accarezzando le copertine  con il dito indice lungo e affusolato, mentre sottovoce leggeva i titoli.

 

“Cime tempestose… It... Romeo e Giulietta.... Il signore degli anelli..... Novecento..... Intervista con il vampiro..... Io robot…”.

 

C’erano letture di tutti i tipi, di tutti i generi e tutte le epoche, e lui non ne conosceva nemmeno una, tergiversò per alcuni minuti prima di scegliere Romeo e Giulietta.

 

Aveva sentito una sua ex compagna di Serpeverde parlare di un certo William Shakespeare e aveva riconosciuto il nome sul volume.

 

Con il libro in mano si diresse verso la poltrona davanti alla finestra.

 

Cominciò a leggere e si perse nella storia tragica.

 

 

 

  

Harry finì la colazione in silenzio, immerso nei suoi pensieri.

 

“Sei veramente felice ora che se ne è andato?”

 

Era il pensiero che gli ronzava in testa da quando la signora Weasley  gli aveva ricordato che Draco era partito la mattina.

 

Scosse la testa, ben sapendo che quel pensiero non se ne sarebbe andato così facilmente.

 

Si alzò meccanicamente e si diresse nella stanza a lui ormai ben nota.

 

Entrò con delicatezza, come se si aspettasse di trovare Draco sul letto a sonnecchiare.

 

Si diresse verso il letto, ancora disfatto e vi si sedette.

 

Allungò la mano verso il cuscino candido, aveva ancora la forma della testa del biondo.

 

Sospirò. Se lo aspettava. Sospettava che una volta partito Draco gli sarebbe mancato.

 

Improvvisamente un ricordo lo fulminò.

 

Flash Back:

 

Era a Hogwarts, solo pochi mesi prima.

 

Era appena entrato in bagno dei maschi, dove, aveva visto sulla mappa del Malandrino il puntolino indicante Draco Malfoy.

 

In quel periodo era ossessionato da Malfoy, stava tramando qualcosa,aveva un incarico da portare a termine, e voleva scoprire cosa, prima che il piano andasse a buon fine.

 

Aprì la porta il più lentamente possibile e quello che vide lo lasciò ammutolito.

 

Draco gli dava le spalle, era appoggiato al lavandino, la testa piegata tra le spalle, le mani stringevano con così tanta forza il lavandino da essere bianche. Tremava.

 

Mirtilla Malcontenta era lì con lui, cercava inutilmente di consolarlo.

 

Harry sentì la voce del Serpeverde, tremante “Nessuno può aiutarmi…. Nessuno…e lo so che non funzionerà… non ci riesco…e lui mi ucciderà e ucciderò i miei genitori…”

 

Solo allora Harry notò che Draco stava piangendo.

 

In quel preciso momento, Malfoy alzò lo sguardo, e incontrò due occhi verdi che lo guardavano.

 

Reagì d’istinto, si girò e urlò una maledizione contro il Grifondoro, che la schivò e rispose con la stessa prontezza di riflessi.

 

Mirtilla si mise a urlare, implorandoli di smetterla.

 

Draco con il volto deformato dalla rabbia urlò “Crucio…” ma non finì mai la maledizione, Harry fu più veloce e rispose con un altro incantesimo.

 

“Sectumsempra!” urlò sovrastando anche le grida di Mirtilla.

 

Fu un attimo, Draco colpito in pieno, cadde a terra, il viso e il petto tagliati profondamente in più punti, il sangue sgorgava a fiotti.

 

Harry si buttò sul corpo del suo nemico di sempre spaventato, Mirtilla stava urlando “Assassinio!Assassinio nel bagno!”  

 

Draco gemeva, il viso distrutto, le mani che si contraevano come artigli nella sofferenza.

 

Sembrarono passare secoli prima che Piton entrasse nel bagno richiamato dalle urla, e rendendosi conto della situazione intervenisse sulle ferite di Draco.

 

Fine Flash Back

 

Harry tornò alla realtà, probabilmente alcune di quelle cicatrici che tanto lo avevano affascinato, le aveva procurate proprio lui stesso a Draco.

 

Chinò il capo, osservandosi attentamente i piedi.

 

Forse in quel momento li, vedendolo piangere disperatamente, si era reso conto seriamente che Draco era una persona, un essere umano con sentimenti, un essere pensante, che eseguiva ordini sotto minaccia di morte.

 

Nelle ultime settimane, Harry aveva cominciato a malapena a scoprire la punta dell’ice berg.

 

E ora non ci sarebbe stato più nulla. Draco se ne era andato sotto protezione chissà dove.

 

 

Draco si divorò il libro. Quella storia lo aveva emozionato tantissimo.

 

Era stupito, era stato cresciuto con l’idea di odiare i Babbani, che fossero creature indegne di vivere, e ora si ritrovava con gli occhi lucidi leggendo proprio una storia scritta da un babbano.

 

Inspiegabilmente si trovò a pensare a Harry.

 

Quella storia gli aveva ricordato i piccoli, brevi momenti d’intimità che aveva avuto con il giovane bruno.

 

La storia dei due ragazzi che non potevano amarsi apertamente per via della rivalità delle loro famiglie.

 

Chissà perché a Draco ricordava tanto lui e Harry.

 

Nati in due mondi diversi, cresciuti in mondi diversi, con idee ben diverse.

 

Eppure, eppure qualcosa li univa. Il biondo si perse nei suoi pensieri.

 

Gli tornava in mente il brusco congedo che aveva avuto con Harry solo poche ore prima.

 

Sembrava andasse tutto bene, i baci, le carezze, l’affetto che iniziava a provare per il Grifondoro.

 

Arrossì al solo pensiero.

 

Poi, Harry gli aveva proposto di venirlo a trovare durante il suo trasferimento, e, cosa diavolo gli aveva preso?

 

Perché se l’era presa tanto per una promessa in fondo innocente? Per una promessa che in fondo gli avrebbe fatto molto piacere?

 

Scosse la testa, sconfitto, i capelli biondi gli accarezzarono il viso pallido.

 

“Ah Draco, tu e il tuo maledetto orgoglio Malfoy, sei veramente scemo lasciatelo dire”.

 

Il biondo fece un gesto impaziente con la mano, come per zittire la voce della sua coscienza.

 

“Voleva aiutarti e il tuo orgoglio ferito si è messo a ragionare per te”.

 

E dal nulla, il desiderio imperante di voler vedere di nuovo Harry, almeno per chiarirsi, per dirgli quello che pensava veramente di quella situazione.

 

Ma come? Se Moody lo avesse beccato lo avrebbe ridotto un colabrodo.

 

Concentrandosi sulla vita babbana che scorreva davanti ai suoi occhi grigi, si mise a pensare un piano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA: Eccomi qua, non è lunghissimo, ma la lettura dì HP e i doni della morte mi ha assorbito completamente, senza contare che il mio PC ha deciso di non funzionare più e ora sono in clandestinità nel pc di mia sorella.

Buona lettura!

Baciozzoli sbavosi.Leena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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