Capitolo Sei.
Da quando la Brown mi ha fatto leggere quella maledetta pergamena sono cambiata. Non parlo più con nessuno, a parte con Scorpius. Albus neanche mi cerca più, ora che si è fidanzato con quella gallina. Passo le giornate a spiare Albus e la Brown mentre si baciano. E ogni volta che li vedo insieme, qualcosa dentro di me si frantuma. Con il passare dei giorni sono sempre più depressa, e la cosa bella è che non mi importa niente se mi sto rovinando la vita.
-Ciao Scorpius.- dico mentre mi metto seduta accanto a Scorpius , sulle sponde del Lago Nero.
-Ciao Rosie, come va?- chiede lui mentre alza lo sguardo dal libro per guardarmi meglio.
-Vuoi la verità o preferisci una bugia?- borbotto guardandolo negli occhi.
-Mmh, preferisco la verità.- dice meditambolo.
-Okay.. Sto una merda. Ho appena incontrato la Brown e Albus mano nella mano nel corridoio.- soffio cercando di non guardarlo.
-Rosie.. Tu devi uscire da questa situazione. Non capisci che ti stai facendo del male da sola? Non sei neanche più tu. Una volta ridevi e scherzavi sempre, mentre ora è già tanto che mi parli..- risponde mettendomi un braccio sulle spalle.
Io alzo gli occhi per incontrare i suoi, così belli, così familiari e mi accoccolo su Scorpius.
Lui molto lentamente mi fa brevi carezze sui capelli e io mi lascio scappare un sospiro. Strano a dirlo, ma tra le braccia di Scorpius sto più che bene. E questa cosa è strana, dato che io e lui non siamo mai stati dei grandi amici. Non so cosa gli sia successo, ma da quando Albus non mi cerca più, lui è la persona che mi è stata sempre accanto. Sempre. Dei semplici grazie non servono, perché quando lo abbraccio cerco di metterci tutto l’affetto e la gratitudine che provo per lui.
In questi giorni io e lui abbiamo parlato tanto. E ho scoperto cose sulla sua vita che mai e dico mai avrei mai pensato di sapere. Sua madre è morta di parto. Poche ore dopo che aveva partorito la sua amata sorellina, Elettra, è morta. Stessa sorte è toccata ad Elettra pochi giorni dopo, poiché era nata prima del tempo e quindi troppo piccola e debole. Dopo queste due grandi perdite, Draco ha iniziato ad uscire con tutte le donne che gli capitavano sotto tiro, per sfogare tutto il suo dolore, mentre Scorpius si è chiuso in se stesso.
Mentre penso a tutte queste cose, sento un lieve russare, mi giro e trovo Scorpius profondamente addormentato.
Sorrido, e mentre cerco di svegliarlo, penso a come essere la ragazza di Scorpius. Di certo non ti abbandonerà come un giocattolo dopo che si è stufato. Scorpius è un ragazzo serio, con la testa sulle spalle e con un carattere meraviglioso.
-Hey, se continui a guardarmi così mi consumerai!- esclama Scorpius una volta svegliato.
Con questa frase Scorpius mi fa ritornare mentalmente sulla Terra e mi accorgo che lo sto fissando.
-Ah ma stai zitto! Stavo solo pensando..- dico, - E si, so pensare.- aggiungo acida notando il suo sguardo divertito.
-Non ne avevo dubbi.- risponde sorridendo, -Per Morgana, no!- esclama subito dopo spostando il suo sguardo orripilato su di me.
Io lo guardo interrogativa. - Che succede?-
-Succede che tu devi continuare a guardami finchè io non ti dirò di smettere.- dice agitato.
-E perché?- chiedo curiosa.
-Perché ci sono Albus e la Brown intenti a fare un’attività che a te non piacerà per niente vedere.- risponde sempre più agitato.
Mi giro di scatto, e trovo Albus e quella stronza baciarsi con passione sotto a un albero. Il sorriso scompare dal mio volto.
-Ti avevo detto di non guardare!- ribatte Scorpius con voce isterica.
-Semplicemente disgustoso.- ringhio mentre mi alzo, -Sono uno spettacolo vomitevole.- aggiungo, notando le mani di Albus infilarsi sotto il maglione della Brown.
Scorpius continua a guardarmi preoccupato prima di alzarsi e prendermi per mano. – Andiamo, ti accompagno alla Torre.-
Gli sorrido brevemente.
Una volta arrivati di fronte al quadro della Signora Grassa, mi sento in dovere di ringraziarlo. - Grazie Scorpius, di tutto. Sinceramente non so come fai a sopportarmi.-
-Rosie, tranquilla. Non c’è bisogno di ringraziarmi. E comunque io ti sopporto perché sono legato a te con qualcosa di profondo, molto profondo.- dice lui mentre mi bacia la fronte, - Ci vediamo a cena.-
E con questa frase enigmatica mi lascia lì impalata come una deficiente mentre rimugino su tutto ciò che è successo oggi.
Mi sto servendo di torta al cioccolato quando vedo Scorpius parlare animatamente con Albus. Sembra quasi che stanno litigando. Sto per addentare un pezzo gigante di torta e vedo che Scorpius si alza e se ne va mentre Albus ancora gli urla dietro di tornare e di chiarire. Decido di abbandonare la torta al suo triste destino e di seguire Scorpius. Una volta sarei andata di corsa da Albus ma ora non posso più farlo per svariati motivi. Il primo, è che in questo momento è troppo occupato a baciare la oca, mentre il secondo è che non mi fila di pezza. Così mi alzo, prendo la borsa da sotto il tavolo ed esco dalla Sala Grande. Non so dove si sia cacciato Scorpius però provo a cercarlo in tutti i suoi posti preferiti (La Torre di Astronomia, il suo Dormitorio, la Cucina) fino a quando casualmente passo davanti al Lago Nero e lo trovo lì, seduto a gambe incrociate mentre guarda il Lago con sguardo vuoto.
Mi avvicino velocemente e mi faccio cadere accanto a lui. Non parlo, non voglio disturbarlo.
Dopo pochi minuti Scorpius si gira lentamente verso di me e inizia a parlare. – Albus è proprio un cretino.-
-Che è successo?- chiedo cauta.
-Abbiamo litigato.- annuncia tetro mentre si gira per guardare il Lago, -Per te.- aggiunge notando la mia espressione curiosa.
Io spalanco la bocca.- Per me? E perché?-
-Albus mi accusa di essermi preso una cotta per te. E lui è geloso di questo.- dice asciutto lui
-Come sarebbe a dire che ti sei preso una cotta per me?- chiedo minacciosa
-Tranquilla, non è vero. Sono tutte fantasie di Albus.- risponde lui
-Ah..Ma scusa, lui è geloso di me, però sta con la Brown.. Non capisco..- chiedo perplessa a Scorpius che mi guarda come se ho appena fatto la barzelletta più divertente dell’anno.
-Come fai a non capire? Tu gli piaci, Rose. E dato che siete cugini e che tu hai molti ammiratori, ha pensato che tu sei innamorata di qualcun’altro. Sta provando a dimenticarti ma non ci riesce, quindi è per questo motivo che si è messo con la Brown. Per dimenticarti. Lui pensava che mettendosi con qualcun’altra il suo sentimento verso di te si sarebbe annullato.- dice lui, -Ma il problema è un altro.-
Incapace di formulare una frase con senso, mi giro verso di lui e mi limito a fissarlo finchè non parla.
-Il problema, Rose, è che io sono innamorato.- ammette con voce triste, -Di te.-