Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: percabeth2000    25/06/2013    3 recensioni
Questa storia è un mix di romanticismo e d'avventura che vede come protagonisti Nico e una nuova ragazza.
Affronteranno mille pericoli e incomprensioni, spero vi piaccia e vi emozioni. Leggere per credere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le nuove avventure'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ALLENAMENTI E GENITORI
POV.NICO

 
La mattina ci alzammo presto e dopo aver fatto un’abbondante colazione ci dirigemmo verso il campo di sabbia che solitamente si usava per le lezioni di equitazione  ma che fino alle tre del pomeriggio era libero.
Era un campo molto spazioso e in cui ci si poteva muovere facilmente su sue lati erano presenti degli alberi mentre sugli altri due c’erano dei recinti per cavalli e perciò per non spaventarli ci mettemmo in centro poi Dioniso alzò un velo di foschia in modo da non far vedere ai mortali i nostri combattimenti: chi non si sarebbe spaventato a vedere dei ragazzi che si attaccavano con le spade?
Ci dividemmo a coppie per poi scambiarle ogni tre combattimenti: iniziai con Chiara.
Valutai che doveva essere veloce e agile visto la sua corporatura ma che non doveva essere poi tanto forte ne ad attaccare ne a parare quindi dopo aver parato parecchi dei suoi assalti per farla stancare la mandai a terra con un forte colpo al fianco, primo round vinto sotto il secondo.
Si rialzò quasi subito e con mia grande sorpresa giocò di furbizia, fece finta di essere stanca così io abbassai di poco la mia difesa e non facendosi ripetere l’occasione mi piombò addosso e mi mandò a terra.

“Brava!”disse Ginevra, solo allora notai Mattia a terra che quasi chiedeva pietà con lo sguardo.

“Si è fatta battere apposta!Per capire il mio gioco, mi sta stracciando”disse Mattia rialzandosi.

Approfittai del momento e colpii la gamba di Chiara con la parte piatta della lama, fine dei giochi.
Nel frattempo anche Mattia era a terra.

“Cambiamo, ora io con Chiara, voglio proprio vedere come se la cava” disse Ginevra perciò io andai con Mattia.

Non fu tanto difficile, il figlio di Hermes giocava di astuzia ed era veloce e abile ma come Chiara non era particolarmente forte e quindi la atterrai presto per ben due volte.

“Battuto, ancora. Ha voi com’è andata?” chiese Mattia alle ragazze.

“Pari, mentre voi due vi battevate noi abbiamo fatto quattro round”gli rispose Chiara.

Bene, ora io contro Ginevra e Chiara contro Mattia, sarebbero stati degli incontri lunghi ed estenuanti visto che Mattia e Chiara avevano uno stile simile come d’altronde io e Ginevra.
Quando iniziammo sia io che Ginevra partimmo con un affondo che non andò a segno da nessuna delle due parti e poi continuammo ad attaccarci e parare i colpi senza smettere un secondo mentre Chiara e Mattia avevano finito: ma da quanto lottavamo? Se loro avevano già finito almeno mezz’ora.
Ad un certo punto mi arrivò uno spruzzo d’acqua in faccia e Ginevra riuscì a colpirmi senza però farmi cadere, così visto che lei aveva usato i suoi poteri perché io no?
Le bloccai i piedi con due mani ossute e poi attaccai, fu veloce e le nostre lame si incrociarono e scivolarono l’una sull’altra riducendo  la distanza tra il mio e il suo viso, potevo sentire il suo respiro e il cuore batterle all’impazzata per la fatica e l’imbarazzo come il mio, ma poi un urlo ci fece girare.

“Mamma!” gridò Chiara per attirare l’attenzione di una donna vicino ai puledri con un bambino, una bambina e un’altra donna, quando l’altra donna si voltò Ginevra divenne quasi un blocco di marmo.
Chiara corse da sua mamma e da quelli che credo fossero i suoi fratelli ad abbracciarli mentre Ginevra rimase per un attimo perplessa dalla situazione.
Quando sembrò rinvenire corse incontro a sua mamma e l’abbracciò.

“Che ci fai qui?”gli chiese subito.

“Missioni, e pensare che non volevo venire a trovarvi per non farci restare male”disse Ginevra sconsolata.

“Ma che dici? Dirò a tuo padre che lo saluti e comunque non ti fare problemi e vieni a trovarci quando vuoi” disse sua madre abbracciandola ancora. “ E questi due giovanotti chi sono?” chiesero in coro la mamma di Chiara  e quella di Ginevra.

“Nico e Mattia” disse Ginevra.

“Piacere Eleonora”disse sua madre.

“Laura” disse quella di Chiara.

“E io sono Giorgio e lei Elena” disse il fratello di Chiara.

Restammo un’ ora a parlare del più e del meno prima che arrivasse mezzogiorno e che le mamme e i fratelli se ne furono andati, poi mangiammo e ci rimettemmo al lavoro finché non si formò una specie di nuvola vicino a noi.

“Oh!State bene, meno male .”disse Francesca dall’altra parte del messaggio Iride.

“Sì stiamo bene non preoccuparti, dì pure a Chirone che presto ritorneremo per ora ci stiamo allenando: la nostra missione non è ancora finita per ora niente mostri ma appena torneremo bisognerà affrontare Eris”disse Ginevra e poi con un gesto della mano trasformò il messaggio Iride in vapore.
Nel pomeriggio Ginevra montò Paprika ed io, non sapendo cosa fare mi misi a guardarla per un po’.

“Potresti smettere di guardarmi?Mi metti in ansia”mi disse scendendo.

“No, sei troppo bella quando monti”dissi.
Abbassò la testa arrossendo e anch’io feci lo stesso.

“Ti va di allenarti ancora un po’?”chiesi.

“Certo, senza trucchetti però”

“Hei!Hai iniziato tu stamattina!”dissi fintamente arrabbiato.
Appena iniziammo il combattimento mi ricordai che Ginevra doveva essere molto stanca e perciò cercai di attaccare in continuazione ma continuava a rispondere bene finché non la feci cadere nella sabbia.

“Battuta” e mi misi seduto di fianco a lei.

In meno di cinque secondi me la ritrovai sopra che mi puntava la spada alla gola.

“Sicuro?” mi disse quasi ridendo.

“Si” dissi ribaltando le posizioni.

“Se avete finito di rotolarvi, piccioncini ci sarebbe pronta la cena”disse Chiara ridendo  con Mattia.

“Parlano quelli che dormivano a un millimetro l’una d’altro”dissi mettendomi a ridere e alzandomi porgendo la mano a Ginevra per alzarsi.
Stavamo ridendo tutti e quattro come dei cretini ma non ci importava, infondo ci stavamo divertendo.

“Si mangia mocciosi!” gridò Dioniso.

“Forse è meglio andare” disse Ginevra.




ANGOLO DELL'AUTRICE:
Spero il capitolo vi piaccia e soprattutto spero di aver descritto abbastanza decentemente, volevo inserire una foto di Nico ma dopo dieci tentativi falliti mi sono arresa. Lasciate una piccola recensione, please e saluti a tutti quelli che hanno letto fin qui.
percabeth2000
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: percabeth2000