Sbam.
L'anta dell'armadio si apre.
Draco lo vede: è un Ippogrifo.
E' maestoso, grande, imponente.
Potrebbe schiacciarlo con un dito, Draco non è abbastanza forte e coraggioso per sconfiggerlo.
Semplicemente, Draco non è abbastanza.
Non abbastanza audace, non abbastanza fedele, non abbastanza potente.
E' come una mosca: l'unica cosa che sa fare è infastidire chi è migliore a lui, perché non può sopportare il fatto di essere inferiore a qualcuno.
Draco non ha il fegato per essere un cattivo, né la lealtà per essere un buono.
E' la debole e ignobile via di mezzo.
Draco si fa forza e pensa all'argento.
All'argento che è uno dei colori della sua casa, Serpeverde.
All'argento che è il colore dei suoi occhi.
All'argento che è un metallo particolare: col tempo si sporca fino a diventare quasi giallo, ma basta una ripulita per farlo tornare all'antico splendore; perché, sotto sotto, niente potrà cambiarlo.
Punta la bacchetta contro il Molliccio e urla:
<< Riddikulus! >>
Le ampie ali della creatura si trasformano in due misere alucce da farfalla.
Draco scoppia a ridere, e il Molliccio scompare, come una macchia lavata via dal sapone.
NOTE DELL'AUTRICE
Eccomi di nuovo qui!
Questa flash non mi convince per niente. Spero che piaccia almeno a voi.
Ringrazio di cuore tutti i recensori, i seguaci e quell'anima buona che preferisce :3
Domani dovrei riuscire a pubblicare, a grande richiesta, la flash su George, che ho appena finito di scrivere!
Non penso che ne scriverò una su Fred, perché volevo analizzare solo i personaggi che zia Row ha ritenuto
opportuno far vivere (a parte Zio Voldy, ovviamente. Su di lui ho già il capitolo pronto, lo metterò per ultimo *-*).
Non mi resta altro da dirvi, se non: Avada Kedavra!
Scherzavo, ovviamente. Come potrei vivere senza di voi?!
Bacioni bavosi
-Ziovoldy