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Autore: linkin park    09/01/2008    4 recensioni
Seconda ff sui My Chemical Romance :D Premetto che non so mai presentare le ff!
Warped tour 2005. Megan, giovane fotografa e Bob, batterista di una band famosa. Riuscirà il loro amore a resistere o durerà solo per il periodo del tour?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bob Bryar, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' incredibile come il silenzio a volte possa essere più assordante e fastidioso del rumore

Grazie a chi commenta questa storia =]

Scusate per il ritardo ma l'ispirazione è quasi sempre assente ._.

Ho già un altro capitolo pronto comunque.

Buona lettura :*

 

 

E' incredibile come il silenzio a volte possa essere più assordante e fastidioso del rumore.

Anche adesso mentre sono qui fuori a fumare, avvolto in questo silenzio quasi irreale, sento le orecchie piene di un ronzio che mi impedisce perfino di pensare.

Ed era questo principalmente il motivo per cui, all'alba, sono uscito di casa e sono venuto qui in giardino.

Quando mi sono svegliato ho visto Megan accanto a me che dormiva della grossa, reduce della festa di ieri sera, e per non svegliare lei né tantomeno Gerard, il padrone di casa, sono uscito.

Per riordinare le idee, per infondermi un po’ di entusiasmo e buonumore in vista della giornata che mi aspetta, ritenendo che l'alba e un po’ di solitudine mi avrebbe certamente giovato ma non è così.

Tutta questa pace, questo silenzio mi hanno messo addosso malinconia e tristezza e di certo non ne ho bisogno.

Strano pensare che ieri sera alla festa di chiusura del Warped le cose erano completamente differenti.

Il tempo sembrava essersi fermato.

Mi pareva di essere sospeso in una bolla di sapone, fatta di felicità e spensieratezza, che niente e nessuno avrebbe potuto distruggere.

Ma la bolla, essendo fragile, è destinata a rompersi e così è stato.

In men che non si dica è arrivato il fatidico giorno. Il tanto atteso da alcuni, il meno voluto da altri.

E' il giorno della partenza, degli addii o degli arrivederci.

Nel bene o nel male, il giorno che darà una svolta alla mia vita.

---

-Qualcuno ha visto il mio I-pod?-

-No Frank!!! E sbrigati, che i taxi saranno qui a momenti.-

-Uff..non partiamo finchè non lo trovo però.-

Vedo qualcosa volare e atterrare in testa al povero Frank. Bob gli ha lanciato la prima cosa che si è trovato vicino.

Che scemotti! Mi mancheranno questa sceneggiate.

Mentre sto ancora ridacchiando, Bob mi prende sottobraccio e ci dirigiamo verso la porta.

- Usciamo, prima di impazzire definitivamente- dice.

Davanti casa ci sono già i taxi che ci devono accompagnare in aeroporto.

Una volta che Frank ha recuperato il suo I-pod, possiamo partire.

La strada che ci separa dall'aeroporto di Newark è corta e persi a chiacchierare, il tempo vola.

Scendiamo dall'auto e presi i bagagli ci dirigiamo verso il gate.

I ragazzi e la crew sono i primi a partire mentre io e Nicole abbiamo il volo per New York fra 3 ore.

Non appena arriviamo nei pressi del check-in, lo stomaco mi si chiude in una morsa di agitazione e ansia.

Il momento meno desiderato è giunto.

-Vieni!-

Bob mi prende per mano e mi porta in disparte, lontano dagli altri per concederci un po’ di privacy e lasciarne anche agli altri.

E' triste anche lui, glielo leggo negli occhi. D'altronde ha sempre odiato gli addii.

E' una delle prime cose che ho scoperto di lui.

Ora, stretta tra le sue braccia, mi passano davanti agli occhi tutti i momenti più belli trascorsi insieme in questo mese.

Il mese più intenso e più felice della mia vita.

Bob si allontana un attimo da me per porgermi un pacchetto.

-Questo è per te-

Il cuore mi batte come quello di una ragazzina al primo appuntamento. Sono nervosissima.

Scarto il regalo e mi ritrovo tra le mani un bracciale, con incise le nostre iniziali.

-E' bellissimo-

Mi rivolge uno dei suoi sorrisi dolcissimi, quelli che tanto mi fanno impazzire.

Adesso però è il momento del mio regalo.

Gli do il pacchetto e Bob, impaziente come un bambino, lo apre subito.

Allarga gli occhi, sorpreso, e mi ringrazia con un bacio.

-Voglio metterla adesso- mi dice, così prendo la catenina dalle sue mani e gliela metto.

Quel ciondolo a forma di cuore è come se fosse la riproduzione del mio.

In questo modo sarà sempre con lui.

---

 

Vedo Brian che mi fa cenno di sbrigarmi. L'aereo di certo non aspetta me.

- Devo andare purtroppo- dico a Meg.

Vorrei che i minuti a nostra disposizione fossero di più, così come vorrei poterle stare vicino a lungo e non con un oceano in mezzo a noi.

Mi guarda per un attimo smarrita con quei suoi occhi nocciola, velati dalle lacrime che tenta a tutti i costi di trattenere.

Megan è fatta così. Non vuole lasciare vedere agli altri le sue debolezze, tantomeno a me in questo momento. Sa che vederla in questo stato mi fa soffrire ancora di più.

La abbraccio forte e la bacio, cercando di trasmetterle tutto quello che provo per lei.

In questo momento, mi vengono in mente dei versi di una canzone (*) che sono perfetti per questa situazione.

One last kiss before I go, Dry your tears in this time to let you go

E' il momento di lasciarti andare piccola.

-Bob..promettimi che non è un addio. Che continueremo a sentirci, in un modo o nell'altro-

Sentire la sua voce triste che mi chiede questa cosa, mi spezza il cuore.

Cosa devo dirti, Meg? Vorrei poterti giurare che questo non è un addio ma non so neanche io con certezza cosa succederà. Potremo rivederci così come no.

So che mentire non è mai bello ma a volte è necessario.

-Te lo prometto-

Mi stringe forte e la cullo tra le mie braccia.

Il senso di colpa mi sta già logorando da dentro ma dovrò imparare a sopportarlo. Così come dovrò sopportare il dolore di questa separazione.

-Adesso devo andare veramente, prima che Bri mi uccida- le dico, cercando di sorridere.

Annuisce seria e insieme andiamo dagli altri.

E' ora di imbarcarci, di separarci definitivamente.

Meg saluta gli altri, che uno alla volta si dirigono verso l'aereo, poi mi prende per mano e mi bacia per l'ultima volta.

Mentre seguo gli altri, mi volto a guardarla.

Si asciuga velocemente col dorso della mano le lacrime che prima ha tanto faticato a trattenere e mi saluta, cercando di sorridere incoraggiante.

Addio, piccola.

 

 

 

  
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