Capitolo 3
La mattina dopo mi alzai e mi preparai. Poi uscii dalla camera e mi diressi verso la cucina. Feci colazione tranquillamente, poi dissi ad una domestica -Scusa, potresti preparare la colazione alla mia amica? gliela porterò in camera..- lei annuì accennando un inchino per poi dirigersi in cucina. tornò poco dopo con in mano un vassoio che io presi -Volete che lo porti io?- io scossi il capo -Non ce ne è il bisogno, tranquilla vado a svegliarla io...- lei annuì e fece un inchino mentre io cominciavo a salire le scale. Arrivai alla sua porta e bussai, nessuno rispose, quindi abbassai la maniglia ed entrai per poi richiudermi la porta alle spalle. MI avvicinai al letto e poggiai il vassoio con la colazione sul comodino. Sedetti accanto a lei e la scossi leggermente -Ludovica...Ludovica...- lei aprì poco gli occhi e si voltò verso di me sussurrando con la voce impastata dal sonno -Buongiorno...- io sorrisi -Buongiorno, dormito bene??- lei annuì accoccolandosi sotto le coperte. Io mi voltai verso il comodino e presi il vassoio mettendomelo sulle gambe -Ti ho fatto preparare la colazione... spero ti piaccia..- lei si alzò a sedere e cominciò a mangiare -E' tutto buonissimo, grazie...- dopo mangiato si alzò e si preparò per uscire. Mi raggiunse in salone e sorrise -Buongiorno a tutti!- le domestiche si voltarono a sorriderle, poi tornarono al loro lavoro. Noi avvertimmo per poi uscire e andare a fare una passeggiata per Londra.
Mentre
eravamo in giro a curiosare tra le vetrine dissi -Ieri i ragazzi sono
stati
proprio gentili ad accompagnarci, anche se potevamo benissimo andare a
piedi...- le lanciai un'occhiata d'intesa e lei -Hey, era un'occasione
che non
potevo perdere, scusa, fare un giro in macchina con i miei idoli...e il
mio
futuro marito...- io risi -Si, okay, adesso però ti stai
facendo un film da
sola... e poi chi sarebbe il tuo futuro marito? Zayn? ho visto come lo
guardavi...- lei fece spallucce -Non
lo
so, è un bel ragazzo, non si può negare... ma
è fidanzato.... e poi, non lo so,
non lo conosco...- io la guardai -Ti fa piacere che sia fidanzato, non
ti da nemmeno
leggermente fastidio?- lei scosse il capo -Non mi dispiace Perry... e
poi a
quanto si sa stanno bene insieme...- io feci una smorfia -A me non va
proprio a
genio a dire la verità... non lo so, mi sembra troppo
finta... al contrario
delle altre fidanzate dei ragazzi...- sedemmo su una panchina al parco
-Lo sai,
ieri Niall mi ha dato il suo numero...- dissi ad un certo punto. Lei si
voltò
di scatto -Ti... ti ha dato il suo numero? e l'hai chiamato?- io scossi
il capo
-No, ancora no. - allora lei -Ma tu sei pazza! chiamalo, ora.- io presi
il cellulare
e composi il suo numero. Mi rispose quasi subito -Pronto?- e io -Ciao,
sono
Amanda...una delle due ragazze di ieri..- lui parve illuminarsi -Ciao,
come
stai?- io sorrisi -Bene.. tu? i ragazzi?- e lui -Tutto bene... allora
la tua
amica?- io la guardai di sottecchi -Tutto a posto..- ci furono dei
secondi di
silenzio, poi lui chiese -Verso che ora volete venire?- io feci
spallucce -Noi
siamo libere, dimmi tu un orario, per noi va bene...- allora lui
-Volete venire
subito? siamo tutti a casa...- io guardai Ludovica e dissi a Niall
-Scusa,
chiedo un attimo a Ludovica...- poi dissi -Niall vorrebbe che andassimo
subito
da loro, che ne dici?- lei cominciò a saltellare -E'
fantastico andiamo andiamo
andiamooo...- io risi e dissi al telefono -Niall? stiamo arrivando...
mi dai il
vostro indirizzo?- lui me lo dettò e io lo scrissi su un
foglietto; poi lo
salutai e chiusi la telefonata. Ci alzammo e ci dirigemmo all'auto che
avevamo
lasciato parcheggiata poco lontano. Salimmo in macchina e partimmo alla
volta della
tanto immaginata casa. Arrivati davanti al cancello richiamai Niall
chiedendogli di aprirci il cancello. Ci fece scattare il cancello
elettrico e
si sporse dal portone attendendoci sotto il portico. Noi scendemmo
dall'auto e
ci avvicinammo con un mano un dolce che per sicurezza avevamo fatto
preparare.
-Ciao..- disse sorridendoci -Ciao!- Ludovica lo abbracciò
forte e lui ricambiò
con un sorriso. Quando lei si staccò io gli diedi un bacino
sulla guancia e gli
porsi il piatto -Tieni, questo è per voi, spero vi piaccia.-
lui mi abbracciò
-Sicuramente sarà buonissimo, venite dentro..- ci fece
entrare all'interno.
Mentre percorrevamo l'ingresso lui gridò -Ragazzi rendetevi
presentabili,
abbiamo due ospiti!- si sentirono dei rumori e delle voci che si
sovrapponevano.
Arrivati al salone sorrisi nel vedere tutti quei ragazzi che si
specchiavano e
si sistemavano i capelli. -Ciao!- disse Ludovica correndo a salutare
Liam e
Zayn che ricambiarono con un sorriso. Poi si presentò agli
altri due. Solo in
quel momento incontrai due meravigliosi occhi azzurri in cui mi persi,
sentii
il mio cuore perdere un battito. Mi ripresi soltanto quando Niall mi
affiancò
-Ragazzi, lei è Amanda...- io sorrisi, poi tesi la mano ad
entrambi per poi
andare a salutare i due ragazzi che avevo conosciuto il giorno prima.
Quando il
proprietario di quegli occhi fantastici parlò io mi sentii
come all'interno di
una bolla d'aria e mi sembrò di volare, la sua voce era
armoniosa e arrivava
alle mie orecchie come la più bella melodia che io avessi
mai sentito. -Io sono
Louis...- disse, io mi incantai a guardare quegli occhi e quelle labbra
rosee
che di muovevano a modellare delle parole. Quel nome era il migliore
che avessi
mai sentito, solo quando mi guardò interrogativo tornai alla
realtà -Scusa, stavo
pensando ad una cosa...- lui allora sorrise e io per poco non svenni.
-Siete
italiane?- io scossi il capo -No, io sono inglese, sono nata a Londra
ma mi
sono trasferita a Roma cinque anni fa per iniziare il liceo... mentre
Ludovica
è nata nella capitale italiana...- lui sedette sul divano e
mi invitò ad
imitarlo e così feci -Parlami un po' di te.. della tua
famiglia...- io mi
ritrovai un attimo persa, dovevo inventare una storia lì per
lì. Avrei dovuto
sapere che me lo avrebbero chiesto prima o poi e mio padre non voleva
che
nessuno conoscesse la mia vera identità, figurarsi un
ragazzo per di più famoso
in tutto il mondo...
Dirgli la verità era fuori discussione, anche se mi dispiaceva dire tante frottole, prima o poi mi si sarebbero ritorte contro, me lo sentivo... -Beh, i miei genitori sono spesso via per lavoro, fanno dei lunghi viaggi... sai sono due giornalisti e viaggiano molto per dei fatti di cronaca che si svolgono in tutto il mondo... così restiamo a casa solo io e i miei fratelli, ne ho due entrambi più grandi di me. Il più grande è sposato e quindi vive con sua moglie, mentre il secondogenito, col quale ho rapporto stupendo... beh lui è un tipo particolare un giorno sta qui, uno sta lì.... ci vediamo poco...- feci spallucce e lui sorrise. Ci si avvicinò Harry e sedette al mio fianco -Di che parlate?- chiese mettendo un braccio sullo schienale del divano -Della sua famiglia... è molto particolare...- il riccio sorrise lasciando intravedere due fossette dolci sulle guance. Io mi avvicinai e infilai un dito in ognuna sorridendo -Che carine, mi piacciono le fossette.... io però non ce l'ho...- feci labbruccio e lui rise scuotendo i capelli e facendoli volteggiare sulla fronte. Io sorrisi a mia volta, i suoi occhi verdi incontrarono i miei azzurri e lui disse -Posso toccarti i capelli?- chiese, io mi portai i capelli sulla spalla e annuii -Certo...- lui vi affondò la mano testandone la morbidezza -Sono morbidissimi... e poi hanno un bel colore... le punte arcobaleno mi piacciono particolarmente...- ridacchiai -SI, mi ero stancata del solito colore...- lui tolse la mano e si accarezzò i capelli -Io non mi stancherò mai dei miei capelli...- fece una faccia strana tanto che io scoppiai a ridere mentre Louis mi parve scocciato. Poi scossi la testa allontanando quello stupido pensiero tornando a parlare tranquillamente con il più piccolo del gruppo che, si rivelò molto simpatico e carino.
Ed ecco il terzo capitolo :)
Spero vi piaccia ;)
fatemi sapre cosa ne pensate
Baci
Aly xx