A volte mi chiedo come immaginiate voi
quello che scrivo...le persone, i luoghi, i sentimenti...talvolta anche gli
stessi indumenti...E mi chiedo se li vedete come li vedo io, in modo a volte
così chiaro, altre volte poco preciso, quasi sfocato...E semmai vi avvicinaste
alla realtà, nelle vostre visioni, questa vi piacerebbe? O a questa realtà ne preferireste una alternativa?
Sono interrogativi che non hanno
risposta, ma, essendo alla fine di "Amore, solo per te", non ho
potuto fare a meno di pensare...e se avessero frainteso tutto? Se tutto fosse
apparso appannato, e non cristallino come tanto desideravo? Che delusione
sarebbe...ed il vero problema è che ne io, ne tantomeno voi, lettori e
recensitori, potremo mai sapere se avete visto tutto nel modo corretto, se
avete capito ogni passaggio, ogni emozione, ogni aspetto.
Questo
piccolo ma interminabile monologo mi è balenato così improvvisamente in mente,
che non ho potuto fare a meno di accendere il computer, e segnarmelo. Forse vi
avrò leggermente tediato, ma sono domande che non mi ero mai posta così
gravemente, e che all'improvviso hanno assunto per me un'importanza vitale.
Vi prego
di scusarmi, e vi chiedo di esprimere il vostro parere, qualunque esso sia.
Comunque,
specifico ora due concetti che possono valere per tutti e che, mi hanno fatto
sapere due gentilissime recensitrici, erano poco chiari:
Sintomi:
·
debolezza
·
dolore
molto intenso ai polmoni
·
eccessive
perdite di sangue, tramite la bocca (in breve vomita sangue...nd me che
rabbrividisce nauseata)
·
febbre
elevata (quasi sempre 39 - 40)
·
forti
dolori alla testa
Sinceramente
vostra
Kissone
Sybelle
“L’imputato, Sosumo Hiwatari, accusato dal figlio, Kei Hiwatari,
di crimini mafiosi ed esperimenti illeciti, è stato dichiarato…COLPEVOLE…per le
seguenti colpe: omicidio, traffici illegali, sfruttamento ed abuso di
innocenti, violenze sulla defunta moglie da lui assassinata e sul figlio qui
presente, esperimenti illegali ed illeciti, che vanno contro ogni legge umana e
morale. Pertanto, nonostante i suoi diciassette anni, dichiaro che Kei Hiwatari
possa godere di tutti i diritti di cui godono i maggiorenni, tra cui vivere
dove meglio crede, insieme alla figlia, Hayley Hiwatari, di appena tre anni,
legittimamente riconosciuta sua erede, nata da un esperimento illecito
dell’imputato. Inoltre, è stato accordato che il qui presente Kei Hiwatari
possa modificare il cognome suo e di sua figlia in Della Prusa. E grazie al
testamento ritrovato di Veronica Della Prusa, assegno loro tutti i possedimenti
dei Della Prusa, più quelli degli Hiwatari; difatti, Sosumo Hiwatari è stato
condannato da questa corte a passare la vita in carcere, fino a nuovo
ordine. In quanto all’ex mafioso Xiao
Lin, possiamo tranquillamente lasciarlo continuare a vivere come faceva prima,
senza problema alcuno, per il valore e l’onestà che ha dimostrato nei confronti
di questa giovane e nuova famiglia. L’udienza, ora è terminata.”
Kei si voltò raggiante verso tutti i suoi amici, mentre Xiao
andava a congratularsi con lui. Hayley gli saltò in braccio, entusiasta. Erano
una famiglia ora.
Xiao: “Sono felice che il tuo sogno si sia avverato, ragazzo…e
sono felice di vederti in forma!”
Kei: “Beh, non sprizzerò energia da tutti i pori, ma se continuo
così…chi lo sa! E Xiao…”
Xiao: “Sì?”
Kei: “Grazie”
Xiao rise: “E di cosa?”
Kei: “Di aver mantenuto la promessa…e per tutto ciò che hai
fatto…grazie.”
L’uomo scosse il capo: “No Kei, grazie a te!”
Tutti si voltarono verso quel sadico mostro che per tanti anni
aveva terrorizzato il blader della fenice e che ora veniva portato via per
sempre…Oramai l’incubo era finito.
***
Selene gli sfrecciò accanto, poi si fermò di colpo, in accappatoio
e con il fiatone: “Kei, hai visto il mio vestito?”
Kei: “Se non sbaglio è qui dentro (indicando il bagno)…SE SOLO
QUALCUNO SI DECIDESSE A USCIRE!”
Selene: “COSA? Dentro c’è anche il mio vestito con Boris?! …BORIS
APRI!”
Ivan, che passava di lì mentre si infilava la giacca, si fermò
incuriosito: “Cosa succede?”
Selene spiegò isterica: “Boris è dentro il bagno e non ne esce!”
Ivan: “Oh…ma sapete com’è fatto…ci sta ore! Aspetta un momento…MA
Lì DENTRO HO LASCIATO LA COLLANA CHE LENA MI AVEVA CHIESTO DI PORTARLE! Se
scopre che l’ho dimenticata lei…NON VOGLIO PENSARCI!”
Kei: “E perché l’hai portata in bagno scusa?...(poi continuò a
urlare) BORIS!”
Ivan: “Il fatto è che mi scappava…^///^…oh mio Dio…BORIS APRI TI
SCONGIURO! LA TUA RAGAZZA sennò
MI UCCIDE!”
Dal fondo del corridoio arrivò Sergay: “Ragazzi, il bagno è
libero? Sapete, visto che l’altro è rotto, dovrei…”
Ma si interruppe vedendo la scena: Selene in accappatoio urlava
isterica il nome di Boris; Kei urlava come un assatanato tutte le torture
possibili che avrebbe potuto fare al ragazzo se non fosse uscito,
infischiandosene totalmente della sua salute ancora incerta mentre Ivan era
ormai sul punto di piangere disperato…Bastò fare 2+2…
Sergay: “Non ditemi che c’è Boris in bagno!!!! Ma io ho urgenza
ORA! BORIS, ESCI IMMEDIATAMENTE SE CI TIENI ALLA TUA VITA!”
La voce tonante di Sergay si aggiunse al coro di proteste.
Ma nel piano di sotto…
Yuri: ‘ Ma si può sapere che succede?’
Salite le scale, lo spettacolo era sconcertante…il gruppetto
urlante, era stato raggiunto da Lena, così era questa la situazione che si
presentava: la giovane stava tentando di strozzare il povero Ivan, mentre
Sergay sembrava essere diventato pazzo, difatti saltellava qua e là, urlando
col viso paonazzo di continuo il nome di Boris. La sua ragazza urlava quanto il
diciannovenne, isterica, con solo un accappatoio addosso, mentre Kei, che NON
doveva fare sforzi, gridava a squarciagola tutte le minacce che gli venivano in
mente.
Yuri: “Che gabbia di matti…-___-“… STATE ZITTI TUTTI!”
Finalmente, il silenzio…
Il capitano continuò nella sua predica: “Ma vi sta dando di volta
il cervello?! VI SI SENTE DA DI SOTTO! Lena, molla Ivan! Kei calmati, non devi
agitarti! Selene vestiti e…Sergay…ehm…non lo so, fai te! Ringraziate il cielo
che Hayley sia impegnata con Anja nell’altra ala e non vi abbia sentito!”
Fulminò con lo sguardo Kei, poi continuò: “Cos’è successo?”
Appena finirono di spiegargli la situazione, però, si sentì la
maniglia della porta del bagno girare, mentre un fischiettante Boris usciva
richiudendo la cerniera dei pantaloni.
Tutti: …
Il russo li osservò smarrito: “Che c’è?”
Tutti: “BORIS!”
***
Festa del beyblade, Gran Galà. Giappone.
Takao: “Quindi verrà anche Kei, è sicuro?!”
Presidente Daitenji: “Sì Takao, stai tranquillo!”
Il signor Kinomiya diede un pugno sulla testa del nipote: “Perdoni
la sua insistenza, non capisce MAI quando smetterla!”
Takao: ç_ç
Rei: “A parte questo, come sta ora? Sta bene?”
Il vecchio sorrise: “Mi ha chiamato Yuri, e mi ha detto che la
cura funziona a meraviglia! Ogni tanto ha dei momenti di spossatezza, ma con un
po’ di tranquillità e riposo passerà tutto! Ovvio, dovrà continuare a prendere
le medicine, per non ricaderci.”
Hilary: “Meno male!”
Proprio in quel momento arrivò un elicottero, con scritto sopra a
caratteri cubitali:
Demolition Boys
Quella era sicuramente opera di Boris…
Atterrato, si aprì la portiera, da cui scesero gli scalini.
I primi ad uscire, come per aprire un corteo, furono Sergay e
consorte.
Lui in smoking, lei vestita di un leggero vestito lillà, stretto
al seno e sotto molto largo, a causa del pancione oramai all’ottavo mese. Mano
nella mano, le loro fedi risplendevano.
Dopo di loro scese Lena, seguita dal malcapitato Boris, che
ridendo le andava dietro. Lui, in camicia color grigio perla e jeans bianchi,
era l’esatto contrario di lei: camicetta a maniche corte a sbuffo nera e lucida,
pantaloni a loro volta neri e corti, forse troppo, anche loro a palloncino,
come le maniche. Trucco nero sugli occhi smeraldini e un lieve fondotinta ad
evidenziare le lentiggini.
Alti stivali aderenti di pelle nera, che arrivavano fino al
ginocchio, completavano quel look dark che nel complesso risultava persino
elegante. Insieme i due si completavano.
Poi fecero la loro comparsa Yuri e Selene, i glaciali occhi
insolitamente caldi, lui vestito in giacca e pantaloni eleganti, sebbene non
indossasse una camicia, ma un dolcevita bianco. Lei invece si era agghindata di
rosso, il suo colore diletto: il suo vestito arrivava alle ginocchia, e non
aveva maniche; arricciato al centro, risaltava il suo fisico, con i tacchi
delle decolté (perdonate la mia ignoranza, non so come si scrive^^ nd Autrice).
I capelli resi lisci con la piastra erano uniti da una coda dietro il capo. La
coppia più passionale, senza dubbio.
In seguito fu il momento di Ivan: indossava una semplice camicia,
con blue jeans e giacca nera. L’unico solo del gruppo, anche se non sembrava
affatto soffrirne, anzi: lui la ragazza proprio non la voleva!
E poi arrivarono loro: i veri protagonisti, gli unici che
attirarono lo sguardo di tutti, proprio TUTTI.
Kei, abbandonati i suoi tatuaggi, esposti solo ai Mondiali, era
radioso. Look total black, indossava una semplice camicia, ovviamente nera,
slacciata di un paio di bottoni davanti, con il colletto rialzato, mentre i
jeans, leggermente larghi, neri quanto la camicia, avevano una sola
particolarità: il logo in brillanti AG.
Probabilmente non era riuscito a convincere Alexander a non farsi
vestire in modo troppo ricco, cosa che odiava. Al collo portava la collana
della madre, la croce, chiave della porta segreta, ed in braccio…beh, in
braccio aveva lei.
Hayley sorrideva allegra al mondo che le si apriva dinnanzi,
vestita di un semplice vestitino bianco a palloncino, con addosso un golfino
bordò che il padre le aveva imposto (si sarebbe presa un malanno sennò! Nd
Kei), e scarpe dello stesso colore, i capelli lasciati sbarazzini, gli occhi
divoratori di ogni cosa, si teneva ben stretta al suo papà.
Quando la posò a terra, lei corse subito dai suoi amici nipponici,
e da chiunque non avesse ancora conosciuto. Era inutile tentare di fermarla,
per lei era FONDAMENTALE conoscere tutti!
Poi i giovani russi si diressero verso gli altri blader, così che,
per l’ora di pranzo, tutte le squadre si conoscevano tra loro. Nessuno faceva
domande su Kei, nessuno si azzardava a fare commenti sulla sua prematura
paternità.
Quando arrivò l’ora di pranzo, Kei scoprì la sua piccola insieme
ad un importante uomo d’affari del beyblade, totalmente catturato dalla loquace
ingenuità della bimba. Il ragazzo la prese in braccio da dietro: “Sono
spiacente, ma questa bella bambina è un po’ troppo curiosa!”
Lei mise la lingua fuori, mentre l’uomo rideva: “Nessun disturbo,
anzi! Le ho appena dato il mio biglietto da visita, venite quando volete!”
Kei: “Non mancheremo! Ora andiamo va…”
Hayley: “Ciao!”
Uomo: “Ciao Hayley!”
Kei: “Tu simpatizzi proprio con tutti eh?”
Lei rise, mentre lui le dava un affettuoso bacio sulla guancia.
I nipponici ed i russi li osservavano da lontano…Kei non era
sembrato mai tanto felice.
Takao: “Non l’ho mai visto così…”
Ivan: “Perché non è mai stato così!”
Brooklyn: “Già…”
Finito il pranzo, arrivarono le domande, su Xiao, la mafia, ed i
loro progetti.
Kei rispose alle domande con una pazienza che da quando era padre
gli apparteneva: “Allora…ehm…vediamo: Xiao è stato per un breve periodo con
noi, poi ha deciso di partire per chissadove…aveva bisogno di trovare uno scopo
di vita! Per quanto riguarda la mafia, tutti i sicari che un tempo servivano
gli Hiwatari sono stati trovati e spediti in prigione…mentre il presidente
russo ha richiesto per Sosumo la pena capitale…spera che l’Onu gliela conceda…”
Prof K: “Cavolo! Persino la pena di morte!”
Intervenne Anja: “Il presidente è stato molto gentile con
noi…pensate, ha persino ordinato che nessun giornalista o fotografo o paparazzo
ci pedinasse…ha richiesto la massima riservatezza e comprensione!”
Kei: “Già…in quanto a noi…ancora non lo sappiamo: dovremmo
rimettere a posto un po’ di cose nella nostra vita…ma cosa intendete quando
chiedete i nostri progetti?”
Appariva leggermente confuso…e lo era: cosa volevano sapere?
Takao guardò prima i compagni, poi pose la domanda: “Parteciperete
ai Mondiali di quest’estate?”
Kei si voltò verso Yuri: “Il capo è lui, è lui che decide…e
comunque io non credo parteciperò”
Tutti rimasero scioccati: Kei che lasciava il beyblade?! Assurdo!
Takao boccheggiò: “Cosa?!Non puoi farlo!”
Kei rispose tranquillo: “Invece sì, c’è Ivan che può prendere il
mio posto. È più forte di quanto immagini e sono un po’ di anni che desidera
tornare a giocare.”
Max: “Ma perché MOLLI?!”
Kei: “Semplicemente perché non credo che la mia salute
reggerebbe…un tempo me ne sarei totalmente infischiato, ma adesso…(guardò
Hayley, che a sua volta lo osservava…delusa?)…non posso più pensare solo a me
stesso! Credetemi, spiace anche a me, ma è meglio che non mi strapazzi
ulteriormente!”
Hayley gli prese una manica: “No papà ti prego gioca!!!!”
Kei la guardò poco convinto: “Sai che è un problema”
La bambina rispose prontamente: “Il Mondiale è in estate no?
Starai meglio nel frattempo no? Ed io non ho problemi a viaggiare molto!!!”
Il ragazzo sorrise divertito a Yuri, quella bambina era davvero
molto simile a lui!
Kei: “Che ne dice capitano, è possibile che la biondina qui
presente abbia ragione?”
Il rosso ci pensò un momento: “Mah…da qui ai Mondiali c’è
tempo…direi che…è fattibile! A patto che continui a prendere le medicine però!
Kei sorrise alla figlia, mentre la prendeva in braccio in modo
scherzoso: “Sentito? A quanto pare mi vedrai gareggiare in estate! Hai vinto!”
Hayley: “Davvero? Ti vedrò gareggiare davvero?...Uffi però…anche
io vorrei imparare a giocare a bey…”
La piccola mise il broncio, era veramente risentita da questo
fatto.
Kei: “Sì, mi vedrai gareggiare…e comunque…sul bey…se proprio
devo…mah…io penso che…sì insomma…”
Con faccia fintamente pensierosa ed indecisa giocò sulle parole,
così da lasciare la bambina in sospeso, mentre Boris ridacchiava divertito,
seguito dagli altri.
Hayley era ansiosissima: “Cosa????”
Kei: “Bah…credo proprio che potrei anche insegnarti, dopotutto…”
La bambina espose un sorriso che andava da un orecchio all’altro,
prima di tempestarlo di baci: “SEI IL MIGLIOR papà
DEL MONDO! EVVAI, EVVIVA!”
Kei si voltò verso Yuri, e capì che il suo sguardo stava a
significare: “Ben fatto, sono fiero di te…”
Selene: “A proposito…Hilary, Ming Ming…vi piacciono i vestiti che
vi ha regalato Alex?”
Le due si guardarono: “CERTO!”
***
Hilary, Hayley, Selene, Lena ed Anja presero posto in platea,
proprio in prima fila. Ovviamente, Hayley era eccitatissima. Come tutti del
resto.
Hilary: “Anja, quanti mesi ha Carola? Non me l’hai ancora detto!”
^^
Anja guardò la figlia con affetto, mentre riposava sul suo petto,
il ciuffetto castano adagiato sulla fronte, gli occhi cerulei, presi dal padre,
chiusi.
Anja: “Appena tre mesi!”
Hilary: “Ma non si spaventerà con tutto il rumore che ci sarà?”
Anja: “Fidati quando ti dico che ci vuole ben altro per
svegliarla!” -__-“
“3, 2, 1…PROOONTIII EEE…LANCIO!”
I due giovani lanciarono i propri bey.
“Vai Driger!”
“Vai Blackdranzer!”
Rei guardò stupito Kei: “Blackdranzer?”
Kei sorrise: “Tranquillo…è innocuo ora…solo che Dranzer è passato
in eredità!”
Si voltò a fissare la sua bellissima Hayley, che proprio ora si
era alzata sulla sedia…La piccola si portò le mani alla bocca, per poi urlare
con tutta la voce che aveva in corpo, due semplici parole: “FORZA papà!!!!!”
***
Russia. In quell’esatto istante.
L’animale si fermò sulla riva del lago, in attesa. Finalmente una
figura molto lentamente emerse dal pelo dell’acqua. Con una grazia innaturale,
salì invisibili scalini, finchè potè camminare sul pelo dell’acqua. Lentamente,
totalmente asciutta, i vestiti che fluttuavano al vento, i capelli argentati
mossi lievemente, la figura si avvicinò alla riva, ma non toccò terra. Non
poteva, erano quelle le regole. Il micio miagolò, mentre LEI si chinava ad
accarezzarlo.
Con voce dolce iniziò a sussurrargli tutta la sua riconoscenza:
“Idillion…grazie, grazie di tutto…mi sei stato di infinito aiuto…Come potrò
ripagarti? Tramite i tuoi occhi l’ho potuto vedere, ho visto le sue gioie, le
sue sofferenze, e la sua crescita…e quanto è cresciuto! Sono così…FIERA…di
lui…Ha capito, ha finalmente capito ogni cosa! E lei, il suo fiore! Ho visto
anche lei, l’ho vista! Ho potuto farlo! Ed è bella quanto lui…Kei…Oramai è
diventato grande, è maturato…E per questo devo ringraziare anche Yuri, ha
mantenuto la promessa, l’ha protetto!”
L’immateriale donna sorrise lievemente, perché alla fin fine anche
i morti possono essere felici…Il gatto si strusciò sulla sua mano, facendo le
fusa…
Lei continuò: “Lo ringrazierai per me? Andrai da lui?”
Idillion si allontanò un poco.
Il fantasma gli sorrise grato: “Grazie…ed ora vai, hai
fatto un
ottimo lavoro, dico davvero…e dopo questo favore, ti assicuro
che non te ne
chiederò altri, non c’è n’è il
bisogno…E dopo tutto, è ora che anch’io riposi,
no? Addio, mio speciale Idillion, addio, miei amati Kei ed
Hayley…”
Una sola lacrima nera colò dal suo occhio destro…Poi, così com’era
venuta, tornò lentamente indietro, immergendosi mano a mano nell’acqua gelata…
***
Il ragazzo, seduto sulle panchine dello stadio, stava osservando
l’incontro del compagno di squadra: certo si stava riprendendo più in fretta e
meglio di quanto avesse mai sperato. Improvvisamente sentì un miagolio; si
voltò verso il pavimento, scorgendo Idillion, gli occhi fissi su di lui in modo
quasi assurdo.
Capì che era quelli che doveva guardare, e la cosa che vide fu una
bocca bianca e carnosa, che sussurrava: “Grazie, Yuri Ivanov”.
***
Mosca, un paio di mesi dopo i Mondiali.
Un ragazzo correva veloce per le strade di Mosca, correva veloce,
andando incontro alla felicità.
Finito! Questo epilogo è più lungo di tutta la storia!!!! ^^
Specifico due cose: non mi intendo di politica, il presidente russo è
inventato! Il nome della figlia di Anja e Sergay (so che sono tutte femmine,
resta da sperare che Yuri e Selene e Boris e Lena abbiano un maschio in futuro!),
Carola, è il nome di una bimba di un paio d’anni tenerissima che conosco…ci
sono molto affezionata a questo nome! Vabbè…come fine vi piace? Siete
soddisfatti? So di essere stata tediosa in quanto a dettagli, ma a me sembrava
tutto così importante!^^
Ditemi SINCERAMENTE cosa ne pensate!
Per qualsiasi cosa non abbiate capito, contattatemi…forse ci
metterò un po’ a rispondere causa internet errante (a volte ci vado, altre non
posso…ç_ò)
Vi rispondo ora, per l’ultima volta…ç_ç :
P.s: bel nome! ;-)
Imploro perdono se ho dimenticato qualcuno, e ringrazio per
l’ultima volta tutti coloro che hanno seguito e messo tra i preferiti questa
storia!
Ed ora, vorrei fare una piccola anticipazione della mia nuova
storia, che però non pubblicherò subito, ma solo tra un paio di mesi, forse più,
forse meno (solo per gli amanti del gotico e del romantico):
Prologo
Non sapevo da quanto tempo stavo correndo, il paesaggio innevato
era sempre uguale, nulla cambiava. Mi voltai a controllare dove fosse, sperando
che il colpo che gli avevo lanciato lo avesse fermato per un po’...Ma
improvvisamente, rivoltandomi, era lì, a pochi metri da me, più rilassato e
tranquillo che mai. Non avevo più vie di scampo, il gioco era finito. Che
destino crudele, fuggire da tanti anni di prigionia, per incappare in una
situazione peggiore.
A questo punto potevo solo bluffare…ero patetico, sicuramente…
“Non mi avrai, Logan! Non ti lascerò questa soddisfazione!”
Lui rise, avvicinandosi a passi lenti, quasi snervanti, data la
sua intrinseca natura.
“Mi dispiace, mio tesoro, ma dopo così tanto tempo, credo che la
tua cattura mi spetti di diritto!”
Rabbrividii, a quanto pareva non voleva più aspettare.
“Hai sbaragliato tutti i miei uomini” rise “ed ora sono dovuto
venire a cercarti personalmente! Quanto disturbo stai dando!”
Lui si avvicinava sempre di più, mentre io, un po’ per istinto, un
po’ per paura, indietreggiavo…
Ma lui era troppo vicino ormai, ed il suo splendido viso oramai mi
appariva nitido tra la neve che cadeva inesorabilmente dal cielo.
“Mi dispiace, Kei, ma oramai sei in trappola!”
Non so cosa successe dopo, so solo che fu una cosa orribile.