Titolo:
Approfittare è d’obbligo.
Autore: Ayumi Yoshida
Fandom: Naruto
Personaggi/Paring: KibaIno, Akamaru
Genere/Avvertimenti: sentimentale,
slice of life, introspettivo
Rating: verde
Wordcount: 440 parole
Disclaimer: Kiba, Ino e Akamaru
non mi appartengono, ahimé, altrimenti
avrei
già tirato le dovute conclusioni! *smile*
Tema della settimana: Il potere
dell'ingegno o dell'industria (coloro
che
ottengono qualcosa molto desiderata grazie all'ingegno)
Nda: dopo la fic! ^^
Approfittare
è d’obbligo.
“Adesso!”
Akamaru
obbedì a ciò che gli aveva detto, prendendo a correre di
scatto verso la strada che gli era stata indicata. Kiba si godette la
scena
ridacchiando: qualche vecchietta urlò, alcuni si voltarono a guardare
il cane
incuriositi, altri si scostarono saltando al suo passaggio, ma Akamaru
continuò
a correre a tutta velocità verso la persona designata, una ragazza dai
lunghi
capelli biondi con un vaso in mano.
Ino
lanciò un gridolino sorpreso, e, dopo l'impatto, la pianta che
aveva tra le mani cadde a terra schizzando terriccio dappertutto.
Akamaru si
fermò accanto a lei e prese a girarle intorno abbaiando. Piano riuscito.
“Akamaru,
ma che combini?”
Kiba
sbucò con indifferenza dall’angolo in cui la via del negozio di
fiori degli Yamanaka incontrava la strada principale del villaggio e si
avvicinò al suo cane per dargli una pacca di approvazione. Finse di non
vedere
Ino finché quasi non le sbatté contro.
“Sei
tu, Ino! Cavolo, si è rotto tutto, mi dispiace!”
Si
sollevò da Akamaru e sfoderò uno dei suoi sorrisi disinteressati
migliori, ma immediatamente si richinò per recuperare i cocci del vaso
che il
cane aveva rotto. La pianta, però, era inutilizzabile, schiacciata come
una
foglia ai piedi della kunoichi.
“Non
preoccuparti, faccio io!” esclamò Ino chinandosi di scatto, come
se avesse realizzato soltanto in quel momento che cosa le era successo,
e si
gettò a capofitto nella ricerca dei cocci mancanti. “Che problema! Era
per
Tsunade-sama, come posso fare?”
“Non
ne hai un’altra in negozio?”
“Non
saprei… Devo fare in fretta, in negozio non c’è nessuno, e non
vorrei che…”
“Lo
tengo d’occhio io, mentre tu cerchi la pianta per Tsunade-sama e
gliela porti, ok?”
Quella
proposta fuoriuscì dalle labbra di Kiba in modo spontaneo,
senza che l’avesse premeditata. Certo, aveva organizzato tutta quella
scenetta
soltanto per avere l’occasione di parlare con lei, dato che non si
vedevano
quasi mai, ma non aveva osato sperare tanto. Approfittarne era
d’obbligo.
“Così
mi sdebito per quello che ha fatto Akamaru.”
“Oh,
grazie mille!” Ino si rialzò portandosi indietro i capelli che le
ricadevano davanti agli occhi e lisciandosi le pieghe del grembiule in
maniera
efficiente. “Farò più in fretta che posso!”
“Prenditi
pure tutto il tempo che vuoi, tanto non ho nulla da
fare.”
"Ok.
Allora, se arriva un cliente digli che..."
Kiba sorrise tra sé e sé senza riuscire ad ascoltare una parola di quello che la kunoichi gli stava dicendo: già si immaginava dietro il bancone del negozio dei fiori degli Yamanaka, circondato da piante, vasi, nastri e carte colorate e con un sorriso da ebete sul volto. Avrebbe quasi potuto permetterselo, pur di stare con lei.
Note:
avrei dovuto
aggiornare durante la scorsa settimana, ma è un periodaccio e mi sono
ridotta a
farlo nei tre giorni di proroga. Spero di essere più puntuale per il
prossimo
tema! ^^ Ino è un po' sconvolta perché la pianta di Tsunade è andata
distrutta, ma per fortuna c'è Kiba che, da perfetto gentiluomo, si
offre di aiutarla con
senza secondi fini... XD
Ringrazio
di cuore i miei recensori e chiedo loro scusa se non riesco
a rispondere alle recensioni; prometto che lo farò quanto prima. Grazie
mille
per gli incoraggiamenti e per le belle parole! Sono lieta di sapere di
non
essere l’unica ad amare questa coppia! ^^
Alla
prossima!
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