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Autore: Bianco e nero    27/06/2013    13 recensioni
“Stiamo per atterrare, vi preghiamo di allacciare le vostre cinture di sicurezza”
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente andai a scuola a piedi e stavolta avevo anche tutti i libri necessari. Fuori dalla scuola incontrai Lily mentre parlava con una ragazza alta, mora che fumava un sigaretta.

<< Lily! >>

<< Ehilà, Amy! Ti presento Grace. >>

<< Piacere >>

<< Sei nuova? >> disse con aria di sufficenza.

Poteva anche dire 'il piacere è tutto mio' invece di dirmi 'sei nuova'.

<< Si, sono arrivata da due giorni. >>

<< Ah, comunque il piacere è tutto mio >> disse buttando fuori il fumo sulla mia faccia.

Io e Lily ce ne andammo sorridendo. Arrivate in classe ci sedemmo nei nostri posti.

<< Scusami Amy, ma Grace è fatta a modo suo, ma se la conosci è simpatica >>

<< Ok, ti credo >> sospirai.

Le prime due ore erano di matematica. Il professore mi fece un mucchio di domande che alla fine dell'interrogatorio tirai un sospiro di sollievo. Dopo quelle due noiose ore, la terza ora ci aspettava storia. Che bello!

<< Lily... >>

<< Si... >>

<< Storia è noiosa? >>

<< Peggio di matematica >>

<< E che cazzo >> esclamai indispettita.

Un'altra ora di interrogatorio ancora più noiosa. Finalmente suonò la campanella ed io e Lily uscimmo fuori dalla classe.

<< Amy, non hai fame? >>

<< Ho un po'di ciccia, meglio che non mangio >>

<< Mi prendi in giro? Hai un corpo perfetto... >>

<< Con due coscie gigantesche. >>

Finita la merenda c'era spagnolo, pranzammo, poi c'era l'ultima ora di scienze. Anche l'ultima campanella suonò.

<< Allora io vado, ciao Lil! >>

<< Aspetta! >>

<< Dimmi. >>

<< Stasera ti va di uscire? Magari andiamo in un locale. >>

<< Direi che è un'ottima idea, prima devo convincere mio padre >>

<< Se mi presento sotto casa tua con questo faccino innocuo, dici che lo convincerei? >>

<< Ti invio per messaggio l'indirizzo di casa, sei convincente. >> sorrisi contenta.

Tornai a casa velocemente per chiedere a babbo il permesso di uscire. Se avevo la sua approvazione, allora ero a posto. Tanto a mia madre andava bene sempre tutto.

<< Baaaaabboooo! >>

<< Che devi dirmi? >>

<< Posso uscire stasera?>> dissi con una vocina dolciosa.

<< Non lo so ancora, ma spiegherà tutto la mia amica Lily quando verrà qui >>

<< Aspetta signorina... >>

<< Fidati di lei >>

Corsi in camera tutta felice ed inviai un messaggio a Lily con il mio indirizzo. Decisi di farmi un bel bagno caldo,poi mi misi i miei leggins e il mio largo maglione a buchi con sotto una cannottiera. Naturalmente non potevano mancare le mie vans celesti. Sentii suonare il campanello e mi precipitai alla porta.

<< Lily! >>

<< Amy! Signor Casali... >>

Mi girai e vidi mio padre dietro di me che aspettava una descrizione dettagliata della serata. Lily iniziò a spiegare bene e nei dettagli e mio padre si convinse. Lo salutai e ringraziai Lily abbracciandola.

<< Si va veramente in un ristorante? >> chiesi con aria interrogativa.

<< No, è un locale per giovani. Non ti dico poi quanti bei ragazzi ci sono! >>

<< Ah, allora mi piace adesso >>

In realtà, mentre mi parlava di ragazzi, mi ricordai che in Italia mi piaceva un ragazzo e prima di partire mi ci stavo per mettere insieme, però la partenza rovinò tutto. Erano le sette di sera e quel locale, il 'Milk bar' se non sbaglio, era già pieno di giovani che ballavano. Entrammo dentro e dissi a Lily che non sapevo ballare, così ci sedemmo al bancone per ordinare qualcosa da bere.

<< Non ci danno gli alcolici, vero? >>

<< Cosa? >> urlò Lily con tutta la voce che aveva in corpo.

<< Non ci servono gli alcolici, vero? >>

<< Se vuoi, si >>

<< No, grazie >> esclamai.

Mi guardai attorno e riuscivo solo a vedere gente che ballava o pomiciava.

<< Ehi Amy io devo andare urgentemente in bagno, aspettami qui >> disse Lily

<< E chi si muove >> sorrisi.

Lily si precipitò in bagno e io rimasi lì, sola. Mi guardai un po' intorno, visto che non avevo di meglio da fare in quel momento, e vedevo ragazzini mezzi ubriachi. Non mi facevano per niente pena. Ad un certo punto vidi un gruppetto di ragazzi venire verso il bancone, anzi no, stavano venendo verso di me. Riconobbi un ragazzo, era quello che ieri mi fissava a pranzo, Lily mi aveva detto che si chiamava Sean.

<< Ehi, bellezza >> disse Sean con tono superiore.

<< Dici a me? >> ribattei scocciata.

<< Vedi qualcun altro qui vicino? >> rispose divertito.

<< No, però non ti conosco, quindi ciao >>

<< Ferma, ferma. Dove credi di andare? >>

Mi afferrò un braccio e mi tirò verso di lui. Cosa voleva da me?

<< Ehi guardami negli occhi. Come ti chiami? >>

<< E a te cosa importa? >> dissi duramente

<< Piacere, io sono Sean >>

<< Toglimi le tue manaccie di dosso >> dissi indispettita.

Rise divertito e invece di togliermi le mani da dosso, il suo palmo sinistro scese giù fino a toccarmi il sedere.

<< Lasciami, ti ho detto >>

<< Me lo dai un bacio? >>

<< Sean, dai, lasciala andare >> disse il ragazzo biondo.

<< No, Niall. Finchè non mi ha dato un bacio, rimane qui >>

<< Lasciami >> urlai, oramai arrabbiata.

Più gli dicevo di lasciarmi, più lui mi stringeva forte. Non sopportando più di essere trattata in quel modo, mi liberai da sola. Usai semplicemente l'unica parte libera del mio corpo: le mie gambe. Un calcio colpì in pieno la sua parte delicata, il suo punto debole. Lasciò la presa e si accasciò a terra per il dolore. Io corsi il più velocemente possibile verso il bagno. Incrociai Lily e la incitai a correre via dal locale.

<< Te l'avevo detto, Sean di lasciarla andare >> disse il biondo divertito.

<< Zitto tu >> ribattè ancora a terra dolorante.

<< Ti fai battere da una ragazza? >> disse un altro del gruppo.

Iniziarono tutti a ridere divertiti del loro amico.

<< Amy, perchè siamo uscite di corsa? Ora me lo spieghi? >>

<< Sean, i suoi amici, venuti verso di me, Sean voleva provarci, tirato calcio nelle palle >> dissi quasi senza fiato.

<< Ma non posso lasciarti per un attimo da sola che ti si appiccicano quelli. Gli hai tirato un calcio? >>

<< Proprio lì, centrato in pieno >>

Lily scoppiò a ridere divertita. Mi riaccompagnò a casa, cosa molto gentile da parte sua.

<< Domani mattina vengo qui e facciamo il tragitto insieme per andare a scuola >> disse Lily preoccupata.

<< Si, ma non sei mia madre e io non sono piccola >>

<< Se li incontri nuovamente e ti violentano... >>

<< Ok, vieni tu per carità. >>

Salutai Lily ed entrai in casa, i miei non c'erano decisi che forse era meglio riposarsi.

 

Salveee di nuovo. Ecco a grande (?) richiesta il terzo capitolo.
Bè, non ho niente da dire, ringrazio semplicemente chi legge e recensisce c: <3
  
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