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Autore: Inganno    27/06/2013    1 recensioni
Tutte le sere Alice immaginava a come potesse essere quel colore che sua nonna le descriveva con tanta nostalgia, non riuscendo neppure lontanamente ad immaginare che sarebbe stata lei a riportarlo agli uomini.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’altro lato della città

L

’aria brillava di un rosso acceso, e la gente in mezzo alla strada brindava e festeggiava. Molti erano i visi degli uomini ubriachi, mentre le donne sembravano non avere pudore nello svendersi al primo che portava loro qualche soldo. Stavolta il rumore si sentiva chiaramente, e tutto quel chiasso bombardava la testa di un’Alice del tutto spaesata. Prese subito le ricerche del fedele animale, bisognosa di avere accanto l’unico essere conosciuto. In tutto quel trambusto non sarebbe però stata una facile impresa…

“Ti sei persa, ragazzina?” domandò un uomo barbuto e rozzo, dal volto paonazzo e dall’alito che odorava di alcol, anche se Alice non sapesse neanche cosa fosse. La ragazza ignorò l’uomo e prese a camminare aumentando leggermente la velocità. Fu fermata successivamente da altre due persone, prima da un vecchia acida, e successivamente da un mendicante.

“Mi dispiace” sibilò la ragazza, per evadere velocemente alla richiesta di denaro del pezzente. Ma sarà stato anche povero, eppure i soldi per un drink li aveva trovati. Già, ancora Alice non aveva trovato un solo uomo che non fosse brillo. Almeno, in questo modo, la gente non faceva troppo caso agli occhiali scuri della giovane indossati in piena notte.

“Blu!” iniziò a chiamare, ma non ci fu un secondo richiamo. Troppi occhi indiscreti finivano su di lei. Poi le parve di sentire uno strano sibilo e cercò l’origine di quell’ennesimo suono che si aggiungeva ai già numerosi rumori.

“Pss!” fece una strana figura nascosta in un vicolo buio. Alice si fece largo tra la folle e raggiunse quell’individuo che scoprì presto essere una bambina dall’aspetto molto povero.

“Ciao” salutò Alice inginocchiandosi per essere più vicina a lei.

“Ciao” ricambiò l’altra. Dopo un po’ riprese a parlare.

“È la prima volta che vedo una ragazza nel lato est della città”

“Lato est? Devi sapere che io non sono di queste parti, mi piacerebbe che tu mi spiegassi meglio”

“La città è divisa in due, lato ovest e lato est. Nel primo vi è molto movimento durante il giorno, nel secondo invece durante la notte”

“Capisco” fece Alice riflettendo.

“Senti, sei anche a conoscenza di come sia sparito il blu?” domandò la ragazza, sperando di ampliare le proprie conoscenze. Ma la bambina le rispose semplicemente guardandola pietrificata, come se avesse detto una parolaccia.

“La mamma mi dice che non si deve parlare del blu” tagliò corto lei.

“Oh… Scusami tanto”

“Però…” iniziò la povera bambina.

“Però so chi ne sa molto più di me” concluse, poiché voleva aiutare quella ragazza che le aveva donato un po’ della sua compagnia.

“Davvero?”

“Sì… seguimi”  

E le due uscirono dall’antro buio nel quale erano nascoste.

  
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