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Autore: percabeth2000    27/06/2013    3 recensioni
Questa storia è un mix di romanticismo e d'avventura che vede come protagonisti Nico e una nuova ragazza.
Affronteranno mille pericoli e incomprensioni, spero vi piaccia e vi emozioni. Leggere per credere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Le nuove avventure'
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RITORNO A NEW YORK
POV.CHIARA
 
Quella mattina c’era un bel sole, le uniche nuvole presenti erano di un bel bianco e al solo vederle ti veniva voglia di toccarle tanto sembravano morbide e leggere.
A causa di Ginevra, perché era colpa sua, avremmo dovuto fare il viaggio con il metodo del Signor D che da quello che avevo capito era una specie di teletrasporto che in pochi secondi ci avrebbe fatto tornare in America e cosa più importante al Campo dopo tanto tempo prima di dover tornare sull’Olimpo e combattere contro Eris perché gli Dei avevano espressamente chiesto alcuni di noi mezzosangue per quella lotta e dentro c’ eravamo anche noi: un attimo di pausa non potevano darcela,eh?
E dopo il tuono che ho appena sentito (devo aver fatto arrabbiare Zeus) riprendo.
Appena avemmo finito di mangiare salutammo e ringraziammo Chiara dopo averle promesso di rivederci presto e ci dirigemmo verso un campo isolato per poter praticare il teletrasporto senza destare sospetti agli occhi indiscreti delle persone perché se no avrebbero potuto inventare una storia su degli alieni simili agli uomini che erano venuti sulla terra per ucciderli e sterminarli tutti … insomma un bel casino.
Ginevra sembrava ricordare perfettamente dove andare, alle svolte girava con sicurezza a destra e a sinistra ricordandosi di tutte le passeggiate a cavallo per quei campi mentre per quanto riguarda me basti dire che la seguivo perché io ho il senso del disorientamento.
Intanto che camminavamo osservavo tutte le piante che costeggiavano il nostro cammino: alcune erano alte mentre altre erano poco più che arbusti ma tutte erano ricoperte di bellissime foglie verdi chiaro e in alcune spuntava qualche fiorellino bianco mentre in altre c’erano delle grosse spine che non avevo voglia di provare. Un ricordo attraversò la mia mente prima di arrivare: io su Vagabond (un cavallo) al trotto in cui continuavo a prendermi i rami in faccia mentre Ginevra e mia zia ridevano.

“Ginevra, ti ricordi quella volta a dodici anni in cui eravamo in passeggiata e io continuavo a prendermi i rami in faccia mentre tu e mia zia ridevate per le mie disgrazie?” gli chiesi.

“Sì mi ricordo, come dimenticarselo … che ridere!” disse scoppiando a ridere e facendo ridere anche Mattia mentre Nico sorrideva e Dioniso continuava a dire:”Su semidea, questo campo è lontano?”

“No, signore ancora due minuti e siamo arrivati” disse sicura.

E infatti in due minuti fummo arrivati e così il Signor D ci disse di metterci in cerchio attorno a lui dandoci la mano poi con una mano toccò me mentre con l’altra toccò Mattia, poi tutto successe velocemente e ci ritrovammo al Campo precisamente nella mensa mentre tutti stavano iniziando a mangiare e in un secondo fummo circondati dalla folla:io dai miei fratelli, Mattia dai suoi, Nico stava parlando con Chirone e Ginevra stava per morire soffocata dall’abbraccio di Percy.
Appena avemmo finito di mangiare ne approfittai per andare a fare un giro al lago e con mia grande sorpresa trovai Mattia lì.

“Ciao, che ci fai qui?”chiesi sedendomi di fianco a lui sulla sabbia.

“Niente, pensavo …”mi disse con lo sguardo perso sull’orizzonte.

“A cosa pensavi?”dissi guardando anch’io il lago.

“A te … cioè a noi, volevo dire alla missione, sì alla missione”disse velocemente spostando lo sguardo in terra imbarazzato.

Quanto era carino … cioè volevo dire … o al diavolo! Volevo dire carino sì!Qualche problema?!?

“Senti Chiara dovrei dirti una cosa”mi disse Mattia risvegliandomi dai miei pensieri.

“Dimmi, non ti mangio”

“Potresti farmi di peggio ed è questo che mi preoccupa ..”disse seriamente.

“No, ora sei tu che mi preoccupi … che è successo?”chiesi leggermente allarmata.

“E’ successo che  mi sono innamorato di una ragazza che potrebbe uccidermi anche qui, su due piedi, e sarebbe anche meglio perché come seconda opzione avrebbe quella di spezzarmi il cuore.”disse un po’ arrabbiato ma anche molto dolce. Sinceramente all’inizio non capii la sua dichiarazione ed ebbi voglia di ucciderlo lì su due piedi ma poi capii cosa intendeva e allora restai un attimo in silenzio per cercare una risposta come dire giusta?No diciamo accettabile, insomma era ovvio che anche a me piacesse ma come rispondergli?

“Per tua fortuna oggi ho deciso di non spezzarti niente … ne il cuore ne un braccio o una gamba”dissi.

“Questo significa che …” disse con gli occhi speranzosi.

“Sì,anche a me piaci e per mio sommo dispiacere anche molto ma niente romanticherie d’accordo?” gli dissi sorridendo e alzandomi per pulirmi dalla sabbia.

“Sei la migliore Chiara!”disse abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia.

“Avevo detto niente  romanticherie o no?”dissi ridendo e anche lui si mise a ridere.

Più tardi andai da Ginevra e gli raccontai tutto.

“Davvero? Che carini che siete!”disse felice mentre rideva.

“Non prendermi in giro!Tanto si sa che prima o poi anche tu ti metti con Nico!” dissi mettendomi a ridere a mia volta.

“No, no, no, non ora proprio adesso che è tornata neanche Nico me la porterà via, la mia piccola sorellina …” disse Percy accarezzando la testa di Ginevra con fare quasi materno e scatenando le mie risate seguite dalle sue e dagli sbuffi di Ginevra che però sorrideva.
 
POV.MATTIA
Che bello!Passeggiavo per il campo con un sorriso stampato sulla faccia, sicuramente era un sorriso da idiota ma non mi importava, in quel momento ero sicuramente il semidio più felice sulla faccia del pianeta.
Non so perché ma mi diressi verso la casa di Nico, dopo quell’avventura non ancora conclusa mi sentivo di doverglielo dire, di me e Chiara intendo anche se si sapeva che a lui non gli importava certo della mia Chiara, ripeto:mia. Possessivo? Forse un po’ ma capitemi anche voi …

“Ehi! Nico ti dovrei dire una cosa, facciamo un giro?”

E così gli raccontai tutto, poi lui si mise a ridere.

“Che fai? Prendi in giro? Guarda che si sa che ti piace Ginevra e che prima o poi avverrà qualcosa anche tra di voi” dissi ribaltando le situazioni: ora ero io che ridevo come un matto.
Passammo fuori dalla casa di Poseidone e dalla finestra notai Chiara che rideva come una matta così bussai.

“Anche voi qui?Volete unirvi?”disse Percy  sulla porta mentre teneva sottobraccio Ginevra e le accarezzava la testa, continuando poi a dirci”Conoscete già la mia bella sorellina vero?”.
E ci mettemmo tutti a ridere mentre Ginevra sbuffava e diceva “Mi conoscono già fratellone”

“Non chiamarmi così!”disse Percy fintamente arrabbiato.

“E tu non chiamarmi sorellina!” disse Ginevra liberandosi dalla sua presa.

Un’altra grossa risata si levò mentre i due continuavano a litigare e io e Chiara continuavamo a guardarci intensamente
.





ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ecco qui un'altro capitolo, mi sono concentrata soprattutto su Chiara e Mattia perchè voleva dare un pò di spazio anche a questa felice coppietta mentre per Nico e Ginevra ci vorrà un pò di più, spero vi sia piaciuto ho cercato di renderlo un pò scherzoso e divertente: spero proprio di esserci riuscita! Gradire una vostra recensione, mi fa piacere sentire cosa avete da dire ma ringrazio comunque chiunque abbia letto.Saluti.
percabeth2000
  
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